No al ddl sull’Autonomia differenziata collegato alla legge di bilancio

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ll Coordinamento Nazionale per la Democrazia Costituzionale e il Comitato Nazionale per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata si sono incontrati il 21 novembre per discutere in merito alla possibilità che il governo presenti come collegato alla legge di bilancio un ddl di attuazione dell’Autonomia differenziata.
Considerato il potenziale impatto negativo che una tale accelerazione potrebbe avere, specie in un momento difficile come quello che stiamo vivendo con la crisi Covid, il CDC e il Comitato NO-AD concordano che sia necessario unire le forze nel modo più largo possibile, pur sulla base di analisi e considerazioni in parte uguali e in parte diverse, affinché questo pericolo venga sventato.
Su questa base ritengono urgente fare ogni sforzo per arrivare a questo risultato, a partire da un appello alla mobilitazione insieme alle forze associative, sindacali e politiche del Paese
Roma, 24 novembre 2020
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Anpi logo nazIl Comitato nazionale dell’Anpi approva un odg presentato da Carlo Smuraglia contro ogni forma di “autonomia differenziata” [segue]
Considerato che, mentre il Paese è impegnato in ben altri problemi, immediati e di prospettiva, si torna di nuovo a parlare del “problema” delle “autonomie differenziate”, al punto da inserire il d.d.l. “Disposizioni di attuazione dell’autonomia differenziata di cui all’art. 116, comma 3 Cost.” tra i disegni di legge collegati alla decisione di bilancio. Considerato altresì che ciò che sta avvenendo nel corso della pandemia, nel nostro Paese, come in altri, circa i rapporti tra Stato e Regioni, imporrebbe una riflessione approfondita sul reale significato dell’art. 5 della Costituzione, al fine di realizzare una reale e non divisiva collaborazione tra Stato e Regioni, nell’interesse complessivo della comunità Nazionale: esprime, ancora una volta, il dissenso dell’ANPI rispetto ad ogni iniziativa che prospetti inammissibili differenziazioni all’interno del sistema delle Regioni, nonché la netta contrarietà dell’ANPI rispetto ad ogni forma di “autonomia differenziata”, che non farebbe che minare alle basi quella unità che è a fondamento del sistema Costituzionale e dei rapporti Stato-Regioni, in qualsiasi contesto, ma soprattutto in un momento in cui il Paese, a causa di serie e gravi emergenze sotto il profilo, sanitario, economico, e sociale, deve affrontare la situazione in piena unità, e al dì fuori ogni tipo di diseguaglianza, anche sul piano istituzionale, nell’esclusivo interesse della collettività nazionale.
Roma, 20 novembre 2020

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