Monthly Archives: agosto 2024

E’ online il manifesto sardo trecentottantasei

pintor il manifesto sardo
Il numero 386
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Oggi esistono gli strumenti per fermare la speculazione energetica: usiamoli (red), Cosa chiedono i comitati sardi contro la speculazione energetica (red), Sì alle energie rinnovabili. No alla devastazione della Sardegna. Si vince solo uniti con alla testa le nostre istituzioni autonomiste (red),

Politica e Guerra

img_3099Maduro non piace al grande capitale, dunque, se vince, trucca le elezioni
4 Agosto 2024
A.P. su Democraziaoggi.
Il socialismo bolivariano che Chavez ha sempre introdotto in Venezuela, dopo aver vinto le elezioni non è mai piaciuto agli USA e al grande capitale finanziario. Lo accusavano di essere un antidemocratico, ma lui le elezioni le svolgeva e le vinceva. Speravano che alla sua morte il successore Maduro, non dotato del suo carisma, avrebbe perso […]
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Le guerre diventano sempre più criminali
3 Agosto 2024 su Democraziaoggi.
Le guerre vanno sviluppandosi sulla base di criteri impensabili fino a non molto tempo fa. Prima erano i soldati i protagonisti, le vittime quasi esclusive. Ora, i soldati più che al fronte sono impegnati a manovrare marchingegni e distruggono e amazzano a distanza. Fra un pò sarà un algoritmo a scatenare addirittura la guerra atomica. […]
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Politica

img_3099No alla divisione anche sulle grandi questioni d’interesse comune
5 Agosto 2024
A.P. su Democraziaoggi.
C’è nella politica sarda molto evidente un vizio che si è insinuato nel sistema istituzionale italiano e in quelli dei paesi occidentali: lo scontro permanente e l’incapacità di trovaŕe convergenze anche sulle questioni di fondo su cui si registra un vasto consenso. Al fondo c’erano divisioni ideologiche, la guerra fredda, che si irradiava dal centro […]
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Ne uccide più la lingua della spada

img_8152Un’assurda ed enorme “gogna mediatica”
di Lucio Garofalo

Sono a dir poco nauseato ed amareggiato per l’assurda vicenda che vede come protagonista, suo malgrado, Imane Khelif. Negli ultimi giorni, la pugile algerina ha dovuto subire una feroce, disgustosa ed abominevole “gogna mediatica”, un’inaudita montagna di cattiverie e di infamie, di tutto e di più: accuse, insinuazioni, falsità ed ingiurie oltremodo denigranti, calunnie, giudizi sprezzanti e via discorrendo, da parte non solo di persone comuni, aduse a “sfogarsi” sul web, sui vari social network, bensì pure di esponenti politici, giornalisti e addirittura ricchi e potenti imprenditori quali Elon Musk… Ebbene, l’unica “colpa” dell’atleta sarebbe quella di non esibire gradevoli sembianze femminili. Per tale motivo è stata dipinta come una sorta di “mostro” ed in tanti l’hanno vituperata e demonizzata. Non mi interessa se lei è “trans”, “intersex”, se è affetta dalla sindrome di Morris, da iperandrogenismo, oppure ermafroditismo, o come dir si voglia. La misura è colma!

Democrazia è Partecipazione

img_8149https://www.politicainsieme.com/la-fratelli-tutti-e-litalia-che-ha-bisogno-del-dialogo-e-dellamicizia-sociale-di-mons-mario-toso/

La filosofia ci aiuta

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Sulla “fecondità” del pensiero hegeliano
di Lucio Garofalo

Il filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel nacque il 27 agosto del 1770, nella città di Stoccarda, che all’epoca faceva parte del Regno prussiano. Hegel rientra a buon diritto tra gli “eroi” del pensiero e dello spirito universale. Qui vorrei rispolverare un tema centrale affrontato con la forza penetrante del suo genio dialettico. Lungi da me ogni intento di esaltazione retorica, si può affermare che Hegel giganteggi a pieno titolo nell’Olimpo dei pensatori più influenti nella storia del pensiero. È stato un punto di riferimento, sia per i suoi vari epigoni ed estimatori (si pensi solo ai “giovani hegeliani”, tra cui figurano altri “titani”, quali Ludwig Feuerbach, Karl Marx e Max Stirner, rispettivamente: il padre dell’ateismo moderno e del “materialismo” di tipo naturalistico, il fondatore del “materialismo storico e dialettico”, il precursore dell’anarchismo), sia per i suoi avversari e detrattori (tra i quali spiccano altri “giganti” della storia della filosofia: Schopenhauer, Nietzsche, Kierkegaard e Heidegger).

La Sardegna alle Olimpiadi. Le congratulazioni della Presidente della Regione

[Dalla pagina fb della Presidente Alessandra Todde]
In due giorni la Sardegna conquista due medaglie olimpiche per l’Italia!
Siamo enormemente orgogliose ed orgogliosi per la vittoria della cagliaritana Marta Maggetti, oro nel windsurf, e per la medaglia d’argento conquistata nel canottaggio dall’oristanese Stefano Oppo in coppia col compagno Gabriel Soares.
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————— Brava, bravissima
Marta Maggetti, bravissima Marta

“Questo oro lo dedico a Gigi Riva, è stato un grande per tutta l’Italia e per noi sardi”
Marta Maggetti
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Ciao Antonello, rimani nei nostri cuori

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La Democrazia è estranea alla Destra al governo

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https://www.politicainsieme.com/la-strage-di-bologna-e-un-paese-che-resta-ancora-diviso-di-giancarlo-infante/www.politicainsieme.com/la-strage-di-bologna-e-un-paese-che-resta-ancora-diviso-di-giancarlo-infante/

Autonomia differenziata: avanti con la raccolta delle firme… obbiettivo 1 milione e più!

img_7958Perché è fondamentale il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata
2 Agosto 2024
Alfiero Grandi su Democraziaoggi.
Il referendum per abrogare la legge Calderoli […]

Autonomia differenziata: a gran carriera il voto online

Raggiunto complessivamente e superato il
Quorum di 500.000 firme. Verso il milione!
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Addio al bravo giornalista Antonello Lai.

img_8114Che grande tristezza. Muore una persona buona, un grande giornalista, che non si risparmiava per essere al servizio della gente, soprattutto della povera gente. Per lui preghiere nel cielo dei giusti. Condoglianze e vicinanza alla famiglia e a tutte le persone che gli hanno voluto bene.
Papa Francesco un anno scrisse un messaggio al mondo della Comunicazione, pressapoco cost: “Cari giornalisti, consumate le suole delle scarpe, andate in giro, parlate con la gente, date voce a tutte le persone, soprattutto a chi in questo mondo conta poco o niente”. Ecco, dicemmo a Antonello: questo il Papa l’ha scritto per te. Tu sei un vero giornalista.
Ciao amato Antonello, grande e buono Tziu Lai.
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I Cattolici del Meic in campo sull’invasione energetica. Si all’energia rinnovabile senza danni all’ambiente e al paesaggio sardo

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SI’ alle Energie rinnovabili. NO alla devastazione del territorio della Sardegna. Si vince solo uniti e partecipi, con alla testa le nostre Istituzioni autonomiste.
Nota stampa MEIC diocesi di cagliari Oristano Nuoro

La lotta contro la devastante speculazione energetica, che ormai interessa tutti i territori sardi, può diventare l’occasione per costruire con lo Stato un nuovo rapporto paritario fondato nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto del 1948. Consiglio e Giunta regionali. Il Consiglio e la Giunta regionali devono raccogliere la voce preoccupata di cittadini e sindaci che da ogni angolo dell’isola si leva a difesa del patrimonio identitario della Sardegna, seriamente minacciato da una invasione affaristica. Un processo speculativo che, se non presidiato e ridimensionato, porterà a una nuova colonizzazione dell’isola questa volta nel nome del “dio Gigawatt”.
La “ribellione” pacifica e corale dei territori, senza differenze partitiche, indica alle massime istituzioni regionali il percorso politico in grado di incidere sulle decisioni del Governo nazionale. Il segnale di un popolo unito – territori, Comuni, istituzioni regionali, parlamentari sardi, parlamentari europei rappresentanti della circoscrizione Sicilia-Sardegna, Università, forze economiche e sociali, terzo settore – è l’unica convincente dimostrazione di forza che la Sardegna può dare alle centrali del potere . Uniti nel confronto/negoziazione con il Governo nazionale e l’Unione Europea. Tutti uniti perché le divisioni partitiche di fronte al bene comune dei sardi sono incomprensibili e ingiustificabili.

Il Meic sa bene che i pubblici amministratori hanno la responsabilità di valutare potenzialità, vantaggi e i molti rischi, connessi all’uso delle energie alternative, e si sente impegnato ad evitare che le loro decisioni siano dettate da pressioni provenienti da interessi di parte. La Dottrina sociale cristiana invita a tener presente che i beni della terra sono stati creati da Dio per essere sapientemente usati da tutti, equamente condivisi. Si tratta perciò di impedire l’ingiustizia di un accaparramento delle risorse e avviare processi di positivo governo delle energie rinnovabili. Quindi di valutare accuratamente la riconosciuta utilità delle energie rinnovabili, ma anche la necessità di ridurre al minimo ogni effetto collaterale negativo per il territorio. Noi ribadiamo la giustezza dell’uscita dalla dipendenza della creazione di energia dalle fonti fossili. Siamo da sempre sostenitori convinti dell’Agenda 2030 dell’Onu che si armonizza in toto con l’Enciclica Laudato si’. Siamo attenti sostenitori della declinazione dei rispettivi obbiettivi nelle dimensioni europee, italiane e sarde. E nella loro pratica attuazione vogliamo che prevalgano gli interessi delle popolazioni, perché l’Economia sia per la vita e non per l’aumento delle “inequita’ e delle povertà. Siamo convinti che la partecipazione dei cittadini nelle forme previste dalla democrazia costituzionale ne sia il più importante strumento.

Al riguardo ci sovviene la convenzione di Aarhus, in vigore nei paesi dell’Unione Europea dal 30 ottobre 2001, che attribuisce al pubblico (individui e associazioni che li rappresentano) il diritto di accedere alle informazioni e di partecipare nelle decisioni in materia ambientale, così come ad avere diritto di ricorso se questi diritti non vengono rispettati.

E’ di grande attualità la raccomandazione di papa San Paolo VI nell’enciclica “Populorum Progressio”:

«Noi abbiamo degli obblighi verso tutti, e non possiamo disinteressarci di coloro che verranno dopo di noi a ingrandire la cerchia della famiglia umana. La solidarietà universale, che è un fatto e per noi un beneficio, è altresì un dovere». Si tratta di una responsabilità che le generazioni presenti hanno nei confronti di quelle future, una virtuosa responsabilità politica che oggi appartiene in primis al Consiglio e alla Giunta regionali della Sardegna.

Cagliari, 1 agosto 2024

Il Movimento Ecclesiale Impegno Culturale delle Diocesi di Cagliari, Oristano e Nuoro
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img_8082SI’ alle Energie rinnovabili. NO alla devastazione del territorio della Sardegna. Si vince solo uniti e partecipi, con alla testa le nostre Istituzioni autonomiste.

Documento del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale
Diocesi di Cagliari, Oristano e Nuoro

La lotta contro la devastante speculazione energetica, che ormai interessa tutti i territori sardi, può diventare – per la Regione Autonoma della Sardegna – l’occasione per costruire e avviare con lo Stato un nuovo rapporto paritario fondato sul rispetto dello Statuto di Autonomia della Sardegna e delle norme di attuazione [1].

1. Consiglio e Giunta interpreti della volontà popolare.

Il Consiglio regionale, come massima assise rappresentativa del popolo sardo, e la Giunta regionale, come organo di governo, devono raccogliere la voce preoccupata di cittadini e sindaci che da ogni angolo dell’isola si leva a difesa del patrimonio identitario della Sardegna, seriamente minacciato da una nuova invasione affaristica. Un processo speculativo che, se non presidiato e ridimensionato, porterà alla terza colonizzazione dell’isola – dopo quella militare e petrolifera – che “cospargerà di sale” la terrà sarda definitivamente distrutta, anche nelle zone interne, da migliaia di pale eoliche e milioni di pannelli fotovoltaici.

2. Elementi unificatori.

Giunta e Consiglio regionale nella mobilitazione popolare in atto devono trovare l’elemento unificante per presentarsi come una sola forza e una sola volontà politica davanti al Governo, per ottenere di emendare il Decreto legislativo Draghi del 2021 [2] e, di conseguenza, il Decreto attuativo del ministro Pichetto Fratin (2024) [3], alla luce della specificità della Sardegna, per le determinazioni di competenza della Regione.

3. Azione unitaria della Giunta e del Consiglio regionale.

La “ribellione” pacifica e corale dei territori, senza differenze partitiche, indica alle massime istituzioni regionali il percorso politico in grado di incidere sulle decisioni del Governo nazionale. Il segnale di un popolo unito – territori, Comuni, istituzioni regionali, parlamentari sardi, parlamentari europei rappresentanti della circoscrizione Sicilia-Sardegna, Università, forze economiche e sociali, terzo settore – è l’unica convincente dimostrazione di forza che la Sardegna può dare alle centrali del potere. Uniti nel confronto/negoziazione con il Governo nazionale e l’Unione Europea.

4. Divisioni politico-partitiche incomprensibili e ingiustificabili.

Le divisioni partitiche di fronte al bene comune dei sardi sono incomprensibili e ingiustificabili, anche alla luce dei programmi elettorali presentati alle scorse elezioni regionali dai diversi schieramenti, tutti convergenti verso una sostanziale tutela dell’ambiente, del paesaggio e della cultura sarda.

5. Consiglio e Giunta regionali “sentinelle” e custodi della storia, della cultura, del patrimonio identitario, dell’ambiente, del bene comune della Sardegna.

Come cattolici del MEIC (Movimento ecclesiale di Impegno culturale) siamo convinti, seguendo le indicazioni della Dottrina sociale della Chiesa, che in questo momento difficile la risposta unitaria delle nostre istituzioni sia l’espressione più alta di una comunità politica veramente “al servizio della società civile dalla quale essa deriva”, quindi del bene comune, ragion d’essere e prima responsabilità delle istituzioni.

6. Armonizzazione degli interessi settoriali

«Per assicurare il bene comune, il governo di ogni paese – per noi la Regione – ha il compito specifico di armonizzare con giustizia i diversi interessi settoriali (Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, n.169) [4]». Fino a questo momento, nel processo di riconversione energetica attraverso le “rinnovabili”, emerge che prioritariamente gli interessi tutelati sono quelli delle società finanziarie organizzatrici del business affaristico a danno dei comuni, delle popolazioni locali e dell’intera isola.

7. Relazione tra il popolo sardo e la sua terra.

L’invasione non controllata delle energie rinnovabili rischia di far perdere a noi sardi tutti – per un vantaggio economico di potenti interessi industriali e finanziari – la relazione con il patrimonio storico-ambientale cui è legata la nostra stessa identità culturale che contraddistingue la gente della Sardegna nel mondo. Una relazione che le Università di Cagliari e Sassari sarebbe bene e necessario che ribadissero pubblicamente, con il sostegno della ricerca scientifica.

8. Impedire l’ingiustizia dell’accaparramento.

Il Meic sa bene che i pubblici amministratori hanno la responsabilità di valutare potenzialità, vantaggi e i molti rischi, connessi all’uso delle energie alternative, e si sente impegnato ad evitare che le loro decisioni siano dettate da pressioni provenienti da interessi di parte. La Dottrina sociale cristiana invita a tener presente che i beni della terra sono stati creati da Dio per essere sapientemente usati da tutti, equamente condivisi. Si tratta perciò di impedire l’ingiustizia di un accaparramento delle risorse e avviare processi di positivo governo delle energie rinnovabili. Quindi di valutare accuratamente la riconosciuta utilità delle energie rinnovabili, ma anche la necessità di ridurre al minimo ogni effetto collaterale negativo per il territorio. Noi ribadiamo la giustezza dell’uscita dalla dipendenza della creazione di energia dalle fonti fossili. Siamo da sempre sostenitori convinti dell’Agenda 2030 dell’Onu [5] che si armonizza in toto con l’Enciclica Laudato si’ [6] [*]. Siamo attenti sostenitori della declinazione dei rispettivi obbiettivi nelle dimensioni europee, italiane e sarde. E nella loro pratica attuazione vogliamo che prevalgano gli interessi delle popolazioni, perché l’Economia sia per la vita e non per l’aumento delle “inequita’ e delle povertà. Siamo convinti che la partecipazione dei cittadini nelle forme previste dalla democrazia costituzionale ne sia il più importante strumento.

Al riguardo ci sovviene la convenzione di Aarhus, in vigore nei paesi dell’Unione Europea dal 30 ottobre 2001 [7], che attribuisce al pubblico (individui e associazioni che li rappresentano) il diritto di accedere alle informazioni e di partecipare nelle decisioni in materia ambientale, così come ad avere diritto di ricorso se questi diritti non vengono rispettati.

9.Responsabilità verso le generazioni future, eredi delle generazioni passate e beneficiari del lavoro dei nostri contemporanei.

Scriveva quasi 50 anni fa papa san Paolo VI, fondatore proprio a Cagliari nel 1932 del Movimento dei Laureati di Azione Cattolica:

«Noi abbiamo degli obblighi verso tutti, e per ìnon possiamo disinteressarci di coloro che verranno dopo di noi a ingrandire la cerchia della famiglia umana. La solidarietà universale, che è un fatto e per noi un beneficio, è altresì un dovere». [8] Si tratta di una responsabilità che le generazioni presenti hanno nei confronti di quelle future, una virtuosa responsabilità politica che oggi appartiene in primis al Consiglio e alla Giunta regionali della Sardegna.

Con questo spirito unitario, sinceramente volto alla tutela e al benessere del popolo sardo, il Meic appoggia tutte le iniziative in atto e quelle che coerentemente si vorranno intraprendere nel tempo che verrà. E’ la doverosa risposta del nostro Movimento culturale a un’emergenza ambientale – diventata grande problema di giustizia sociale – in coerenza con il dettato conciliare: « Il cristiano che trascura i suoi impegni temporali, trascura i suoi doveri verso il prossimo, anzi verso Dio stesso, e mette in pericolo la propria salvezza eterna» (G.S.,43) [9].

Cagliari, Oristano, Nuoro, 1 agosto 2024

​Il MEIC delle diocesi di Cagliari, Oristano e Nuoro.
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NOTE

[1] https://www.regione.sardegna.it/regione/leggi-e-delibere/statuto
[2] Decreto legislativo Draghi: https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2021-11-08;199 .
[3] Decreto Pichetto Fratin del 2024: https://ageei.eu/wp-content/uploads/2024/06/Nuova-bozza-DM-Aree-idonee.pdf
[4] Compendio della dottrina sociale della Chiesa: https://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_20060526_compendio-dott-soc_it.html
[5] Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: https://asvis.it/l-agenda-2030-dell-onu-per-lo-sviluppo-sostenibile/
[6] Enciclica di Papa Francesco Laudato si’: https://www.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html
[7] Convenzione di Aarhus: https://www.mase.gov.it/pagina/convenzione-di-aarhus-informazione-e-partecipazione .
[8] Populorum progressio: https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/encyclicals/documents/hf_p-vi_enc_26031967_populorum.html
[9] Gaudium et Spes: https://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19651207_gaudium-et-spes_it.html

[*] Sulle connessioni tra l’Agenda ONU 2030 e l’Enciclica Laudato Si’ si fa riferimento a un articolo di Franco Meloni sul Dossier Caritas 2021: https://www.aladinpensiero.it/?p=103098 .

Il MEIC: unità dei sardi con la guida del Consiglio e della Giunta regionali

img_8082SI’ alle Energie rinnovabili. NO alla devastazione del territorio della Sardegna. Si vince solo uniti e partecipi, con alla testa le nostre Istituzioni autonomiste.

Documento del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale
Diocesi di Cagliari, Oristano e Nuoro

La lotta contro la devastante speculazione energetica, che ormai interessa tutti i territori sardi, può diventare – per la Regione Autonoma della Sardegna – l’occasione per costruire e avviare con lo Stato un nuovo rapporto paritario fondato sul rispetto dello Statuto di Autonomia della Sardegna e delle norme di attuazione.

Invasione energetica: si cerca una via unitaria. Quella da noi auspicata!

Invasione energetica. Soru dice la sua con una novità: sembra auspicare il dialogo
1 Agosto 2024
A.P. Su Democraziaoggi
Soru ha pubblicato un suo scritto sull’invasione di eolico e fotovoltaico in Sardegna, che presenta una evidente novità: auspica un dialogo anche con la presidente della Regione per salvare la Sardegna dallo scempio preannunciato. Il documento è molto articolato e va letto per le analisi e le proposte che avanza.
E’ molto apprezzabile la critica […]
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