Monthly Archives: marzo 2024
Oggi giovedì 21 marzo 2024.
Anche i musulmani hanno diritto di santificare le loro feste. Parola della Costituzione
21 Marzo 2024
A.P. Su Democraziaoggi
Avete letto di quella scuola di Pioltelo in Lombardia, dove il preside ha deciso un giorno di vacanza in occasione della fine del ramadan. La ragione? Molto semplice. Circa la metà degli alunni sono musulmani, e dunque per loro la fine del ramadam è una ricorrenzam. importante, un po’ come per noi il natale […]
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Scuola chiusa per il Ramadan, l’arcivescovo di Cagliari: «Positivo il rispetto del fatto religioso»
Giuseppe Baturi, segretario della Cei, sul caso di Pioltello: niente lezioni nell’ultimo giorno del mese celebrato dai musulmani.
- Su L’Unione Sarda online
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Andrea Pubusa Nel segno di Lussu Per una carta costituzionale dei Sardi. Recensione
20 Marzo 2024
Fernando Codonesu su Democraziaoggi.
Nel suo nuovo libro dedicato alla storia e alle vicende politiche dei protagonisti della Sardegna e dei Sardi negli ultimi due secoli, da Angioy ad oggi, passando per Tuveri, Asproni, Gramsci, Bellieni, Lussu, Umberto Cardia, Simon Mossa, Soddu e altri, Andrea Pubusa compie un percorso lungo, denso di fatti significativi […]
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Alessandra Todde, la nostra Presidente
Per tutti noi lo è stata dal 26 marzo 2024, ora lo è ufficialmente: la Presidente della Regione Autonoma della Sardegna Alessandra Todde.
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I consiglieri eletti
Sono 7 del M5S, 3 per i Progressisti, uno per il PsI, 3 per Sinistra futura, 3 per Orizzonte Comune, 11 per il Pd, 3 per Avs e 3 per Uniti per Alessandra Todde. Per l’opposizione: 3 Riformatori, 3 Psd’Az, 3 Forza Italia, 3 Sardegna al centro 20venti, 2 Alleanza Sardegna Pli, 7 Fratelli d’Italia.
Franco Oliverio
Fondazione Anna Ruggiu onlus
Aladinpensiero News
COMUNICATO STAMPA
Vent’anni fa, il 22 marzo del 2004, moriva all’improvviso Franco Oliverio. Medico cagliaritano noto, oltreché per la sua professione, per essere stato sempre in prima linea nelle lotte sociali a favore dei disagiati. A partire dalla fine degli anni 60, quando ha aperto un ambulatorio nel quartiere di S.Elia, è sempre stato presente in tutte le iniziative di sostegno ai disagiati, di animazione contro il diffondersi della droga che, dalla metà degli anni 70, è stato un vero flagello per la città, contro le mafie. Ha preso posizione contro la cieca repressione che, a quei tempi, finiva per emarginare ancora di più i giovani, anziché recuperali. È stato uno degli animatori delle manifestazioni per il diritto alla casa, partita da S. Elia con la contestazione del progetto di traferire gli abitanti di S. Elia in un’altra periferia, per farne un quartiere di lusso. È stato presente in occasione degli avvenimenti di S. Elia in occasione della visita del Papa, salvando giovani e séstesso, dal rischio di essere arrestati per una contestazione al Papa che, in realtà, non era mai avvenuta …
Franco Oliverio è da iscrivere, a buon diritto, nell’albo dei più illustri cittadini cagliaritani. Il suo ricordo costituisce un esempio di testimonianza per il riscatto di tutte le persone che vivono in condizioni di emarginazione e di disagio sociale.
Gli amici, in accordo con la famiglia, lo ricorderanno in una manifestazione – organizzata dalla Fondazione Anna Ruggiu onluse da Aladin pensiero news – che si svolgerà il prossimo venerdì’, 22 marzo, in occasione del ventennale della sua morte, nella sala della Fondazione di Sardegna di in Via San Salvatore da Horta, alle ore 17.
In testa la locandina dell’evento
Per l’organizzazione
Gianni Loy – Franco Meloni
- Fondazione Anna Ruggiu, Viale Sant’Ignazio n. 38. 09123 – Cagliari. Tel. 3207232122.
Fondazione.a.ruggiu@tiscali.il
- Aladinpensiero news
https://www.aladinpensiero.it
aladinpensiero@gmail.com
Oggi martedì 19 marzo 2024 San Giusepoe
Oggi San Giuseppe: https://www.aladinpensiero.it/?p=120109
Oggi 19 marzo 2024
Mattarella finalmente riscopre l’art. 11 Costituzione
19 Marzo 2024
A.P. su Democraziaoggi.
Finalmente, Mattarella ha riscoperto l’art 11 Cost. e lo ha evocato nelle sue ultime esternazioni, dopo le dichiarazioni di Macron, seguito da Scholz e da Tusk. Cosa dicono costoro? Dicono che bisogna pensare a mandare in Ucraina non solo armi sempre più potenti, ma anche truppe. Una follia! Mattarella ha finalmente capito, almeno così sembra, […]
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Oggi lunedì 18 marzo 2024
Russia, esito scontato, ma elezioni “normali”
18 Marzo 2024
A.P. Su Democraziaoggi
Come al solito, i media occidentali e nostrani, quando si parla di Russia, non sono affidabili. Scambiano i loro desideri per realtà e così propinano ai lettori o ascoltatori una narrazione fantasiosa. Nelle elezioni russe hanno fortemente auspicato atti di contestazione diffusi ed anche proteste ecclatanti. Si comprende la ragione. Siccome – dicono – le […]
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Carbonia
Carbonia. A settembre comizio di Velio Spano in piazza Roma. In ritardo i salari, si attinge ai fondi stanziati per il risanamento, mentre avanza il piano del sindacato contro la miseria nel Mezzogiorno e nelle Isole. I 9 punti di Varsavia contro l’atomica e il patto atlantico
17 Marzo 2024
Gianna Lai su Democraziaoggi
Oggi, domenica, nuovo post sulla storia di Carbonia, dal 1° settembre 2019.
Si apre a settembre la Mostra del libro e della stampa democratica nella piazza Roma, che ospita anche il Convegno degli Amici de L’Unità, e prosegue poi per tutto il mese l’iniziativa culturale, coinvolgendo in particolare donne e giovani comunisti. A chiusura, il […]
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Basta con la pazzia della guerra
L’Anpi contro la guerra, per la trattativa subito
16 Marzo 2024
Nota della Segreteria nazionale ANPI [su Democraziaoggi]
“Spira un mortale vento di follia. Non basta la strage di civili israeliani da parte di Hamas. Non basta l’eccidio ininterrotto di oltre 30mila civili palestinesi da parte di Netanyahu, di cui chiediamo con forza l’immediata cessazione. L’escalation delle reciproche minacce a partire dalla guerra in Ucraina, che prosegue con la […]
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Oggi 16 marzo 2024 sabato
Sei nero? Ti pesto anche se non hai fatto nulla
16 Marzo 2024
A.P. Su Democraziaoggi
Avete visto cosa hanno combinato due carabinieri a Modena? Uno colpisce a suon di pugni con grande violenza un giovane nero, mentre l’altro lo tiene. Lo straniero 23enne, guineano, è in possesso di regolare permesso di soggiorno e con un lavoro da aiuto-cuoco in un ristorante del modenese. Tutto vero. Le botte sono documentate da un […]
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Oggi 15 marzo venerdì 2024
Cara Alessandra, manda all’aria le vecchie logiche spartitorie
15 Marzo 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Se potessi parlare a quattr’occhi con la Todde, le direi che la partenza della sua presidenza mi preoccupa. Lo so che ci sono i giornalisti che, per far cronaca, ricamano scenari talvolta fantasiosi, ma l’impressione è che ci sia una sorta di assalto alla dirigenza, un impazzimento in cui ognuno degli eletti nel centrosinistra gioca […]
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NATANYAHU PIÙ CHE MAI ABBANDONATO DAGLI “AMICI” AMERICANI
Mar 15, 2024 – 07:55:24 – CET Su PoliticaInsieme.
https://www.politicainsieme.com/natanyahu-piu-che-mai-abbandonato-dagli-amici-americani/
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Controcorrente
La propaganda anti Putin non aiuta
14 Marzo 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Avete sentito l’ultima degli atlantisti? Putin minaccia perché in un discorso ha detto che la Russia ha un arsenale atomico ben munito e moderno e che lo userà se la Nato la attaccherà. Che novità! Ora, secondo buon senso, questa non è una minaccia; viene solo ricordato come stanno le cose perché nessuno si […]
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La saggezza di Francesco
Cari amici,
In attesa che qualcuno la colga, alta sul mondo sventola la gloriosa bandiera bianca di Papa Francesco.
Se il Papa, rispondendo alla Televisione svizzera, avesse parlato solo del negoziato, come fa incessantemente da quando è scoppiata la guerra, presentandolo come un dovere morale, oltre che politico, nessuno lo sarebbe stato a sentire, perché ormai le parole di buon senso non si possono più nemmeno pronunciare in questo mondo (occidentale) a una sola dimensione (la guerra). Invece ha preso in carico la metafora offertagli dall’intervistatore, e ha parlato di bandiera bianca, e tutti si sono indignati, soprattutto quelli, come Biden e i nostri giornali, che alla guerra ci mandano gli altri.
Ma al bianco era dedicata tutta l’intervista, come simbolo della purezza, della mitezza e della bontà, ed è venuta fuori perfino la ragione, a tutti ignota, per la quale il Papa è vestito di bianco, che non è quella di mostrarlo senza peccato (perché io pecco come gli altri, ha spiegato Francesco, uomo e non vicario di Dio, che di Vicari non ne ha sulla terra, o meglio ne ha otto miliardi, quanti siamo nel mondo) ma è semplicemente quella che Pio V era un domenicano, e perciò aveva l’abito bianco, e da allora è invalsa la tradizione di vestire di bianco anche i suoi successori (lo fa per la prima volta il cerimoniere, prima di annunziare che “habemus papam”).
Così, grazie alla simbologia del bianco, che non vuol dire affatto la resa, ma anzi il coraggio di restare umani quando si associa alla bandiera, tutti hanno dovuto raccogliere l’unica voce nel mondo, che mentre i più inneggiano all’impossibile e immancabile vittoria delle armate di Kiev, sempre più zeppe di armi e sempre più deprivate di uomini (e donne), dice che il re è nudo, quando il re (e ahimè, quale re!) è nudo davvero. E perfino il Nunzio è stato convocato a Kiev, come l’ultimo degli ambasciatori, per fargli sapere che l’unica bandiera dell’Ucraina è giallo-blu, anche se purtroppo, oggi e chissà per quanto tempo voluto dai suoi “governanti”, è a mezz’asta.
La cosa singolare è poi che mentre Biden si è permesso di dire a Netanyahu che sta facendo la rovina del suo popolo (e anzi di tutti gli Ebrei sparsi nel mondo), e nessuno gli ha dato sulla voce, anche perché è sacrosantemente vero, tutti se la sono presa con papa Francesco che laicamente ha fatto anche un discorso di sapienza e convenienza politica.
Messo tutto insieme, quello che ne viene fuori è che nella demenza pandemica, che sembra essere la vera seconda epidemia di questo inizio secolo, i poteri che ci governano stanno tornando al 1939, quando la Germania, cominciando dalla Polonia, voleva arrivare a Mosca, e diede avvio alla guerra mondiale, che allora era la seconda. Come la Germania di allora, la NATO si spinge verso Est e il ministro degli Esteri polacco ha rivelato che “il personale militante della Nato è già presente in Ucraina” (europei compresi) e, siccome il mondo si è allargato, mentre si ammassano fascine per la guerra contro la Russia, il progetto è, dopo la Russia, di eliminare la Cina. Ma oggi in più c’è l’atomica, i missili, i droni, e anche la carne da cannone è aumentata, dato che sulla Terra siamo, appunto, in otto miliardi. Allora gli Stati Uniti non volevano intervenire, c’è voluta Pearl Harbour, mentre ora sono già qui, e un po’ di fascismo viene avanti anche da loro, e da noi c’è una cultura fascista al potere.
C’è chi esplicitamente si richiama al ’39, e rimpiange come a Roma ci sia papa Francesco, non uno come Pio XII (pensato come cappellano dell’Occidente): ma dalle carte segrete della Santa Sede pubblicate dopo la guerra risulta che Tardini, Sostituto segretario di Stato, voleva e scriveva che la guerra doveva finire non solo con la sconfitta della Germania nazista, ma anche con la liquidazione dell’Unione Sovietica e del suo comunismo.
In questa situazione chiedere di avere il coraggio di negoziare, “per non portare il Paese al suicidio” (e questo vale anche per Hamas con i palestinesi), non è una bestemmia, è un invito alla salvezza, un barlume di verità.
Nel sito pubblichiamo l’intervista del Papa e due testimonianze sulla tragedia in corso a Gaza: “Non c’è più verde a Gaza” e “Se questo non è un genocidio”.
Con i più cordiali saluti,
Chiesa di Tutti Chiesa dei Poveri
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La tragedia di Gaza
SE QUESTO NON È UN GENOCIDIO
13 MARZO 2024 / EDITORE / DICONO I FATTI / 0 COMMENT
Più di 10 bambini al giorno hanno perso un arto e a più di 1.000 bambini e bambine sono state amputate le gambe, ma Israele non fa entrare le protesi. I nuovi nati vengono al mondo affetti da malattie genetiche. I progetti di assistenza sanitaria
Della cooperante Giuditta di “Fonti di Pace” pubblichiamo una testimonianza su Gaza al ritorno da una missione al Cairo:
“Torno da una missione al Cairo, dal 3 all’8 marzo, per fare acquisti di materiali da portare e distribuire nella striscia di Gaza. Tutto legato al cessate il fuoco che sembrava oramai prossimo; purtroppo così non è stato.
Tuttavia la missione è stata utile per approfondire i tempi e le modalità sia per gli acquisti dei materiali che per il progetto finanziato con l’8X1000 della Chiesa Valdese.
Ho incontrato il dr. Aed Yaghi, direttore del Palestinian Medical Relief Society a Gaza, e insieme abbiamo discusso delle modalità per portare sollievo alla popolazione. Purtroppo, la richiesta iniziale di acquistare carrozzine e stampelle per i tanti che hanno perso le gambe causa i bombardamenti – un rapporto di Save the Children del 8 gennaio scorso dichiarava che “in media, più di 10 bambini al giorno hanno perso un arto. In 3 mesi a più di 1.000 bambini e bambine sono state amputate una o entrambe le gambe, senza neanche l’anestesia.” – non è risultata percorribile. I controlli a cui Israele sottopone i convogli destinati alla popolazione di Gaza vietano l’ingresso di alcuni materiali in particolare di “metallo”.
Il direttore del Palestinian Medical Relief Society ha fatto presente le necessità di tanti neonati che presentano malattie di origine genetica, che hanno bisogno di particolari alimenti.
Si tratta di neonati affetti da fenilchetonuria (una patologia del metabolismo degli aminoacidi che compare nei bambini nati senza la capacità di degradare la fenilalanina che, tossica per il cervello, si accumula nel sangue). Per loro è stata richiesta la fornitura di latte in polvere arricchito con ferro, perché questo tipo di alimento aiuta a compensare la carenza di enzimi che causano nel neonato la disfunzione nel controllo del movimento, nella capacità di memorizzare e su altre funzioni cognitive. Anche per i bambini affetti da stessa malattia metabolica è stato richiesto l’acquisto di specifici alimenti.
A Gaza questi casi erano seguiti dal World Food Program, servizio oggi in parte interrotto. Si tratta di neonati e bambini già vulnerabili che corrono il maggior rischio di complicanze sanitarie e di morte se non ricevono adeguate cure.
A causa dell’aggressione israeliana, la malnutrizione acuta nella Striscia di Gaza sta raggiungendo livelli importanti: c’è bisogno di un accesso continuo a cibi sani, acqua pulita e servizi sanitari.
La mancanza di acqua potabile, così come l’insufficienza di acqua per cucinare e per l’igiene, aggravano la condizione di vita, lavarsi e cucinare. In media, le famiglie hanno accesso a meno di un litro di acqua sicura per persona al giorno. Secondo gli standard umanitari, la quantità minima di acqua sicura necessaria in caso di emergenza è di tre litri per persona al giorno, mentre lo standard generale è di 15 litri per persona, che comprende quantità sufficienti per bere lavarsi e cucinare.
Oggi a Gaza siamo in presenza di civili affamati, assetati e deboli. La fame e le malattie sono una combinazione letale che, uniti ad una situazione igienico sanitaria insostenibile, vede l’espandersi di infezioni intestinali e respiratorie, malattie contagiose, vaiolo, meningiti, epatite. “C’è il rischio che muoiano più persone a causa di malattie che a causa dei bombardamenti a Gaza se il sistema sanitario del territorio non viene rimesso in piedi rapidamente” ha dichiarato Margaret Harris portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’Associazione Fonti di Pace in sintonia con il partner P.M.R.S. cercherà di arrivare a Gaza per portare gli aiuti richiesti.
Durante gli incontri con il direttore del P.M.R.S. si è discusso anche del progetto approvato lo scorso mese di settembre e finanziato con l’8X1000 della Chiesa Valdese.
Il progetto entrava nel suo terzo anno di attività: offrivamo servizi di riabilitazione a bambini ed adulti con disabilità che vivono nel governatorato di Khan Yunis; purtroppo, a causa dell’aggressione israeliana in corso non ci sono le condizioni per sviluppare ulteriormente il progetto che avrebbe avuto la durata di 9 mesi.
Ci sono difficoltà a trovare le famiglie inserite nel progetto – oltre 1.700.000 sono gli sfollati nella striscia di Gaza e di questi 1 milione si sono trasferiti tra Khan Yunis e Rafah – e il Centro di Riabilitazione del P.M.R.S. a Khan Yunis si trova in un’area fortemente sottoposta a bombardamenti e all’ occupazione dell’esercito israeliano. Il centro è irraggiungibile e non sappiamo se ha subito danni. Anche gli spostamenti delle persone sono altamente a rischio causa la presenza di cecchini israeliani e posti di blocco.
Rivedere il progetto è stato quindi necessario. Molti i bisogni rappresentati, ma soprattutto abbiamo discusso della fattibilità di creare e gestire un progetto.
Si è convenuto che la priorità resta quella di offrire servizi sanitari di base alle persone sfollate e che hanno trovato sistemazione nelle scuole Unrwa o nelle tendopoli. Abbiamo quindi preso in considerazione la necessità di arrivare alle persone ferite che dopo un intervento non possono restare negli ospedali, i quali sono sottoposti a bombardamenti, occupazione da parte dell’esercito e spesso evacuati forzatamente. Nella striscia di Gaza di 36 ospedali attualmente solo 6 sono parzialmente operativi. Dei feriti tanti sono i bambini – al 5 marzo scorso i dati del Ministero della salute di Gaza riportano che 9.179 sono bambini feriti. Queste persone ferite vengono dimesse quando ancora avrebbero bisogno di cure.
Si è pertanto definito di rimodulare il progetto per portare servizi di assistenza sanitaria-infermieristica ai civili feriti con particolare attenzione ai bambini.
Un team composto da un medico generico, un’ infermiera, un fisioterapista e uno psicologo visiterà i feriti che vivono nelle tendopoli e nelle scuole Unrwa. Sul posto il team medico porterà farmaci e materiali sanitari per le cure necessarie. Lo psicologo affronterà gli eventi traumatici che hanno colpito le persone e che hanno determinato in tanti casi un cambiamento radicale nella loro vita. Lavorerà in sinergia con il fisioterapista-riabilitatore in quanto questa condivisione di servizi si è già dimostrata efficace per il buon esito del programma terapeutico complessivo. Il team del P.M.R.S. sarà in contatto con il personale sanitario degli ospedali ancora operativi e presenti nei governatorati di Khan Yunis e Rafah, i quali forniranno le informazioni utili a raggiungere i feriti dimessi.
I servizi di assistenza primaria sanitaria saranno svolti nelle “aree mediche” identificate nelle scuole dell’Unrwa e nelle tende già allestite dal P.M.R.S. nei centri degli sfollati. Il personale sanitario si sposterà sul territorio con un mezzo che verrà preso a noleggio, stante che nel corso dei bombardamenti il P.M.R.S. ha perso diversi mezzi. Le attività del progetto inizieranno il prossimo mese di maggio, avranno la durata di 5 mesi e almeno 3.500 feriti beneficeranno dei servizi…
A Gaza, intanto, gli attacchi sono incessanti. La popolazione continua a spostarsi senza un posto sicuro dove andare. I bambini continuano a sperimentare orrori indicibili. La Gaza Resistente ci chiede aiuto, ci chiede di sostenere i loro diritti: Terra, Libertà ma soprattutto Giustizia. Senza Giustizia l’impunità di Israele continua.
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