Gli OCCHIALI di PIERO
CHE SUCCEDE? E’ IL CALDO? NON CAPISCO…
Gianni Onorato arrestato? Per resistenza, minacce, lesioni? Lo conosco dai tempi del liceo, mai lo vidi resistere, minacciare, colpire, anzi… l’ho visto sempre arretrare di fronte non dico al pericolo certo, ma alla sola idea che ci si potesse far male. E mo’ sento che aggredisce nientemeno che i carabinieri… E perchè? Per le sedie del bar… ma da quando i tutori dell’ordine sono addetti al controllo delle sedie dei bar, a misurare quanto spazio possono occupare? Qualcosa non quadra in questa storia.
Una storia che avviene al Poetto di Cagliari, dove tutto sta chiudendo, dove tutto è diventato proibito. L’antico Poetto è scomparso: scomparsi i tram e i binari, scomparsi i casotti, scomparse le dune di sabbia alte da potersi nascondere, scomparso il bianco della sabbia rimasta, scomparsi i banchi e i capanni dei venditori di ricci di mare, scomparsi i baretti dove prendevi una birra o un caffè. E oggi il dramma sono quattro sedie di troppo? Colpevoli di tutto ciò che è scomparso non ce ne sono? Privati, politici, autorità statali, regionali, provinciali, comunali, tutti innocenti? Ah, no, un colpevole si è trovato: pericoloso delinquente, brutto vecchio cattivo, Gianni Onorato.
Continua con Angelo Caria, Rino Sudano, Malcom X e…
IL SIGNOR SEGRETARIO ASCOLTA LA PIAZZA, MA NON CI VA
“Ascoltare la piazza, ma dare risposte a tutto il mondo del lavoro”.
Cavolo, con la zeta! avrebbe detto un vecchio comunista, il signore sì che se ne intende. E che sia un Signore non c’è dubbio, perchè lui la piazza la ascolta ma non ne vuole far parte, l’ascolta magari dal terrazzo, con gli altri Signori.
Poi si affaccia al balcone, come il Nerone di Petrolini, e ci dice la sua ricetta:
“Ignobile plebaglia, l’Italia risorgerà, più bella e più grande che pria.
Vi daremo tutto, basta che non ci chiedete niente”.
ANGELO CARIA
Anghelu Caria nasce a Nuoro il 19 maggio 1947, poeta e scrittore, indipendentista di orientamento marxista. Studia a Roma, dove nel 1968 ha inizio la sua attività politica e giornalistica nell’organizzazione Stella Rossa. Dopo la laurea insegna a Siniscola e poi a Nuoro. Fonda il giornale Su Populu Sardu, che nel 1973 dà vita a un movimento anticolonialista, che confluirà in parte nel Psdaz.
Caria, con l’algherese Rafael Caria, Bustianu Cumpostu, Gavino Sale e altri, fonda Sardigna e Libertade, poi Partidu Sardu Indipendentista. per il riconoscimento della lingua sarda e contro l’uso coloniale delle risorse e del territorio dell’Isola.
Nascerà in seguito Sardigna Nazione, unitariamente con altri gruppi indipendentisti.
Caria viene a mancare il 24 febbraio 1996, mentre progettava l’unità di tutti i gruppi indipendentisti in un fronte comune: la Casa Comune dei Sardi.
HO CHI MINH (19 maggio 1890 – 3 settembre 1969), l’Uomo che dà luce. Rivoluzionario, liberò il Vietnam dalla presenza straniera, Primo Ministro dal ’46 al ’54, Presidente dal ’54 al ’69.
Muore a 79 anni. Al suo funerale andò dall’Italia Enrico Berlinguer. Ho Chi Minh non vide, ma l’aveva preparata col generale Giap, la vittoria sugli Stati Uniti nel ’75. La città di Saigon, già capitale del Vietnam del Sud, ora si chiama in suo onore Città Ho chi Minh.
RINO SUDANO, nato il 19 maggio 1944 a Catania, poeta, attore, regista, uno dei maestri del teatro contemporaneo. Studia a Roma e là si svolge la prima parte della sua attività teatrale, esponente importante dell’Avanguardia Romana, con Quartucci e De Bernardinis. Dai primi anni ’80 e fino alla sua scomparsa, pur mantenedo i contatti con Roma, il suo impegno prevalente è a Cagliari, dove fonda il Palazzo d’Inverno, come pure a Quartu con un gruppo di giovani attori. Negli ultimi anni collabora col gruppo Riverrun. Interprete raffinato di Beckett, memorabile la sua interpretazione di Finale di partita, frequentamente messo in scena. Afflitto da un cancro alle ossa muore a Quartu, dove abitava, il 18 gennaio 2005. E’ sepolto nel cimitero di Quartu. Maestro di molti nostri giovani valenti attori, un grazie gli è dovuto.
MALCOM X (19 maggio 1925 – 21 febbraio 1965). Uno dei più grandi leader neri, che lottò per l’uguaglianza degli afroamericani, assassinato dai fanatici della setta da cui si era separato. Molto conosciuto ormai, specie per un bel film dedicato a lui, non faccio qui la sua scheda, ma solo riferisco, dalla sua autobiografia, della morte, meno conosciuta, di suo padre: “mio padre era stato aggredito e poi disteso sulle rotaie in modo che una vettura tramviaria potesse passare sopra di lui. Il suo corpo era quasi tagliato a metà. In quelle condizioni visse due ore e mezzo…” e delle polizze di assicurazione sulla vita di suo padre: “Una di queste polizze, la più piccola, fu pagata senza difficoltà. La società assicuratrice che aveva rilasciato la polizza più grossa esitava a pagare. Dicevano che mio padre si era suicidato”. La storia prosegue con la madre che finisce in un istituto per malattie nervose, dove si aggraverà tanto da non riconoscere i figli, i figli anch’essi affidati all’assistenza pubblica, Malcom andrà in galera e solo grazie alla sua intelligenza e resistenza riuscirà a risalire la china, in un percorso prima di fede religiosa e poi di maturazione politica, interrotta proprio nel momento più produttivo.
La Nuova Sardegna, DOMENICA, 19 MAGGIO 2013
Gianni Onorato ritorna in libertà
Il giudice convalida il fermo ma lo rilascia. Il manager della Motomar: « Non ho colpito i carabinieri»
Gianni onorato L’intervento mi è sembrato sproporzionato rispetto alla gravità dei fatti. Sono cardiopatico, mi sono sentito male
di Antonello Deidda
CAGLIARI Dall’ospedale a casa, passando per il tribunale, dove ieri mattina il giudice ha rigettato la richiesta di custodia cautelare e rinviato tutto al processo che si svolgerà giovedì prossimo. Gianni Onorato è ritornato in libertà ieri mattina poco prima di mezzogiorno, dopo la giornata-caos di venerdì a Marina Piccola, quando si era concluso nel peggiore dei modi un controllo dei carabinieri su presunte occupazioni abusive del suolo pubblico per un locale in riva al mare. L’udienza si è svolta dopo che due carabinieri sono andati a prelevare il manager della Motomar all’ospedale Brotzu, dove il manager della Motomar era stato ricoverato per un malore successivo alla discussione con i militari. I carabinieri hanno usato le manette per accompagnare a Palazzo di giustizia Onorato e questo particolare (forse eccessivo) non è andato giù al gestore di Marina Piccola, più che mai convinto che a suo danno sono stati commessi degli errori. Il giudice Sandra Lepore ha prima convalidato l’arresto dell’imprenditore ma ha poi respinto la richiesta del pubblico ministero di misure cautelari e l’obbligo di presentazione davanti all’autorità giudiziaria nei prossimi giorni. Il legale di Onoratoi, l’avvocato difensore Leonardo Filippi, ha chiesto i termini a difesa e l’imprenditore cagliaritano dovrà ripresentarsi giovedì davanti al giudice per il processo. È accusato di resistenza, lesioni, minacce e rifiuto delle generalità. Con lui era stato arrestato anche un suo collaboratore, Mauro Massidda, intervenuto nel momento del fermo di Onorato perchè il manager, che ha trascorso la notte in ospedale, si era sentito male. Massidda è accusato di resistenza e favoreggiamento. Al giudice Lepore il responsabile della Motonar ha raccontato di non aver minacciato nè colpito i carabinieri che stavano effettuando un controllo in un bar di Marina Piccola, ma di essere stato preso di mira perchè stava fotografando l’intervento dei militari. Gianni Onorato ha parlato brevemente davanti al giudice e si è accalorato parecchio quando ha ricordato le fasi del suo fermo. «Una cosa che mi è sembrata subito sproporzionata rispetto a quello che è effettivamente successo. Non me lo meritavo, anche perchè io, lavorando a Marina Piccola, ho sempre avuto un ottimo rapporto con i carabinieri». Di sicuro la storia, che rientra nella “guerra dei tavolini in corso da anni a Marina Piccola, è da chiarire nei particolari e l’occasione sarà appunto il processo. I carabinieri della stazione di San Bartolomeo hanno confermato la loro azione, mentre completamente diversa è la posizione di Onorato. Di certo, come ha ricordato l’avvocato Filippi, non si sarà patteggiamento: «Il mio cliente è convinto delle proprie ragioni e lo dimostrerà». A questo punto saranno acquisiti i filmati delle telecamere a circuito chiuso del porticciolo che avrebbero ripreso l’intera scena, sfociata nell’arresto dei Onorato e Massidda che hanno respinto anche ieri mattina l’accusa di essersi scagliati contro i militari. Di sicuro verranno sentiti alcuni testimoni, che hanno già riferito alcuni particolari di quello che è successo venerdì mattina a Marima Piccola ad un’emittente tv. Onorato ha ribadito di non avere mai avuto «un atteggiamento provocatorio» e lo ha ripetuto all’uscita dall’udienza. «Sono cardiopatico, mi sono sentito male e non avevo fatto nulla. Non è giusto».
[…] CITAZIONI Siamo a cavallo. (John Wayne) ………………….. – Un anno fa con gli occhiali di Piero (19 maggio 2013) ——————— . INVITO ALL’ASTENSIONE Votate tutti ma […]