Monthly Archives: luglio 2019

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Notizie da
Chiesa di tutti Chiesa dei poveri
Newsletter n. 158 del 28 luglio 2019

LA VIOLENZA È VICINA

Care Amiche ed Amici, [segue]

Oggi domenica 28 luglio 2019

lampadadialadmicromicroEstate 2019. La nostra news non va in ferie. Tuttavia vi accompagnerà fino a metà settembre con ritmi più lenti, senza obblighi di scadenze quotidiane. Godetevi e godiamoci un periodo di rallentamento, di tempi lenti, per quanto ci è possibile. Buona estate a tutti noi e non perdiamoci di vista!
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———————Opinioni,Commenti e Riflessioni———————————
Elezioni a Cagliari, scatta il ricorso al Tar per l’annullamento del voto.
28 Luglio 2019.
A.P. su Democraziaoggi. .
Il centrosinistra ha presentato il ricorso per l’annullamento delle elezioni comunali a Cagliari dello scorso 16 giugno vinte dal candidato di centrodestra, l’attuale sindaco Paolo Truzzu.
L’impugnazione, come d’uso, è stata sottoscritta da un elettore e da alcuni candidati non eletti, ma è appoggiato dal tutto il centrosinistra ed è firmato dagli avvocati Giuseppe Andreozzi, Giuseppe [...]

La storia della medicina

piero-di-liciadi Piero Marcialis, su fb.
26. Andrea Vesalio (Andreas van Wesel).

Nasce a Bruxelles il 31 dicembre 1514, nella famiglia e nell’epoca giusta. Medici il nonno, il bisnonno e il trisavolo, il padre farmacista di Carlo V; l’epoca il Rinascimento.
Appassionato di anatomia, fin da fanciullo si diverte a sezionare piccoli animali, fa i suoi studi a Lovanio e poi a Parigi. Perfeziona lo studio sottraendo cadaveri, non senza rischi personali.
Compiuti gli studi a Parigi viene in Italia, a Venezia, dove entra in amicizia con un connazionale, Jan Stephan van Calcar, studente di Belle Arti e allievo del Tiziano. [segue]

Oggi sabato 27 luglio 2019

lampadadialadmicromicroEstate 2019. La nostra news non va in ferie. Tuttavia vi accompagnerà fino a metà settembre con ritmi più lenti, senza obblighi di scadenze quotidiane. Godetevi e godiamoci un periodo di rallentamento, di tempi lenti, per quanto ci è possibile. Buona estate a tutti noi e non perdiamoci di vista!
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Fra strumentalizzazione politica dei fatti di Bibbiano e d.l. Pillon sugli affidi, a rischio vent’anni e più di evoluzione laica del Paese. E soprattutto a rischio bambini e minori.
27 Luglio 2019
Tonino Dessì su Democraziaoggi.
La strumentalizzazione politica dei fatti penali oggetto dell’indagine della Procura di Reggio Emilia rischia di far arretrare ogni consapevolezza dell’intero processo -tuttora incompiuto e incompleto- di adeguamento dell’ordinamento e dei servizi finalizzati alla tutela civile minorile.
Sotto quella strumentazione sta riemergendo l’iceberg di una messa in discussione dei fondamenti […]

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Agenda ONU 2030: missione impossibile?

Troppi ritardi, per l’Agenda 2030 serve una marcia in più

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L’High-level political forum ha testimoniato una grande mobilitazione, ma anche molte difficoltà nella realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Ora la parola passa ai Capi di Stato e di Governo dei Paesi Onu. 25/7/2019
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di Donato Speroni, ASviS.

Quattro anni dopo l’approvazione unanime dell’Agenda 2030, i Paesi delle Nazioni Unite discuteranno lo stato di attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile nell’Assemblea generale del prossimo settembre. Nei giorni scorsi però, nel corso dell’High-level political forum (Hlpf), la riunione annuale che fa il punto sulla realizzazione degli SDGs, il vicesegretario generale dell’Onu Liu Zhenmin ha già anticipato i principali punti che dovranno essere discussi a settembre:

- La realizzazione dei Sustainable development goals (SDGs) è resa più impegnativa dal rallentamento dell’economia, che cresce a un ritmo inferiore dell’1% rispetto alla crescita media del quindicennio 2001 – 2015, quando il mondo era impegnato nei Millennium development goals (MDGs), i predecessori dei SDGs. E la situazione potrebbe peggiorare.

- La popolazione globale raggiungerà 8,5 miliardi nel 2030. Questa dinamica può offrire un dividendo demografico ai Paesi in via di sviluppo che disporranno di abbondante manodopera, ma molti giovani potrebbero restare esclusi dal mondo del lavoro: 1,8 miliardi di persone rischiano la disoccupazione cronica.

Il tema del lavoro è stato al centro dell’Hlpf, anche perché il Goal 8 (“Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti”) era tra quelli sottoposti quest’anno a specifico esame, assieme al 4 (“Istruzione di qualità”), al 10 (“Ridurre le diseguaglianze”), al 13 (“Combattere il cambiamento climatico”, al 16 (“Pace, giustizia e istituzioni solide”) e al 17 (“Partnership per gli Obiettivi, che viene riesaminato ogni anno). In un side event organizzato il 12 luglio dall’Ituc, l’organizzazione internazionale dei sindacati, il portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini ha presentato una relazione nella quale ha affrontato il problema del monitoraggio dei dati sul lavoro, che nel mondo vengono raccolti in modo diseguale e che comunque indicano un ritardo: “al ritmo attuale di miglioramento, è improbabile che nel 2030 gli Obiettivi del Goal 8 possano essere raggiunti”. Il portavoce dell’ASviS ha anche sottolineato che “il livello di reddito conta, ma non racconta tutta la storia”, perché anche in Paesi con un basso reddito pro capite possono essere soddisfatti i diritti dei lavoratori e realizzato il dialogo sociale. Tuttavia, c’è molto da fare per monitorare e raggiungere obiettivi adeguati in materia di sicurezza sul lavoro, regolarizzazione dei contratti, divari di genere.

I side events, gli eventi collaterali, dell’Hlpf sono stati 156 e su alcuni di questi (oltre a quello Ituc-ASviS già menzionato) possiamo riferire grazie alla partecipazione ad essi di Ottavia Ortolani del Segretariato ASviS. Si tratta di una cronaca interessante perché dà un’idea dell’ampiezza dei temi trattati nelle giornate di New York.

Ad esempio, SDG Watch Europe ha discusso il documento sulle diseguaglianze “Falling through the cracks”, già segnalato sul nostro sito. Dal dibattito è emerso che, anche se l’Europa non soffre della povertà estrema secondo la definizione della Banca Mondiale (un reddito quotidiano inferiore a 1,90 dollari), nel continente ci sono 100mila persone che vivono senza tetto o in alloggi di fortuna, con un aumento del 17% rispetto a dieci anni fa. La povertà minaccia in particolare i giovani, perché in questa fascia di età uno su quattro è a rischio di trovarsi in tale situazione e va sottolineato che l’aumento delle diseguaglianze riguarda anche i Paesi più ricchi.

Gli aspetti etici del progresso tecnologico sono stati discussi in un panel organizzato dal Sustainable development solutions network, Sdsn. Amnesty international ha citato un caso che merita attenzione. Con l’avvento delle auto elettriche, aumenterà la domanda di batterie. Tuttavia, le batterie richiedono cobalto che proviene in larga misura dai due Congo (Brazzaville e Kinshasa), dove viene estratto in condizioni che non rispettano i diritti umani. È dunque necessario trovare il modo di ridurre l’impiego futuro di cobalto, ma anche capire come rendere accettabili le modalità di estrazione di questo minerale così importante per la bilancia commerciale di questi Paesi.

Un altro incontro importante, organizzato da Global reporting initiative (Gri) e UN Global compact, ha discusso il tema dei dati aziendali correlati agli SDGs. Vi hanno preso parte tre aziende italiane: la Cassa depositi e prestiti, l’Enel e l’Eni. Negli ultimi due anni si è riscontrato un aumento di attenzione ai dati Esg (environment, social, governance). I sistemi di misurazione però non sono comparabili ed è necessario fare un importante sforzo di allineamento dei dati.

Nel complesso, l’Hlpf ha visto la partecipazione di oltre 2mila esponenti di governi, imprese e società civile, tra i quali oltre 125 Capi di Stato e di Governo, ministri e viceministri. Sono state presentate 47 “Voluntary national reviews” (Vnr), le relazioni nazionali sull’attuazione dell’Agenda 2030, che l’Italia aveva presentato nel 2017. In quattro anni sono state presentate 142 Vnr.

Nonostante questa grande mobilitazione, gli otto giorni di dibattito hanno portato alla conclusione che non si sta facendo abbastanza. “Siamo in ritardo e dobbiamo accelerare”, ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, inaugurando la sessione ministeriale dell’incontro. E ha citato due dati: i tassi di povertà non stanno diminuendo a velocità sufficiente per raggiungere l’Obiettivo di abolire la povertà estrema entro il 2030; ben cinque miliardi di persone non possono contare su un sistema giudiziario giusto ed efficiente come richiesto dall’Obiettivo 16.

Anche l’analisi dettagliata degli Obiettivi all’ordine del giorno in questa sessione ha messo in luce molti ritardi: l’Obiettivo 4 deve fronteggiare una “crisi globale dell’istruzione”; il progresso sull’8 è “lento e mal distribuito”; le diseguaglianze di reddito stanno aumentando in contraddizione con l’Obiettivo 10; il cambiamento climatico, che dovrebbe essere combattuto dall’Obiettivo 13, sta invece mettendo in crisi molte economie nazionali e minacciando la vita di molte persone; sull’Obiettivo 16, riguardante pace, giustizia e istituzioni forti, non ci sono stati progressi, e non va meglio per l’Obiettivo 17 dedicato alla solidarietà, perché l’aiuto ufficiale allo sviluppo nel 2018 è calato del 2,7%, l’aiuto umanitario è diminuito dell’8% e anche l’aiuto ai Paesi più poveri e all’Africa è in diminuzione.

Insomma, questa prima tornata quadriennale consegna all’Assemblea dell’Onu che ne discuterà in settembre un quadro allarmante. È positivo il fatto che mai prima d’ora le nazioni del mondo si sono impegnate insieme su obiettivi comuni così ambiziosi, coinvolgendo anche imprese e società civile. Ricordiamo che gli MDGs, che precedettero gli SDGs, erano stati calati dall’alto, senza una vera partecipazione collettiva. È preoccupante però il fatto che non si stia facendo abbastanza. Certamente l’atteggiamento di alcuni governi, come quello di Washington, che tendono a rifiutare gli impegni multilaterali sul clima ma anche sull’economia, non aiuta il progresso. Ci sarebbe spazio per una grande iniziativa europea, per fare dell’Unione la “campionessa dello sviluppo sostenibile”, come indicato in apertura del Festival organizzato dall’ASviS. Nell’editoriale della settimana scorsa, Giovannini ha sottolineato che le prime prese di posizione di Ursula von der Leyen fanno bene sperare. Sarà compito dell’Alleanza e delle altre organizzazioni della società civile impegnate a livello europeo far sì che queste buone intenzioni non incontrino ostacoli insormontabili e trovino riscontro anche nelle politiche nazionali.

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La Caritas italiana chiede ai governi un vero impegno per l’Agenda 2030
Meno vertici internazionali e più collaborazione fattiva tra le varie realtà civili
di Angela Ambrogetti su ACI Stampa.
ROMA , 19 luglio, 2019 / 3:00 PM (ACI Stampa).-

Il 2030 si avvicina ma i risultati attesi dalle Nazioni Uniti per lo sviluppo sostenibile sono ancora lontani.

A New York si è appena svolta la consueta analisi annuale nell’High level political forum (Hlpf) e il 24 e 25 settembre l’Assemblea generale dell’Onu farà il punto sui meccanismi di attuazione dell’Agenda 2030.

Come sempre in questi casi la Caritas Italiana pubblica un dossier: ‘Vertici internazionali: servono veramente ai poveri?” .
[segue]

Oggi venerdì 26 luglio 2019 – Sant’Anna a Stampace -Firma day per i beni comuni

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BENI COMUNI FIRMA DAY – 26 LUGLIO
un filo rosso per ricostruire il Paese————————————————————
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Caro Marco, sveglia! Sull’autonomia differenziata chi spinge è l’asse Lega/PD (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), isolando il M5S, che frena
26 Luglio 2019

Andrea Pubusa risponde a Marco Ligas, su Democraziaoggi.
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Contus de Stampaxi. Abetendi su tram.

d10ddafe-7adf-4983-b70f-dfec9fd51a31Si racconta che nella casa del Corso Vittorio Emanuele II l’armadio cigolasse fastidiosamente al passare del tram. Fu così che Pinuccia si decise di chiedere al falegname che aveva bottega nella stessa via di controllare l’armadio per porre rimedio all’inconveniente. Chiamo’ allora Sig. Mino, così si chiamava “su fusteri”, il quale a chiusura della bottega, verso le sette di sera, sali’ a casa di Pinuccia per risolvere il problema. Per meglio capirlo e decidere il da farsi, Sig. Mino entro’ dentro l’armadio. In quel momento rientrò a casa il marito di Pinuccia, Sig. Lilleto, che la stessa si era scordata di informare. Il signor Mino, che nel mentre usciva dall’armadio, prima che Lilleto proferisse parola, esclamò:
“Signor Lilleto, fusteti non m’ada crei, ma femu aintru e s’armoa abetendi su tram!”.
“Signor Lilleto, lei non ci crederà, ma io sono entrato nell’armadio per aspettare il tram!”.

La storia della medicina

piero-di-liciadi Piero Marcialis, su fb.
25. Il chirurgo inglese.

A Montpellier studiò anche un allievo inglese, destinato a diventare il primo chirurgo inglese, l’unico che la storia ricordi, non senza ragione.
Sir John di Arderne, nato a Nottingham nel 1307, dopo la laurea a Montpellier rimase ancora in Francia, per qualche tempo medico militare, durante la guerra dei 100 anni.
Tornato in patria esercitò prima a Newark, dove allora si riuniva il Parlamento, poi a Londra.
Sir John è considerato il primo specialista proctologo, scrisse un trattato illustrato sulla fistola anale, che egli operava con un proprio originale procedimento, incidendo la parete e frenando l’emorragia con la pressione di una spugna.
Lasciò una chiara descrizione del cancro all’intestino retto che considerava non operabile, più serio era per lui dare avviso dell’immancabile esito letale.
Oltre ai trattati pubblicati sulla fistola anale, sulle emorroidi e sui clisteri, lasciò altre opere rimaste manoscritte.
Ebbe numerosa e ricca clientela, chiedeva grossi compensi se doveva percorrere lunghe distanze per andare ad operare, ma ammetteva il pagamento anche a rate.
Prescriveva al medico l’igiene del vestire e della persona, specie la pulizia delle mani e il taglio delle unghie.
Morì a Londra nel 1392.
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copyright Piero Marcialis su aladinpensiero online.

Oggi giovedì 25 luglio 2019

Domani
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democraziaoggisardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413filippo-figari-sardegna-industre-2 senza-titolo1
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Attualità politica italiana ed estrema marginalità sarda.
25 Luglio 2019
Tonino Dessì su Democraziaoggi.
La fase politica italiana è quella del combinato disposto del vicolo cieco nel quale si è cacciato un M5S assoggettato all’egemonia di immagine e di movimento di Salvini e della concorrente tenaglia di Salvini stesso e del PD, finalizzata da parte dell’uno a svuotare, da parte dell’altro a schiacciare il […]
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Verso il Convegno su “Salviamo la Terra e chi la abita. Laudato si’ e Agenda Onu 2030″. Alcuni materiali preparatori

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Il Convegno su “Salviamo la Terra e chi la abita. Laudato si’ e Agenda Onu 2030″
amici-sardi-della-cittadella-di-assisilogo-ufficio-pastorale-lavoro-cagliariAmici sardi della cittadella di Assisi e Ufficio pastorale sociale e del lavoro Cagliari
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Il Convegno si terrà lunedì 16 settembre, con inizio alle ore 18, presso la sede della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta, 2. Relatori mons. Arrigo Miglio, Vescovo di Cagliari, e il prof. Gianni Loy dell’Università di Cagliari. Sono previsti altri relatori e interventi programmati (tra cui i giovani di Fridays for Future).
Organizzano: Associazione Amici Sardi della Cittadella di Assisi e Ufficio per la pastorale sociale, i problemi del lavoro e la salvaguardia del creato della Diocesi di Cagliari.
Coordinamento di Mario Girau, Ignazio Boi e Franco Meloni.
- Pagina fb dell’evento.
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ALCUNI MATERIALI PREPARATORI
La Caritas italiana chiede ai governi un vero impegno per l’Agenda 2030
Meno vertici internazionali e più collaborazione fattiva tra le varie realtà civili
di Angela Ambrogetti su ACI Stampa.
ROMA , 19 luglio, 2019 / 3:00 PM (ACI Stampa).-

Il 2030 si avvicina ma i risultati attesi dalle Nazioni Uniti per lo sviluppo sostenibile sono ancora lontani.

A New York si è appena svolta la consueta analisi annuale nell’High level political forum (Hlpf) e il 24 e 25 settembre l’Assemblea generale dell’Onu farà il punto sui meccanismi di attuazione dell’Agenda 2030.

Come sempre in questi casi la Caritas Italiana pubblica un dossier: ‘Vertici internazionali: servono veramente ai poveri?” .
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Beni Comuni Firma Day – Venerdì 26 luglio 2019

anci-e-beni-comuniComitato Popolare Difesa Beni Pubblici e Comuni “Stefano Rodotà”
LETTERA APERTA ALL’ANCI
E A TUTTI I SINDACI D’ITALIA
Beni Comuni Firma Day – Venerdì 26 luglio 2019
Il Comitato Popolare per la difesa dei beni pubblici e comuni “Stefano Rodotà” ha promosso la campagna www.generazionifuture.org al fine di portare alla discussione parlamentare, tramite Legge di Iniziativa Popolare, il testo del DDL Rodotà del 2008: una proposta di riforma del Codice Civile in sintonia con la Costituzione, che offrirebbe, fra l’altro, un riferimento normativo primario ai Regolamenti per i beni comuni che tanti Comuni italiani hanno già approvato.
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La storia della medicina

piero-di-liciadi Piero Marcialis su fb.

24. Da Alderotti a Guy de Chauliac
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Abbiamo già parlato di Taddeo Alderotti, docente a Bologna, autore di uno dei primi testi di medicina in lingua volgare: Della conservazione della salute.
Suo allievo fu Mundinus, Mondino de Luzzi (1275-1326). Bolognese, insegnò a Bologna e fece anche parte del governo della città. Anatomista, nonostante molti errori, il suo testo Anathomia rimase valido per duecento anni. Ebbe il merito di innovare in senso pratico lo studio del corpo umano, procedendo a dissezione di cadaveri direttamente con le sue mani e non, come facevano i maestri prima di lui, osservando dall’alto il lavoro di un inserviente e nominando i pezzi anatomici man mano che venivano separati. Al suo fianco operava una brillante assistente, Alessandra Galiani.

guydechaulhacDiscepolo di Mundinus fu Guy de Chauliac (1300-1368), che studiò anche a Montpellier, destinato a diventare il chirurgo più famoso del tardo Medioevo. Trascorse la maggior parte della vita ad Avignone, al servizio dei papi. Conobbe Francesco Petrarca e ne fu amico fino alla morte di Laura, uccisa dalla peste del 1348, pare che il poeta non gli perdonasse di non essere riuscito a salvarla.
Medico e chirurgo di grande esperienza, Guy è autore della Chirurgia Magna, in latino, basata sulle sue esperienze e osservazioni. Studioso dei suoi predecessori, nel suo libro fa anche, per la prima volta, una storia della medicina.
Guy è stato forse il primo a usare la trazione nella cura delle fratture: “dopo aver applicato le ferule, attacco al piede un pezzo di piombo come contrappeso, avendo cura di far passare la corda su una piccola puleggia, sì che eserciti una trazione in senso orizzontale”.
Importante anche il suo contributo all’odontoiatria, cura e pulizia della bocca per prevenire la carie e sostituzione dei denti persi con denti umani o artificiali di osso.
Da buon allievo di Mundinus raccomandava lo studio della anatomia, senza la quale in chirurgia nulla è possibile.
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copyright Piero Marcialis su aladinpensiero online.

Che succede?

c3dem_banner_04FERMENTO NELLA CHIESA CONTRO LE POLITICHE MIGRATORIE IN ITALIA E NEGLI USA
21 Luglio 2019 by Forcesi | suC3dem.

Antonella Mariani, “Per i migranti, con le claustrali, ‘Le porte d’Italia sono aperte’” (Avvenire). Comunicato del Meic: “Il Meic contro il decreto Sicurezza bis”. Fr. Michael Davide, “Mater migrantium”. Sulla cacciata dei migranti in Usa e l’arresto delle suore il reportage e le foto di Alfieri e Molinari (Avvenire) e il commento di Marina Corradi, “Quelle manette, quelle parole” (Avvenire). Piefrancesco Curzi, “Corridoi chiusi per Mariana e le altre” (Manifesto). Un reportage in alcune parrocchie italiane di Paolo Griseri: “Il Vangelo al tempo di Matteo” (Repubblica). INOLTRE: Giannino Piana, “Migrare da noi stessi, crescere, guarire, convertirsi” (Servitium). Noi Siamo Chiesa: “La solitudine di Francesco”. Massimo Cacciari, intervistato da Andrea Monda sull’Osservatore Romano: “A un’Europa vecchia e sterile serve il fertilizzante della Chiesa”.

Che succede?

c3dem_banner_04LA FUGA DEI GIOVANI. E LA CRISI CHE C’È E NON C’È
21 Luglio 2019, su C3dem.
Paolo Balduzzi, “La fuga dei giovani che affossa il paese” (Messaggero). Mauro Magatti, “La nuova consapevolezza delle nuove generazioni” (Corriere della sera). LA CRISI: Roberto D’Alimonte, “Crisi, costi e benefici per i partiti di governo” (Sole 24 ore). Stefano Folli, “Il sentiero stretto della Lega” (Repubblica) “E Salvini paga lo strappo europeo”. Stefano Ceccanti, “La crisi che non c’è” (blog). Marco Revelli, “La crisi irreale nel paese che affonda” (Manifesto). Comunque, per ora, dice Nando Pagnoncelli, “La Lega risale, sfiora il 36%” (Corriere della sera). Giovanni Orsina, “Il Carroccio si giova delle difficoltà” (La Stampa). Tito Boeri, “Il Nord deluso dai gialloverdi” (Repubblica). E LA SINISTRA? Emanuele Felice, “Piccola agenda per la sinistra” (Repubblica). Salvatore Settis, “Pd-M5s, matrimonio sul parabrezza” (Il Fatto). Massimo D’Alema, “Con il voto in Ue i grillini diventano autonomi. La sinistra raccolga il segnale” (intervista a Repubblica).
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AUTONOMIE REGIONALI, VERSO LA RESA DEI CONTI
21 Luglio 2019 su C3dem.
La lettera di Giuseppe Conte ai cittadini della Lombardia e del Veneto. La replica dei governatori Attilio Fontana e Luca Zaia. Un articolo di uno dei maggiori critici del progetto, Gianfranco Viesti: “Spacca-Italia, le trappole su concessioni e risorse” (Messaggero). Il parere di Stefano Ceccanti: “Salvini fa finta di volere l’autonomia” (repubblica.it). Diego Motta, “Autonomie. Avanti piano e con giudizio” (Avvenire). Tra le tante cose già segnalate su questo sito, in merito alle autonomie differenziate, si veda il recente “Appunto per il presidente del Consiglio” del Dipartimento affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio.
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CHI È E COSA PENSA URSULA VON DER LEYEN
21 Luglio 2019 su C3dem.
Tonia Mastrobuoni, “Intervista a Ursula Von der Leyen” (Repubblica). Sergio Fabbrini, “Von der Leyen schiacciata tra Consiglio e Parlamento” (Sole 24 ore). Beda Romano, “Von der Leyen vittima dei nemici interni” (Sole 24 ore). Elsa Fornero, “Pragmatica, seria, determinata, ecco la Von der Leyen che conosco” (Foglio). Pietro Bartolo, “Bene Von der Leyen, vigileremo sulle promesse sui migranti” (intervista al Manifesto). Romano Prodi, “Quel pasticciaccio gialloverde nell’Europa da governare” (Messaggero). Federico Fubini, “L’Italia e l’Europa, domande senza risposte” (Corriere della sera). Valerio Castronovo, “In Europa servono crescita e senso di responsabilità” (Sole 24 ore). Jacques Rupnik, “L’Europa senza Muro divisa dal populismo” (intervista al Corriere). Simone Paliaga, “Agnes Heller, una vita contro i totalitarismi” (Avvenire).
——————Un nuovo partito cattolico?———————
lampadadialadmicromicro1Scelte legittime anche se azzardate e non condivisibili – se non in parte rispetto alle questioni di carattere generale – negli ambienti di nostro diretto riferimento.
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logo-politicainsieme
COSTRUIRE UN PARTITO ”NUOVO, PER UN TEMPO ”NUOVO”-
di DOMENICO GALBIATI su PoliticaInsieme. Jul 23, 2019.
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Oggi mercoledì 24 luglio 2019

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———————Opinioni,Commenti e Riflessioni———————————
Codice rosso contro la violenza sulle donne
24 Luglio 2019
Gianna Lai su Democraziaoggi.
Ci sono obblighi internazionali, per i singoli Stati, verso una nuova legislazione contro la violenza sulle donne ed il Codice rosso, approvato in via definitiva a Palazzo Madama nei giorni scorsi, si pone in Italia in questa prospettiva. Insistendo in particolare sulla rapidità dei tempi della giustizia, i magistrati, cioè, devono sentire le vittime […]
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