Monthly Archives: marzo 2024
Incontro in ricordo di Franco Oliverio
Confermiamo che per il prossimo 22 marzo, alle ore 17, nella sala della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta, abbiamo organizzato un momento di riflessione in ricordo di Franco Oliverio (Cagliari 17/9/1941 – 22/3/2004), a vent’anni dalla sua morte. L’evento è curato da Gianni Loy e Franco Meloni in accordo con la famiglia Oliverio.
Aladinpensiero News media partner dell’evento.
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Oggi martedì 5 marzo 2024
Voltiamo pagina e lavoriamo uniti per il cambiamento
5 Marzo 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Devo confessare che le scempiaggini fomulate sulle elezioni regionali da Soru e dai soriani erano per me inimmaginabili. Anche un bambino comprende che se spacchi uno schieramento stai avvantaggiando gli avversari. Soru e i suoi tifosi, capovolgono la realtà. Loro non sono il disturbo, ma i concorrenti veri della destra, l’intralcio è la Todde. […]
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Lunedì 4 marzo 2024
Appello: contro l’autonomia differenziata, una mobilitazione sociale e costituzionale
4 Marzo 2024 su Democraziaoggi.
Appello lanciato dal Coordinamento per la democrazia costituzionale
Un’Italia unita ed eguale in un’Europa di pace.
L’Autonomia differenziata così come proposta dal progetto Calderoli non ci farà più autonomi ma più soli. E non solo nelle regioni più deboli, quelle meridionali, ma in tutte le regioni, esposte ad una frammentazione politica e amministrativa che indebolirà l’Italia in […]
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Cattolici e Politica
Come votano i cattolici. Intervista a Nando Pagnoncelli
Non esiste un elettorato orfano composto di cattolici in attesa di un partito.
Le ideologie sono tramontate e le scelte si sono frammentate
Le scelte dei cattolici sono poco influenzate dalla loro fede
Pubblicato da Giulio Brotti, Marzo 2, 2024
Carbonia
Carbonia. Chiudono i cantieri Acai Bonifiche, blocco di ogni possibile sviluppo agropastorale del territorio: è serrata nelle aziende private, col sostegno della polizia che compie 11 arresti. Stessi metodi per l’insediamento del nuovo commissario al Cral. Lo scandalo dei Buoni Fidus
3 Marzo 2024
Gianna Lai su Democraziaoggi
Oggi, domenica, nuovo post sulla storia di Carbonia dal 1° settembre 2019.
E poi i cantieri Acai Bonifiche per il miglioramento fondiario. A Tratalias un’ora di sciopero contro i licenziamenti per scarso rendimento, su L’Unità del 22 luglio: voce affatto originale del potere aziendale lo scarso rendimento, in termini di risoluzione del rapporto di lavoro […]
Oggi domenica 3 marzo 2024
LA SAI L’ULTIMA SUL “RICONTEGGIO”?
di Giuseppe Andreozzi e Giulia Andreozzi
In questi giorni si rincorrono le voci su un possibile ribaltone del risultato elettorale a seguito di riconteggio dei voti in corso nei Tribunali e nella Corte d’Appello.
Non è quello che sta accadendo. I tribunali entro 24 ore scrutinano le sezioni che non erano riuscite a concludere le operazioni in tempo utile (si tratta di 22 sezioni), successivamente controllano le schede contestate (si tratta di poche decine di schede in ogni collegio), per poi procedere alla verifica dei verbali delle sezioni, in caso di errori nel riportare i dati da un verbale all’altro o nell’incolonnare le cifre. Non vengono invece controllate le schede nulle. La Corte d’Appello procede poi alla proclamazione degli eletti.
Sinodo
Enzo Bianchi “L’unità della chiesa è attorno al papa”
https://www.alzogliocchiversoilcielo.com/2024/03/enzo-bianchi-lunita-della-chiesa-e.html#more
Chiesadituttichiesadeipoveri News
Newsletter n.332 del 2 marzo 2024
LA PEDAGOGIA DELLA VIOLENZA
Cari amici,
se c’era una cosa che nella spietata guerra di Gaza Israele doveva evitare. era di fornire un simbolo che per la sua forza evocativa fosse pari all’orrore suscitato dalla strage compiuta il 7 ottobre da Hamas al confine settentrionale della Striscia.
Questa colpì gli inermi civili e i giovani che partecipavano a un festival musicale nel kibbutz di Re’im, mentre l’ultimo attacco israeliano contro la folla nel Nord della Striscia ha colpito civili e giovani innocenti che mossi dalla disperazione cercavano di strappare qualche frammento degli aiuti umanitari per lenire la fame, ciò che ha provocato oltre 100 morti e 700 feriti.
Rocca e’ online
Venti di guerra continuano a percorrere tre tra il mondo portando morte, distruzione, catene di odio seminate per le generazioni future. Fiorisce il commercio delle armi e ci si dota di leggi per nasconderlo. Ritorna l’idea nefasta e storicamente falsificata del si vis pacem para bellum. Insomma a sopravvivere oltre l’ideologia del libero mercato come longa manus capace di governare il mondo verso magnifiche sorti e progressive, torna con forza la sua speculare sorella, secondo la quale la sicurezza si realizza blindandosi tutti dentro la corazza d’acciaio di sistemi d’armi sempre più sofisticati, letali, costosi. Ringraziamo Amaro Rafael De Charvalho (Amaro della Quercia) per l’opera che ci ha consentito di utilizzare per la nostra copertina e salutiamo con lui Alberto Maggi e Ricardo Perez Marquez che animano l’esperienza preziosa e amica del Centro Studi Biblici “Giovanni Vannucci” di Montefano (Mc). L’immagine ci restituisce con grande e drammatica forza la disperazione, il dolore e insieme la volontà di vita a Gaza e nelle altre zone di guerra. Una guerra che ormai e sempre più uccide i civili, le donne che danno e curano la vita, i vecchi nella stagione del loro riposo e soprattutto i bambini ammazzati o mutilati mentre proteggono i loro amici animali o i loro giocattoli animati.
La via della guerra e del riarmo uccide in molti modi: distruggendo persone e cose (e quante macabre riunioni per posizionarsi bene alla roulette esclusiva della ricostruzione); seminando odio e rancore che solitamente definiamo bestiali ma che in realtà nessuna bestia prova ma che possono essere solo tragicamente umani; creando povertà con la concentrazione di grandi risorse verso le spese militari. Per le quali non ci sono mai i vincoli di bilancio che limitano gli investimenti per la salute, l’istruzione, il sostegno a chi sopravvive ai limiti della miseria.
Di fronte a ciò è veramente necessario che la richiesta di cessate il fuoco e di vie negoziali sia sospinta da una decisa e ampia mobilitazione nonviolenta contro l’aumento delle spese militari, per la loro trasparenza, per la ricostruzione di una grammatica della pace, capace di garantire buon vivere e sicurezza assai più delle armi. D’altra parte quanto più gigantesca si fa la sproporzione delle forze tanto più la via della nonviolenza diventa quella attraverso cui i popoli possono far sentire la propria voce e far pesare il proprio bisogno di pace, di libertà e di uguaglianza. Parole desuete, vecchie bandiere da ritirar su dalla fanghiglia ideologica in cui erano state abbandonate.
Dentro questo difficile orizzonte si può rilanciare una forte stagione europeista, secondo l’ispirazione immaginata a Ventotene nel periodo nero delle dittature e del suicidio di questo antico continente. Pensare un’Europa che in crescente autonomia sia tra i protagonisti del mondo multipolare che già si delinea. Numerosi, autorevoli contributi, approfondiscono in questo numero i temi qui appena accennati.
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In Italia si accresce lo stillicidio di morti sul lavoro, a Firenze e in ogni parte del Paese. Soprattutto ma non solo nel settore dell’edilizia. Di solito alla base vi è una feroce logica di sfruttamento, di lavoro nero, di evasione contributiva, di risparmio sui presidi di sicurezza. I controlli quasi non ci sono. La medicina del lavoro è pressoché morta. I subappalti a cascata fanno il resto. E alla fine nessuno paga, le aziende peggiori competono slealmente con quelle migliori. Gli immigrati “cattivi” diventano buone risorse da fatica e da schiavitù. Se compiono reati bisogna metterli dentro e buttar via la chiave si dice, se i reati li compiono imprenditori nostrani senza scrupoli facendoli lavorare in scarsa sicurezza e pochi soldi, ciccia. Tutto ciò è parte di una generale svalutazione del lavoro, in particolare di quello operaio e produttivo. E sarebbe ora che chi pensa di rappresentarlo si desse una mossa, imponendo con la lotta (e come se no?), misure efficaci e controlli severi. Le proposte ci sono, per ora manca la volontà.
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Ultime dalla Sardegna. Su populu sardu ha deciso di cambiare. Una scelta coraggiosa l’elezione di una donna, competente, combattiva. Un segnale pesante per il centralismo romano che pensa di calare come un falco sui territori (ma che diavolo di autonomia differenziata è!). Un segnale incoraggiante non tanto per un generico campo largo ma per un campo di forze aperto, capace di procedere senza schemi rigidi, cogliendo le peculiarità dei territori, costruendo una tensione unitaria che via via sia capace di darsi un convincente programma di governo. Ma non bisogna dimenticare che anche in Sardegna la metà degli aventi diritto non è andata a votare. C’è ancora molto lavoro da fare per ricostruire un rapporto di fiducia tra cittadini e politica. O meglio per riportare i cittadini all’impegno politico e civile.
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*Alessandra Todde
Si laurea all’Università di Pisa in Ingegneria informatica, successivamente consegue una laurea in Scienze della Formazione.
Fondatrice e CEO di Energeya, acquisita da FIS Global nel 2015, ha ricoperto il ruolo di Senior Advisor Energy Markets in FIS Global. E’ stata Sales Director South & Eastern Europe in Sungard e Client Relationship Manager Sud Europa in Nexant.
Amministratrice delegata di Olidata, si è poi dimessa perché candidata alle elezioni europee con il Movimento 5 stelle.
A dicembre 2014 la delegazione sarda di AIDDA (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda) la premia come imprenditrice dell’anno.
A dicembre 2018 è stata nominata tra le Inspiring Fifty italiane, riconoscimento alle 50 donne italiane considerate più influenti nel mondo della tecnologia.
Cari sardi abbiamo un’opportunità storica : competenza , onestà e finalmente una Presidente donna ❤
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Oggi sabato 2 febbraio 2024
La polizia deve garantire le manifestazioni, non reprimerle
2 Marzo 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
C’è un clima liberticida, nell’intervento della polizia e nel dibattito seguente. Al fondo emerge l’idea che la polizia abbia come finalità di controllare le manifestazioni e, se del caso, reprimerle. Insomma, le manifestazioni di piazza sarebbero una rottura, un fatto negativo. Tutto il contrario di quanto dice la Carta che […]
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LA “STRAGE DEGLI AFFAMATI” DI GAZA
Mar 2, 2024 – 07:36:44 – CET PoliticaInsieme.
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Oggi venerdì 1 marzo 2024
Regionali. La chiave della vittoria? La candidatura della Todde
1 Marzo 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Avete letto i risultati della analisi dell’Istituto Cattaneo sulle elezioni sarde? Emerge un dato evidente anche empiricamente nel corso della campagna elettorale. La Todde è piaciuta per il suo tratto gentile, garbato ma al tempo stesso appassionato e competente. In una parola una persona onesta e affidabile. Una donna. Una persona col proposito di […]