“Costituente Terra”: newsletter numero due

55aed52a-36f9-4c94-9310-f83709079d6dNewsletter n. 2 del 24 gennaio 2020

IL MONITO DELLE VITTIME

In attesa del nostro incontro inaugurale di venerdì 21 febbraio p.v. a Roma, su cui le faremo avere ulteriori notizie, abbiamo il piacere di informare tutti che già in altre parti d’Italia, a cominciare dalle isole, si stanno delineando iniziative sulla scia del nostro progetto “Costituente Terra”, nel suo doppio registro, la Scuola e la preparazione di un testo costituzionale mondiale, e naturalmente sollecitiamo che dovunque sia possibile si faccia altrettanto.
Sabato 25, come è noto, su iniziativa del movimento pacifista americano si terrà una giornata di mobilitazione per la pace, perché non si scateni la guerra trumpiana contro l’Iran. In Italia sono state predisposte molte iniziative, ma ciò che vogliamo segnalarle è un toccante messaggio che ai manifestanti di tutto il mondo è stato lanciato dalla piazza Tahrir di Bagdad. In quella piazza da ottobre il movimento popolare iracheno innalza il suo grido di protesta e denuncia le conseguenze della catastrofica guerra del Golfo di 17 anni fa, che ha distrutto l’Iraq e gettato nel caos tutto il Medio Oriente. Sono dunque le vittime che hanno sofferto i dolori e l’oltraggio della guerra che lanciano ora il monito a non ripetere quegli errori scatenando una nuova guerra dagli esiti imprevedibili.
Dice tra l’altro il messaggio: “Anni fa i leader mondiali dichiararono che con la guerra del Golfo si sarebbe ottenuta una pace stabile e la sicurezza globale, portando democrazia e libertà al popolo iracheno. Le società civili di tutto il mondo si unirono in difesa della pace, respingendo la guerra in Iraq con manifestazioni storiche che si svolsero in molte città del pianeta. Naturalmente, e come sempre, i leader mondiali ignorarono quelle proteste, spalancando, nel 2003, le porte dell’inferno … dando vita ad un brutale intervento militare su larga scala in Iraq. Da quel momento i popoli del Medio Oriente sono caduti in un continuo ciclo di violenze, che ha reso insicuro il mondo intero: quella guerra ha generato un’escalation che ha favorito la nascita e l’espansione dell’estremismo violento”.
Il popolo iracheno, che ha vissuto sulla sua pelle crudeli interventi militari, si schiera contro la guerra e per l’umanità. Si schiera in solidarietà del suo vicino e fratello, il popolo iraniano.
“E’ chiaro il tentativo di distogliere l’opinione pubblica da quei movimenti che rivendicano il diritto all’autodeterminazione, all’indipendenza, alla libertà, alla democrazia e alla giustizia sociale. Se dovesse tornare di nuovo la guerra, rischiamo di perdere tutto quello che è stato conquistato dal grande movimento di massa che è sceso in lotta qui in Iraq e nei Paesi limitrofi della regione. Verrebbe minata alla radice, l’unità popolare. La guerra sarà usata come scusa per eludere le richieste delle masse, causando gravi violazioni dei diritti umani e mettendo ancora più a rischio la vita dei difensori e delle difenditrici di quei diritti, la cui vita è già oggi sotto minaccia. Sostenere i popoli rivoluzionari del mondo e rimanere solidali con loro e le loro rivendicazioni significa tenere aperta una finestra verso un futuro libero dalla guerra. Un futuro più sicuro e pacifico, più democratico e, soprattutto, più giusto”.

In attesa dell’incontro del 21 febbraio, inviamo a tutti i più cordiali saluti

Costituente Terra
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marcia-pace-a-cagliari-paxchristiChiamata in causa l’Europa
SPEGNIAMO LA GUERRA ACCENDIAMO LA PACE

Una giornata di mobilitazione internazionale contro le guerre e le dittature a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti

Pubblichiamo l’appello con cui è stata indetta, anche in Italia, la giornata di mobilitazione per la pace del 25 gennaio

“La guerra è un male assoluto e va ‘ripudiata’, come recita la nostra Costituzione all’Art. 11: essa non deve più essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia”.

Il blitz del presidente Trump per uccidere il generale iraniano Soleimani, il vicecapo di una milizia irachena ed altri sei militari iraniani, è un crimine di guerra compiuto in violazione della sovranità dell’Iraq. Insieme alla ritorsione iraniana si è abbattuto anche sui giovani iracheni che da tre mesi lottano contro il sistema settario instaurato dall’occupazione Usa e contro le ingerenze iraniane, in un paese teatro di guerre per procura ed embarghi da decenni.
Irak, Iran, Siria, Libia, Yemen: cambiano i giocatori, si scambiano i ruoli, ma la partita è la stessa. Nella crisi del vecchio ordine internazionale, potenze regionali e globali si contendono con la guerra aree di influenza sulla pelle delle popolazioni locali. La sola alternativa consentita al momento è il mantenimento dei regimi teocratici o militari – comunque illiberali e non rispettosi dei diritti umani – con i quali si fanno affari, chiudendo occhi e orecchie su repressione, torture e corruzione.
La guerra non produce solo distruzione, ma cancella anche dall’agenda politica la questione sociale, oramai incontenibile ed esplosa nelle proteste delle popolazioni che hanno occupato pacificamente le piazze e le strade.
Non possiamo stare a guardare
Dobbiamo gridare il nostro no alla guerra, alla sua preparazione, a chi la provoca per giustificare la produzione e la vendita di armi. Guerre che, in ogni momento, possono fare da miccia ad un conflitto globale tanto più preoccupante per il potenziale degli armamenti nucleari oggi a disposizione dei potenti del mondo. Le vittime innocenti dell’aereo civile abbattuto “per errore” da un missile, dimostrano una volta di più che la guerra è un flagello per tutti, nessuno può chiamarsi fuori, siamo tutti coinvolti.
Manifestiamo il nostro sostegno alle popolazioni, vere vittime delle guerre, a chi si rivolta da Baghdad a Teheran, da Beirut ad Algeri, da Damasco, al Cairo, a Gerusalemme, a Gaza.
Quel che sta avvenendo nel Golfo Persico, aggiungendosi alle sanguinose guerre e alle crescenti tensioni in corso, mette in luce la drammatica attualità e il vero realismo dei ripetuti ma inascoltati appelli di Papa Francesco per l’avvio di un processo di disarmo internazionale equilibrato.
L’UE, nata per difendere la pace, deve assumere una forte iniziativa che – con azioni diplomatiche, economiche, commerciali e di sicurezza – miri ad interrompere la spirale di tensione e costruisca una
soluzione politica, rispettosa dei diritti dei popoli, dell’insieme dei conflitti in corso in Medio Oriente e avviare una rapida implementazione del Piano Europeo per l’Africa (Africa Plan) accompagnandolo da un patto per una gestione condivisa dei flussi migratori.
Fermare la spirale di violenze è responsabilità anche italiana e chiediamo al nostro Governo di farlo con atti concreti:
• opporsi alla proposta di impiego della Nato in Iraq e in Medio Oriente;
• negare l’uso delle basi Usa in Italia per interventi in paesi terzi senza mandato ONU;
• bloccare l’acquisto degli F35;
• fermare la vendita di armi ai paesi in guerra o che violano i diritti umani come sancito dalla L. 185/90;
• ritirare i nostri soldati dall’Iraq e dall’Afghanistan, richiedendo una missione di peace-keeping a mandato ONU ed inviare corpi civili di pace;
• adoperarsi per la sicurezza del contingente italiano e internazionale in missione UNIFIL in Libano;
• aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari eliminandole dalle basi in Italia;
• sostenere in sede europea la necessità di mantenere vivo l’accordo sul nucleare iraniano implementando da parte italiana ed europea le misure di revoca dell’embargo
• porre all’interno dell’Unione europea la questione dei rapporti USA-UE nella NATO.
Per tutto questo invitiamo a aderire ed a partecipare alla giornata di mobilitazione internazionale di sabato 25 gennaio 2020, promossa dal movimento pacifista statunitense contro la guerra, che per noi sarà una grande mobilitazione contro tutte le guerre e tutte le dittature, a fianco dei popoli che si battono per il proprio futuro.

PROMOTORI NAZIONALI
ACLI, AIDOS, AOI, ARCI, Archivio Disarmo, Arci Servizio Civile, ASGI, Ass. 46° parallelo, Ass. Senza Confine, Associazione della pace, Assopace Palestina, Atlante delle Guerre, Beati i Costruttori di Pace, CGIL, CIPAX, CIPSI, CNCA, Cultura è Libertà, Europa verde, FIOM, Fond. Benvenuti in Italia, Ass. naz. Giuristi Democratici, Gruppo Abele, Lega Diritti dei Popoli, Legambiente, Libera, Link, Lunaria, Medicina Democratica, MIR, Movimento Consumatori, Movimento Europeo, Movimento federalista europeo, Movimento Nonviolento, Noi Siamo Chiesa, Opal, Pax Christi, PeaceLink, PRC-SE, Rete della pace, Rete italiana disarmo, Rete degli Studenti, Rete della Conoscenza, Sbilanciamoci!, Sinistra italiana, Tavola della pace, Tavolo salta muri, Transform! Italia, UDS, UDU, Un ponte per …, US ACLI, Unione sindacale italiana, Chiesa di tutti Chiesa dei poveri.

PROMOTORI LOCALI
ACLI – Palermo, ACLI – Brescia, Amerindia, Amici di Villa S.Ignazio, Amnesty International – Sassari, ANPI – Sassari, ANPI – Genova, ANPI – Trentino A.A., Ass. Alisso, Ass. Donne+Donne, Ass. E. Berlinguer, Ass. Il Melograno, Baby Kinder Park, Casa della Carità, Casa delle Donne, Coord. Ass Vallagarina per l’Africa, CDMPI, Cesvitem, CGIL – Sassari, Circolo PD E. Berlinguer, Comitato Pop. Antico Corso, Comunità di Base S. Paolo, Comunità Parrocchiali, Consulta per la Pace – Palermo, Coop.Soc. Il Torchio, Coord. Per la Pace – Spoleto, Coordinamento per la Pace – Como, COPE, CSS, Earth Gardeners, Emergency – Venezia, Emergency -Sassari, Emergency – Perugia, Fermiamo la Guerra – Firenze, FIOM – Roma-Lazio, Firenze Città Aperta, FIS Raider,
Forum Siciliano Acqua Beni Comuni, MIR – Palermo, Movimento Nonviolento – Cagliari, NoiDonne 2005 – Sassari, Ora in Silenzio per la Pace, Parrocchia SS Pietro e Paolo, Rete Romana Solidarietà Popolo Palestinese, Salaam-Ragazzi dell’Olivo – Vicenza, Sardegna per la Pace, Sardine Napoletane, Sicilia Bene Comune, Sprar V.Solesin, Tavola Sarda della Pace, Telefono Amico – Sassari, Theatre en Vol, Ass. Voci della Terra, ANPI – Massa, Ass. reggiana per la Costiruzione – Reggio Emilia, ANPI – Perugia, Ass. Diritti e frontiere, Centro Ghandi – Ivrea, CGIL – Perugia, Circolo Libertà e giustizia – Umbria, Cittadinanza attiva – Umbria, Comitato pace convivenza e solidarietà Danilo Dolci – Trieste, Costituzione beni comuni – Milano, Fondazione Angelo Frammartino, L’altra Europa – Venezia, MIR -Palermo, Ponte solidale – Perugia, Società di mutuo soccorso – Umbria, Trieste per la pace contro la guerra, UDS – Perugia, Verso il Kurdistan – Umbria, Aladinpensiero associazione socio-culturale.
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In Sardegna
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2 Responses to “Costituente Terra”: newsletter numero due

  1. […] la pace IL GIORNO DOPO. In sincronia con le manifestazioni in 200 centri a livello internazionale. Il movimento pacifista torna in piazza: in Italia da nord a sud sit-in e flash mob e fiaccolate cont… di Franco Uda Su il manifesto EDIZIONE DEL 26.01.2020 [segue] PUBBLICATO 26.1.2020, 0:01 […]

  2. […] “Costituente Terra”: newsletter numero due 55aed52a-36f9-4c94-9310-f83709079d6dNewsletter n. 2 del 24 gennaio 2020 https://www.aladinpensiero.it/?p=103959 […]

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