L’Università di Cagliari presenta un progetto in sintonia con le esigenze della partecipazione dei cittadini alla gestione dei beni comuni urbani
BONAS NOAS. Rispondendo alle esigenze e accogliendo le richieste dell’associazionismo di base il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università degli Studi di Cagliari (DICAAR) diretto dal prof. Giorgio Massacci, ha presentato alla Fondazione di Sardegna un progetto denominato: “NeighborHub: riconoscimento, riuso e gestione condivisa dei beni comuni urbani. Un modello per la creazione di distretti socio-culturali diffusi a partire dai quartieri di edilizia popolare”. Il progetto – che prevede la realizzazione di un modello di gestione dei beni comuni urbani a partire dai quartieri di edilizia popolare e di partecipazione dei cittadini all’amministrazione del territorio – trova perfetta corrispondenza nelle linee di ricerca-azione del DICAAR, specificamente seguite dal prof. Ivan Blečić e dalla dott.ssa Valeria Saiu (referente del progetto). Il progetto inoltre è sostenuto da numerose associazioni socio-culturali; in particolare fanno parte del partenariato [segue] il “Comitato Casa del quartiere di Is Mirrionis“, l’Associazione socioculturale Aladinpensiero, l’Associazione Sarditinera Onlus, l’Istituto Gramsci della Sardegna, l’Associazione Natural’mente, l’Associazione TDM 2000. Ovviamente facciamo tifo perché il progetto sia valutato positivamente e conseguentemente finanziato, a vantaggio di tutta la cittadinanza (l’area di intervento parte da Cagliari e dai paesi della cinta urbana per estendersi potenzialmente – sulla base delle risorse che saranno messe a disposizione dal progetto e da nuovi co-finanziatori – fino a tutta l’area della Città metropolitana). Nel proseguo del tempo daremo conto in modo puntuale del progetto, che sarà anche presentato dai proponenti in apposite iniziative pubbliche.
[…] —————————————– – Su Giornalia: ripetere giova. Spazi civici a Cagliari: il problema ( che non si vuole affrontare) è la gestione. Dall’esame di un caso concreto (il persistente inutilizzo del cd palazzo sorcesco, recentemente ristrutturato) al problema generale di carenza regolamentare del Comune di Cagliari. ——————————————- – Su Aladinpensiero online: Beni comuni urbani: perché non si utilizza il palazzo sorcesco? ——————————————- – Beni comuni urbani: l’Università in campo. L’Università di Cagliari presenta un progetto in sintonia con le esigenze della partecipazione de…. […]
[…] —————— Informazioni sul progetto: https://www.aladinpensiero.it/?p=102369 […]
[…] La Fondazione di Sardegna ha pubblicato oggi gli esiti del Bando 2020 relativo ai progetti finanziabili. Nella sezione “Sviluppo locale” è stato finanziato il Progetto “NeighborHub” per gli spazi beni comuni urbani, presentato dall’Università in collaborazione con il Comitato Casa del quartiere di Is Mirrionis, Aladinpensiero, Istituto Gramsci Sardegna, TDM, NaturalMente, Sarditinera. A fronte della richiesta di cofinanziamento di 45mila euro ne sono stati accordati 10mila, tenuto conto della distribuzione delle risorse bilanciate tra i numerosi progetti presentati. Si farà quanto si può, contando sulla disponibilità del Dipartimento universitario DICAAR, ma soprattutto su un apposito auspicato cofinanziamento del Comune di Cagliari, principale interlocutore (e beneficiario dei “prodotti” del progetto) che si è detto interessato (e propenso a un adeguato contributo) fin dalla stesura del medesimo da parte dei ricercatori universitari e della “committenza sociale”, in primis il Comitato Casa del Quartiere di Is Mirrionis, a seguire le associazioni socio-culturali Aladinpensiero, Istituto Gramsci Sardegna, TDM, NaturalMente, Sarditinera. —————— Informazioni sul progetto: https://www.aladinpensiero.it/?p=102369 […]
[…] Su L’Unione Sarda di oggi si riprende la questione del cd “castello sorcesco”, ricuperato dopo una annosa e costosa ristrutturazione, ma rimasto inutilizzato ormai da molti anni. Su questa incredibile vicenda siamo intervenuti più volte su Aladinpensiero, come testimoniano gli articoli sotto linkati. Il problema vero è che Cagliari non dispone di un regolamento sulla cogestione dei beni comuni urbani da parte dei cittadini organizzati nelle associazioni di partecipazione civica. Risolverà la questione la prossima amministrazione? Ce lo auguriamo, intanto lo poniamo come argomento della campagna elettorale per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale di Cagliari. Come ripete senza stancarsi il prof. Ivan Blecic dell’Università di Cagliari: nella nostra città ci sono tanti spazi in cerca di utilizzazione e tante associazioni in cerca di spazi da utilizzare. Si tratta di adottare gli strumenti regolamentari per fare incontrare queste esigenze. Ci vuole soprattutto una coerente volontà politica risolutiva della questione. – Una storia infinita 27/11/2019: https://www.aladinpensiero.it/?p=102385; – Università e beni comuni: https://www.aladinpensiero.it/?p=102369. […]