Monthly Archives: agosto 2021
Oggi mercoledì 11 agosto 2021
——————-Opinioni, Commenti e Riflessioni————————
Lussu e la sua scelta socialista: il Capitano ci indica ancora la strada
11 Agosto 2021
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
La lettura delle opere complete di un autore consente di apprezzarne meglio il percorso e l’organicità del pensiero, le coerenze e le eventuali contraddizioni. Così, rileggendo le opere complete, la scelta socialista di Lussu appare come un’evoluzione, la maturazione di un pensiero già orientato in quella prospettiva fin dai tempi dell’Altopiano. Lussu vede irrompere nella […]
————————
Essere socialisti oggi
11 Agosto 2021
28 Ottobre 2009
Gianfranco Sabattini su Democraziaoggi.
Abbiamo dato risalto all’iniziativa svoltasi lunedì a Cagliari con Luigi Covatta per la presentazione della nuova serie di Mondoperaio. Lo abbiamo fatto anzitutto perché c’interessa tutto ciò che si muove nell’area democratica e di sinistra. E certamente il rilancio di una testata storica e molto gloriosa della sinistra […]
——————————————————————————-
Oggi Santa Chiara. Invito del presidente della Società di Sant’Anna – Quartiere Stampace Cagliari –
Giancarlo Luzzu.
Volentieri pubblichiamo.
————————————————————–
Sinodo e cammini sinodali
Sinodo, lavoro, ambiente: quale Chiesa?
10 AGOSTO 2021 di Silvio Minnetti su Città nuova.
[segue]
Che succede?
L’ENIGMA DRAGHI. LE ELITE DEBOLI. IL QUIRINALE. REDDITO DI CITTADINANZA. MORTI SUL LAVORO
9 Agosto 2021 by Giampiero Forcesi | su C3dem.
[segue]
Oggi martedì 10 agosto 2021
——————-Opinioni, Commenti e Riflessioni————————
Regole o mano libera per il funzionamento del mercato?
10 Agosto 2021
26 Aprile 2009
Gianfranco Sabattini su Democraziaoggi.
Alberto Alesina e Francesco Giavazzi sono giunti alla loro terza fatica nel dimostrare e sostenere la necessità del ricupero del mercato ad asse portante dell’universo economico, purché liberato da tutti i “lacci e lacciuoli” di natura politica che ne hanno sino ad un recente passato condizionato il corretto […]
————————————————-————-————
10 AGOSTO
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce,
che tende quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito,
addita le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male.
(Giovanni Pascoli, X Agosto)
Che succede?
I “NUOVI” CINQUESTELLE. LA GIUSTIZIA. LA POVERTA’. I PROFUGHI. IL SUD E L’EST
7 Agosto 2021 su C3dem.
————————————-
VARIANTE DELTA. LIBERTA’ E OBBLIGHI. GLI AZZURRI. IL CAMMINO DEL GOVERNO
7 Agosto 2021 su C3dem.
[segue]
Oggi lunedì 9 agosto 2021.
——————-Opinioni, Commenti e Riflessioni————————
Lussu-Laconi, nel confrontarsi, parlano della stessa storia? Storia dei sardi o della Sardegna?
9 Agosto 2021
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
“E a dir di Sardegna
le lingue lor non si senton stanche”
Lussu e Laconi, come frate Gomita e Michele Zanche, non si sono mai stancati di parlare e scrivere di Sardegna e di combattere per la Sardegna ed i sardi.
Certo, Lussu dei sardi del secolo scorso appare quello che ne ha parlato più di tutti […]
—————————-
Finisce l’era Mistretta: quale futuro per l’Università cagliaritana?
9 Agosto 2021
16 Marzo 2009
Gianfranco Sabattini su Democraziaoggi.
Nell’Ateneo cagliaritano l’era Mistretta volge al termine. 18 lunghi anni, caratterizzati da una presenza “magnificamente” autocratica, in linea con gli umori generali di governance delle istituzioni pubbliche nel nostro Paese. Anche qui un uomo solo al comando, dunque, in contraddizione con la natura dell’Università, luogo della scienza […]
————————————-
SANDRO CAMPANINI, “AVANTI A SINISTRA” (ADISTA)
7 Agosto 2021 by Giampiero Forcesi | su C3dem.
Su Adista Segni Nuovi del 7 agosto 2021 Sandro Campanini firma un articolo che fa un po’ il punto sull’attuale situazione politica italiana: “Avanti a sinistra, per un mondo più giusto”.
——————————————————-
Clima, per gli scienziati superato il punto limite
Rachele Gonnelli
Sbilanciamoci! 9 Agosto 2021 | Sezione: Ambiente, Apertura
Il VI rapporto Ipcc spiega ciò di cui ci eravamo già accorti: il turbocapitalismo sta accelerando la distruzione del pianeta e siamo fuori tempo massimo per arrestare il riscaldamento a 1,5 gradi al 2030. Ma può andare peggio. La Cop26 di Glasgow in autunno sarà cogestita da Londra e Roma.
———————————-
Oggi domenica 8 agosto 2021
——————-Opinioni, Commenti e Riflessioni————————
Renzo Laconi sugli scioperi di Carbonia. L’ostilità dell’ACaI al movimento dei minatori, mentre si avvia l’adesione del governo al Piano Marshall
8 Agosto 2021
Gianna Lai su Democraziaoggi.
Anche oggi post settimanale sulla storia di Carbonia, come ogni domenica dal 1° settembre 2019.
Su quegli scioperi del 1947 nel Sulcis, citando un passaggio del Quaderno 57, Archivio Renzo Laconi, in “Renzo Laconi. Una biografia politica e intellettuale”, al paragrafo “Carbonia, questione di rilievo nazionale”, la professoressa Maria Luisa di Felice annota così: “Queste […]
—————————————————-———
Stato sociale e protezione della vecchiaia
8 Agosto 2021
21 Dicembre 2008
Gianfranco Sabattini su Democraziaoggi.
Il problema del “conflitto” che molti critici del sistema attuale di sicurezza sociale sostengono esista tra il livello del welfare state e la crescita e lo sviluppo del sistema economico è destinato in prospettiva ad aggravarsi, in relazione alla dinamica della comunità di coloro che fuoriescono dalla comunità […]
———————————
La giusta strada da percorrere: Accoglienza e Interculturalismo.
Migrazioni & solidarietà
di Roberto Paracchini
Racconta Erodoto che Ciro, il fondatore dell’impero persiano, mandò alcuni emissari a verificare come fossero fatte queste città greche, Atene in particolare, che “osavano” contrastare l’egemonia del suo impero sulle coste dell’asia minore. Al ritorno – narra sempre Erodoto – il resoconto tranquillizzò Ciro che, abituato alle grandi strutture intese anche come simbolo di potere, pensò non ci fosse nulla da temere “da un posto con un buco nel mezzo, in cui la gente si incontra per parlare”. Il valore dell’agorà, della piazza insomma, (luogo anche delle assemblee dei cittadini e del teatro) non venne tenuto in alcun conto. Poi arrivarono le sconfitte di Maratona e Salamina.
Le piazze, seppure nate in occasioni e con funzioni differenti, sono sempre state punto di incontro e di scambio.
Piazza Matteotti, ad esempio, edificata nella seconda metà dell’Ottocento come giardino della stazione delle ferrovie Reali di Cagliari, voleva simbolicamente essere anche un luogo di incontro e probabilmente di benvenuto; certamente di scambio tra chi arrivava e chi partiva, quasi il contrario di quello che è oggi, imbrigliata in robuste ringhiere e con passaggi rigidamente delimitati. Ovvio, le piazze possono assumere funzioni differenti, ma sempre all’interno di una prospettiva di incontro e di dialogo verbale e/o commerciale. Piazza Matteotti, invece, è oggi diventata quasi un simbolo locale di quel che sta avvenendo nel mondo, una cartina di tornasole delle chiusure e dei muri reali e simbolici verso l’altro, lo straniero o chi viene considerato differente da noi: l’immigrato soprattutto. Non si dimentichi che sino a poco tempo fa piazza Matteotti era uno dei luoghi di incontro degli immigrati nelle loro varie declinazioni di regolari e irregolari. [segue]
Riflessioni e recensioni su “Abitare la terra” e “Pachamama”.
Il sogno di Leonardo e Francesco: “Abitare la terra”
Riflessioni e recensioni su “Abitare la terra” e “Pachamama” (in lingua quechua “Madre Terra”)
6 Agosto 2021 by c3dem_admin | su C3dem.
La visione del mondo come fraternità universale è al centro del piccolo libro, curato e introdotto da Pier Luigi Mele, che raccoglie tre scritti di Leonardo Boff. Ne emerge la profonda affinità tra il teologo brasiliano, già frate francescano, e papa Bergoglio che all’esempio di Francesco d’Assisi ha deciso di dedicare il suo pontificato, a cominciare dal nome prescelto per guidare in questi anni la chiesa. Fraternità universale che è cammino di liberazione
————————————
Pierluigi Mele, apprezzato giornalista di Rai News 24, ha recentemente curato un utile libretto che raccoglie tre preziosi interventi del teologo brasiliano Leonardo Boff, noto come uno dei padri della teologia della liberazione, ma anche uno degli autori più apprezzati da Papa Francesco.
Il volume, edito da Castelvecchi, si intitola: Abitare la terra. Quale via per la fraternità universale?
Il testo si apre, dopo l’affettuosa dedica dell’ex frate francescano al curatore, con un’introduzione di Pier Luigi Mele che mette subito in relazione le due figure di Boff e di papa Bergoglio, definiti “due fratelli universali”.
Mele parte da un evento che rimarrà per sempre nella storia e nella memoria collettiva: papa Francesco che, il 27 marzo 2020, sotto una pioggia scrosciante, prega da solo in una Piazza San Pietro deserta, durante l’esplodere della prima ondata della pandemia Covid-19. Una solitudine potentissima, ponte verso una moltitudine smarrita e impaurita e, allo stesso tempo, come scrive il giornalista di RaiNews, “assetata di vicinanza e di fiducia”. Il Papa che – ha scritto un vaticanista – “conosce l’odore della vita” non si limita a un “grido di preghiera”, ma, in un momento difficilissimo della storia del mondo globalizzato, invita l’umanità a una profonda “conversione”, a un cambiamento radicale di mentalità.
Il libro, anche nei testi di Boff (tradotti dal sindacalista-pacifista Gianni Alioti), non rinuncia a un dialogo serrato tra paura e speranza, quest’ultima intesa come fattore energetico, mobilitante; come entusiasmo fattivo, scriverebbe il filosofo tedesco Ernst Bloch, nell’attesa fervente dell’adempimento.
Il legame tra Francesco e Leonardo Boff, afferma Pierluigi Mele, sta proprio nel loro collocarsi nella corrente del dinamismo della storia umana, nella “corrente calda” della profezia che pone il pensiero vissuto come ideale storico concreto, inevitabilmente connesso ad una lotta di liberazione.
Ma di quale liberazione stiamo parlando?
L’orizzonte di papa Francesco e di Leonardo Boff è quello di una scelta tra una cosmologia della dominazione, della conquista, del potere, e una cosmologia della cura e della relazione. Sta qui il passaggio fondamentale tra l’enciclica Laudato si’ e l’enciclica
Fratelli tutti, firmata ad Assisi e trasmessa all’umanità proprio nel tempo della pandemia.
La visione del mondo come fraternità universale, l’ecologia integrale di cui si nutre è non solo il sogno di Francesco di Buenos Aires e di Leonardo di Concordia, è un cammino sulla scia di Francesco d’Assisi. Neoliberismo e capitalismo sono, infatti, il contrario della cosmologia della cura, così come l’emergenza Coronavirus appare come un contrattacco e un avvertimento della Terra di fronte allo sfruttamento vorace delle risorse finite del Pianeta.
Il messaggio del libro non si ferma, però, alla denuncia dello stato delle cose. L’opportunità che si apre oggi – ci dicono Papa Francesco e Boff – non può essere sprecata perché, come ha scritto il sociologo polacco Zygmunt Bauman, è finito il “secolo degli spettatori”.
Si tratta quindi di agire e di fare presto, senza farsi ingannare dal maquillage, dal grande trucco del Green Wash di un capitalismo truccato, fintamente “verde”.
Se la globalizzazione, come scrive Francesco nell’enciclica Fratelli tutti, “ci ha resi più vicini, ma non più fratelli”, la risposta, la speranza, si sviluppa attraverso il ruolo liberatorio e coscientizzante della fraternità nella sua realizzazione pubblica. Una fraternità evangelica, capace di diventare, scrive ancora Mele nell’introduzione, “amore politico” e per la quale anche il dialogo interreligioso può fare molto.
Senza costruire alibi per gli Stati e i potenti della Terra, l’attenzione di Boff e di papa Francesco non può non rivolgersi soprattutto alle comunità locali (ecclesiali e non), ad un protagonismo dal basso che è condizione necessaria proprio per andare oltre “il secolo degli spettatori”. Un protagonismo che si nutre, certamente, di una profonda, inclusiva spiritualità e di esempi che ci parlano attraverso il linguaggio della profezia, ma anche dell’impegno concreto.
È così che Francesco e Leonardo, sulla scia del santo universale di Assisi, incontrano nelle pagine curate da Mele, tra gli altri, Charles de Foucauld, il grande islamista francese Luis Massignon, il “sindaco santo” Giorgio La Pira, la dimensione planetaria di padre Ernesto Balducci, un testo fondamentale anche se in parte ingiustamente dimenticato come la “Carta della Terra” (anno 2000), il naturalista francese Theodore Monod, il poeta brasiliano Vinicius De Moraes, Gandhi, lo psicologo Carl Gustav Jung, Marthin Luther King, Desmond Tutu, l’imam Al Azhar Al Tayyeb, e, infine, uno dei più grandi conoscitori di Francesco d’Assisi: Eloi Le Clerc, sopravvissuto all’inferno dei campi di sterminio nazisti di Buchenwald e Dachau.
In mezzo all’agonia il testo ci ricorda, citando il Cantico delle Creature, ma anche la tentazione di San Francesco tra carisma e potere, che una presenza diversa nel mondo, una fraternità umana sono possibili.
“Abitare la terra” è, lo scopriranno meglio i lettori, un libro sui sogni. Sogni che non rappresentano esercizi ascetici o “notturni”, ma che vengono immaginati e perseguiti nella consapevolezza di essere accanto e non sopra a tutti gli esseri della natura, formando, insieme, come ci ha ribadito anche la pandemia, una comunità di destino.
Un sogno-scommessa, insomma, quello di papa Francesco e Leonardo Boff, che solo se verrà percorso sino in fondo, e insieme, potrà salvarci da una minaccia terribile.
Un sogno che ci rinfranca, proprio come il salmo che Boff pone alla fine del volume e che dovremmo recitare insieme, forse ogni giorno: “Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me”.
Francesco Lauria
————————
Leonardo Boff, Abitare la terra. Quale via per la fraternità universale?, Castelvecchi, Roma, 2021 (a cura di Pierluigi Mele).
————————
“Abitare la terra”. Quale via per la fraternità universale?
Riccardo Cristiano
20 Luglio 2021 su Articolo 21.
L’epoca della pandemia seguita a porci sfida ormai esistenziali e un grande teologo, dall’America Latina ci avverte: “Di fronte a questo drammatico scenario in cui è in ballo il destino comune della Terra e dell’umanità sono stati prodotti tre documenti seminali: la Carta della Terra (2003), nata da un’ampia consultazione e approvata dall’UNESCO, e le encicliche di Papa Francesco Laudato si’. Enciclica sulla cura della Casa Comune (2015) e Fratelli tutti (2020). Tutti questi testi, coscienti della grave situazione del pianeta e della vita su di esso, propongono alternative paradigmatiche, capaci di proiettarci verso un percorso diverso e salvifico. Come mai prima d’ora nella storia siamo obbligati a prenderci carico della nostra sopravvivenza e decidere se vogliamo prolungarla o se porvi drammaticamente fine”.
La storia della teologia della liberazione non può prescindere dalla storia dei cristiani marxisti, che Papa Francesco ha ricordato magnificamente dicendo di loro che pensavo di essere gli ultimi cristiani e invece erano gli ultimi marxisti. Ma la storia della teologia della liberazione non prescindere neanche dalla domanda se esista una teologia che non è di liberazione. Purtroppo abbiamo viste molte teologie smarrire questa necessità di liberazione dell’uomo. Per questo uno dei più grandi teologi viventi, Leonardo Boff, padre della teologia della liberazione, si è compromesso per tutta la sua con i poveri: “si è compromesso, secondo il paradigma centrale della teologia della liberazione, con i poveri e gli ultimi”. Eppure i teocon hanno diffuso un cattocapitalismo che legittima non solo il liberismo economico, ma anche il privilegiare i ricchi, perché così si creerebbe una ricaduta di benessere sui poveri. La fermezza della presa di distanza di Papa Francesco da queste visioni è divenuta esplicita con le sue ultime due encicliche, Laudato si’ e Fratelli tutti, citate da Boff come due dei tre documenti che ci indicano la strada della liberazione dalle secche in cui ci troviamo. In particolare a queste due encicliche e soprattutto a Fratelli tutti è dedicato il nuovo volume, pubblicato in Italia da Castelvecchi, di Leonardo Boff, “Abitare la terra”, aperta da una bellissima dedica al collega di Rainews Pierluigi Mele che ne ha scritto la prefazione.
Mele presenta con sintesi e visione il lavoro di Boff, indicandoci da subito il legame tra l’autore e i citati testi di Francesco, in una importante citazione del grande teologo brasiliano: “Ora l’ecologia integrale e la teologia della liberazione hanno qualcosa in comune: entrambe partono da un grido. L’ecologia nasce dal grido degli esseri viventi, delle foreste, delle acque […] specialmente dal grido della Terra. […] E all’interno della categoria dei poveri deve essere incluso il Grande Povero che è la Terra, nostra Madre, la Terra torturata e crocifissa che dobbiamo far scendere dalla croce”. E’ vero, tanto che Mele può concludere così la sua prefazione: “Per questa loro capacità di ascolto dei poveri e degli ultimi, Papa Francesco e Leonardo Boff sono diventati fratelli di tutti, fratelli universali”. Non è la tesi di un “bergoglista”, tanto è vero che l’umanista planetario Edgar Morin, compiendo un un secolo di vita, ha detto: “Rendo omaggio a Papa Francesco, perché è il solo ad avere la coscienza di tutta l’umanità. Serve un cambio di rotta al mondo”. Che questo cambio di rotta serva lo percepiamo tutti, ma è Francesco che sa esprimerlo con la forza della sua visione radicalmente evangelica e quindi la sua piena accettazione dell’altro. La digressione è fratelli tutti, mentre l’economia attuale o ci rende con il consumismo “clienti tutti” o ci fa con la finanza soci tutti, ma mai ci fa fratelli. Il racconto evangelico del buon samaritano è un po’ la bussola narrativa di questo rieorientamento nell’enciclica di Francesco. Scrive al riguardo Leonardo Boff: “Attraverso i personaggi che popolano la parabola del buon samaritano, Papa Francesco sferza un ulteriore attacco all’economia politica che si traduce in una domanda cruda, diretta e determinante: “Con chi ti identifichi?”. Il racconto è noto. Un viandante viene piccato per strada e lasciato così, sanguinante. Passano degli uomini di Dio, dei sacerdoti, ma non si fermano. Si ferma invece un samaritano, l’eretico del tempo. E soccorre il malcapitato. Il senso è forte, evidente: il buon samaritano diventa così il modello dell’amore sociale e politico e della solidarietà illimitata.
Per questo l’amicizia sociale è al centro del libro e della riflessione cosmica di Boff, che prima di arrivare ai rapporti con il creato setaccia quelli dell’umano, di noi uomini, per poi affermare che il reset che ci occorre è quella di una cosmologia, abbandonando quella del dominio, con gli altri e con la natura. Non può che essere una la cosmologia opposta, quella che ci serve. Ma Mele ci riporta ancora all’economia, alla concretezza del fare, tanto cara a uomo post-ideologico come Francesco. E così riproduce i 12 punti scaturiti dall’incontro mondiale di giovani economisti The Economy of Francis: è una tabella di marcia per il nuovo presente: “1.Le grandi potenze mondiali e le grandi istituzioni economico-finanziarie rallentino la loro corsa per lasciare respirare la Terra. Il Covid ci ha fatto rallentare, senza averlo scelto. Quando il Covid sarà passato, dobbiamo scegliere di rallentare la corsa sfrenata che sta asfissiando la Terra e i più deboli;
2. venga attivata una comunione mondiale delle tecnologie più avanzate perché anche nei Paesi a basso reddito si possano realizzare produzioni sostenibili; si superi la povertà energetica – fonte di disparità economica, sociale e culturale – per realizzare la giustizia climatica;
3. il tema della custodia dei beni comuni (specialmente quelli globali quali l’atmosfera, le foreste, gli oceani, la Terra, le risorse naturali, gli ecosistemi tutti, la biodiversità, le sementi) sia posto al centro delle agende dei governi e degli insegnamenti nelle scuole, università, business school di tutto il mondo;
4. mai più si usino le ideologie economiche per offendere e scartare i poveri, gli ammalati, le minoranze e svantaggiati di ogni tipo, perché il primo aiuto alla loro indigenza è il rispetto e la stima delle loro persone: la povertà non è maledizione, è solo sventura, e responsabilità di chi povero non è;
5. che il diritto al lavoro dignitoso per tutti, i diritti della famiglia e tutti i diritti umani vengano rispettati nella vita di ogni azienda, per ciascuna lavoratrice e ciascun lavoratore, garantiti dalle politiche sociali di ogni Paese e riconosciuti a livello mondiale con una carta condivisa che scoraggi scelte aziendali dovute al solo profitto e basate sullo sfruttamento dei minori e dei più svantaggiati;
6. vengano immediatamente aboliti i paradisi fiscali in tutto il mondo perché il denaro depositato in un paradiso fiscale è denaro sottratto al nostro presente e al nostro futuro e perché un nuovo patto fiscale sarà la prima risposta al mondo post-Covid;
si dia vita a nuove istituzioni finanziarie mondiali e si riformino, in senso democratico e inclusivo, quelle esistenti (Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale) perché aiutino il mondo a risollevarsi dalle povertà, dagli squilibri prodotti dalla pandemia; si premi e si incoraggi la finanza sostenibile ed etica, e si scoraggi con apposita tassazione la finanza altamente speculativa e predatoria; le imprese e le banche, soprattutto le grandi e globalizzate, introducano un comitato etico indipendente nella loro governance con veto in materia di ambiente, giustizia e impatto sui più poveri;
le istituzioni nazionali e internazionali prevedano premi a sostegno degli imprenditori innovatori nell’ambito della sostenibilità ambientale, sociale, spirituale e, non ultima, manageriale, perché solo ripensando la gestione delle persone dentro le imprese, sarà possibile una sostenibilità globale dell’economia;
gli Stati, le grandi imprese e le istituzioni internazionali si prendano cura di una istruzione di qualità per ogni bambina e bambino del mondo, perché il capitale umano è il primo capitale di ogni umanesimo;
le organizzazioni economiche e le istituzioni civili non si diano pace finché le lavoratrici non abbiano le stesse opportunità dei lavoratori, perché imprese e luoghi di lavoro senza una adeguata presenza del talento femminile non sono luoghi pienamente e autenticamente umani e felici;
chiediamo infine l’impegno di tutti perché si avvicini il tempo profetizzato da Isaia: «Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra» (Is 2, 4). Noi giovani non tolleriamo più che si sottraggano risorse alla scuola, alla sanità, al nostro presente e futuro per costruire armi e per alimentare le guerre necessarie a venderle. Vorremmo raccontare ai nostri figli che il mondo in guerra è finito per sempre.” Punti che Leonardo Boff sa ricapitolare culturalmente così: “Il paradigma del potere e la pretesa dell’essere umano di apparire come un dominus (signore e padrone) su tutto ciò che esiste e vive – piuttosto che essere frater (fratello) di tutti e con tutti – non rispondono ai gravi problemi che l’uomo stesso ha creato. Dobbiamo necessariamente cambiare e cercare un altro cammino, poiché questo ci porta su una strada senza ritorno.
Sia la Carta della Terra che le due encicliche di ecologia integrale di Papa Francesco si sforzano di presentare altri principi e nuovi valori che possono illuminarci a intraprendere un percorso di salvezza. […] L’ultima enciclica sociale Fratelli tutti rappresenta un appello di Papa Francesco angosciato e speranzoso al tempo stesso. Angosciato dalla chiara consapevolezza che siamo tutti «sulla stessa barca e che o ci salviamo tutti insieme o nessuno si salva». Speranzoso nella fiducia verso la creatività umana che può progettare un altro tipo di mondo non ancora conosciuto, basato cioè su quanto di più umano c’è nell’uomo: l’amore, la solidarietà, la cura, il senso di una fratellanza universale non solo tra gli esseri umani, ma anche con tutti gli altri esseri della natura e una totale apertura all’Infinito, al Dio che si è presentato come un appassionato «amante della vita» che abita dentro di noi”.
Oggi sabato 7 agosto 2021
——————-Opinioni, Commenti e Riflessioni————————
Fondamentalismo cristiano e destra negli USA
7 Agosto 2021
30 Novembre 2008
Gianfranco Sabattini su Democraziaoggi.
Furio Colombo ne Il Dio d’America (2008), persegue l’intento di fornire suggerimenti per orientarsi nel dibattito che agita da quasi un trentennio la società americana. Con la campagna elettorale del 1979, si sarebbe inaugurato l’ingresso tra le componenti del confronto politico americano di una “vasta e bene organizzata […]
—————————————————-
Orooo! La staffetta italiana maschile dell’atletica leggera formata da Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Lorenzo Patta e Fausto Desalu, ha vinto l’oro della 4×100!
Oggi venerdì 6 agosto 2021
——————-Opinioni, Commenti e Riflessioni————————
Moralità del welfare e reddito di cittadinanza
6 Agosto 2021
25 Ottobre 2008
Gianfranco Sabattini su Democraziaoggi.
Laura Pennacchi, già sottosegretario al Tesoro nel governo Ciampi, ha pubblicato di recente un volume (La moralità del welfare. Contro il neoliberismo populista, 2008) su un tema che costituisce da tempo oggetto della sua riflessione. Le sue prese di posizione contro chi vorrebbe screditare, da posizioni neoliberiste, il […]
————————