SOLIDARIETA’ A OSTACOLI
Riceviamo da un nostro lettore, che ha richiesto l’anonimato, la seguente segnalazione, che volentieri pubblichiamo, sottolineando la sua considerazione su quanto sia carente la comunicazione istituzionale della Regione Sarda, che, in questo caso addirittura è di ostacolo alle concrete manifestazioni di solidarietà dei cittadini nei confronti di quanti sono impegnati nella drammatica vicenda dell’epidemia in atto.
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Alcuni giorni or sono ho sentito da un TG sardo, forse quello della Rai, che era stato aperto dalla Regione Sardegna un conto per l’emergenza Covid 19. Mi sono messo alla ricerca degli estremi del conto. La ricerca è stata molto impegnativa e alla fine sul sito della Regione ho trovato l’IBAN, che senza nessun risalto era “affogato” nel mezzo di una dichiarazione del Presidente. Sono stato quasi tentato di rinunciare o optare a favore di altri soggetti non istituzionali. Ho cercato di chiamare gli uffici della presidenza, mi risponde una persona che si qualifica consulente del presidente al quale espongo il mio rammarico per la comunicazione del tutto inadeguata, sia come diffusione sia come grafica, tale da condannare l’iniziativa a sicuro insuccesso. Il mio interlocutore, persona gentile, coglie il punto, mi ringrazia rassicurandomi che farà presente il problema. [segue]
Comunque temo che oltre alla generosità sia richiesta agli interessati una certa cocciutaggine.
Seguendo l’evolversi della situazione in tutto il Paese, c’è da temere che al di fuori della solidarietà di tante persone – mascherine fatte a mano, e altre iniziative benefiche ma estemporanee e purtroppo di efficacia limitata a ristretti ambiti territoriali – in Sardegna la sostanza delle cose messe in campo dai privati ci vede deboli, distanti anni luce dalla capacità di intervento che necessita e di cui si intravvede l’urgenza in campo logistico organizzativo, tecnologico, e assistenziale sul territorio.
Nel Nord e Centro Italia si muove tanta roba. In qualche modo sembra, speriamo, che si veda un po’ di luce. Le donazioni mirate a quelle realtà sono tante e a tanti zeri. Da noi niente di tutto ciò. É già tanto trovare una mascherina. Io e mia moglie, per esempio, non ne abbiamo.
Non parliamo dei respiratori, al di fuori di quelli offerti da Cellino -GRAZIE- né di tamponi quando necessario, e neanche alberghi requisiti per le quarantene per non rischiare di abbandonare al loro destino tante persone come succede in Spagna.
Per questo motivo mi sento di esporre queste riflessioni, chiedendo a chi volesse pubblicarle di evidenziare l’invito a contribuire fornendo gli estremi utili per il bonifico per fronteggiare l’emergenza nella nostra Isola.
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IT72 L 01015 04999 000070673111
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EMERGENZA CORONAVIRUS DONAZIONE
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