Monthly Archives: giugno 2015

con la lampada di aladin sulla città

cq maschereCAGLIARI-STAMPA
lampada aladin micromicroLe campagne elettorali hanno aspetti ambivalenti e contraddittori: da un lato sono occasioni di strumentalizzazioni di tutti i tipi, dall’altro costringono i cittadini e soprattutto le forze politiche a una disponibilità al dibattito. Tocca a noi, opinione pubblica, fornire un terreno di confronto che diminuisca i rischi del primo aspetto e consenta ai cittadini elettori di farsi un opinione di programmi e persone che li rappresentano, misurandone la credibilità. Altrimenti c’è la sfiducia e la conseguente diserzione delle urne, che, badate bene, fa premio a una classe politica il cui moto è diventato “meno siamo (gli elettori), meglio stiamo (gli eletti). Noi pratichiamo una linea virtuosa, quella della partecipazione popolare per la città di tutti. Ecco perchè pensando alle elezioni comunali di Cagliari del prossimo anno, prendendo atto che la campagna elettorale è ormai aperta, diamo spazio a un dibattito sulla città, senza limiti e pregiudizi o rispetto reverenziale per chicchessia.
Con queste motivazioni (e questa apertura che non prevede necessariamente adesione alle idee, tutte rispettabili, di quanti intervengono, purchè animatrici di senso critico) abbiamo pubblicato il 23 scorso un articolo di Paolo Fadda (ripreso da Sardinia Post del 20 giugno), intitolato: Cagliari e il mistero della borghesia scomparsa . Ieri abbiamo pubblichiamo un articolo di Vito Biolchini, ripreso dal suo seguitissimo blog: Molentargius, rifiuti, Camera di Commercio, Tuvixeddu e Teatro Lirico: a Cagliari fare gli equilibristi non funziona più. Vito Biolchini su vitobiolchini.it. Oggi pubblichiamo un articolo di Nanni Spissu, anch’esso apparso su SadiniaPost, di oggi, che trae spunto dall’intervento di Palo Fadda per fare nuove interessanti riflessioni, che ci piace riprendere nella nostra news:
- Ecco perché solo con la riscoperta della sua memoria Cagliari potrà risorgere. Nanni Spissu su SardiniaPost.

Cagliari: partecipazione popolare per la città di tutti, riprendiamoci la città!

Laboratorio Politico Cagliari città capitale
Cagliari dal mare 2014
Patto Costitutivo del Laboratorio
“CAGLIARI CITTA’ CAPITALE”

Le sottoscritte associazioni culturali, organizzazioni no profit, circoli e movimenti politici, operatori della cultura e delle professioni portatori di competenze ed espressione della società e delle comunità cagliaritana, sottoscrivono il presente patto costitutivo per la creazione del Laboratorio “Cagliari Città Capitale”, con l’obiettivo di dare vita e contenuti dal basso, attraverso un processo inclusivo ed identitario autonomo e distinto dai tradizionali schieramenti di centrodestra e centrosinistra, ad un programma politico-amministrativo e ad una coalizione civica in vista della scadenza elettorale del 2016. I contenuti culturali, politici e di governo fondamentali sono declinati come segue:

1 – L’Autonomia e il suo modello di sviluppo hanno concluso il loro ciclo
Le politiche di austerità europee hanno comportato, nello specifico italiano, una centralizzazione dell’organizzazione statuale, che ripudia il principio della sovranità popolare. In Sardegna la fase autonomistica non ha saputo sviluppare benessere duraturo e rispettoso dei beni comuni primari (suolo, aria, acqua), mortificando le naturali vocazioni e i saperi propri della nostra terra. Ciò è avvenuto per responsabilità delle élite locali, che non hanno saputo o voluto dare risposte all’altezza dei bisogni di benessere e di pari opportunità del popolo sardo.
Consideriamo pertanto conclusa la fase dell’Autonomia e riteniamo urgente e necessario aprire un processo culturale, sociale, economico e politico nuovo che dia speranza e concretezza emancipativa alla Sardegna. Assumiamo il principio di Autodeterminazione del popolo sardo e della Nazione Sarda, cosi come sancito dall’ONU e ratificato dalla Conferenza di Helsinki, e un modello di sviluppo sostenibile, come elementi distintivi e valoriali di riferimento, così che possa essere esercitato a tutti i livelli politici ed istituzionali il principio di sovranità e di autogoverno.
Questo progetto e i suoi contenuti di merito si pone oggettivamente, sul piano sociale, politico, economico e culturale, in alternativa ai progetti espressi e tutt’ora in corso sul piano locale, sardo ed italiano sia nel centrodestra che nel centrosinistra, costituendo di fatto e in diritto l’elemento discriminante per la definizione di accordi e/o alleanze elettorali, politiche, istituzionali.
A questo laboratorio aderiscono pertanto persone e organizzazioni che hanno radicamento in Città e in Sardegna, soggettività di comunità e di rappresentanza del territorio che abbiano la volontà e la capacità di svilupparsi in modo plurale, inclusivo e identitario, con caratura internazionale e visione euro mediterranea, con forti connotati di indipendenza e non subordinazione organica e gerarchica a segreterie o direzioni esterne.

2 – La Città di Cagliari, tra crisi sociale e inadeguatezza del quadro di riferimento istituzionale
A Cagliari negli ultimi quattro anni (2011-2014) gli abitanti sono diminuiti più che nel quadriennio precedente (2008-2011). Gli iscritti ai Centri Servizi per il Lavoro, nella sola capitale, sono passati da 29.700 (maggio 2011) a 37.070 (dicembre 2014). Il tasso di disoccupazione, dal 2007 a oggi, è passato dall’11% al 19%.
L’assenza, per responsabilità della Regione, di un quadro di riferimento istituzionale certo sull’articolazione dei poteri sub-regionali, e la mancata forte spinta riformatrice nel governo del capoluogo unitamente alla rinuncia del Sindaco e della sua maggioranza a porsi alla testa dei Comuni sardi nel contrasto alle politiche governative di spending-review non hanno consentito alla Città di porsi come la locomotiva di un nuovo progetto di sviluppo sostenibile, capace di mettere in rete comuni e città sarde e questi in relazione con la Regione Autonoma della Sardegna e con i processi di area vasta di carattere sub-regionale connessi all’efficienza e all’efficacia nella gestione e allocazione dei servizi e articolati per competenze e vocazioni dei territori, secondo il principio di adeguatezza e sussidiarietà.
Occorre pertanto dar voce e rappresentanza a un punto di vista organizzato e organizzabile sia per il riscatto da un’esistenza segnata dalla povertà, l’emigrazione e la solitudine di larghi ceti popolari sia per la positiva iniziativa delle forze imprenditoriali, intellettuali, della cultura e dei servizi, che intendono concorrere alla creazione di lavoro e ricchezza diffusa orientata ai fini sociali, in un quadro di sviluppo economico sostenibile e rispettoso dell’uomo e dell’ambiente.

3 – Esercitare le prerogative democratiche e di governo legate alla sovranità popolare
Le elezioni rappresentano un momento importante, anche se non esclusivo, per l’esercizio delle prerogative legate alla sovranità popolare. Quelle di Cagliari del 2016 rappresentano uno snodo strategico, perché con l’elezione Sindaco della città capitale si determineranno condizioni oggettive di attribuzione di ruoli e competenze, sia per via della costituenda Città metropolitana, sia per l’oggettiva urgenza a legislazione vigente di una governance dei processi Area vasta che oggi consta più di 400.000 abitanti su settori quali mobilità, uso e pianificazione del suolo, politiche commerciali, ciclo dei rifiuti.
Questo nuovo scenario istituzionale impone un forte, radicale e consapevole esercizio di direzione e coordinamento istituzionale in capo al Sindaco metropolitano e contestualmente di esercizio delle prerogative di alta amministrazione e governo dell’esecutivo nel rispetto dpel ruolo di indirizzo, programmazione e controllo del Consiglio Comunale, a cui devono essere ricondotte e rese coerenti con gli indirizzi generali di governo, l’insieme delle scelte strategiche e di assetti negli Enti, nelle Agenzie, nelle società a partecipazione pubblica, compresi l’insieme della strumentazione pubblica operante nella sanità, nell’istruzione, nei trasporti e nel credito.

4 – Costruire il percorso Agenda 2019
Il progetto per Cagliari Città Capitale, per sua natura e portata dei temi e dei ruoli di governo e di rappresentanza oggettiva, costituisce una tappa decisiva di un percorso più generale che definiamo Agenda 2019.
Siamo consapevoli che senza lavoro non c’è libertà, e senza autodeterminazione in Sardegna non c’è esercizio vero dei poteri sovrani. L’attuale deriva neo centralista e semicoloniale va combattuta con la costruzione di una alleanza sociale, culturale politica ed economica, che abbia forza, capacità e intelligenza di imporre l’apertura, nella società sarda e nella Regione una nuova stagione politica, istituzionale e di governo per l’Autodeterminazione del popolo sardo.

5 – Democrazia, partecipazione e crisi della rappresentanza
Con questa proposta politico-culturale-istituzionale e di governo vogliamo contribuire come cittadini singoli o associati, al dibattito sulla crisi di rappresentanza dei corpi intermedi e sugli effetti nefasti che ha prodotto e produce dall’assenza di luoghi di partecipazione e discussione collettiva al progressivo distacco tra governanti e governati, che si traducono entrambi in tassi di astensione dal voto oltre la soglia di guardia e che mettono a serio rischio il carattere democratico del sistema perché favoriscono una altissima concentrazione di potere in poche mani, pur in presenza di una bassissima rappresentanza e legittimazione dell’investitura popolare di governo.
Il punto fondamentale non è l’unificazione elettoralistica di indipendentisti, sovranisti e cosiddetta sinistra, o l’elevazione aprioristica di steccati pregiudiziali. Avanziamo queste idee-concetto per costruire una risposta a carattere processuale, articolata ed inclusiva, che possa essere percepita come un’alternativa credibile dai Sardi.
Il valore dato agli interessi della Sardegna non sarà più subordinato a quelli dello stato italiano. Questa ambizione e questa sfida si pongono sia per il livello amministrativo locale, sia per il valore che assume per tutta la Sardegna. Intendiamo agire attraverso l’iniezione di potenti forme di democrazia dal basso, anche attraverso l’introduzione del metodo delle primarie per la scelta del candidato sindaco.
Intendiamo richiamare fortissime discriminanti sul piano etico e del rinnovamento, che richiedono forte coerenza tra le scelte programmatiche contenute nel concetto di sostenibilità e nel principio di autodeterminazione e le collocazioni politico-istituzionali attuali e future di tutti i protagonisti che assieme a noi accetteranno la sfida.

Cagliari, 18 giugno 2015

Hanno sottoscritto il documento:
Organizzazioni
Assotziu Consumadoris (Marco Mameli)
Circolo Chavez (Giacomo Loi)
Circolo Me-Ti (Gianfranco Bitti)
Costituente Sardista (Efisio Pilleri)
ProGrèS (Fabio Usala)
Sardegna Sostenibile e Sovrana (Pierluigi Marotto)
Sardigna Libera (Claudia Zuncheddu)

Adesioni individuali
Fernando Codonesu
Paolo Erasmo (Agriculture)
Gaetano Lauta
Franco Meloni (Aladin Pensiero)
Mauro Naitza (dirigente sportivo)
Marta Onnis
Maria Elisabetta Pini (Alternativa)
Salvatore Porta (Agriculture)
Francesca Tanda
Fabrizio Usai (Laboratorio Pirri)
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CAGLIARI-STAMPA

Patto Costitutivo del Laboratorio “CAGLIARI CITTA’ CAPITALE”

Cagliari dal mare 2014

conf stampa Ca cittàcaplampada aladin micromicroQuesta mattina con una conferenza stampa è stato presentato il Laboratorio “Cagliari Città Capitale”. Nei quotidiani on line SardiniaPost, Castedduonline, CagliariPad e Vitobiolchiniblog sono già disponibili i servizi sull’evento (dei servzi su altre testate daremo notizia non appena disponibili), mentre il documento di proposta viene da noi qui di seguito pubblicato integrale. Come previsto, ad illustrarlo sono stati il consigliere comunale Enrico Lobina (Sardegna Sovrana), il presidente di Sardegna Sostenibile e Sovrana Pierluigi Marotto, la presidente di Sardigna Libera Claudia Zuncheddu, la rappresentante di ProGreS Casteddu Ilaria Mura Perra e Fabrizio Usai del Circolo Chavez.
Il laboratorio è presente anche con la pagina fb Cagliari Città Capitale. Nei prossimi giorni partiranno i tavoli tematici per un percorso che gli organizzatori definiscono aperto, inclusivo, alternativo, identitario. Aladinews ha garantito un costante impegno di sostegno all’iniziativa per quanto potrà fare nel campo della comunicazione/informazione politica. Buon lavoro a tutti!
CAGLIARI-STAMPA

    Patto Costitutivo del Laboratorio
    “CAGLIAR CITTA’ CAPITALE”

Le sottoscritte associazioni culturali, organizzazioni no profit, circoli e movimenti politici, operatori della cultura e delle professioni portatori di competenze ed espressione della società e delle comunità cagliaritana, sottoscrivono il presente patto costitutivo per la creazione del Laboratorio “Cagliari Città Capitale”, con l’obiettivo di dare vita e contenuti dal basso, attraverso un processo inclusivo ed identitario autonomo e distinto dai tradizionali schieramenti di centrodestra e centrosinistra, ad un programma politico-amministrativo e ad una coalizione civica in vista della scadenza elettorale del 2016. I contenuti culturali, politici e di governo fondamentali sono declinati come segue:

in ricordo di VINDICE RIBICHESU

vINDICE RIBICHESU LOCANDINACONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA – CORECOM SARDEGNA
Comitato regionale per le comunicazioni della Regione autonoma della Sardegna
Comitadu regionale pro sas comunicatziones de sa Regione autònoma de Sardigna


“La ripresa politica per la riaffermazione della specialità si rende necessaria… per determinare meglio la natura e l’estensione dell’autonomia che può e deve avere la Sardegna, nell’ambito non soltanto della Repubblica Italiana, ma anche nell’ambito dell’Unione europea”
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IN RICORDO DI Vindice Ribichesu
INTELLETTUALE, GIORNALISTA, UOMO LIBERO DENTRO LA STORIA

TESTIMONIANZE

VITO BIOLCHINI – FRANCESCO BIROCCHI – SALVATORE CUBEDDU – PIERO MARCIALIS – GIANFRANCO MURTAS – ALBERTO PINNA – MASSIMILIANO RAIS – CELESTINO TABASSO

CAGLIARI, 26 GIUGNO 2015, ore 16, CONSIGLIO REGIONALE, VIA ROMA, 25

Laboratorio Politico “Cagliari Città Capitale”

CAGLIARI-STAMPAOggi conferenza stampa di presentazione del Laboratorio Politico “Cagliari Città Capitale”, con inizio alle 10.30 presso la sala Search del Comune di Cagliari (entrata largo Carlo Felice 2).
Interverranno il consigliere comunale Enrico Lobina (Sardegna Sovrana), il presidente di Sardegna Sostenibile e Sovrana Pierluigi Marotto, la presidente di Sardigna Libera Claudia Zuncheddu, la rappresentante di ProGreS Casteddu Ilaria Mura Perra e Fabrizio Usai del Circolo Chavez.

Emergency a Cagliari dal 26 al 28 giugno 2015

Emergency a Ca 26-28 giu 15
Emergency a Ca Fiera giu15
La pagina fb dell’evento.

## VENERDÌ 26 GIUGNO## 17.00-19.30 / Fiera Internazionale della Sardegna

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO EBOLA IN SIERRA LEONE
Proiezione del documentario “Killa Disez” di Nico Piro, inviato Esteri TG3
21.30 / Teatro Massimo
IL CERCHIO DELLA GUERRA
Incontro pubblico con Cecilia Strada, Gino Strada, Geppi Cucciari, Lella Costa, Blas Roca Rey, Mario Spallino, Marco Baliani.Regia di Patrizia Pasqui
- segue per gli altri due giorni –

Oggi giovedì 25 giugno, giobia 25 de lampadas 2015

aladinewsGli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: La Scuola Popolare dei lavoratori di Is Mirrionis. ITI (Interventi Territoriali Integrati) a Is Mirrionis.
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con la lampada di aladin sulla città

IN EVIDENZA. Domani conferenza stampa di presentazione del Laboratorio Politico “Cagliari Città Capitale”, con inizio alle 10.30 presso la sala Search del Comune di Cagliari (entrata largo Carlo Felice 2).
cq maschereCAGLIARI-STAMPA
lampada aladin micromicroLe campagne elettorali hanno aspetti ambivalenti e contraddittori: da un lato sono occasioni di strumentalizzazioni di tutti i tipi, dall’altro costringono i cittadini e soprattutto le forze politiche a una disponibilità al dibattito. Tocca a noi, opinione pubblica, fornire un terreno di confronto che diminuisca i rischi del primo aspetto e consenta ai cittadini elettori di farsi un opinione di programmi e persone che li rappresentano, misurandone la credibilità. Altrimenti c’è la sfiducia e la conseguente diserzione delle urne, che, badate bene, fa premio a una classe politica il cui motto è diventato “meno siamo (gli elettori), meglio stiamo (gli eletti). Noi pratichiamo una linea virtuosa, quella della partecipazione popolare per la città di tutti. Ecco perchè pensando alle elezioni comunali di Cagliari del prossimo anno, prendendo atto che la campagna elettorale è ormai aperta, diamo spazio a un dibattito sulla città, senza limiti e pregiudizi o rispetto reverenziale per chicchessia.
Con queste motivazioni (e questa apertura che non prevede necessariamente adesione alle idee, tutte rispettabili, di quanti intervengono, purchè animatrici di senso critico) abbiamo pubblicato il 23 scorso un articolo di Paolo Fadda (ripreso da Sardinia Post del 20 giugno), intitolato: Cagliari e il mistero della borghesia scomparsa . Oggi pubblichiamo un articolo di Vito Biolchini, ripreso dal suo seguitissimo blog: Molentargius, rifiuti, Camera di Commercio, Tuvixeddu e Teatro Lirico: a Cagliari fare gli equilibristi non funziona più. Vito Biolchini su vitobiolchini.it. - segue -

SHOULD I STAY OR SHOUL I GO? RIFLESSIONI E PROPOSTE SULLA EMIGRAZIONE ITALIANA

emigrazione 26 giu15SHOULD I STAY OR SHOUL I GO? RIFLESSIONI E PROPOSTE SULLA EMIGRAZIONE ITALIANA
Venerdì 26 giugno, ore 16:30 – 19:30
EX DISTILLERIA, PARCO DELLA VETRERIA – VIA AMPERE, CAGLIARI
- La pagina fb dell’evento. – segue -

Allegoria della Musica

Allegoria della Musica, di Carlo M. Mariani, pittore contemporaneo della Corrente degli Anacronisti. allegoria della musica Mariani LL

Oggi mercoledì 24 giugno, merculis 24 de lampadas 2015

aladinewsGli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: La Scuola Popolare dei lavoratori di Is Mirrionis. ITI (Interventi Territoriali Integrati) a Is Mirrionis.
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Non si deve ulteriormente sopportare il blocco della Camera di commercio di Cagliari

logo RAS microULTIMISSIME DALLA REGIONE: bene Pigliaru sul commissariamento della Camera di Commercio di Cagliari.
Camera di Commercio di Cagliari, presidente informa Giunta su esiti attività di vigilanza. Il presidente, con proprio decreto, concluderà l’iter amministrativo procedendo allo scioglimento del Consiglio camerale e al commissariamento dell’Ente.
CAGLIARI, 23 GIUGNO 2015 – Si è conclusa l’attività istruttoria relativa alla procedura di vigilanza sul normale funzionamento della Camera di Commercio di Cagliari, posta in essere dagli uffici della Presidenza ex articolo 5 comma 2 della legge 580 del ’93. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha oggi informato la Giunta sulle conclusioni di tale attività. Il presidente, con proprio decreto, concluderà l’iter amministrativo procedendo allo scioglimento del Consiglio camerale e al commissariamento dell’Ente.
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Non si deve ulteriormente sopportare il blocco della Camera di commercio di Cagliari
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ape-innovativa2di Franco Meloni

Quando Matteo Renzi rese note le sue idee di forte ridimensionamento delle Camere di Commercio italiane mi sembrò che esagerasse proprio. In sostanza, come si legge nella proposta riportata integrale in calce, lui voleva ricondurre le Camere alla tenuta del registro imprese (e poco più), cosa che potrebbe essere fatta benissimo da un ufficio terminale dello Stato o della Regione. Ero e continuo ad essere contrario alla “soluzione renziana”, in larga misura rientrata per far posto a una autoriforma (le Camere sono passate da 105 a 60 e in Sardegna ne dovrebbero sopravvivere solo due, al Nord e al Sud, salvo un ricupero dell’ipotesi di una terza Camera centrale). Perchè? Perchè conosco l’utilissimo ruolo svolto da numerose Camere di Commercio per il sostegno alle imprese, soprattutto a quelle di nuova costituzione, nonchè alla formazione (e aggiornamento) manageriale dei vecchi e nuovi imprenditori. In alcune sedi le Unioncamere regionali gestiscono importanti progetti cofinanziati dall’Unione Europea e dalle Regioni. Spesso i progetti sono affidati dalle Regioni direttamente alle Camere di Commercio, attraverso apposite “cabine di regia”. A vedere invece quanto sta succedendo dalle nostre parti, rischiamo di dare ragione al presidente del Consiglio. Capita infatti che la Camera di Commercio di Cagliari sia bloccata da circa due anni, per contrasti virulenti tra l’attuale presidente, rimasto in minoranza in tutti gli organi collegiali (Giunta e Consiglio camerale), e i suoi avversari ormai in maggioranza. Le vicende sono note e sono state oggetto di un nostro recente editoriale, nel quale non ci interessava, come non ci interessa, schierarci con una delle due parti in causa, quanto invece lamentare i danni del mancato o precario funzionamento della Camera di Commercio. C’è da rimanere allibiti davanti all’indifferenza che circonda la vicenda della Camera, come se fosse cosa che riguarda i contendenti e non i cittadini, che si aspettano l’erogazione dei servizi che la Camera deve istituzionalmente rendere. Ecco perchè riteniamo che allo stato non rimanga altro che il commissariamento della Camera, che dovrebbe durare abbastanza poco: il tempo necessario per ripristinarne un normale funzionamento democratico e riportarla alla sua importante missione, anche recuperando la sua storia gloriosa di cui ha recentemente parlato lo storico cagliaritano Paolo Fadda.
E, allora: Pigliaru (a cui compete il decreto di commissariamento) si muova subito, nell’interesse dell’economia della provincia e di tutta la Sardegna!
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Questo è scritto nel calderone delle 100 proposte di Matteo Renzi, presentate alla Leopolda nell’autunno 2011, a proposito di Camere di Commercio.
9. Le camere di commercio regolino il mercato, non siano imprese. Le camere di commercio dovrebbero limitarsi a tenere il registro delle imprese, garantire il mercato e non spendere soldi nella promozione, nell’acquisto e partecipazione nelle imprese, nella formazione e quant’altro non sia missione pubblica di regolazione. Inoltre bisogna portare la democrazia nella scelta dei consigli direttivi. Gli organi di governo delle camere non siano nominati dalle associazioni, ma siano eletti liberamente e direttamente dalle imprese. Anche chi non è iscritto alle associazioni ha diritto di scegliere chi governa le camere di commercio. Il tributo delle imprese sia volontario non obbligatorio.

con gli ochiali di Piero…

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413COMBATTENTI DELLA GRANDE GUERRA
Dal 22 giugno al 27 giugno 1919 si tiene a Roma il Primo Congresso della Associazione Nazionale Combattenti.
Chiedono la Costituente, la riduzione della leva militare a tre mesi di servizio, la sostituzione del Senato con i Consigli eletti dai lavoratori.
Nel corso dell’anno 1919 il Parlamento approva la riforma elettorale che introduce il sistema proporzionale (9 agosto), con decreto si autorizza poi l’occupazione delle terre incolte e con altro decreto si concede l’amnistia ai disertori (2 settembre).
Alle elezioni di novembre l’unica lista fascista ottiene a Milano 4795 voti e nessun seggio.

Elogio di Bacco

Bacco di Caravaggio LL“Se dell’ uve il sangue amabile / non rinfranca ognor le vene, /
questa vita è troppo labile, / troppo breve e sempre in pene.”
(Francesco Redi).
(Il dipinto invece, come ognun ben sa, è del Caravaggio).

con la lampada di aladin sulla città…

lampada aladin micromicroLe campagne elettorali hanno aspetti ambivalenti e contraddittori: da un lato sono occasioni di strumentalizzazioni di tutti i tipi, dall’altro costringono i cittadini e soprattutto le forze politiche a una disponibilità al dibattito. Tocca a noi, opinione pubblica, fornire un terreno di confronto che diminuisca i rischi del primo aspetto e consenta ai cittadini elettori di farsi un opinione di programmi e persone che li rappresentano, misurandone la credibilità. Altrimenti c’è la sfiducia e la conseguente diserzione delle urne, che, badate bene, fa premio a una classe politica il cui moto è diventato “meno siamo (gli elettori), meglio stiamo (gli eletti). Noi pratichiamo una linea virtuosa, quella della partecipazione popolare per la città di tutti. Ecco perchè pensando alle elezioni comunali di Cagliari del prossimo anno, prendendo atto che la campagna elettorale è ormai aperta, diamo spazio a un dibattito sulla città, senza limiti e pregiudizi o rispetto reverenziale per chicchessia.
Con queste motivazioni (e questa apertura che non prevede alcuna adesione alle idee, tutte rispettabili, di quanti intervengono, purchè animatrici di senso critico) riprendiamo e pubblichiamo un articolo di Paolo Fadda, da Sardinia Post del 20 giugno.
Cagliari e il mistero della borghesia scomparsa
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