Monthly Archives: giugno 2020
Che succede?
I PARTITI, LE ZUFFE, LE RIFORME (A PAROLE), E LA SCUOLA
24 Giugno 2020 su C3dem.
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I SUPERPOTERI DI GUALTIERI. I MIGRANTI. ECOLOGIA E PANDEMIA
24 Giugno 2020 su C3dem.
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Oggi venerdì 26 giugno 2020
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—————————Opinioni, Commenti e “Riflessioni, Appuntamenti———–
L’insularità non è solo un fatto geografico, è un fatto storico-culturale
26 Giugno 2020
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Ieri sono stato sentito dalla Commissione Affari costituzionali del Senato in audizione informale sul disegno di legge costituzionale n. 865 sul riconoscimento insularità, composto da un articolo unico:
Art. 1.
All’articolo 119 della Costituzione, dopo il quinto comma è inserito il seguente: «Lo Stato riconosce il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità e dispone le misure necessarie a garantire un’effettiva parità e un reale godimento dei diritti individuali e inalienabili». […]
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I PARTITI, LE ZUFFE, LE RIFORME (A PAROLE), E LA SCUOLA
24 Giugno 2020 su C3dem. [segue]
ASviS: aggiornamento delle analisi regionali al 2018. Il dato sardo.
L’ASviS pubblica l’aggiornamento delle analisi regionali al 2018, che evidenziano una forte divisione territoriale per i Goal riguardanti la povertà, i servizi igienico-sanitari, il lavoro, le diseguaglianze, l’ambiente. Meglio innovazione e cultura, ma ancora lontani dalla media europea (23/06/2020).
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La Sardegna migliora sensibilmente per il Goal 7 e, in misura minore, per gli Obiettivi 4 e 12. L’indicatore sintetico del Goal 7 mostra una variazione positiva grazie alla forte crescita dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, che aumenta complessivamente di 18 punti percentuali, attestandosi al 34% nel 2018. L’Obiettivo 4, relativo all’istruzione, deve la sua performance positiva all’incremento della quota di persone di 25-64 anni che hanno ottenuto un diploma di scuola media superiore e all’aumento della quota di laureati nella fascia di età 30-34 anni. La variazione peggiore è relativa al Goal 1, a causa dalla crescita dell’incidenza della povertà relativa e degli individui in famiglie a bassa intensità lavorativa.
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A proposito di Agenda Onu 2030 e Sardegna, un commento.
Mi ha meravigliato che nei rapporti Crenos e Banca d’Italia sull’economia della Sardegna 2020 non si faccia neppure cenno all’Agenda Onu 2030. Mi sarei aspettato un ragionamento sull’utilizzo dei 17 Obbiettivi per lo sviluppo sostenibile perlomeno nelle conclusioni, soprattutto in quelle del Crenos. A mio avviso una grave lacuna. Anche in considerazione dell’adesione dell’Italia all’Agenda, che peraltro il Governo è impegnato a declinare nei piani di sviluppo a livello nazionale, così come le Regioni al livello decentrato.
A onor del vero dell’Agenda Onu 2030 ha parlato Maria Del Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari, nel suo saluto iniziale all’evento della Banca d’Italia (martedì 22 giugno 2020). Rendiamo merito. (f.m.).
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Oggi giovedì 25 giugno 2020
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Scuola. C’è un assalto alla formazione del cittadino consapevole
25 Giugno 2020
Rosamaria Maggio su Democraziaoggi.
PREMESSA
L’assalto continuo alla scuola e in particolare a tutto quanto può condurre verso la costruzione del cittadino consapevole e responsabile, lascia senza fiato.
Abbiamo, noi insegnanti, lavorato per decenni avendo a cuore la formazione del cittadino, sia che si insegnassero discipline umanistiche che scientifiche. E noi del CIDI in particolare lo abbiamo fatto nel segno […]
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Analisi. Un nuovo modello di sviluppo per lavorare meno ma tutti
Francesco Gesualdi giovedì 25 giugno 2020 su Avvenire.
Il lockdown ci ha dimostrato quanto sia necessario contenere produzione e consumi se vogliamo ridurre in maniera significativa il nostro impatto sulla natura.
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Associazione Terzjus. Osservatorio di diritto del Terzo Settore, della filantropia e dell’impresa sociale.
Che succede?
C3DEM. AREA TEMATICA: LA NOSTRA RASSEGNA
GIUSTIZIA, LAVORO, PARTITI. I POPULISMI E IL SINDACO DI VARSAVIA
23 Giugno 2020 su C3dem.
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LA SOCIETÀ APERTA E LE VIE DELLA CRESCITA
23 Giugno 2020 su C3dem.
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IL LIMITE DELLA VITA. OMOFOBIA. DOVERE D’ACCOGLIENZA. LA STORIA E LE STATUE
22 Giugno 2020 su C3dem.
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PROBLEMI DEL LAVORO E IL CASO BENTIVOGLI
22 Giugno 2020 su C3dem.
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LO STATO, IL MERCATO, IL RECOVERY FUND, I GIOVANI E IL BUON GOVERNO
22 Giugno 2020su C3dem.
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L’EUROPA E IL MONDO DOPO LA PANDEMIA. APPUNTI
21 Giugno 2020 su C3dem.
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I PARTITI IN SUBBUGLIO. LA MAGISTRATURA DA RISANARE
21 Giugno 2020 su C3dem.
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L’ITALIA E IL CONFRONTO NELL’UNIONE EUROPA SUL RECOVERY FUND
19 Giugno 2020 su C3dem.
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Oggi mercoledì 24 giugno 2020
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Election day, come si ferisce una democrazia
24 Giugno 2020
Alfiero Grandi su Democraziaoggi.
La tornata elettorale unica per il voto – regionali, comunali e referendum costituzionale – nei giorni 20-21 settembre, non ha reali motivazioni se non l’interesse del M5s a trarre un vantaggio per far passare il taglio dei parlamentari, vulnus per la rappresentanza.
Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad una sceneggiata poco edificante. Pur di costringere […]
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USA. Trump: una presidenza che sta scivolando verso la disperazione
La battaglia delle mascherine .
di Marino de Medici.
L’America è spaccata a metà su una molteplicità di fronti che riconducono alla battaglia elettorale, che sarà decisa – convengono praticamente tutti gli osservatori – dal decorso della pandemia e dell’economia. Il contrasto più sconcertante è quello sulle mascherine di protezione. Una massa di americani si è sollevata contro le disposizioni statali e cittadine che impongono l’uso delle mascherine come se queste fossero un’imposizione tirannica invece che misure di controllo consigliate dalla scienza contro il coronavirus. Sono molti gli esercizi commerciali che violano deliberatamente le restrizioni precauzionali mentre vaste ammucchiate di festaioli di molti stati, dall’Arizona alla Florida, ignorano completamente le regole che impongono il distanziamento. Altri ancora, e non sono pochi, si sono semplicemente stancati di osservare le precauzioni prescritte da amministratori e autorità sanitarie.
L’America assiste allo sconcertante confronto tra stati sulle due coste, dove la Florida non impone l’impiego delle mascherine mentre nella California sono obbligatorie. In pratica, la pandemia è un altro campo in cui gli americani
sono divisi a motivo delle loro ideologie e simpatie politiche. Per alcuni la mascherina è sinonimo di accettazione di un dovere pubblico e della disponibilità ad accettare il sacrificio individuale per il bene pubblico. Per altri,le mascherine rappresentano l’ennesimo tentativo di espansione del potere federale ed una violazione delle libertà personali. Il presidente Trump ha incoraggiato la politicizzazione del confronto, con il chiaro intento di fomentare accesi contrasti e divisioni che egli spera possano ricreare il clima che lo portò sorprendentemente alla Casa Bianca.
Entro un paio di settimane, intanto, sapremo se il comizio all’aperto a Tulsa, cui sono intervenute poche migliaia di sostenitori invece dell’adunata che il presidente si aspettava, sia stato un disastro per la pubblica sanità oppure uno stimolo per la rielezione. In parole povere, Trump ha fatto una scommessa usando come posta le vite dei suoi fedelissimi. Gli osservatori possono scommettere a loro volta che Trump punterà ancora su oceanici comizi alla barba dei dati che registrano una crescente percentuale di contagi. Il comizio di Tulsa è stato un grosso errore anche perchè la macchina elettorale di Trump aveva pompato le aspettative in termini di partecipazione e di impatto sulla platea generale dell’elettorato. Lo stesso discorso del presidente ha confermato il sospetto di molti osservatori che il presidente abbia problemi psicologici che lo rendono incoerente. E’ questa un’altra importante ragione perchè il candidato democratico Biden osservi un basso profilo, lasciando che Donald Trump si autodistrugga.
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Oggi martedì 23 giugno 2020
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Palamara e dintorni. Oggi chi affronta sereno il giudizio?
23 Giugno 2020
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
L’interlocuzione è ineliminabile da qualsiasi attività collettiva che si concretizzi in una decisione. Anzi sarebbe pericolosa, perché sicuramente antidemocratica e unilaterale, la scelta di persone per la formazione di organi senza una vasta consultazione e senza una seria ponderazione sui candidati reali o possibili. Non mi scandalizza, dunque, che anche i magistrati seguano questa […].
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Oggi in diretta alle ore 17. Successivamente potrà essere visionato sullo stesso sito web: https://www.youtube.com/watch?v=ObD10beqYtg
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“El día después”: il giorno dopo
ALLARME PER IL DISASTRO CHE VIENE
La Pandemia ha scoperto e aggravato le diseguaglianze sociali ed econonomiche esistenti. Ma se non si rovescia il corso degli eventi, la devastazione sarà irresistibile. La lotta dei popoli, la resistenza nonviolenta, “Costituente Terra”. “Il giorno dopo” è oggi.
Adolfo Perez Esquivel (premio Nobel per la Pace), su Costituente Terra.
I.- El día después de la Pandemia, es hoy
El mundo está sufriendo las consecuencias de la Pandemia del Coronavirus, tenemos que hablar en tiempo presente y saber que esto no terminó, estamos al comienzo de cambios profundos en las relaciones humanas, en lo social, económico, político y espiritual.
El día después, es hoy y urge reflexionar sobre la grave situación mundial que provoca la pandemia y los conflictos entre los intereses económicos y políticos que buscan continuar su expoliación a los pueblos más pobres, imponiendo políticas que son parte del colonialismo y esclavitud que generan la dependencia y sometimiento, que afectan la vida de los pueblos, como son la deuda externa que genera más pobreza y hambre en el mundo y que debieran ser canceladas en su totalidad por ser ilegítimas.
La Pandemia del coronavirus deja al descubierto la desigualdad social y económica, situación que ha llevado al estallido de la pandemia del Miedo y del Hambre provocando el alto índice de desempleo en países ricos con recursos económicos y tecnológicos, como los Estados Unidos que en su política neoliberal deja a más de 41 millones de desocupados. El abandono de la salud pública ha provocado hasta el momento más de 111.000 muertos por el coronavirus. La crisis económica y política golpea en los países ricos del norte y agudiza la pobreza a los países empobrecidos del Sur.
Hasta el momento no existe antídoto o vacuna para enfrentar la pandemia sólo se pueden aplicar medidas sanitarias de prevención y de higiene para evitar que se expanda el contagio del virus silencioso y mortal.
El Covid 19 no tiene fronteras, no selecciona ideológicas de naciones o clases sociales y continúa provocando miles de muertes y tensiones sociales dejando en la superficie la grave situación social de discriminación y pobreza. El miedo provoca la inseguridad y algunas personas sufren la acción sicológica de pánico por las condiciones de encierro impuesto por las restricciones a la circulación. Es necesario generar políticas de seguridad social y la solidaridad con las poblaciones más afectadas, las villas, asentamientos, favelas, callampas, tugurios. La pobreza cambia de nombre en cada país, pero en todos lados tiene el mismo rostro.
La resistencia social, y la participación de la comunidad son necesarias para evitar que cunda el miedo y contrarrestar la propaganda de medios de comunicación que buscan imponer el pensamiento único que condiciona los comportamientos sociológicos, sicológicos y políticos.
El miedo paraliza y del miedo a la cobardía hay un solo paso, lleva a la perdida de la identidad y valores. Vemos con preocupación la acción de sectores sociales que han desatado la violencia contra los médicos/as, enfermeras/os por miedo a contaminarse y rechazan y amenazan a los profesionales de la salud cuando regresan a sus hogares, olvidando que son ellos los que cuidan la salud de la población, incluso de quienes los atacan.
Sectores de la oposición al gobierno argentino y algunos medios de comunicación, han iniciado acciones a fin de “romper la cuarentena” acusando al gobierno de imponer políticas totalitarias al impedir la libre circulación. Se movilizan en manifestación pública, con cacerolazos sin medir los riesgos para su propia salud y de la población expuesta a la Covid 19. El presidente Alberto Fernández, acompañado por gobernadores, técnicos, médicos, personal sanitario y dirigentes de la oposición fue muy claro y contundente : “lo más urgente es salvar vidas. La situación que estamos viviendo no terminó”. Es necesaria la colaboración y apoyo de toda la población y ser solidarios con nuestro pueblo.
América Latina se encuentra en situación de fragilidad sanitaria, los hechos ponen al descubierto la grave situación de Países hermanos como Ecuador, Colombia y Chile donde la respuesta del gobierno chileno a los reclamos sociales es la represión.
Es preocupante la situación del pueblo de Brasil y el comportamiento de sectores que apoyan al presidente Jair Bolsonaro, con su prédica violenta y desprecio a las mujeres, a los negros, a los favelados, apoyando la violencia social contra los indígenas y pobres; un gobierno que provoca los incendios de la floresta en la Amazonía y pone en peligro la biodiversidad, la fauna y vida de las comunidades indígenas y rechaza los cuidados frente a la Pandemia del coronavirus provocando el aumento de infestados y muertes .
Leonardo Boff se manifiesta dolorido y preocupado por la grave situación que vive el pueblo de Brasil y expresa que existe una dimensión sombría en los comportamientos de la población y que en muchos casos aún persisten las sombras del colonialismo y la esclavitud…
A pesar de lo señalado hay que encontrar la fuerza de la esperanza, en la solidaridad entre las personas y los pueblos. Bien dice la canción de Fito Páez-“ No todo está perdido…” Está la resistencia y solidaridad de pueblos en el mundo y uno de los grandes ejemplos para la humanidad son la Brigada Médica Henry Reeve de Cuba que desde hace varias décadas están en los países más pobres y necesitados. Hoy la Brigada se encuentra enfrentando la Pandemia del Coronavirus en 21 países.
El coraje del pueblo cubano es admirable y alentador para la humanidad y una luz de esperanza.
II.- La Pandemia del Hambre
En la Pandemia del Covid 19 se ha agudizado las situaciones económicas y políticas que se han vuelto incontrolables, como el hambre que sufren muchos pueblos en el mundo, provocando las migraciones forzadas por los conflictos armados y la destrucción del medio ambiente que sufren miles de refugiados que huyen de sus países del terror y los miedos al desamparo y el hambre, buscando nuevos horizontes de vida con sus familias.
El Coronavirus es el resultado consecuencia de la los grandes intereses económicos impuestos por los Países ricos, provocando la deforestación, la contaminación de ríos y mares, la destrucción del ambiente, la desertificación y el uso y abuso de los recursos y bienes naturales.
Josué de Castro quien fuera Director de la FAO, en su libro “La geografía del Hambre”, publicado en 1968, dice que: “El hambre es la manifestación biológica de una enfermedad sociológica”. Señala los peligros que acechan por la desigualdad y la discriminación “los pobres no duermen porque tienen hambre y los ricos no duermen porque tienen miedo a los que tienen hambre”.
El sistema mundial está en crisis y paralizada por la pandemia, a pesar de la grave situación el neoliberalismo continúa con su política de concentración y explotación. De continuar este camino el mundo se dirige hacia catástrofes o a un suicidio colectivo. Los pueblos cansados de ser sometidos y esclavizados por un sistema injusto que somete el presente e hipoteca el futuro, se levantan en rebeldía reclamando alternativas y cambios en sus países y en el orden internacional en total desorden.
Un científico nos llama a la reflexión, el Paleontólogo Theilard de Chardin, SJ. , quien realizo sus excavaciones y trabajos de investigación en China, donde publica una de sus obras de mayor trascendencia “El Fenómeno Humano”, señala que la evolución de la vida planetaria y el universo se sostiene en tres ejes fundamentales que se interrelacionan profundamente y es necesario tener presente por ser parte del Todo en la creación, “la biogénesis, la antropo-génesis y la cosmos-génesis”, en su permanente evolución “ascendente y convergente”, hacia la síntesis de la evolución humana y planetaria. Cuando se destruye la biodiversidad de la Madre Tierra se pone en peligro el equilibrio planetario y las necesidades del ser humano y la vida generando la violencia que está viviendo la humanidad.
En el Punto Crucial Fritjof Capra científico, físico que encuentra una relación profunda entre la ciencia y la espiritualidad señala que: “Vivimos en un mundo caracterizado por sus interconexiones a nivel global en que los fenómenos biológicos, psicológicos, sociales y ambientales, son todos recíprocamente independientes. Para describir este mundo de manera adecuada, es necesario una perspectiva ecológica que la concepción cartesiana del mundo no nos puede ofrecer”.
Es necesario el pensamiento y mirada holística, integral de la vida. Necesitamos generar nuevos paradigmas, una nueva visión de la realidad, una transformación fundamental de nuestro pensamiento y de nuestra percepción y valores.
El “ Neue Zurcher Zeifung” de Suiza- Nzz,25.4.2020, publicó un artículo de un grupo de investigadores utilizando bases de datos de genomas y mapas de distribución, virólogos, zoólogos, ecologistas y bio-informáticos, dirigidos por Kevin Olival de EcoHearlt Aliance, señalando que debemos saber para qué tenemos que prepararnos. El cálculo del modelo se basa en los datos de 2085 especies de virus detectados en animales mamíferos. 584 de ellos son capaces de propagarse a los humanos, como el coronavirus. Se espera que la gran mayoría de los virus provengan de las selvas tropicales de América, Asia y África, es decir de regiones que los humanos están invadiendo, fragmentando y destruyendo completamente los ecosistemas originales y cada vez más. La quema de la Amazonía provocada por la especulación financiera nos pone frente a uno de los más graves desastres que vive la humanidad.
La responsabilidad de la devastación que sufre el mundo está en las corporaciones trasnacionales que privilegian el capital financiero sobre la vida de los pueblos, afectando el equilibrio de la biodiversidad y poniendo en peligro a la Madre Tierra y todo el sistema planetario.
La alerta es detener inmediatamente la destrucción de las selvas si queremos salvar la vida planetaria y salvar a la humanidad. La quema, destrucción y desmontes de gran parte de los bosques, dañan la vida, los territorios de los pueblos indígenas y su forma de vida y cultura víctimas de la violencia y han introducido en las comunidades la Pandemia del Coronavirus.
III.-El desafío es hoy, no el día después
Los justificativos de los grandes empresarios y gobiernos defienden sus intereses económicos y políticos y afirman que el mundo cuenta con grandes avances y tecnología para enfrentar el hambre, sin embargo, limitarse a introducir tecnología en un sistema corrompido por las desigualdades sociales nunca resolverán el problema del hambre, por el contrario lo empeorará, como lo señala F. Capra. A pesar que se produce más comida en el mundo, cada vez hay más personas con hambre. En los países pobres en general hay más comida y menos para comer.
Los pueblos están dejando de ser espectadores y se asumen como protagonistas y constructores de sus propias vidas e historia y luchan por su liberación, los mueve y da fuerza la indignación por las situaciones de injusticias que soportan por las fuertes desigualdades de hambre y pobreza, buscando la construcción de sociedades comunitarias libres y soberanas. Existen experiencias en diversos países que asumieron sus luchas contra la desigualdad, el hambre y el derecho a la democracia e igualdad entre todos y /das y la vigencia de los derechos humanos y de los pueblos.
Hay que hacer memoria, que nos ilumina el presente. Hace varios años en Argentina, con la CTA- Central de Trabajadores Argentinos – junto a organizaciones y dirigentes sociales, como Alberto Morlachetti; el Padre Carlos Cajade y Victor de Gennaro entre otros/as se realizó en todo el país la “Marcha de los Chicos del Pueblo” levantando el derecho a la alimentación y a una vida digna, denunciando que: “ El hambre es un crimen”.
Durante el gobierno de Ignacio Lula da Silva en Brasil, lanzó la Campaña Hambre O, implementando políticas productivas y sociales que lograron sacar de la situación de hambre y pobreza extrema a más de 40 millones de personas. Reconocida por la FAO.
Una de las luchas más significativas es el MST- Movimiento de los sin Tierra- de Brasil, los/las campesinos/as tomaron tierras improductivas y fueron puestas en producción de alimentos, la formación de cooperativas y desarrollo logrando construir escuelas y generando políticas integrales y culturales de vida digna para el campesinado. La tierra es de quien la trabaja.
Otras experiencias de producción y comercialización de pequeños y medianos productores rurales con fuerte sentido cooperativo y comunitario, con escuelas bilingües fueron las Ligas Agrarias en Argentina y en Paraguay y muchas otras experiencias se desarrollaron en diversos países latinoamericanos y en continentes de Africa y Asia.
La lucha contra el hambre es lograr la soberanía alimentaria y tener presente que la alimentación, en cada región y cada comunidad son parte de su cultura. Superar el hambre en el mundo no está en manos de las grandes corporaciones, ni en los monocultivos y agro-tóxicos, que generan la dependencia y sometimiento de los productores agrarios. La soberanía alimentaria está en la producción y desarrollo integral de los pequeños y medianos productores rurales, su comunión con la Madre Tierra, los bancos de semillas orgánicas, la biodiversidad y producción comunitaria y que los gobiernos deben ayudar, proteger y cuidar.
Los objetivos y políticas de la ONU, la FAO y la UNESCO, como otros organismos internacionales y nacionales, han logrado avances en bien de la humanidad, a pesar de las fuertes presiones e intereses económicos y políticos que deben soportar. Aún falta la constitución de un organismo jurídico internacional que ponga límite y sanciones a quienes destruyen el ambiente y ponen en riesgo a la humanidad y a la Madre Tierra.
Las grandes empresas continúan la devastación, quema y destrucción del ambiente contaminando la tierra, ríos y mares.
La Academia de Ciencias del Ambiente de Venecia, con su Director el Jurista Antonino Abrami, ex magistrado de la Corte de Venecia, ha iniciado la campaña llamando a la conciencia de gobiernos y organismos internacionales sobre la necesidad de la creación del “Tribunal Penal Internacional para juzgar los crímenes de lesa humanidad contra el ambiente”. Se necesita aplicar el Art.7 del Estatuto de Roma y ampliar las facultades jurídicas contra los crímenes al ambiente e integrarlo en el Tribunal Penal Internacional para juzgar los crímenes de Lesa Humanidad.
En Roma en diciembre del 2019 se presentó la Constitución de la Tierra por Raniero La Valle, propuesta a la cual nos sumamos y apoyamos, de generar nuevos paradigmas de vida y relación del ser humano con la Madre Tierra. La urgencia de convocar a científicos, intelectuales, campesinos y organizaciones sociales a fin de generar un Nuevo Contrato Social, donde el derecho e igualdad de grandes y pequeños permita alcanzar el equilibrio con la Madre Tierra.
Es necesario hacer realidad el Preámbulo de las Naciones Unidas cuando proclama: “Nosotros los Pueblos del Mundo”. “ A reafirmar la fe en los derechos fundamentales del hombre, en la dignidad y el valor de la dignidad de la persona humana, en la igualdad de derechos de hombres y mujeres y de las naciones grandes y pequeñas”. El Preámbulo de las Naciones Unidas es claro y contundente, es la voz de los pueblos que reclaman el Derecho a la Paz.
Es urgente éste llamado ya que los responsables que provocar la destrucción y saqueo de los bienes y recursos naturales, actúan con total impunidad jurídica sin recibir sanción alguna.
La Pandemia del coronavirus afecta al mundo en todos los niveles y transforma la realidad, nos enfrenta con la necesidad de cambios estructurales en las relaciones entre las personas y los pueblos y nos señala que la humanidad debe cambiar su pensamiento y construir nuevos caminos.
El Papa Francisco en la Enciclica Laudato Si que diera a conocer hace 5 años, señala que se alza el clamor de la humanidad de poner la mente y el corazón en proteger la Casa Común que nos abarca a todos y todas, en respetar la Creación y en saber que el ser humano no es dueño de la Madre Tierra, es parte del todo.
La humanidad debe volver a generar el equilibrio en cada uno de nosotros/as y con el prójimo, con nuestro pueblo, con la Madre Tierra, con el Cosmos y con Dios. Tener la mirada de integración y unidad en la diversidad.
Cuando se quiebra el equilibrio de la biodiversidad, se genera la violencia con las graves consecuencias que provoca a la Tierra, víctima de los intereses y explotación de sus bienes y recursos. Los desafíos son enormes pero hay que asumirlos sumando voluntades, superando el “monocultivo de las mentes” que impone el pensamiento único con los tóxicos de la propaganda. La crisis hace temblar las reglas que habían sido normales hasta el momento.
El escritor Leopoldo Marechal decía que: “Del Laberinto se sale por arriba”. Uno de los pasos a dar es compaginar lo urgente con lo importante, sin sacrificar lo uno y lo otro. [segue]
Oggi lunedì 22 giugno 2020
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—————————Opinioni, Commenti e “Riflessioni, Appuntamenti—————————–
Taglio del parlamento, Bonomi, Conte, Lagarde, uno sguardo di insieme
22 Giugno 2020
Alfiero Grandi su Democraziaoggi.
Gli stati generali – al di là del nome altisonante – possono essere utili a condizione che governo e maggioranza siano in grado di tradurre il lavoro in progetti precisi di governo. La sede di confronto c’è, le opinioni espresse fanno comprendere pregi e limiti delle diverse posizioni, le differenze sono evidenti. Colpisce la […]
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STATI GENERALI: PERCHE’ NON PROPORLI ANCHE E SOPRATTUTTO PER LA SARDEGNA? di Federico Francioni su Fondazione Sardinia.
Le preoccupazioni del “Pompiere della sera” – Fare storia è una cosa seria – Tra Francia e Sardegna – Le oligarchie autoreferenziali dicono no agli Stati generali – Un New Deal per la Sardegna, correlato ad uno globale – Conclusioni: Stati generali ed Assemblea costituente sarda per accelerare la transizione ecologica.
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America, America.
Il paradiso americano
LA CATASTROFE SANITARIA NEGLI STATI UNITI
Per non rischiare “il socialismo”, che ognuno si arrangi e le Assicurazioni prosperino. Una spesa sanitaria pubblica e privata che non produce salute, seleziona i pazienti ed è la più improduttiva nel mondo, raggiungendo il 18 per cento del PIL
Oggi domenica 21 giugno 2020
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—————————Opinioni, Commenti e “Riflessioni, Appuntamenti—————————–
Carbonia. Dai Verbali delle riunioni e delle assemblee, i primi mesi di vita del Partito comunista
21 Giugno 2020
Gianna Lai su Democraziaoggi.
Un momento importante della nascita della vita democratica a Carbonia: la creazione delle sezioni comuniste. L’inizio della storia del centro minerario in questo blog il 1° settembre 2019.
Nel corso del 1944, il tesseramento al Partito comunista, iniziato verso la fine del ‘43, raggiunge a Carbonia i 700 iscritti, tutti di sesso maschile, 188 i continentali […]
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Notizie di interesse per il Terzo Settore
Atto di indirizzo recante, per l’anno 2020, l’individuazione degli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento e delle linee di attività finanziabili attraverso il Fondo per il finanziamento di progetti e di attività di interesse generale nel Terzo settore, di cui all’articolo 72 del Codice del Terzo settore, nonché attraverso le altre risorse finanziarie specificamente destinate al sostegno degli enti del Terzo settore di cui all’articolo 73 del Codice medesimo.