Monthly Archives: agosto 2023

Anticipazioni. Michele Santoro a Cagliari

img_3144Ci scrive Marco Mameli della CSS e Assotziu Consumadores. Buongiorno a tutti e a tutte, vi annunciamo che domenica 10 Settembre pv, il giornalista Michele Santoro terrà a Cagliari un incontro pubblico. Segue programma (a breve)
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Elezioni in Sardegna

img_3442Perché centrosinistra e sinistra non s’incontrano?
25 Agosto 2023
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Immaginate quale attenzione avrebbe un incontro a settembre fra una rappresentanza del centrosonistra e una della sinistra. Sarebbe un segnale inequivocabile e forte che lo schieramento alternativo a Solinas & C. fa sul serio, vuol vincere le elezioni e imprimere una svolta alla politica regionale. Se tutto il mondo democratico venisse investito di questa scommessa, […]
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L’Unione Sarda: entro agosto si riunisce il centro sinistra insieme con 5 stelle. aladin-logo-lampada Speriamo in scelte di inclusione e unità per una coalizione, una e una sola di tutta l’attuale opposizione (dentro e fuori l’attuale consiglio regionale): https://www.unionesarda.it/politica/regionali-entro-fine-agosto-il-centrosinistra-con-i-5s-torna-al-tavolo-di-molentargius-igzaoc5k
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Oggi giovedì 24 agosto 2023

img_3099Gramsci e Lenin e la democrazia popolare
24 Agosto 2023
karl_marxAndrea Pubusa su Democraziaoggi
Com’è noto, Marx non ha elaborato una teoria o un modello di stato socialista da sostituire a quello borghese. Però ha dato alcune indicazioni, traendole sopratutto dalla esperieza della Comune di Parigi. La forma della democrazia popolare deve ricavarsi anzitutto dalla concrete esperienze rivoluzionarie, senza ingessanti e astratte teorizzazioni preventive. E Lenin e Gramsci […]
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Eppur si muove!

d0200290-9056-4df3-a587-48510422d8d5Nasce piano B. Uno spartito per lo sviluppo dell’Italia
Presentato al Meeting di Rimini il “Piano B”, una iniziativa promossa da 13 fondatori legati a reti della società civile. Tra loro Giorgio Vittadini, Leonardo Becchetti, Mauro Magatti https://www.vita.it/nasce-piano-b-uno-spartito-per-lo-sviluppo-dellitalia/
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Don Minzoni

img_4150L’ANPI ricorda don Minzoni
23 Agosto 2023 su Democraziaoggi

Esattamente 100 anni fa, il 23 agosto, veniva ucciso ad Argenta (Fe) dai criminali fascisti don #GiovanniMinzoni. Nato a Ravenna nel 1885, si oppone alle violenze delle squadracce capeggiate da Italo Balbo. Quando i fascisti tolgono la vita ad Argenta al sindacalista socialista Natale Galba, don Giovanni Minzoni condanna la violenza squadristica, attirandosi ripetute minacce. […]
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- Il card. Matteo Zuppi, presidente della CEI: https://www.chiesacattolica.it/card-zuppi-don-minzoni-prete-creativo-e-fedele-attento-agli-ultimi/

Oggi mercoledì 23 agosto 2023

cattoliciNon c’è Chiesa senza fraternità
La Repubblica – 21 Agosto 2023. Sul blog di E.B.
di Enzo Bianchi
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Enzo Bianchi fa il punto sul Sinodo

img_3015Una radicale novità nella vita della Chiesa
Per la prima volta al Sinodo, oltre ai vescovi, avranno diritto di voto anche i religiosi e i laici

Pubblicato su: Vita Pastorale, giugno 2023, ripreso sul blog di E.B.

di Enzo Bianchi
Da più di due anni seguiamo lo svolgimento del Sinodo registrando le esitazioni e soprattutto le domande poste dal popolo di Dio e dai vescovi stessi circa le procedure che si sarebbero adottate per la sua realizzazione. Di decisiva importanza era stata l’emanazione da parte di papa Francesco della costituzione apostolica Episcopalis communio nel 2018: con quel documento si confermava e si precisava il cammino sinodale come necessitas per la Chiesa di oggi e di domani,«la grande sfida per la Chiesa nel Terzo millennio», ma non si indicavano mutamenti nella celebrazione rispetto ai Sinodi del recente passato istituiti da Paolo VI.

Oggi mercoledì 23 agosto 2023

img_3442Regionali: tùtto tace
23 Agosto 2023
A.P. Su Democraziaoggi
Regionali: tutto tace. E giustamente. Dopo le “fatiche” pregresse un po’ di riposo è giustificato. Anzi necessario. Sennonché tutto è in alto mare. Non si sa quali sono i candidati alla presidenza e neppure la procedura per sceglierli: decisione dei tavoli, ossia “a tavolino”, o primarie? Booh! Così a destra, così nel centrosinistra, così a sinistra. […]
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Oggi martedì 22 agosto 2023

img_3099Lenin ricorda la Comune di Parigi (1911)
22 Agosto 2023 su Democraziaoggi
In memoria della Comune
Vladimir Lenin (1910)
Pubblicato sulla Rabociaia Gazieta, n. 4-5 del 15 (28) aprile 1911 in occasione del 40° anniversario della Comune di Parigi, e raccolto successivamente dagli Editori Riuniti nel 17° volume delle Opere Complete di Lenin (edite oggi dalle edizioni Lotta Comunista), questo testo è stato trascritto dal Centro di Cultura e […]
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Prendiamo Partito per la Pace

b8d4f079-0a9d-4306-b131-9b630a570a4ecostituente-terra-logo Costituente Terra Newsletter n. 129 del 21 agosto 2023 – Chiesadituttichiesadeipoveri Newsletter n. 310 del 21 agosto 2023

PACE TERRA E DIGNITÀ

Cari amici,
ormai dopo 18 mesi di orrori, la guerra d’Ucraina ha assegnato vittorie e sconfitte. Una vittoria l’ha conseguita l’Ucraina che è diventata la star del mondo e ha preservato la sua sovranità e indipendenza. Ma ha pur vinto la Russia perché ha fronteggiato la NATO, non è stata ridotta alla condizione di paria, come Biden voleva, né è stata espulsa dal consorzio mondiale, mentre ha rimesso in gioco le terre russofone aggregate all’Ucraina, il cui status potrebbe passare al vaglio di un nuovo referendum, e ha ribadito la sovranità russa in Crimea.
Ma la guerra ha anche inflitto alla Russia, all’Ucraina e all’America una severa sconfitta. La Russia ne esce perdente perché con l’aggressione ha compromesso il suo onore. L’Ucraina è sconfitta perché chi la doveva difendere l’ha gettata in una fornace di fuoco ardente facendole credere che la scelta fosse tra la schiavitù e la morte, e non era vero, né il popolo ci ha creduto, mentre in tutti i 72 distretti di reclutamento la corruzione ha permesso a molti di sottrarsi alle armi. E, come ormai anche i suoi alleati riconoscono, la sua controffensiva è fallita. Ma sconfitta è stata anche l’America perché non ha raggiunto i suoi scopi e ha profuso miliardi che peseranno sul suo debito, mentre viene messo in gioco il monopolio del dollaro negli scambi mondiali, la sua vera ricchezza. Né le basterà accrescere la sua potenza militare per affrontare la “sfida culminante” con la Cina e assicurarsi un dominio mondiale, che è contro natura e che non potrà conseguire.
Perciò la guerra d’Ucraina ha già dato tutto quello che poteva dare, vittoria e sconfitta a entrambi i contendenti, per non parlare di noi, i veri corrotti e sconfitti nel giudicarla e darne conto. Dunque perchè non finisce? Oltre questa soglia c’è solo la guerra mondiale e forse perfino l’atomica.
Non finisce perché l’antagonista alla pace non è semplicemente la guerra, ma è il sistema di guerra che ormai è diventato il vero sovrano e “padre di tutti”, tanto che comanda ogni cosa, pervade l’economia e domina la politica anche quando la guerra non c’è o non è dichiarata. È questa la ragione per cui la stessa guerra d’Ucraina non riesce a finire, benché in essa entrambi i nemici già ne siano allo stesso tempo vincitori e sconfitti, e non finisce perché essa, così ben piantata nel cuore dell’Europa per rialzare la vecchia cortina sul falso confine tra Occidente ed Oriente, è funzionale o addirittura necessaria al sistema di guerra, e perciò gli stessi negoziati sono stati proibiti.
Per questo la pace non può essere solo una guerra che finisce, essa deve essere istituita, anch’essa come un sistema, alternativo al sistema di guerra. Ciò vuol dire stabilire un “nómos” della Terra, una sintesi armonica di pensiero e ordinamenti, di cui la pace sia sovrana, rovesciando la scelta che dall’antichità è stata fatta fino ad ora, della guerra come sovrana da cui tutto il resto dipende. Non è solo un sogno di “pacifisti”, è un compito di tutti i pacifici.
Perché questa prospettiva alternativa sia assunta, e diventi programma e oggetto di lotta politica, il 26 agosto alla Versiliana, a Marina di Pietrasanta, sarà lanciato un appello per dar vita a un’ “assemblea permanente” che “prenda partito” per la Pace, per la salvezza della Terra e per l’affermazione della Dignità di tutte le creature, iniziativa di cui si dovrà poi discutere per giungere a fine settembre alle opportune decisioni operative. Tra i promotori Michele Santoro e Raniero La Valle. I destinatari di questa lettera sono i primi invitati a prenderne atto e a partecipare all’impresa.
Con i più cordiali saluti,

Costituente Terra (Raniero La Valle)
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Un appello di padre Alex Zanotelli
ROMPIAMO IL SILENZIO SULL’AFRICA
16 AGOSTO 2023 / EDITORE / DICONO I DISCEPOLI / Costituente Terra

Le tante e ignorate guerre che imperversano in Africa: un appello ai giornalisti italiani, ma più ancora un’informazione per tutti. Dal “mare nostrum” al cimitero del Mediterraneo

Alex Zanotelli

Non vi chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche notizia per aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli africani stanno vivendo

Scusatemi se mi rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente sofferenza dei più poveri ed emarginati che mi spinge a farlo. Per questo, come missionario e giornalista, uso la penna per far sentire il loro grido, un grido che trova sempre meno spazio nei mass-media italiani, come in quelli di tutto il mondo del resto.

Trovo infatti la maggior parte dei nostri media, sia cartacei che televisivi, così provinciali, così superficiali, così ben integrati nel mercato globale.

So che i mass-media , purtroppo, sono nelle mani dei potenti gruppi economico-finanziari, per cui ognuno di voi ha ben poche possibilità di scrivere quello che veramente sta accadendo in Africa.

Mi appello a voi giornalisti/e perché abbiate il coraggio di rompere l’omertà del silenzio mediatico che grava soprattutto sull’Africa.

È inaccettabile per me il silenzio sulla drammatica situazione nel Sud Sudan (il più giovane stato dell’Africa) ingarbugliato in una paurosa guerra civile che ha già causato almeno trecentomila morti e milioni di persone in fuga.

È inaccettabile il silenzio sul Sudan, retto da un regime dittatoriale in guerra contro il popolo sui monti del Kordofan, i Nuba, il popolo martire dell’Africa e contro le etnie del Darfur.

È inaccettabile il silenzio sulla Somalia in guerra civile da oltre trent’anni con milioni di rifugiati interni ed esterni.

È inaccettabile il silenzio sull’Eritrea, retta da uno dei regimi più oppressivi al mondo, con centinaia di migliaia di giovani in fuga verso l’Europa.

È inaccettabile il silenzio sul Centrafrica che continua ad essere dilaniato da una guerra civile che non sembra finire mai.

È inaccettabile il silenzio sulla grave situazione della zona saheliana dal Ciad al Mali dove i potenti gruppi jihadisti potrebbero costituirsi in un nuovo Califfato dell’Africa nera.

È inaccettabile il silenzio sulla situazione caotica in Libia dove è in atto uno scontro di tutti contro tutti, causato da quella nostra maledetta guerra contro Gheddafi.

È inaccettabile il silenzio su quanto avviene nel cuore dell’Africa , soprattutto in Congo, da dove arrivano i nostri minerali più preziosi.

È inaccettabile il silenzio su trenta milioni di persone a rischio fame in Etiopia, Somalia , Sud Sudan, nord del Kenya e attorno al Lago Ciad, la peggior crisi alimentare degli ultimi 50 anni secondo l’ONU.

È inaccettabile il silenzio sui cambiamenti climatici in Africa che rischia a fine secolo di avere tre quarti del suo territorio non abitabile.

È inaccettabile il silenzio sulla vendita italiana di armi pesanti e leggere a questi paesi che non fanno che incrementare guerre sempre più feroci da cui sono costretti a fuggire milioni di profughi. (Lo scorso anno l’Italia ha esportato armi per un valore di 14 miliardi di euro!).

Non conoscendo tutto questo è chiaro che il popolo italiano non può capire perché così tanta gente stia fuggendo dalle loro terre rischiando la propria vita per arrivare da noi.

Questo crea la paranoia dell’“invasione”, furbescamente alimentata anche da partiti xenofobi.

Questo forza i governi europei a tentare di bloccare i migranti provenienti dal continente nero con l’Africa Compact , contratti fatti con i governi africani per bloccare i migranti.

Ma i disperati della storia nessuno li fermerà.

Questa non è una questione emergenziale, ma strutturale al sistema economico-finanziario. L’ONU si aspetta già entro il 2050 circa cinquanta milioni di profughi climatici solo dall’Africa. Ed ora i nostri politici gridano: «Aiutiamoli a casa loro», dopo che per secoli li abbiamo saccheggiati e continuiamo a farlo con una politica economica che va a beneficio delle nostre banche e delle nostre imprese, dall’ENI a Finmeccanica.

E così ci troviamo con un Mare Nostrum che è diventato Cimiterium Nostrum dove sono naufragati decine di migliaia di profughi e con loro sta naufragando anche l’Europa come patria dei diritti. Davanti a tutto questo non possiamo rimanere in silenzio. (I nostri nipoti non diranno forse quello che noi oggi diciamo dei nazisti?).

Per questo vi prego di rompere questo silenzio-stampa sull’Africa, forzando i vostri media a parlarne. Per realizzare questo, non sarebbe possibile una lettera firmata da migliaia di voi da inviare alla Commissione di Sorveglianza della RAI e alla grandi testate nazionali? E se fosse proprio la Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) a fare questo gesto? Non potrebbe essere questo un’Africa Compact giornalistico, molto più utile al Continente che non i vari Trattati firmati dai governi per bloccare i migranti?

Non possiamo rimanere in silenzio davanti a un’altra Shoah che si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Diamoci tutti/e da fare perché si rompa questo maledetto silenzio sull’Africa.

Alex Zanotelli*

*Alex Zanotelli è missionario italiano della comunità dei Comboniani, conoscitore dell’Africa e direttore della rivista Mosaico di Pace
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Oggi lunedì 21 agosto 2023

img_3099Giletti ha ragione: lotta dura ai rifiuti. Diamogli una mano
21 Agosto 2023
Red su Democraziaoggi.
Giletti: «Panorama sfregiato dai rifiuti in Sardegna, pulite o lo farò io». La denuncia del giornalista dalla litoranea fra Gonnesa e Portoscuso: «Deturpato uno dei punti più belli del Mediterraneo».
«Uno dei panorami più belli del mar Mediterraneo è deturpato dall’inciviltà di chi abbandona i rifiuti per strada e dall’incapacità delle amministrazioni locali di […]
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Ricordando Agostino, padre, fratello, amico

img_3587Il 21 giugno scorso, all’età di 93 anni, nel Convento di Sant’Antonio a Quartu Sant’Elena, ci ha lasciati padre Agostino Pirri, frate francescano OFM. Nell’occasione della ricorrenza di due mesi dalla sua morte, ripubblichiamo il “ricordo” che di lui hanno fatto un gruppo di amici (Gli Amici di padre Agostino), oggi tutti “settantenni” (alle soglie o oltre), per le messe di suffragio.
AGOSTINO PIRRI
padre, fratello, amico

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Così lo ricordiamo, dopo un’intera vita trascorsa in sua compagnia

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img_3983Subito dopo la chiesetta di Notre Dame de la Guerison, in val d’Aosta, si entra nella val Veny. La preferita, forse, delle mille valli alpine che padre Agostino ci ha insegnato. Educandoci a dove poggiare il piede lungo gli stretti sentieri di montagna irti di pietre sporgenti. Ci ha insegnato a come governare la stanchezza lungo la salita, a come godere, intensamente, alla vista delle genzianelle, delle marmotte al ciglio del bosco, della luce abbagliante dei ghiacciai. Ci ha insegnato – l’avrà appreso da fratel Francesco – che tutte le creature che ci camminano affianco ci sono sorelle.

Ci ha sempre trascinato lungo viottoli che puntavano sempre verso l’alto, sempre più in alto, sino a superare i ghiacciai, le nuvole, sino a confondersi con l’immensità del cielo.

Domenica

img_3099Cent’anni dopo la “Rivoluzione contro Il Capitale”
20 Agosto 2023 su Democraziaoggi.
L’8 Novembre 2017, nel centenario della Rivoluzione d’Ottobre, abbiamo pubblicato questo post di Tonino Dessì con premessa di Andrea Pubusa. Lo riproponiamo come lettura agostana nell’ambito degli scritti di Gramsci.[…]
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Racconti per l’estate. In giro per Is Mirrionis Ipertesto

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In giro nel quartiere con gli studenti della Scuola Estiva Internazionale sulla camminabilità, co-organizzata dalle Università di Cagliari, Sassari e Milano-Bicocca, abbiamo incontrato un abitante doc, Natalino Meloni, 87 anni. Lui ci aspettava a casa sua, in via Parragues, per offrirci un caffè.
Ma avevamo fretta e dunque è sceso in strada. E così, ci ha detto:
5660545e-fc42-4c6c-9cb3-4749ff66b61b“Peccato, io faccio un buon caffè e mi sarebbe piaciuto offrirvelo. Sarà per un’altra occasione. Allora cosa vi interessa sapere? Intanto vi dico che la casa dove abito era dei miei genitori, che, provenienti dal img_3712 [La famiglia Meloni nel 1948. Tra i figli manca Franco, nato nel 1950] quartiere Stampace, l’hanno abitata con la famiglia dal 1962. Nel tempo babbo è morto a 66 anni, i figli (miei fratelli e sorelle) si sono sposati e sono andati a vivere altrove. Mamma, con una figlia, è tornata a vivere a Stampace fino alla morte nel 1999. Io abito in questa casa da oltre 20 anni, con mia moglie fino a quando alcuni anni fa è morta lasciandomi vedovo. Precedentemente, partito poco più che ventenne da Cagliari, ho vissuto circa 50 anni in Piemonte, dove lavoravo come camionista. Oggi sono solo. Ma non soffro di solitudine: ho tanti familiari e amici che riempiono la mia vita. La mia famiglia d’origine era composta da 11 figli (4 femmine e 7 maschi). Sono morti i genitori, un fratello in età avanzata e due sorelle (una in tenera età, l’altra anziana) pertanto siamo rimasti in otto, a cui si aggiungono nuore, cognati e uno stuolo di nipoti e pronipoti. Per la festa di compleanno di mamma, che ha vissuto 96 anni, affittavamo un ristorante. Ma lasciamo stare queste cose personali.
Veniamo ai problemi del quartiere, come mi avete chiesto e come io li percepisco, da anziano.

Il “Campus universitario di Cagliari Emilio Lussu”

commenti-01Un non senso (di cattivo gusto) proporre di sostituire Lussu con Murgia
19 Agosto 2023
A.P. Su Democraziaoggi.
lussuLeggo su l’Unione sarda che un giovane promuove una raccolta di firme per sostituire il nome di Lussu con quello di Michela Murgia nell’intestazione del nuovo campus universitario di viale la Plaia.
Ora ai giovani si perdona la poca conoscenza dei fatti passati, come spesso agli anziani quella delle mode presenti. Ma esiste la storia che […]
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aladin-loghetto-nitidoConcordiamo con le considerazioni di Andrea Pubusa.