Monthly Archives: maggio 2016

PASSEGGIATA CAGLIARITANA

Cagliari Canelles 1972
di Piero Marcialis
Vado al Poetto. A passeggiare. Coi disoccupati e i pensionati.
Che bella passeggiata, da Marina Piccola verso Quartu.
Tutto ben asfaltato e ordinato il percorso, coi bar tutti uguali.
A destra una volta c’era la spiaggia colle alte dune, adesso, dopo solo due giorni di pioggia, la spiaggia sembra una laguna.
Dicono che con le canne le dune riappariranno.
Di canne non me ne intendo, ma penso “chissà quante canne ci vogliono per vedere apparire tante belle alte dune…”
Vado avanti e arrivo all’ex-Ospedale Marino, un rudere ormai, monumento perenne dell’insipienza politica nostrana.
Di fronte, a sinistra, l’ippodromo. E’ chiuso. Strano per una città che vuol essere di richiamo turistico…
Più oltre immagino le saline, sono chiuse, e Molentargius coi suoi fenicotteri rosa, sa genti arrubia… Penso a tante cose, a progetti che richiedono coraggio e immaginazione politica. Mah…!
Sono stanco e prendo l’autobus. Nel centro tanti cantieri aperti per migliorare l’aspetto della città, alcuni hanno finito. Che bellezza! Poi arrivo alle periferie trascurate, senza bei marciapiedi, senza strade lisce asfaltate, senza giardinetti ben curati, senza lavoro, senza niente. Gente che non ha neppure casa, dorme in macchina.
Che desolazione! Vado via e vedo tante belle zone verdi, viale Buoncammino, c’era il carcere… Tante chiacchiere su cosa se ne doveva fare di questa grande struttura che non è più prigione, sarebbe tornata al popolo, alla cultura, invece no, chissà perchè!
Tanti bei spazi verdi, vanto dei sindaci che si sono succeduti negli anni del dopoguerra. C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole?
Forse nella selva dell’orto dei cappuccini…
Cinque anni fa ho sfilato per le strade di Cagliari, si gridava “Ora tocca a noi!”, “Meglio di prima non ci basta!”
Ora c’è silenzio, lo scontro è finito, siamo silenziosi, dietro a una sinistra evanescente, poco ambientalista, poco libertaria.
Passeggiamo. Più o meno come prima è bastato? Non a me.

“Sardegna terra di accoglienza”

sardegna terra accoglienza(Dal sito web RAS) “Sardegna terra di accoglienza”. Il tema dell’accoglienza sarà al centro di una tavola rotonda coordinata dal giornalista Roberto Olla oggi giovedì 12 maggio ore 16,30 al Padiglione D della Fiera di Cagliari. Al dibattito parteciperanno i soggetti coinvolti a vario titolo nella complessa macchina di assistenza al flusso dei migranti. Nel corso della serata sarà presentato il docu-film realizzato dalla Regione “Sardegna Terra di Accoglienza” dove si raccontano vicende storiche sul tema ricostruite attraverso il racconto dei protagonisti e immagini d’epoca. Il progetto rientra tra le iniziative del Servizio della Comunicazione della Regione sezione “Public History”.

Oggi giovedì 12 maggio 2016

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Altri 15 milioni per Is Mirrionis!

i carri armati di MussoliniDal sito web della Regione: “Le altre delibere di Giunta. Approvato l’accordo di programma che recepisce il protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune di Cagliari. Prevede interventi da 15 milioni di euro per il recupero urbanistico e sociale nel quartiere di Is Mirrionis grazie agli Investimenti territoriali”. Ci fa venire alla mente la storia dei carri armati che Benito Mussolini spostava da un punto all’altro dell’Italia per far credere a Hitler che ne possedeva in gran quantità. Si trattava in realtà dei soliti carri armati, di scarsa qualità, che venivano mostrati in certe occasioni di sfilate militari quando sul palco d’onore c’erano gerarchi nazisti. Così Francesco Pigliaru con i soldi per Is Mirrionis: si tratta sempre degli stessi denari che da circa un anno ci sventolano sotto gli occhi!

Perché rimuovere la statua di Carlo Felice dal centro di Cagliari? Risponde Francesco Casula del Comitato “Spostiamo la statua di Carlo Felice”

pesa sardigna blog 2Riprendiamo l’intervista pubblicata di recente da “PESA SARDIGNA – Blog anticolonialista”.

Carlo-Feroce-con-preservativo-30-ott-12-168x300Francesco Casula: perché spostare la statua di Carlo Felice
Abbiamo intervistato Francesco Casula, un noto storico sardo, sulle motivazioni della richiesta di rimozione della statua di Carlo Felice dal centro di Cagliari.

Da dove nasce la petizione “Spostiamo la statua di Carlo Felice”?
Il promotore del Comitato “Spostiamo la statua di Carlo Felice” è stato il professore universitario Giuseppe Melis Giordano. Io ho aderito subito e volentieri offrendo il mio contributo soprattutto dal punto di vista storico. Perché l’appello? Perché un popolo deve innalzare monumenti ai propri eroi non ai propri carnefici. E Carlo Felice tale è stato, per ammissione di tutti gli storici liberi: un viceré e poi re, ottuso e inetto, sanguinario e famelico (pensava ad accumulare il suo “privato tesoro”, depositando i soldi nelle banche londinesi mentre le carestie decimavano le popolazioni affamate). Su di lui la storia ha già emesso la sua condanna inappellabile. Lo storico Pietro Martini, pur di orientamento monarchico, lo descrive come gaudente parassita, gretto, che “avea poca cultura di lettere e ancor meno di pubblici negozi… servo dei ministri ma più dei cortigiani”. Ai feudatari, da viceré, – scrive, un altro storico sardo Raimondo Carta Raspi – diede carta bianca per dissanguare i vassalli. Mentre a personaggi come Giuseppe Valentino affidò il governo: questi svolse il suo compito ricorrendo al terrore, innalzando forche soprattutto contro i seguaci di Giovanni Maria Angioy, tanto da meritarsi, da parte di Giovanni Siotto-Pintor, l’epiteto di “carnefice e giudice dei suoi concittadini”. Divenuto re con l’abdicazione del fratello Vittorio Emanuele I, mira a conservare e restaurare in Sardegna lo stato di brutale sfruttamento e di spaventosa arretratezza: “con le decime, coi feudi, coi privilegi, col foro clericale, col dispotismo viceregio, con l’iniquo sistema tributario, col terribile potere economico e coll’enorme codazzo degli abusi, delle ingiustizie, delle ineguaglianze e delle oppressioni intrinseche ad ordini di governo nati nel medioevo”: è ancora Pietro Martini a scriverlo. - segue -

AVVISAGLIE DI CRISI. Così parlò Cabras: “La Sardegna non stava bene prima del 2008 poi c’è stata la crisi e non sono stati messi in essere benefici necessari per invertire la rotta. Stiamo ancora male ed è inutile raccontarla diversamente. E in primo luogo, come è normale che sia, le responsabilità sono di chi governa”

Antonello Cabras presidente Fondazione Banco di SardegnaL’attacco di Cabras: “Servono azioni efficaci: Sardegna sta male”
“La Sardegna non stava bene prima del 2008 poi c’è stata la crisi e non sono stati messi in essere benefici necessari per invertire la rotta. Stiamo ancora male ed è inutile raccontarla diversamente”
Ansa News – SEGUE –

Gramsci

GRAMSCI 11 5 16
- Approfondimenti sul sito di Unica.

CIDI. “Con gli altri imparo. Far funzionare la classe come gruppo di apprendimento”

Cidi 11 mag 16Il CIDI di Cagliari organizza una discussione sull’ultimo libro di Daniele Novara e Elena Passerini “Con gli altri imparo. Far funzionare la classe come gruppo di apprendimento”. Sarà presente e risponderà alle nostre domande Daniele Novara, psicopedagogista, fondatore del CPP (Centro psicopedagogico), esperto di conflitti interpersonali.
Il libro fornisce agli insegnanti, dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado, un repertorio di strumenti per una scuola «senza cattedra», dove il mutuo insegnamento è preferito alla lezione frontale e dove un buon clima di gruppo favorisce lo sviluppo delle esperienze didattiche finalizzate all’apprendimento. Anche gli inevitabili conflitti non vengono più visti come un pericolo per la scuola, ma come un territorio di crescita in cui la fatica di affrontare le proprie divergenze diventa un’occasione di riconoscimento reciproco.. – La pagina fb dell’evento.

Oggi mercoledì 11 maggio 2016

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Vuoi risparmiare? Chiudi tutto!

disperazione AladinAsl unica, un mostro contro il decentramento e le comunità locali
5 Maggio 2016

democraziaoggi loghettoAndrea Pubusa, su Democraziaoggi

Ecco, la rivoluzione! Addio alle otto aziende sanitarie in Sardegna. E con loro vanno in soffitta otto bilanci separati, altrettanti sistemi di controllo con relativi collegi dei revisori. Dall’1 luglio arriva l’Azienda sanitaria unica regionale (Asur), che subentra nel patrimonio e nelle funzioni delle soppresse Asl. Tra due mesi, dunque, si cambia modello organizzativo nell’Isola: ci saranno l’Asur, l’azienda ospedaliera Brotzu, le due ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari e l’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza (Areus).
Pigliaru, col piglio dello statista, annuncia: “Approdiamo ad un sistema integrato, sotto un’unica e forte regia per una sanità migliore in grado di allocare bene i servizi senza sprecare un euro”. Risparmio di “almeno del 30%”, ha chiarito.
Ma niente paura, avvertono i nostri, il rapporto cittadini-amministrazione è salvaguardato. La legge prevede anche l’istituzione di otto Aree socio-sanitarie locali che rispetteranno il Piano di riordino territoriale della Regione: in fase di prima applicazione e fino all’adozione del Piano stesso, le aree coincideranno con quelle delle Asl soppresse. E che fanno le Aree? Aria fritta? No dice l’Assessore, “avranno il compito di leggere e interpretare le esigenze dei cittadini e di trasmetterli all’assessorato, e quello fondamentale di prendere in carico l’assistenza di tutti”.
Che dire? Sopprimono le province, da enti elettivi, ridotti ad appendici dell’amministrazione regionale con tanto di commissario, sopprimono le ASL territoriali: sapete cosa colpiscono? Colpiscono insieme il principio di autonomia e quello del decentramento enunciati nella Costituzione, due principi fondamentali. – segue –

Cagliari 2016, la posizione nella scheda dei candidati a sindaco

AladinDibattito-CA_2_2-300x130Cagliari 2016, la posizione nella scheda dei candidati a sindaco. Escluse due liste
Fonte: web SardegnaOggi.it, per il tramite di CagliariComune News, 10 maggio 2016
Estrazione all’ufficio elettorale del Comune. Ecco come sono “sistemati” sulla scheda elettorale i 7 sfidanti alla poltrona principale di palazzo civico. Fuori gli Artigiani (Massidda) e la lista La Base a Pirri (Zedda), quest’ultima pronta a fare ricorso.
- Altre informazioni sul sito web del Comune di Cagliari. – segue -

No alle fabbriche di morte! Manifestazione a Domusnovas

Domusnovas 10 mag 16 uno10 MAGGIO 2016 ORE 16:00
MANIFESTAZIONE CONTRO LA FABBRICA DELLE BOMBE RWM

Concentramento Piazzale RWM Domusnovas

. Il 10 maggio si riuniscono a Berlino gli azionisti per l’assemblea generale della più grande industria bellica tedesca, la Rheinmetall AG, madre della RWM S.p.A.; una delle tante filiali del colosso tedesco che ha sedi in tutto il mondo.
- segue -

Oggi martedì 10 maggio 2016

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Godel Escher Bach CodonesuOggi
A Monte Claro

Mario Bruno (Sindaco di Alghero) ne dice quattro (e più) a Massimo Deiana (Assessore regionale ai Trasporti). Contiamo: 1) faccia quello che deve, cioè l’assessore dei trasporti; 2) lasci il posto a un altro assessore più attivo… 3) più coraggioso; 4) meno provocatore. E, in aggiunta: peccato dover lottare anche con chi dovrebbe stare al nostro fianco, al fianco dei sardi. E invece resta seduto anche se insegna diritto.

mario bruno in fb microdi Mario Bruno, Sindaco di Alghero, sulla sua pagina fb
Finiremo di viaggiare a Dublino per incontrare Ryanair, a Roma per incontrare il Governo, da ogni parte per incontrare colleghi sindaci e vertici dell’ENAC, di incontrare la Regione, nella sua rappresentanza più alta, quando l’assessore Deiana comincerà a fare quello che deve: l’assessore dei trasporti, o quando lascerà il posto a un altro assessore più attivo, coraggioso e meno provocatore.
Invece di ringraziare per la collaborazione, tenta di screditare l’operato delle istituzioni locali e dei sindaci che vivono nel territorio e soffrono i disagi economici delle imprese che temono il collasso totale. È inaccettabile.
Per lo più, l’eccesso di costo della Sogeaal e’ stato segnalato da Ryanair già in una lettera di O’Leary del 5 aprile, a me rivolta. Non è una sorpresa per nessuno. E si intuiscono perfino i motivi. Sul punto, c’è la volontà di mettersi subito al lavoro, con un business plan credibile e con interventi a medio e lungo termine che coinvolgano la società di gestione. Nessuna perentorietà, ma occorre muoversi ora con determinazione se non si vuol perdere anche l’autunno 2016.
Per quanto riguarda le tasse, ho registrato la volontà del governo di abbassarle, così come ho appurato la determinazione dell’esecutivo di rivedere subito le linee guida nazionali. Ci batteremo per questo, senza tregua, avendo come alleati anche il Presidente Pigliaru e la Regione. Peccato dover lottare anche con chi dovrebbe stare al nostro fianco. Al fianco dei sardi. E invece resta seduto anche se insegna diritto.

Il Comitato Po Sa Die de Sa Sardigna si riunisce per una valutazione dell’edizione 2016 e prepara Sa Die del 2017

pablo-e-amiche sa diesadiedesasardigna1-AngioyRiceviamo e volentieri diffondiamo il messaggio del Comitato Po Sa Die de Sa Sardigna inviatoci da Piero Marcialis.
Cari amici,
la presente per ricordarvi il prossimo appuntamento mercoledì 11 maggio alle ore 17,30 presso la Cineteca Sarda, viale Trieste, Cagliari.

L’o.d.g. prevede:
- valutazione della appena passata edizione de Sa Die;
- prospettive future;
- varie ed eventuali.
Sarà presente la Presidente Nereide Rudas. Ovviamente è importante la presenza alla riunione di tutti i responsabili delle Associazioni aderenti al Comitato e di coloro che col Comitato intendono collaborare, tanto più che potrebbe essere l’ultima riunione prima della ripresa autunnale. La conclusione è prevista entro le ore 19,00. Vi invito a segnalarmi eventuali problemi e ad essere presenti e puntuali.
Cordiali saluti,
Piero Marcialis