Coronavirus. Dalla Confederazione Sindacale Sarda un SOS per il lavoro
Confederazione Sindacale Sarda
AMBULANTANDO/CSS
- Al Presidente della Regione
on. le Cristian Solinas
presidenza@pec.regione.sardegna.it
- All’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale On. le Alessandra Zedda
lavoro@pec.regione.sardegna.it
- All’Assessore del Commercio, Turismo e Artigianato On. le Giovanni Chessa tur.assessore@pec.regione.sardegna.it
Oggetto: Problemi urgenti lavoratori Formazione professionale, Commercio ambulante, Lavoro domestico.
[segue]
Questa Confederazione Sindacale Sarda e l’Associazione Ambulantando /CSS intendono rappresentare alle SS. LL. le più vive preoccupazioni in merito ai contenuti del Decreto legge “Cura Italia “, avendo constatato la totale assenza di misure di sostegno a favore di alcune categorie deboli del mercato del lavoro, come di seguito illustrate.
Formazione professionale
Sono state sospese le attività formative regionali, analogamente all’istruzione statale di ogni ordine e grado, non considerando che per i lavoratori ministeriali sono state fatte salve le retribuzioni, mentre si è ignorato che per la formazione professionale regionale le retribuzioni e i posti di lavoro sono strettamente correlati alla continuità dell’attività formativa.
Molti lavoratori del settore, soprattutto quelli reclutati per il tramite delle Agenzie interinali, hanno visto i contratti di utilizzo non confermati a partire dal 1 marzo 2020, in piena emergenza Covid 19.
Si trovano pertanto privati del lavoro e posti a carico delle Agenzie di lavoro medesime che, date le attuali circostanze, non hanno nessuna possibilità di provvedere alla loro ricollocazione occupazionale, come dovrebbe succedere in tempi normali.
Si chiede pertanto che la Regione ponga in essere adeguate misure di sostegno per i lavoratori della formazione professionale, siano essi dipendenti diretti delle Agenzie formative, ovvero, da esse reclutate (spesso da otto o nove anni) per il tramite delle Agenzie di lavoro interinale.
Naturalmente sarebbe auspicabile la celere ripresa dell’attività formativa regionale, anche con la pubblicazione di nuovi bandi.
Commercio Ambulante
Anche i lavoratori del commercio ambulante rappresentano una categoria in forte sofferenza, essendo stati privati di ogni fonte di reddito, data l’impossibilità anche per essi di esercitare la propria attività commerciale in particolare nei mercatini rionali, nelle feste e durante i grandi eventi -tutti sospesi per un periodo ancora non prevedibile – e stante l’assenza di qualunque misura di sostegno nei decreti governativi di recente adozione. Tutto ciò anche in presenza del fatto che non sono state ancora emanate le disposizioni di sospensione delle tasse comunali relative all’occupazione del suolo pubblico (TOSAP) e di altre tasse direttamente collegate alla tipologia del lavoro.
Gli ambulanti, in particolare quelli legati al settore agroalimentare, devono poter esercitare modalità di lavoro – quali per esempio la” spesa a domicilio “- che consentano loro di movimentare persone e merci, oltre il territorio comunale, dotati ovviamente dei dispositivi individuali di protezione (mascherine e guanti).
Per quanto riguarda il ristoro dei 600 euro, disposto dal Governo, per i mesi nei quali durerà l’emergenza, la categoria lamenta il fatto che l’erogazione di detta somma mensile è condizionata alla verifica della propria posizione non debitoria con l’INPS, fatto assurdo se si pensa che a causa degli esigui guadagni, questa categoria è nella generalità in ritardo con i versamenti, ragion per cui non avrà titolo ad accedere a questo beneficio.
Lavoro Domestico
Altra categoria particolarmente cruciale è rappresentata dalle lavoratrici domestiche, che sono oggettivamente impossibilitate a continuare la propria attività lavorativa anche per l’interruzione o il diradamento dei trasporti pubblici (specialmente in Sardegna), che non consente di raggiungere le sedi di lavoro, ubicate soprattutto nei centri urbani.
Molti datori di lavoro domestico si stanno facendo carico della continuità retributiva delle lavoratrici domestiche pur in assenza di prestazione (così e’ stato per il mese di marzo) ma ciò non sarà più possibile se la situazione di precarietà dovesse perdurare anche nel mese di aprile/maggio.
Conclusioni
Stante la situazione lavorativa delle categorie sopra rappresentate, si chiede alle SS.LL. in indirizzo di voler avviare un confronto con la scrivente Confederazione Sindacale Sarda- CSS,
l’ Ambulantando /CSS e le altre Organizzazioni Sindacali interessate alle questioni in argomento.
Si chiede, in particolare, la promozione di un’urgente legge regionale per l’erogazione di sussidi
una tantum per tutti i predetti soggetti, nonché la previsione di specifici interventi di politiche del lavoro per i lavoratori della formazione, sia direttamente dipendenti dalle Agenzie formative che per quelli reclutati tramite le agenzie interinali e in attesa di ricollocazione.
Si ringrazia per l’attenzione e si resta in attesa delle comunicazioni che le Signorie Loro vorranno cortesemente inviarci.
Cordiali saluti.
Confederazione Sindacale Sarda
Il Segretario Generale Giacomo Meloni
Ambulantando /CSS
Il Presidente Mauro Zedda
Cagliari, 25 marzo 2020
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