Monthly Archives: gennaio 2024
Oggi giovedì 18 gennaio 2024
Armi italiane a Israele dopo il 7 ottobre: il governo non è trasparente
18 Gennaio 2024 su Democraziaoggi
Duccio Facchini – Altraeconomia
L’Autorità Uama presso il ministero degli Esteri nega ad Altreconomia l’accesso civico alle informazioni sull’export effettivo dall’inizio dei bombardamenti su Gaza. Tra le “ragioni” opposte il “nocumento al sistema di difesa nazionale” e la tutela della “confidenzialità” con Tel Aviv. Una tesi che contraddice le uscite del ministro Crosetto
Il governo italiano si […]
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Ma la Politica è un’altra cosa.
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Il fatto di stasera (mercoledì 17 gennaio 2024).
La Procura affossa Solinas ma in Sardegna la “questione morale” non esiste più da tempo
17/01/2024 alle 19:30 di Vito Biolchini su vitobiolchini.it
Corriere.it del 17 febbraio 2024
Decidendo, con una tempistica che non può che far sorgere qualche domanda, un bel sequestro cautelare di beni e immobili per un valore di circa 350 mila euro nei confronti di sette persone, tra cui il presidente della Regione Christian Solinas e il suo consigliere regionale più fidato Nanni Lancioni, la procura di Cagliari ha tolto, volente o nolente, le castagne dal fuoco al centrodestra. Il candidato sarà Paolo Truzzu e i sardisti, a poche ore dalla chiusura delle liste e degli apparentamenti, diventano i paria di questa competizione elettorale.
Chi se li vuole caricare, adesso? Chi vorrà i loro voti? E i Quattro mori fra due giorni cosa decideranno di fare? Tornare con la coda tra le gambe nel centrodestra e sostenere il candidato imposto da Fratelli d’Italia? Oppure andare da soli? Oppure, soluzione fantasticata da più parti in queste settimane, provare a trovare casa nella Coalizione Sarda di Renato Soru?
Sia come sia, la decisione della procura dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, che la “questione morale” in Sardegna non esiste più. Assente, dissolta nel nulla, irrilevante. Sparita dalle agende di tutti i partiti.
Compresi quelli di centrosinistra. Compreso dei Cinquestelle. Che in anni passati non avrebbero esitato a far presente che non sarebbe stato opportuno per un politico sotto processo per reati connessi alla pubblica amministrazione, ripresentarsi al giudizio degli elettori. Avrebbero posto al centro dei loro attacchi politici la torbidità e la scarsa trasparenza che ha caratterizzato in questi anni l’attività della giunta di centrodestra. Citando casi specifici ben noti e facendo nomi e cognomi.
E invece nulla. Silenzio assoluto.
E che la questione morale non abbia più alcun senso anche per i giornali è dimostrato dal fatto che in questi mesi nessuno abbia mai pensato di chiedere a Renato Soru se non ritiene inopportuna la sua candidatura, visto che tra meno di un mese sarà chiamato a rispondere del reato di bancarotta nell’ambito del processo per il fallimento del quotidiano l’Unità.
Certo, il reato contestato non è tra quelli previsti dalla legge Severino (per cui in caso di condanna e di elezione, Soru non sarebbe costretto alle dimissioni), ma una domanda, semplice semplice, comunque si sarebbe potuta rivolgere: “Dottor Soru, lei è sotto processo per bancarotta. Non pensa che per questo la sua candidatura possa essere inopportuna, visto che per anni il centrosinistra ha attaccato il centrodestra, chiedendo ai politici indagati di fare un passo indietro?”.
Una domanda semplice, onesta. Che oggi suona quasi infantile per quanto è anacronistica. Perché la famosa “questione morale” in Sardegna non esiste più. Per Solinas, per Soru, per nessuno.
Facciamocene una ragione.
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Da molto tempo la questione morale è un optional. Per molti, come per noi, No!
Non dico 100%, ma possiamo avere la pretesa che la maggioranza dei politici sia onesta e faccia politica innanzitutto per il bene dei cittadini? Leggete questo raccontino di Giulio Andreotti, che parla di Alcide De Gasperi, di quando ne fu giovane segretario (lasciamo perdere qui vicende successive).
“(…) Accennavo alle difficoltà economiche che affrontò durante il fascismo. De Gasperi resta d’esempio proprio per questa sua coerenza personale: non ebbe mai transazioni sui principi e, quando arrivò al potere, non profittò mai della vita pubblica per avere quello che forse poteva essere un giusto compenso per i momenti in cui la società gli aveva tolto beni materiali e i suoi diritti di cittadino. Vorrei ricordare una frase, quasi di scherno, che mi ha sempre colpito negativamente, detta una volta dal comandante Lauro, su De Gasperi: «Si dice sempre “bravo De Gasperi”, ma uno che arriva a settant’anni e non ha messo insieme un patrimonio, vuol dire che non è così bravo». De Gasperi, è vero, non ha mai messo da parte un patrimonio, la casa dove abitava a Roma, in via Bonifacio, era in affitto ed era modesta. Quando la Dc gli regalò una villetta vicino al lago di Albano, nei castelli romani, De Gasperi ne fu molto contento, ed era la prima volta che diventava proprietario di un immobile. Ma non è mai stato vittimista, solo qualche volta era stato un po’ amaro, pensando a quelli che si erano squagliati ai tempi dell’instaurazione del regime e che avevano fatto finta di non conoscerlo. Furono, come detto, anche tempi di grande disagio economico per lui, e, a causa della persecuzione politica, anche il Vaticano faticò per trovare un escamotage per dargli un piccolo lavoro in biblioteca. Eppure non ebbe mai sentimenti di vendetta o rivalsa. Anzi, quando molti “ex” si rifecero vivi solo perché il fascismo era al tramonto, li riaccolse a braccia aperte. Mi viene in mente la parabola del figliol prodigo”.
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Fonte
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E il buon politico cattolico che deve fare?
“Prego il Signore che ci regali più politici che abbiano davvero a cuore la società, il popolo, la vita dei poveri. E’ indispensabile che i governanti e il potere finanziario alzino lo sguardo e amplino le loro prospettive, che facciano in modo che ci sia un lavoro degno, istruzione e assistenza sanitaria per tutti i cittadini. E perché non ricorrere a Dio affinché ispiri i loro piani? Sono convinto che a partire da un’apertura alla trascendenza potrebbe formarsi una nuova mentalità politica ed economica e il bene comune sociale” (n. 205). Qui il “di più” chiede alla politica di “alzare lo sguardo” e di “ampliare le prospettive”. Ma non saremo noi a riuscire a fare ciò, Se Dio non ispira i nostri piani. Si noti che così avvenendo, capita che anche il campo proprio della politica, che il passo individua nell’economia e nel bene comune da rimettere insieme, riacquista in pienezza il proprio significato e diventa possibile, non di per sé, ma in virtù di quel “di più” che gli viene donato”
Da Evangelii gaudium
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Approfondimenti: https://stefanorolando.it/?p=2181
Cosa vuole il Popolo. Cosa vogliono i sardi. Ascoltateci!
[Una bella e condivisa proposta di Pierluigi Marotto]. Allora la dico cosi, visto che il tempo del cazzeggio è dell’uso dei muscoli È SCADUTO!
@Renato Soru, concorra a definire e far eleggere la prima donna sarda alla Presidenza della Giunta Regionale
@Alessandra Todde ,concorra a definire e far eleggere R.SORU alla Presidenza del Consiglio Regionale quale garante dell’attività legislativa e istituzionale per portare la Sardegna in Europa e
accompagnare il processo di
Autodeterminazione del Popolo
sardo.
Le future generazioni avranno a
ricordare il 2024 come l’anno della
svolta e della emancipazione
civile, politica e sociale della nostra
Terra Madre.
Abbiate il coraggio entrambi di
liberarvi di certi nani e quaraquaqua e
puntate a mandare la destra
all’opposizione senza se e senza ma.
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Il Papa da Fazio
Non c’è solo la proverbiale ironia di papa Francesco dietro quel suo riconoscersi solo alla luce di scelte pastorali coraggiose, da ultima il via libera alle benedizioni delle coppie gay. “Traspare anche una certa paura, mista ad amarezza, per il rendersi conto che ampie fette della Chiesa, quelle più praticanti, non lo stanno seguendo”, è il teologo Vito Mancuso a mettere il dito nella piaga della crescente solitudine di Bergoglio sullo sfondo dell’apparizione di quest’ultimo al programma Che tempo che fa.
Oggi mercoledì 17 gennaio 2024
Il lieto messaggio del Vangelo
Soprattutto dal concilio Vaticano II in poi, nella chiesa cattolica emerge e si fa sentire il tradizionalismo, fenomeno complesso, variegato e cangiante. Riguarda una porzione di chiesa che vuole restare in stretta continuità con il passato, non accetta nessun progresso nella comprensione della fede, né mutamenti delle forme nelle quali la fede si esprime.
... continua
Oggi martedì 16 gennaio 2024
Povera Sardegna!
15 Gennaio 2024
A.P. Su Democraziaoggi
C’è un popolo più disastrato del nostro, quello sardo, intendo? Una nazione mancata o fallita per Lussu perché sempre sotto comando altrui. Soffoca con mano propria la rivolta antifeudale di Giommaria e, quando riemerge un secolo dopo col combattentismo sardista e il movimento socialista, lo fa per breve tempo dopo la Liberazione per rinabissarsi nello spazio […]
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Oggi lunedì 15 gennaio 2024
Le liste di Soru in corsa grazie ai consiglieri regionali di centrodestra . Su L’Unione Sarda online di oggi. https://www.unionesarda.it/politica/le-liste-di-soru-in-corsa-grazie-ai-consiglieri-regionali-di-centrodestra-ul8gfkwx
Senato: contro l’utonomia differenziata
15 Gennaio 2024 su Democraziaoggi
Il Coordinamento per la democrazia costituzionale invita ad inviare ai senatori e alle senatrici questa lettera aperta
Alle Senatrici e ai Senatori della Repubblica
Onorevoli senatori, martedì 16 gennaio inizia l’esame del Ddl 615 proposto dal Governo che propone “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario”.
Esprimiamo ferma contrarietà all’approvazione di questa proposta, del Governo […]
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Questa sera in Tv
Oggi domenica 14 gennaio 2024
Io appoggio Alessandra Todde da quando si è (ma anche l’hanno) presentata come candidata della coalizione di centro sinistra a presidente della nostra Regione. Soru non era ancora sceso in campo, almeno sembrava possibilista per un accordo. Dopo aver seguito Alessandra Todde in questa anticipazione (si fa per dire) di campagna elettorale e averla conosciuta personalmente (nell’incontro de La Collina), non ho cambiato idea, anzi. E dico a tanti miei amici e compagni: votatela e sostenetela, lei comunque ci sarà, vinca (come credo) o perda.
Ora, per concludere, mi chiedo pure: sono io o sono loro a vivere “in su mundu Pau”? Che comunque a vantaggio di tutti e’ un mondo di Pace (Pau in catalano).
Saludos
Franco Meloni
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https://m.facebook.com/story.php/?id=100043469724988&story_fbid=384549415277139
Il Congresso per la rinascita economico – sociale della Sardegna, Cagliari 6-7 maggio 1950. Piano di lavoro Cgil e articolo 13 dello Statuto speciale della Sardegna. Una proposta di piano quinquennale dell’Alto Commissario Pietro Pinna nel 1947
14 Gennaio 2024
Gianna Lai su Democraziaoggi
Dopo la sospensione per il periodo natalizio, riprendiamo la pubblicazione dei post sula storia di Carbonia, dal 1° settembre 2019.
Autonomia, pianificazione, rinascita, in questi termini la storica Mariarosa Cardia parla dell’entrata in vigore dello Statuto speciale della Sardegna nel 1948. Non senza, innanzitutto, aver ricordato i contenuti essenziali del “piano Pinna” che, nel 1947, […]
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Addio a Felice Besostri
Il saluto a Felice Besostri
di Nathalie Besostri, la figlia.
Questo saluto a Felice Besostri, mio padre, non può che iniziare con il ringraziamento a tutti i presenti oggi, oltre a coloro che hanno avuto la possibilità e la volontà di stargli accanto in queste ultime e difficili settimane: siete tutti parte del tessuto che ha costituito i suoi giorni, ed è bello pensare che in ciascuno vi sia una traccia del contatto con lui, sicché invece di morire, si moltiplica nella pluralità di punti di vista ed esperienze.
Muore l’uomo, non l’idea, è la frase che la sua famiglia ha scelto per rappresentarlo da un punto di vista ideologico, ma anche affettivo. Si tratta infatti della rielaborazione di un verso della canzone “Povero Matteotti”, che mio padre cantava durante i tragitti in auto che superavano la mezz’ora di viaggio, quando ero bambina.
Il testo originale recita:
“E mentre che moriva morendo lui dicea: “Voi uccidete l’uomo ma non la sua idea.”
Anche la conclusione di questo testo sembra perfetta per parlare di mio papà, con le dovute differenze:
“E mentre che moriva,
con tutto il suo eroismo
gridava forte forte: “Evviva il Socialismo!”
Oggi sabato 13 gennaio 2024
Vista la malaparata, votiamo candidati validi
13 Gennaio 2024
Amsicora Su Democraziaoggi.
I tifosi di Soru s’indignano, quando dico che a me mister Tiscali fa ridere. Come – protestano – non prendere sul serio un personaggio così provvidenziale? Sarà pure inviato dalla provvidenza – amici miei – ma per salvare chi? Noi o loro? A me, sommessamente, pare quelli della destra. Ahinoi! Ne hanno combinato di tutti […]
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Oggi 17 gennaio 2024 mercoledì
Il lieto messaggio del Vangelo
La Repubblica – 15 Gennaio 2024
di Enzo Bianchi sul suo blog.
Soprattutto dal concilio Vaticano II in poi, nella chiesa cattolica emerge e si fa sentire il tradizionalismo, fenomeno complesso, variegato e cangiante. Riguarda una porzione di chiesa che vuole restare in stretta continuità con il passato, non accetta nessun progresso nella comprensione della fede, né mutamenti delle forme nelle quali la fede si esprime. Solo “quella” forma del passato (in realtà un passato recente!), solo una certa teologia e solo una certa liturgia stanno nello spazio della verità e della tradizione. E così il passato viene idealizzato, reso un monumento, custodito come un museo mentre il presente, la contemporaneità, con la dinamica del rinnovamento, è giudicato in modo catastrofico.
Guardatela negli occhi!
Nel confronto tra Alessandra Todde e Renato Soru è la prima a guadagnare terreno ogni giorno che passa. I volti contano, eccome! E i poster giganti che ci ossessioneranno nel percorrere le strade delle città conteranno, eccome! Lo capirà anche Paolo Truzzu che in certa misura si farà surrogare nel maxi manifesti da Giorgia Meloni, puntando sul permanere impetuoso del vento di destra. A prescindere.
In tema, o forse fuori, almeno per interrompere solo un momento ragionamenti e calcoli noiosi, consentimenti un piccolo ricordo, che svela subito la mia età…
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Trent’anni fa, agli albori del folgorante e meritato successo imprenditoriale di Renato Soru, Giacomo Mameli organizzo’ in Università un incontro sul tema della leadership, nell’ambito di un master professionale (organizzato dal CoInFo, un ente di formazione nazionale), di cui Gianfranco Bottazzi era direttore scientifico, io direttore gestionale, con Giacomo Mameli, componenti del Comitato tecnico scientifico. Fu un incontro davvero interessante che tenne inchiodati alla sedia tutti i venti corsisti per oltre due ore. Credo fosse presente anche il Rettore Mistretta.