Monthly Archives: febbraio 2023
Oggi venerdì 24 febbraio 2023
Eventi,Opinioni,Commenti e Riflessioni—-——————–—————–
Oggi inizia la mobilitazione per la pace di Europe for peace. A Cagliari la manifestazione CGIL questo pomeriggio, domani il corteo di Prepariamo la pace
24 Febbraio 2023
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Oggi inizia la mobilitazione di tre giorni per la pace indetta da Europe for peace – Rete disarmo. Il messaggio è semplice e chiaro. L’invasione russa in Ucraina iniziò il 24 Febbraio 2022. Una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale che chiede giustizia immediata. […]
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Per l’autogoverno dell’energia in Sardegna
24 Febbraio 2023
Fernando Codonesu su Democraziaoggi
Oggi alle 17 nella sala della Fondazione di Sardegna nella via S. Salvatore da Horta n. 2, si tiene, ad iniziativa della Scuola di cultura politica Francesco Cocco, un dibattito sull’energia […]
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Non c’è alternativa alla Pace. Politica smetti di suicidarti.
“Per dare voce a chi non ha voce e chiede la pace”, per “resistere alla guerra”
Per la pace cento città in Italia e 90 in Europa
Europe for Peace
Su Sbilanciamoci 20 Febbraio 2023 | Sezione: Apertura, Mondo
Saranno 100 le iniziative in Italia nel fine settimana di anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina. “Per dare voce a chi non ha voce e chiede la pace”, per “resistere alla guerra”, è stato detto alla conferenza stampa di presentazione. E la “politica è la grande assente”.
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Diario di un Pellegrinaggio in Terrasanta
Terra Santa – Diario di un Pellegrinaggio solidale.
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Oggi giovedì 23 febbraio 2023
Eventi,Opinioni,Commenti e Riflessioni—-——————–—————–
Armi, armi, armi, solo armi! Di pace? Parla unicamente Wang Yi
23 Febbraio 2023
Amsicora su Democraziaoggi
Confesso, col passar degli anni, capisco sempre meno, c’è una certa estraniazione dal presente e si ripropongono teorie e visioni del passato. Ad esempio, per me gli USA, a un certo punto sono diventati i gendarmi del mondo e vogliono restarlo. Ad onor del vero, chi legga la storia, sa che lo hanno preteso fin […]
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Oggi mercoledì 22 febbraio 2023
Eventi,Opinioni,Commenti e Riflessioni—-——————–—————–
Pagliarulo ANPI: uniti alle manifestazioni per la pace del 24, 25 e 26
22 Febbraio 2023 su Democraziaoggi e Aladinpensiero online.
Pagliarulo agli iscritti ANPI: “Siamo vicini a scenari catastrofici, dovremo essere in tanti alle nostre manifestazioni con Europe for Peace del 24/26 febbraio”
Care amiche e cari amici iscritti all’ANPI, care compagne e cari compagni,
vi invio questo messaggio che, mi rendo conto, è piuttosto inusuale, perché vorrei farvi partecipi di una […]
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Per un’economia al servizio dell’uomo
L’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA ci invia un estratto della Conferenza “2013-2023: Dieci anni di magistero sociale di Papa Francesco” che Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, ha tenuto il 17 febbraio, al Centro Convegni Carlo Azeglio Ciampi della Banca d’Italia per iniziativa dell’Ente Nazionale per il Microcredito.
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Volentieri pubblichiamo.
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Oggi martedì 21 febbraio 2023 – Martedì grasso di Carnevale
Eventi,Opinioni,Commenti e Riflessioni—-——————–——————-
Toccare lo Statuto speciale? Riprendere il discorso dell’autogoverno della Sardegna si può e si deve
21 Febbraio 2023
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
80 anni non sono molti in una carta costituzionale. Quella degli USA ne ha più di 200 ed è ancora vitale. Non c’è spesso bisogno di rifondazioni, quanto di aggiustamenti. Negli States si è ricorso agli emendamenti, solitamente migliorativi, sull’abolizione della schiavitù, sul voto alle donne e così via. Quindi non è fuor di […]
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Riflessioni
Perché il cristiano non sceglie la setta
La Repubblica – 20 Febbraio 2023
C3dem
Yekatit 12 – stragi dimenticate
20 Febbraio 2023 by Fabio | su C3dem
Stragi dimenticate: Diego Guzzi , Yekatit 12 è la data del massacro in Etiopia che l’Italia ha rimosso (Domani). Vincenzo Passerini, Yekatit 12, ovvero 19 febbraio: memoria della strage fascista di migliaia di innocenti etiopi (1937) (Itlodeo.info)
Guerra continua. Solo un Dio potrà salvarci?
Contro il riarmo
L’Editoriale di Mariano Borgognoni*
Una cara ed acuta amica mi faceva notare qualche giorno fa l’impressionante realismo e l’attualità dei discorsi apocalittici in particolare nell’Evangelo di Matteo. «Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno, ci saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi…». Allora, per dirla con il filosofo, solo un Dio potrà salvarci? Per i cristiani sì e no. C’è la fede in una parola ultima di Dio ma c’è anche il campo del penultimo che è, per intero, nelle nostre mani. Dunque: attendere il Regno e attendere al compito e alla responsabilità di chi si trova ad abitare il mondo. Seguendo la via della caritas e della politica, secondo quella illuminante metafora che ci vorrebbe aiutanti dei naufraghi che devono attraversare il fiume e costruttori di ponti per risolvere alla radice il problema. Staccare la concretezza dell’aiuto dalla soluzione più generale del problema che ne determina la necessità è sempre un errore esiziale, come dimostra la stessa storia dei movimenti per conquistare diritti sociali e civili. La pandemia, ancora non del tutto debellata, i tragici terremoti di Turchia e Siria, la guerra in Ucraina, la ripresa del conflitto israelo-palestinese, la situazione in Yemen, in Congo, in Sud Sudan e in tante altre parti del mondo, l’aumento del divario tra ricchi e poveri a livello globale e in ogni singola nazione, comprese quelle occidentali, il sempre più preoccupante degrado ambientale che mette in discussione le condizioni e la stessa possibilità di una vita decente per le generazioni future e può provocare enormi esodi climatici, ci pongono di fronte ad uno scenario inquietante e mai così pericoloso dalla fine del secondo conflitto mondiale. Eppure la risposta a questa situazione che morde la vita e la sicurezza dell’intero genere umano è sostanzialmente una: armarci fino ai denti, spostare su questo versante grandi risorse finanziarie, alimentare e sovvenzionare la ricerca di sistemi sempre più sofisticati di difesa e di offesa, concentrare in poche mani l’esercizio del potere reale al coperto del segreto militare. Lungo questa strada non può che arretrare la funzione e il peso degli organismi sovranazionali, a cominciare dall’Onu, ma anche quella di nuove istituzioni politiche come la stessa Unione europea, e non può che accrescersi e mutare di natura il ruolo della Nato che da alleanza militare si sta trasformando in un vero e proprio soggetto politico a guida statunitense. Più armi per rafforzare la Nato, più armi per i rigurgiti imperialistici granderussi, più armi per rendere sempre più moderno l’esercito cinese e così via. Questa è la fase. Che significa anche meno risorse per il welfare europeo e per assicurare diritti sociali nel mondo che ne è parzialmente o totalmente privo. La linea riarmista ha potenti effetti sociali e disegna assetti economici e di potere molto diversi da quelli sognati e in parte avviati al termine della guerra fredda. Tutto questo nella sostanziale assenza o irrilevanza di processi e soggetti alternativi e di un adeguato livello di consapevolezza e di mobilitazione. Costruire un grande movimento nazionale, europeo ed internazionale contro il riarmo sembrerebbe un obiettivo realistico e capace di parlare a coscienze ed interessi molto diffusi. Lo stesso Aldo Capitini e il movimento nonviolento che ne ha coltivato l’eredità ha sempre avuto l’intelligenza di tenere fermo l’obiettivo del disarmo ma di individuare passaggi intermedi capaci di una più estesa possibilità di mobilitazione. Oggi questo obiettivo immediato potrebbe essere la lotta nella società e nelle istituzioni contro il riarmo e per uno sviluppo sociale e ambientale sostenibile. Un movimento di questa natura e di grande ampiezza può pesare sulla ricerca di una soluzione diplomatica ai conflitti in corso e in particolare a quello che si svolge nella martoriata terra d’Ucraina per effetto dell’aggressione russa. Come pensare una soluzione militare sul campo di quel conflitto, se non a inimmaginabili prezzi per il mondo e in special modo per l’Europa? Difendere con duttilità e realismo l’indipendenza ucraina lungo la via a suo tempo disegnata a Minsk non sembrerebbe un’impresa impossibile. Ma richiede una volontà politica che oggi non si vede in alcuna direzione. Ecco perché la voce, le voci, di un grande popolo della pace capace di tenere insieme profezia e realismo politico è oggi più necessaria che mai. ❑
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*L’Editoriale di Mariano Borgognoni su Rocca 05 del 1° marzo 2023
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MESSAGGIO IMPORTANTE
di Giacomo Meloni
Se siete persone che amano e vogliono la Pace, cercate di
partecipare alla MANIFESTAZIONE SABATO 25 FEBBRAIO 2023, organizzata dal Coordinamento
“Prepariamo la Pace”.
APPUNTAMENTO
ORE 9.30 Piazza Garibaldi Cagliari.
INIZIO CORTEO ORE 10
via Garibaldi, Piazza Costituzione, via Manno, con
interventi finali in Piazza Yenne a Cagliari.’
FACCIAMOCI SENTIRE:
* NO a tutte le guerre
* NO a COSTRUZIONE e INVIO ARMI sempre più potenti e distruttive delle persone e del territorio
* IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO
* TRATTATIVE SUBITO SOTTO L’EGIDA DELL’ONU.
La CSS c’è.
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