Monthly Archives: luglio 2024

Oggi sabato 20 luglio 2024

img_3099L’Europa va verso l’inconsistenza
20 Luglio 2024
A.P. Su Democraziaoggi
Come previsto la Von der Leyen è stata confermata alla presidenza della Commissione europea. Un segnale di continuità con la politica disastrosa degli ultimi cinque anni. Rottura con la Russia, corsa agli armamenti, piatta subalternità a Usa e NATO. Si profila una politica di riarmo che, ahinoi!, vede al centro la Germania, come se la […]
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Addio a Gino Bulla, valente giornalista, già direttore di Rocca, volontario della Pro Civitate Christiana di Assisi

img_7961 Questa mattina, presto, mi ha raggiunto questo messaggio whatsapp del nostro amico Tonio dell’Olio, presidente della Pro Civitate Christiana di Assisi: “Carissimo Franco mi spiace raggiungerti per questa via ma non posso fare altrimenti. Alle 6.30 di questa mattina Gino Bulla ha vissuto la sua Pasqua e ora ci accompagna da lassù con la sua generosissima amicizia.
Celebreremo le esequie domattina alle 10 nella cappella della Cittadella Laudato si’.
A voi, amici della Sardegna, chiediamo di unirvi spiritualmente nella preghiera”.
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img_7964Immensa tristezza e forte emozione da parte degli Amici di padre Agostino e degli Amici sardi della Cittadella Laudato sì’ di Assisi, per la morte di Gino Bulla, questa mattina presto, alle soglie dei 91 anni. Lo abbiamo conosciuto da molto tempo e lo abbiamo sempre apprezzato e soprattutto gli abbiamo voluto sempre bene. Gino era nato a Orani il 4 agosto 1933 ed aveva vissuto a Villacidro, Oristano e soprattutto a Cagliari, dove si era laureato in Giurisprudenza e avviato la carriera di bancario, fino a quando nel 1963 scoppiò la vocazione di volontario laico della Pro Civitate di Christiana di Assisi, dove si traferì e ha vissuto fino alla morte. Valente Giornalista di lungo corso, già direttore di Rocca e attualmente di Subasio, era un bravissimo e appassionato professionista fotografo, autore di molti cataloghi e direttore di innumerevoli corsi di fotografia.
Ecco di seguito alcuni messaggi:

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Oggi venerdì 19 luglio 2024

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In memoria della strage mafiosa di via D’Amelio. Onore ai servitori dello Stato barbaramente assassinati dalla mafia. Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio) Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Raccogliamo l’appello del Capo dello Stato: “Troppe sono state le incertezze e gli errori che hanno accompagnato il cammino nella ricerca della verità sulla strage di via D’Amelio”.

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di Patrizio Rovelli
A 32 anni dalla strage di via D’Amelio le commemorazioni ufficiali, che pure sono importanti per tenere viva la Memoria, devono cedere il passo a un’analisi che consenta di comprendere appieno cosa ha rappresentato per il nostro Paese questo vile attentato mafioso in cui hanno perso la vita sei servitori dello Stato e che ha messo a rischio gli stessi fondamentali valori di Legalità e Giustizia patrimonio della nostra Costituzione.
Una analisi peraltro indispensabile per tentare di accertare le responsabilità e i reali obbiettivi del clamoroso depistaggio – il più grave nella Storia della Repubblica – che nascose la verità per oltre quindici anni.
Non è bastato, infatti, un terzo di secolo per individuare chi deviò il corso delle indagini nella loro prima e più delicata fase, favorendo le fuorvianti e calunniose dichiarazioni del falso pentito Scarantino. Scomparsa e mai più ritrovata l’Agenda rossa di Borsellino, persi di vista i pur evidenti collegamenti con la Strage di Capaci, solo nel 2008, grazie alla collaborazione di Gaspare Spatuzza, mafioso reo confesso dell’omicidio del Parroco Antimafia Don Puglisi, si arrivò a ricostruire l’azione militare che aveva portato un attacco così sanguinoso alle nostre Istituzioni.
In questi ultimi anni un ruolo fondamentale nella ricerca della Verità lo hanno avuto i figli di Paolo Borsellino, Lucia, Manfredi e soprattutto Fiammetta, che continuano ancora a chiedere Giustizia per il padre e gli agenti della scorta.
Fiammetta è oggi la fonte più accreditata da cui apprendere quelle parti di verità utili per cercare di costruire un Paese migliore in cui la Legalità possa tornare ad essere – come i Costituenti hanno scritto – valore fondante della nostra convivenza democratica.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le loro famiglie conobbero l’isola dell’Asinara dove vissero per circa un mese perché la loro permanenza a Palermo, nella fase più delicata del primo maxiprocesso, era diventata estremamente pericolosa.
Fiammetta è tornata in Sardegna ospite di OPG – osservatorio per la Giustizia nel marzo del 2019 con tre emozionanti incontri che hanno visto protagonisti a Cagliari, Nuoro e Oristano migliaia di giovani, la Chiesa sarda e la parte più attenta della Società civile.
Fiammetta in quei momenti straordinari di intensa commozione e solidarietà ci ha ricordato che “la Verità è un diritto”. Ci ha pure ricordato con un richiamo forte e coraggioso, nel delicato momento in cui una parte del Paese predicava opinioni aberranti come “tutti colpevoli, nessuno innocente”, frutto di un giustizialismo estremo che mal si concilia con i valori costituzionali sui quali siamo chiamati tutti a giurare, che esistono gli errori giudiziari. Affermare come lei fece nel luglio 2017 che “Vittime innocenti” della strage di via D’Amelio sono anche gli uomini ingiustamente accusati dal falso pentito Scarantino, ha rappresentato per le coscienze migliori uno stimolo forte per tentare di realizzare un processo di pacificazione basato sui valori di Legalità e Giustizia che non può certamente ignorare le grandi sofferenze che ci sono dietro la carcerazione ingiusta di persone accusate e condannate per fatti mai commessi. Senza contare che – come accade per tutti gli errori giudiziari – i veri colpevoli sono lasciati liberi di continuare a delinquere.
Dalla parte della famiglia Borsellino si è sempre schierato con grande sentimento di solidarietà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha pronunciato in proposito chiare parole di condanna del depistaggio: “La tragica morte di Paolo Borsellino insieme a coloro che lo scortavano con affetto deve ancora avere una definitiva parola di Giustizia. Troppe sono state le incertezze e gli errori che hanno accompagnato il cammino nella ricerca della verità sulla strage di via D’Amelio”.

Patrizio Rovelli
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Ringraziamo l’autore dell’articolo per la cortese autorizzazione alla pubblicazione. L’articolo è apparso come editoriale ne L’Unione Sarda di venerdì 19 luglio 2024.
L’illustrazione di testa e’ tratta dall’home page odierno [19/07/2024] del Ministero della Difesa.

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Sestu ricorda la sua Emanuela Loi.
Su Casteddu online: https://www.castedduonline.it/sestu-ricorda-la-sua-emanuela-loi-32-anni-dopo-una-cerimonia-per-non-dimenticare/
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Oggi giovedì 18 luglio 2024

img_3099 La migliore democrazia del mondo fra un golpista e un rimbambito
18 Luglio 2024
Andrea Pubusa su Aladinpensiero.
Come tutti i concetti vaghi e con molti sensi quello di democrazia è un termine che ognuno interpreta come vuole. Si ripete spesso che quella degli USA è la migliore democrazia del mondo. Ma se guardiamo al sistema elettorale c’è da avanzare più di un dubbio. Per essere candidato alla presidenza bisogna essere un […]
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Oggi mercoledì 17 luglio 2024

img_3099 Il 25 luglio pastasciutta antifascista a Giorgino
17 Luglio 2024 su Democraziaoggi img_7958
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Un appuntamento al colto e all’inclita

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Referendum Autonomia differenziata

img_7957 Ieri, nel tardo pomeriggio, si è tenuta la riunione sui temi organizzativi riguardo la campagna referendaria.
Nella introduzione di Marcon sono stati evidenziati due dati politici:

Oggi 16 luglio 2024 martedì

img_3099La legge Nordio lede i principi dello Stato di diritto
16 Luglio 2024 su Democraziaoggi.
Pubblichiamo la Dichiarazione della Presidenza del Coordinamento per la democrazia costituzionale sulla legge Nordio.
L’approvazione dell’ultimo ddl Nordio in tema di modifiche del diritto e della procedura penale, segna una profonda corruzione dei principi dello Stato di diritto, incide in maniera restrittiva sulla libertà di informazione, impone vincoli alla stampa di ogni tipo in materia di […]
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Partecipazione, non solo elezioni

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Oggi 15 luglio 2024 lunedì

img_3586Abolire l’autonomia, il nuovo porcellum del leghista Calderoli
15 Luglio 2024
Su Democraziaoggi
La campagna per il referendum per abrogare la legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata è iniziata. Non era scontata la creazione di uno schieramento politico e sociale così ampio per questo referendum. Si vede anche dai toni rabbiosi, irridenti di chi comincia a preoccuparsi che gli elettori potrebbero cancellare una legge sbagliata che finirebbe […]
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¡ARRIBA ESPAÑA!

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Spagna Campione d’Europa di calcio!

Per ricordare Luigi Bettazzi, Vescovo, Profeta e Costruttore un grande di Pace

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Ricordo di Monsignor Luigi Bettazzi

di Teresa Crespellani e Umberto Allegretti

Per chi ha avuto il grande privilegio di essere stato per tanti anni tra i suoi amici e collaboratori, ricordare Mons. Luigi Bettazzi a circa un anno dalla sua morte significa immergersi nella relazione con una persona indimenticabile: per il sorriso, la fine ironia e la serietà, la profondità e la fermezza, la carità e la ricchezza di speranza. Atteggiamenti che chiunque avesse contatti, vicini e anche lontani, con lui, non poteva non cogliere che come riflessi di una personalità peculiare operante nello scenario privato e pubblico del nostro tempo.
Ma in questa sede non intendiamo solo ricordare un amico, bensì riportare alla memoria alcuni tratti di un Vescovo speciale, che, ispirandosi alla radicalità del Vangelo, ha lasciato un’impronta particolare nella vita ecclesiale e sociale del Novecento, traendo dal messaggio evangelico “cose vecchie e cose nuove” e portando, in una Chiesa ancora molto tradizionale, una voce profetica, originale, libera e aperta al dialogo.

Oggi domenica 14 luglio 2024

img_3099Referendum abrogativo della legge Calderoli. Battaglia difficile, ma da vincere
14 Luglio 2024
A.P. Su Democraziaoggi
Il referendum abrogativo ha un avversario insidioso. Per ottenere l’eliminazione della legge occorre che votino il 50% più uno degli aventi diritto e che la maggioranza voti SÌ. Coi tempi che corrono, caratterizzato da una forte propensione per l’astensionismo il compito è a dir poco proibitivo. Occorre anzitutto capire se gli amici di Calderoli accetteranno la […]
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L’antisemitismo di Israele verso i Palestinesi

img_4715di Lucio Garofalo

Chiunque abbia difeso finora il governo di Israele, si arrampica sugli specchi in modo goffo e maldestro per avallare le assurde “ragioni” di uno Stato rivelatosi terrorista e criminale. Ma è impensabile, oltre che immorale, avallare una linea strategica priva di qualunque fondamento razionale, per cui rischia di ritorcersi contro chi la sostiene. Nessuno che davvero conti all’interno della “comunità internazionale” ha osato condannare gli atti di terrorismo di Stato commessi da Israele contro popolazioni inermi come quelle presenti nella striscia di Gaza. Nemmeno l’attuale pontefice ha assunto una posizione di netta esecrazione morale e politica nei riguardi dell’aggressiva e spregiudicata politica israeliana che si è spinta davvero oltre ogni limite accettabile. Quando si parla di “antisemitismo” ci si riferisce ovviamente all’antisemitismo storico, convenzionalmente inteso, cioè al classico razzismo contro gli Ebrei, vittime dell’Olocausto nazista. Ma esiste anche un antisemitismo commesso contro il popolo palestinese, anch’esso appartenente alla stirpe “semitica”, anch’esso vittima di una politica di persecuzione e di aggressione imperialista, di atti ostili e terroristici, di cui si conoscono i responsabili.