L’attività della Caritas di Cagliari per l’emergenza coronavirus
Emergenza coronavirus, continua la solidarietà nel territorio diocesano, con piena responsabilità
Non si ferma, in questo momento di grande criticità per il Paese, l’attività della Caritas di Cagliari finalizzata a garantire i servizi essenziali per le persone più fragili e bisognose. Un impegno portato avanti con «piena responsabilità e consapevolezza – spiega il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai -, seguendo le indicazioni delle istituzioni governative e locali, certi che ciò sarà un importante contributo al contenimento dell’epidemia».
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Continuano, in ottemperanza a tutte le prescrizioni e grazie alla disponibilità quotidiana dei volontari, l’attività della mensa Caritas di viale Sant’Ignazio (ogni giorno 240 pasti tra colazione, pranzo e cena) e delle accoglienze notturne a bassa soglia, in collaborazione con il Comune di Cagliari, che restano aperte anche di giorno. Continuano l’attività del Centro cottura di Settimo San Pietro e quella del Centro diocesano di assistenza; il Centro di ascolto diocesano e quello per stranieri Kepos garantiscono l’ascolto telefonico ed eventuali colloqui di persona previo appuntamento. I medici dell’ambulatorio Caritas sono disponibili per consulenze telefoniche e prescrizioni, visite urgenti e gestione di casi specifici, in raccordo con le strutture sanitarie (dott. Giuseppe Frau, cell. 3497501278). L’Unità di strada continua a essere operativa due-tre volte a settimana; inoltre, la Caritas diocesana (Angela Marras, cell. 3471749866 ) e l’associazione Fiocco Bianco Argento (Maria Grazia Olla, cell. 3387762214) stanno organizzando un gruppo di volontari che provvedano alla consegna della spesa a domicilio per le persone anziane. Inoltre, la Caritas diocesana ha creato un foglio informativo di collegamento tra le Caritas parrocchiali e i gruppi caritativi.
Operative, in modo diverso, anche le altre mense diocesane: consegna di sacchetti di viveri, solo a pranzo, nelle mense del Viandante di Quartu (nei giorni di apertura), del Buon Pastore (dal lunedì al sabato) e nella mensa di San Carlo Borromeo (la domenica); inoltre, restano attive la mensa delle Suore di Madre Teresa (tutti i giorni, alle 18) e quella della Caritas parrocchiale San Sebastiano a Elmas: quest’ultima, a partire da martedì, garantirà l’asporto dei pasti caldi solo per i parrocchiani (viste le limitazioni alla mobilità), con consegna a domicilio per chi è impossibilitato al ritiro.
Inoltre, nella Diocesi, tutti i gruppi caritativi parrocchiali e di volontariato, le Conferenze vincenziane, il Volontariato vincenziano, l’associazione Amici di Fra Lorenzo continuano a garantire la distribuzione dei viveri. «In questo momento così difficile – conclude il direttore Caritas –, consapevoli che la situazione nella nostra Regione è meno grave che altrove, la nostra solidarietà ecclesiale ed umana si rivolge anche alle Chiese del nord Italia e delle Marche, realtà che stanno vivendo momenti davvero drammatici, in un’assunzione di piena corresponsabilità più ampia, nel desiderio di sentirsi uniti».
(a cura di Maria Chiara Cugusi, ufficio comunicazione Caritas)
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