Monthly Archives: agosto 2023
Mentre il tempo passava – Orgosolo a Francesco Del Casino
Un mare di caloroso affetto e di sorrisi smaglianti travolge il visitatore una volta varcata la soglia d’ingresso della ex casa comunale di Orgosolo. E’ l’accoglienza grabosa, dèchida e galana riservata dalle ragazze dell’Associazione Culturale “Cannasas Teatro” a chiunque abbia la fortuna di ammirare “Mentre la vita Passava”, un omaggio “affettuoso” e collettivo a Francesco Del Casino.
Un altro mare ti investe mentre entri nel primo ambiente, “La zattera della medusa”. Un brivido ti assale, subito dopo ti arriva un pugno nello stomaco e, ancora, un colpo al cuore. Ti si blocca letteralmente il respiro.
Le struggenti voci che intonano “sos atitos” ti stregano sia per l’eccellente capacità interpretativa de “sas atitadoras”, dell’associazione “Cannasas”, ognuna con il suo personale stile, sia per i contenuti. La prima, Tatana Cubeddu, piange la morte di uno dei tanti bambini morti durante il naufragio sulle coste di Cutro nella notte tra il 25 e 26 febbraio 2023; la seconda, Maria Corda, evoca tutti i migranti; la terza, Agnese Filindeu, interpreta Giuseppina Marcias che celebra il figlio Antonio Gramsci.
Per terra “unu tapinu de mortu”, un drappo funebre, un prodotto tessile del 1850 ormai raro, intrecciato da abili mani e sopra il quale, durante la veglia funebre, veniva deposto il defunto vegliato dalle prefiche, dae “sas meres de su prantu” come vengono chiamate ad Orune, che ne tessevano le lodi con i loro canti ieratici. La funzione de “su tapinu” era quella di traghettare, di accompagnare il defunto verso l’aldilà. In effetti i decori presenti, i motivi geometrici come le linee a zig zag rappresenterebbero l’acqua come ultimo passaggio verso il regno dei morti, come d’altronde è credenza anche in altre culture.
Tutto intorno i dipinti di Francesco Del Casino – che sembrano vegliare “su tapinu” e allo stesso tempo beneficiare del canto funebre – ispirati alla “Zattera della medusa”, il quadro di Théodore Géricault che racconta del naufragio della fregata francese “Meduse” del 1816 nel quale, su 150 persone, se ne salvarono solamente 15.
Nei dipinti di Del Casino, dalla fortissima carica espressiva, si rivive la stessa angoscia dell’opera di Géricault o della Guernica di Picasso. Come loro, Del Casino sa elevare con la sua arte (ne sono testimonianza i suoi numerosi murales sui muri di Orgosolo) un fatto di cronaca a evento universale.
Come scrive, in maniera impeccabile, Francesca Lai: “ancora oggi Francesco Del Casino, con la sua arte, “sente” il nostro tempo e senza finzioni ne racconta il dolore”. E ancora: “simbolicamente vorremmo prestare questo “Tapinu” ad ogni migrante senza nome, morto nel viaggio. Adagiarlo su di esso e vegliarlo come farebbero i suoi cari, nella casa da cui è dovuto partire”.
Un impatto emotivo forte, che provoca inquietudine. Una situazione immersiva totale, una esperienza sensoriale unica. Per non dimenticare. Per riflettere sul presente.
Michela Murgia
Michela Murgia
12 Agosto 2023
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Ho incontrato Michela Murgia circa 25 anni fa ad Iglesias. Nell’aula consiliare l’instancabile Gianluca Medas aveva organizzato una rappresentazione su Sugismondo Arquer. Sue letture e due interventi per illustrare la vita e la figura del grande intellettuale sardo, mandato a fine “600 al rogo dalla Santa Inquisizione a Toledo. Michela fu invitata da Medas […]
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La ricerca e la fede. Michela Murgia e quella sete di assoluto
Alessandro Zaccuri venerdì 11 agosto 2023 su Avvenire.
- Altri articoli su Avvenire online.
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Michela Murgia, teologa e cattolica queer: una fede forte e fuori dagli schemi. “Quando incontrò Papa Francesco era commossa”
Su Il fatto quotidiano.
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[Stefano Puddu Crespellani, su fb] La Sardegna ha fatto nascere poche persone capaci di generare, per la sua morte, un’ondata di commozione sincera paragonabile a quella di Michela Murgia, al punto da espandersi in modo istantaneo e dirompente al di là della sua nazione di origine e di quella d’adozione, per giungere a nazioni vicine, com’è il caso —e posso darne testimonianza— della Catalogna, che ha reagito in modo immediato su pubblicazioni on-line, sulle reti sociali, sui profili di scrittori, lettori, giornalisti. E vedremo quale ripercussione avrà in Francia, dove Michela è molto apprezzata, sia per Accabadora sia, forse ancor più, per “une relation dangereuse”, la traduzione di Chirù. È un cordoglio trans-nazionale per una persona dotata non solo di un enorme talento di scrittura, ma di un coraggio intellettuale e di una visione “politica” (nel senso di “globale”) come poche ne abbiamo avuto e poche ne avremo.
«Intelligenze artificiali e pace» il messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace il primo gennaio 2024
TRA ALGORITMI E CUORE: L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE SIA STRUMENTO DI PACE
[Da Famiglia Cristiana 10/08/2023] Che le nuove tecnologie siano a servizio della casa comune. Il tema del messaggio della prossima Giornata mondiale che si svolgerà il primo gennaio 2024 reso noto dal Dicastero per lo sviluppo umano integrale
di Annachiara Valle su Famiglia Cristiana.
Sarà dedicato al tema «Intelligenze artificiali e pace» il messaggio per la prossima Giornata Mondiale della Pace che si svolgerà il primo gennaio 2024. «I notevoli progressi compiuti nel campo delle intelligenze artificiali hanno un impatto sempre più profondo sull’attività umana, sulla vita personale e sociale, sulla politica e l’economia», sottolinea la nota il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che ha divulgato il tema, «Papa Francesco sollecita un dialogo aperto sul significato di queste nuove tecnologie, dotate di potenzialità dirompenti e di effetti ambivalenti. Egli richiama la necessità di vigilare e di operare affinché non attecchisca una logica di violenza e di discriminazione nel produrre e nell’usare tali dispositivi, a spese dei più fragili e degli esclusi: ingiustizia e disuguaglianze alimentano conflitti e antagonismi».
Il Dicastero aggiunge che «l’urgenza di orientare la concezione e l’utilizzo delle intelligenze artificiali in modo responsabile, perché siano al servizio dell’umanità e della protezione della nostra casa comune, esige di estendere la riflessione etica all’ambito dell’educazione e del diritto. La tutela della dignità della persona e la cura per una fraternità effettivamente aperta all’intera famiglia umana sono condizioni imprescindibili perché lo sviluppo tecnologico possa contribuire alla promozione della giustizia e della pace nel mondo».
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Comunicato del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale: Tema del Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2024, 08.08.2023
“Intelligenze artificiali e Pace”. Questo è il tema del prossimo Messaggio della Giornata Mondiale della Pace.
I notevoli progressi compiuti nel campo delle intelligenze artificiali hanno un impatto sempre più profondo sull’attività umana, sulla vita personale e sociale, sulla politica e l’economia.
Papa Francesco sollecita un dialogo aperto sul significato di queste nuove tecnologie, dotate di potenzialità dirompenti e di effetti ambivalenti. Egli richiama la necessità di vigilare e di operare affinché non attecchisca una logica di violenza e di discriminazione nel produrre e nell’usare tali dispositivi, a spese dei più fragili e degli esclusi: ingiustizia e disuguaglianze alimentano conflitti e antagonismi. L’urgenza di orientare la concezione e l’utilizzo delle intelligenze artificiali in modo responsabile, perché siano al servizio dell’umanità e della protezione della nostra casa comune, esige di estendere la riflessione etica all’ambito dell’educazione e del diritto.
La tutela della dignità della persona e la cura per una fraternità effettivamente aperta all’intera famiglia umana sono condizioni imprescindibili perché lo sviluppo tecnologico possa contribuire alla promozione della giustizia e della pace nel mondo.
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“Artificial Intelligence and Peace”. This is the theme of the next Message of the World Day of Peace.
The remarkable advances made in the field of artificial intelligence are having a rapidly increasing impact on human activity, personal and social life, politics and the economy.
Pope Francis calls for an open dialogue on the meaning of these new technologies, endowed with disruptive possibilities and ambivalent effects. He recalls the need to be vigilant and to work so that a logic of violence and discrimination does not take root in the production and use of such devices, at the expense of the most fragile and excluded: injustice and inequalities fuel conflicts and antagonisms. The urgent need to orient the concept and use of artificial intelligence in a responsible way, so that it may be at the service of humanity and the protection of our common home, requires that ethical reflection be extended to the sphere of education and law.
The protection of the dignity of the person, and concern for a fraternity effectively open to the entire human family, are indispensable conditions for technological development to help contribute to the promotion of justice and peace in the world.
[01215-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]
[B0555-XX.01]
——————————Costituzione Via Maestra————
DIFENDERE LA COSTITUZIONE IL 7 OTTOBRE
Da Milano arriveremo in molti a Roma per la manifestazione nazionale “LA VIA MAESTRA- Insieme per la Costituzione, non solo perché tra le organizzazioni che hanno firmato ce sono alcune di cui sono associato da più di un decennio e di altre sono stato addirittura tra i fondatori, ma perché in contrasto agli attacchi alla Costituzione è uno dei miei impegni permanenti, come dimostrano i miei scritti e le azioni giudiziarie.
Proprio perché la manifestazione deve riuscire a sensibilizzare l’opinione pubblica, non solo le minoranze attive e militanti, anche attraverso i mezzi di informazione e comunicazione generali e di massa devo esprimere una perplessità, che è anche una seria preoccupazione perché nell’appello non c’è una parola sulla legge elettorale.
Se è una dimenticanza è sorprendente, perché è stato definitivamente accertato dalla Corte Costituzionale con una sentenza, la n. 1/2014 di annullamento parziale della legge n. 270/2005, più conosciuta come il Porcellum, che abbiamo rinnovato il Parlamento nel 2006, 2008 e 2013 con una legge incostituzionale non in aspetti secondari ma per l’assegnazione di un premio di maggioranza e la previsione di liste di candidati totalmente bloccate. Non solo maggioranze costituzionalmente illegittime hanno adottato, grazie all’imposizione al Camera dei Deputati di tre voti di fiducia a richiesta del Governo, una nuova legge elettorale, la n. 52/2015, dichiarata costituzionalmente illegittima in parti qualificanti prima che fosse mai applicata, con la sentenza n. 35/2015.
È sufficiente una lettura di queste due sentenze per capire che non è indenne da problemi di costituzionalità anche la terza legge elettorale, la n. 165/2017, con cui abbiamo votato nel 2018 e nel 2022, con le modifiche della legge n. 51/2019 e gli effetti gravemente distorsivi del taglio medio del 36,50% dei parlamentari.
Basta un dato la coalizione vincente con un consenso del 43,79% alla Camera ha 237 seggi su 400 ha più del 59% dei seggi e al Senato con il 44,02% 115 su 200 elettivi, il 57,5% dei seggi.
Se è stata una scelta è grave e non solo perché non è stata motivata o almeno enunciata come riflessione in corso ovvero come segno di una mancanza di un’ idea di riforma condivisa.
Tra il centinaio di organizzazioni, che hanno indetto una Manifestazione nazionale per la difesa della Costituzione, non figura nessun partito politico, malgrado l’art. 49 della Costituzione e gli articoli 10 par. 4 TUE, 224 TFUE e 12 CDFUE, che li individuano come soggetti essenziali per determinare, come strumenti di partecipazione dei cittadini, la politica nazionale ed europea.
Se è una scelta per non mettere in imbarazzo i partiti, responsabili delle leggi elettorali e del taglio eccessivo dei parlamentari, sarebbe ancora più grave perché senza una critica a una legge elettorale vigente frutto dei governi Gentiloni e Conte 1 e delle mancate promesse del Conte 2 non è credibile la difesa della Costituzione, ma anche l’opposizione a Presidenzialismo/Semipresidenzialismo/ Premierato , che sono cose diverse: hanno in Comune solo l’elezione diretta del Presidente della Repubblica o del Premier, quest’ultima soluzione la maggioranza in Parlamento anche per l’apporto di settori non di maggioranza.
I vincitori delle ultime elezioni hanno nel Parlamento in seduta comune il 58% dei seggi, decisivi per l’elezione di un Presidente della Repubblica o per controllarlo ex art. 90 Costituzione. Se l’ottimo Presidente in carica si agitasse, questa maggioranza potrebbe richiamarlo o eleggere, anche grazie ai 31 delegati regionali su 58, alla quarta votazione un burattino al suo posto se lasciasse.
Non è credibile nemmeno la giusta e netta opposizione all’Autonomia differenziata, senza questa maggioranza artificiale non sarebbe neppure iniziata
Tutto ciò grazie ad una legge elettorale incostituzionale per violazione dei principi della sentenza della Corte costituzionale, in particolare della sentenza costituzionale n. 1/2014 Considerato in diritto paragrafi 3.1 e5.1. Si tenga presente che il primo paragrafo riguarda l’uguaglianza del voto e il secondo la sua libertà dell’elettore e la personalità del voto dell’elettore al candidato quindi violazione grave degli articoli 3, 48 e 51 Cost, e anche degli artt. 6, 56, 58 e 67 Cost. Se gli elettori non possono scegliere i candidati, questi se eletti non possono rappresentare la Nazione ( con iniziale maiuscola come Patria) senza vincolo di mandato, ma saranno agli ordini dei partiti che li hanno nominati con le liste bloccate e le multicandidature in violazione dell’art. 49 della Costituzione come dice in un passaggio la Suprema Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 12060/2013 di rinvio alla Consulta del Porcellum.
Ci sono poi le violazioni delle minoranze linguistiche gravissime nella legge elettorale europea che ne riconosce solo tre ignorando le altre 9 tutelate dalla legge n. 482/1999 di attuazione dell’art. 6 COST, che sono penalizzate anche dal Rosatellum se vivono come l’albanese in sei regioni a statuto ordinario (Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, Molise, Abruzzo) il grecanico in due (Calabria e Puglia) e l’occitano in Piemonte.
Se non si contesta per incostituzionalità la legge elettorale significa non accettare il risultato elettorale con una legge non approvata solo da Fratelli d’Italia, una posizione debole e controproducente. Bisogna essere pronti a presentare riforme della procedura di approvazione degli emendamenti costituzionali e del referendum ex art. 138 Cost. per potere far rispettare l’art. 139 Cost e la sentenza n. 1146/1988. e se passa il premierato cambiare il metodo di elezione del Capo dello Stato.
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Seguendo l’appello La via Maestra
[Redazione Sbilanciamoci!]
30 Luglio 2023 | Sezione: Italie, primo piano Sbilanciamoci.
Il titolo dell’Altra Cernobbio (*) di quest’anno (La strada maestra) prende ispirazione dalla iniziativa “ La via maestra”, promossa dieci anni fa da Rodotà, Landini, Zagrebelsky, Carlassarre, don Luigi Ciotti. A dieci anni di distanza, ripubblichiamo il testo dell’appello.
LA VIA MAESTRA
1. Di fronte alle miserie, alle ambizioni personali e alle rivalità di gruppi spacciate per affari di Stato, invitiamo i cittadini a non farsi distrarre. Li invitiamo a interrogarsi sui grandi problemi della nostra società e a riscoprire la politica e la sua bussola: la Costituzione. La dignità delle persone, la giustizia sociale e la solidarietà verso i deboli e gli emarginati, la legalità e l’abolizione dei privilegi, l’equità nella distribuzione dei pesi e dei sacrifici imposti dalla crisi economica, la speranza di libertà, lavoro e cultura per le giovani generazioni, la giustizia e la democrazia in Europa, la pace: questo sta nella Costituzione. La difesa della Costituzione non è uno stanco richiamo a un testo scritto tanti anni fa. Non è un assurdo atteggiamento conservatore, superato dai tempi. Non abbiamo forse, oggi più che mai, nella vita d’ogni giorno di tante persone, bisogno di dignità, legalità, giustizia, libertà? Non abbiamo bisogno di politica orientata alla Costituzione? Non abbiamo bisogno d’una profonda rigenerazione bonificante nel nome dei principi e della partecipazione democratica ch’essa sancisce?
Invece, si è fatta strada, non per caso e non innocentemente, l’idea che questa Costituzione sia superata; che essa impedisca l’ammodernamento del nostro Paese; che i diritti individuali e collettivi siano un freno allo sviluppo economico; che la solidarietà sia parola vuota; che i drammi e la disperazione di individui e famiglie siano un prezzo inevitabile da pagare; che la partecipazione politica e il Parlamento siano ostacoli; che il governo debba essere solo efficienza della politica economica al servizio degli investitori; che la vera costituzione sia, dunque, un’altra: sia il Diktat dei mercati al quale tutto il resto deve subordinarsi. In una parola: s’è fatta strada l’idea che la democrazia abbia fatto il suo tempo e che si sia ormai in un tempo post-democratico: il tempo della sostituzione del governo della “tecnica” economico-finanziaria al governo della “politica” democratica. Così, si spiegano le “ineludibili riforme” – come sono state definite –, ineludibili per passare da una costituzione all’altra.
La difesa della Costituzione è dunque innanzitutto la promozione di un’idea di società, divergente da quella di coloro che hanno operato finora tacitamente per svuotarla e, ora, operano per manometterla formalmente. È un impegno, al tempo stesso, culturale e politico che richiede sia messa in chiaro la natura della posta in gioco e che si riuniscano quante più forze è possibile raggiungere e mobilitare. Non è la difesa d’un passato che non può ritornare, ma un programma per un futuro da costruire in Italia e in Europa.
2. Eppure, per quanto si sia fatto per espungerla dal discorso politico ufficiale, nel quale la si evocava solo per la volontà di cambiarla, la Costituzione in questi anni è stata ben viva. Oggi, ci accorgiamo dell’attualità di quell’articolo 1 della Costituzione che pone il lavoro alla base, a fondamento della democrazia: un articolo a lungo svalutato o sbeffeggiato come espressione di vuota ideologia. Oggi, riscopriamo il valore dell’uguaglianza, come esigenza di giustizia e forza di coesione sociale, secondo la proclamazione dell’art. 3 della Costituzione: un articolo a lungo considerato un’anticaglia e sostituito dall’elogio della disuguaglianza e dell’illimitata competizione nella scala sociale. Oggi, la dignità della persona e l’inviolabilità dei suoi diritti fondamentali, proclamate dall’art. 2 della Costituzione, rappresentano la difesa contro la mercificazione della vita degli esseri umani, secondo le “naturali” leggi del mercato. Oggi, il dovere tributario e l’equità fiscale, secondo il criterio della progressività alla partecipazione alle spese pubbliche, proclamato dall’art. 53 della Costituzione, si dimostra essere un caposaldo essenziale d’ogni possibile legame di cittadinanza, dopo tanti anni di tolleranza, se non addirittura di giustificazione ed elogio, dell’evasione fiscale. Ecco, con qualche esempio, che cosa è l’idea di società giusta che la Costituzione ci indica.
Negli ultimi anni, la difesa di diritti essenziali, come quelli alla gestione dei beni comuni, alla garanzia dei diritti sindacali, alla protezione della maternità, all’autodeterminazione delle persone nei momenti critici dell’esistenza, è avvenuta in nome della Costituzione, più nelle aule dei tribunali che in quelle parlamentari; più nelle mobilitazioni popolari che nelle iniziative legislative e di governo. Anzi, possiamo costatare che la Costituzione, quanto più la si è ignorata in alto, tanto più è divenuta punto di riferimento di tante persone, movimenti, associazioni nella società civile. Tra i più giovani, i discorsi di politica suonano sempre più freddi; i discorsi di Costituzione, sempre più caldi, come bene sanno coloro che frequentano le aule scolastiche. Nel nome della Costituzione, ci si accorge che è possibile parlare e intendersi politicamente in un senso più ampio, più elevato e lungimirante di quanto non si faccia abitualmente nel linguaggio della politica d’ogni giorno.
In breve: mentre lo spazio pubblico ufficiale si perdeva in un gioco di potere sempre più insensato e si svuotava di senso costituzionale, ad esso è venuto affiancandosi uno spazio pubblico informale più largo, occupato da forze spontanee. Strade e piazze hanno offerto straordinarie opportunità d’incontro e di riconoscimento reciproco. Devono continuare ad esserlo, perché lì la novità politica ha assunto forza e capacità di comunicazione; lì si sono superati, per qualche momento, l’isolamento e la solitudine; lì si è immaginata una società diversa. Lì, la parola della Costituzione è risuonata del tutto naturalmente.
3. C’è dunque una grande forza politica e civile, latente nella nostra società. La sua caratteristica è stata, finora la sua dispersione in tanti rivoli e momenti che non ha consentito di farsi valere come avrebbe potuto, sulle politiche ufficiali. Si pone oggi con urgenza, tanto maggiore quanto più procede il tentativo di cambiare la Costituzione in senso meramente efficientistico-aziendalistico (il presidenzialismo è la punta dell’iceberg!), l’esigenza di raccogliere, coordinare e potenziare il bisogno e la volontà di Costituzione che sono diffusi, consapevolmente e, spesso, inconsapevolmente, nel nostro Paese, alle prese con la crisi politica ed economica e con la devastazione sociale che ne consegue.
Anche noi abbiamo le nostre “ineludibili riforme”. Ma, sono quelle che servono per attuare la Costituzione, non per cambiarla.
Lorenza Carlassare, Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky
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Aladinpensiero è formalmente in ferie, fino al 31 agosto… Tutto ciò che verrà pubblicato in detto periodo è lavoro volontario e gratuito (!). Buone ferie agostane a tutte e a tutti!
Addio a Michela Murgia
Ce lo aveva detto con disarmante (per noi) sincerità, ma speravamo in un miracolo, e, invece inesorabilmente la morte si è presentata togliendole la vita a soli 51 anni. Che profonda tristezza per una grande sarda che lascia un vuoto nel mondo e soprattutto in Sardegna. Personalmente (e in numerosa compagnia) l’avrei voluta governatrice della Sardegna, quando nel 2014 si presentò alle elezioni sarde, perdendo, ma con un grande successo di oltre il 10 per cento di voti dei sardi, che però per la pessima legge elettorale sarda non le hanno consentito neppure di entrare in Consiglio regionale. Un vero peccato. L’avremmo voluta assessora della Giunta di centrosinistra: avanzammo anche questa richiesta (senza interpellarla), ma, si sa, il sistema partitico troppo spesso non è fatto per i migliori! Bravissima scrittrice, donna libera e coraggiosa, puntigliosa polemista, senza sconti per nessuno, neppure per la sinistra, a cui indiscutibilmente apparteneva. Fieramente e irriducibilmente antifascista (come Emilio Lussu), strenuamente schierata a difesa delle donne e per il rispetto di tutte le diversità. Credente e capace di profonda religiosità che la rendeva ancor più vicina al popolo.
Oggi venerdì 11 agosto 2023
Gramsci a Torino
11 Agosto 2023
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Quando Nino sta per finire il liceo non ha una prospettiva rosea. Ha frequentato penosamente il Dettori sempre con lo stesso vestito e soffrendo perfino la fame, saltando il pranzo per procurarsi qualche libro. Ora l’aspetto economico diventa più gravoso. In questa situazione la scelta più ragionevole era fare come Nannaro. Trovarsi un impiego. […]
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Che succede?
Israele e l’eclissi della democrazia
9 Agosto 2023 by Fabio | su C3dem.
Davide Assael, Nelle strade di Tel Aviv si respira la morte della democrazia (www.editorialedomani.it). David Grossman, È stato Netanyahu a lacerare Israele ma dalla nostra marcia nascerà un futuro migliore (la Repubblica). Davide Lerner, La riforma che divide Israele. Il primo sì in un clima di guerra (www.editorialedomani.it)
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L’insuperabile bellezza della Natura
“Guardate i gigli dei campi: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro”. Nel riquadro grande: gigli di mare (Villasimius); nel piccolo: Piero della Francesca – “Salomone Riceve la regina di Saba” (particolare) – Arezzo
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Oggi giovedì 10 agosto 2023
A proposito dell’imposta straordinaria sugli extra-profitti delle banche
10 Agosto 2023 su Democraziaoggi.
Alessandro Volpi — Altraeconomia 9 Agosto 2023
La vicenda della norma che colpisce gli extra-profitti delle banche, inserita nel calderone del cosiddetto “Decreto Asset” (Disposizioni urgenti a tutela degli utenti e in materia di attività economiche e investimenti strategici), varato dal governo prima di chiudere per ferie, è una prova tangibile della natura speculativa del cosiddetto mercato finanziario. Di […]
Anticipazioni
Il libro sarà presentato venerdì 22 settembre a Iglesias (a cura del Comitato di riconversione RWM per la Pace e il lavoro sostenibile) e sabato 23 settembre a Cagliari (a cura de il manifesto sardo con la collaborazione di Aladinpensiero e di altre organizzazioni). Sarà presente l’autrice Futura D’Aprile, giornalista.
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Futura D’Aprile è nata a Taranto il 13 dicembre 1993.
Laureata in Giornalismo presso l’Università La Sapienza di Roma, negli anni ha pubblicato per diverse testate in italiano e in inglese. Collabora con Domani, Il Fatto Quotidiano, Linkiesta e Tpi.
Si occupa di Medio oriente, con focus particolare su Turchia e Siria, questione curda, relazioni internazionali, conflitti e Difesa. Ha scritto dei reportage dalla Palestina, dal Kurdistan turco e dalla Turchia.
A settembre 2022 è uscito il suo primo libro (che presenterà a Iglesias e Cagliari), “Crisi globali e affari di piombo”, con prefazione di Alex Zanotelli: una panoramica sull’industria italiana della Difesa, sulle leggi preposte a regolare il commercio di materiale bellico e sulla consuetudine di aggirarle.
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Oggi mercoledì 9 agosto 2023
Gramsci al liceo Dettori di Cagliari
9 Agosto 2023 su Democraziaoggi.
Col bagaglio culturale complesso e composito maturato a Ghilarza Gramsci arriva a Cagliari nel novembre del 1908 ad anno scolastico già iniziato. La città che alla fine del primo decennio del Novecento accoglie Gramsci – ci ricorda Francesco Cocco, fine storico del Gramsci sardo – ha poco più di cinquantamila abitanti. Sotto l’amministrazione […]
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Letture estive
Dopo l’overdose di Daniela Santanchè in televisione e su gli altri media per la poco onorevole vicenda sull’uso dei finanziamenti pubblici alla sua (poi ceduta) impresa Visibilia, con il drammatico seguito del suicidio di Luca Ruffino, presidente di Visibilia, che aveva rilevato le sue quote, confesso di essere stato irritato dalla lettura de L’Unione Sarda di oggi. Perché? L’Unione riporta un titolo sulla prima pagina che rimanda a un’intervista all’onorevole Santanchè, sostanzialmente riprodotto nella terza pagina che appunto contiene l’intervista rilasciata alla giornalista Piera Serusi. I titoli mi sono sembrati un esercizio di pura piaggeria nei confronti della stessa ministra: dichiarazioni banali, che non registrano alcun impegno concreto da parte del governo e del dicastero del turismo di cui è titolare Santanchè. Devo dire invece che l’intervista è corretta, a dimostrazione della professionalità della giornalista, ma i titoli della prima pagina e dell’articolo a pagina tre poco danno conto del contenuto dell’intervista. La Santanchè non ha voluto rispondere sui fatti che l’hanno coinvolta anche con i richiamati risvolti drammatici; è stata del tutto reticente in risposta alle domande che riguardavano questioni spinose come le concessioni delle spiagge spiagge, invocando la mancanza di competenza del suo ministero. Eppure sulla vicenda degli incendi che non è sua competenza si è dilungata a vantare i provvedimenti del governo. Per quanto riguarda le questioni di sua competenza ha rinviato a futuri interventi: niente di concreto nell’attualità. Non conosco chi sia l’autore dei titoli, generalmente è il direttore del giornale, o altra persona, ma suppongo diversa dalla giornalista, data la discrasia tra i titoli e il contenuto dell’articolo, che, ripeto, da’ conto della bravura della giornalista che ha incalzato la ministra senza però avere in generale risposte pertinenti. Ma anche le reticenze e soprattuto i silenzi, puntualmente registrati, parlano esaurientemente. E se non ci fermiamo ai titoli, la ministra non fa certo una bella figura (fm).
Oggi martedì 8 agosto 2023
Regionali. Per battere la destra ci vuole confronto
8 Agosto 2023
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Credo che su un punto nel centrosinistra e a sinistra possiamo essere tutti d’accordo. Alle regionali del febbraio prossimo occorre battere la destra. E ciò non solo nell’interesse dei sardi, ma anche in quello degli italiani. Una sconfitta di Solinas, Salvini, Tajani e Meloni sarebbe un segnale forte d’inversione di tendenza sul piano nazionale. […]
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Il potere dell’ascolto
La Repubblica – 07 Agosto 2023
di Enzo Bianchi sul suo blog.
Oggi lunedì 7 agosto 2023
Reddito e Pnrr, se la destra scopre le carte
7 Agosto 2023
Massimo Villone su Democraziaoggi
Le scelte che negli ultimi giorni da Palazzo Chigi hanno
colpito i percettori del reddito di cittadinanza e i
progetti di molte amministrazioni locali volti soprattutto a
riqualificare periferie degradate e difficili danno il segno di
qual è l’indirizzo di un governo di destra. È un segno
chiaro: gli ultimi rimangano tali.
A Napoli la tensione è rimasta alta. E […]
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