Monthly Archives: maggio 2015
con gli occhiali di Piero…
SANTA RESTITUTA
Santa Restituta d’Africa, originaria di Cartagine (o di Biserta in Tunisia), martire il 16 Maggio 304 a Cartagine, all’epoca di Diocleziano imperatore.
E’ venerata nei luoghi di rifugio degli esuli cristiani cartaginesi al tempo della persecuzione dei Vandali (429): Ischia, Napoli, Palermo, Cagliari e Calenzana in Corsica. A Cagliari le è dedicata una via (dove sono nato, e tanto le dovevo) nel quartiere Stampace e nello stesso quartiere, nella parallela via S.Efisio, si trova la chiesa a lei dedicata, dove furono rinvenute sue reliquie portate dagli esuli.
Nella cripta sotterranea della chiesa si stabilì un rifugio antiaereo durante I bombardamenti anglo-americani del ’43. Davanti all’ingresso fu fatto costruire un muro divisorio (non so di chi sia stata la stupida idea) per creare due ingressi separati per uomini e donne, che entrassero in dignitoso ordine fascista.
Il muro impedì di entrare rapidamente e I morti, adulti e bambini, si ammassarono davanti ai due ingressi.
Delitto di Orune, fascinazioni etno-antropologiche e indagine “sul campo”
L’omicidio del ragazzo di Orune e la scomparsa, si teme tragicamente collegata, di un altro ragazzo di Nule hanno riaperto una discussione non nuova sulla violenza nell’Isola, che il fatto della scorsa settimana sembra nuovamente, nei commenti mediatici, ricondurre e confinare in una specifica area geografico-culturale. È bene sempre tuttavia rifuggire da generalizzazioni di tipo antropologico, perché fatti salvi i casi di omicidi connessi alla presenza di criminalità organizzata, che ruotano su precisi interessi economici e che hanno una loro serialità e diffusione, i casi specifici, quali sono stati almeno negli ultimi trent’anni in Sardegna, hanno invece ciascuno una propria non ripetibile storia. Le indagini degli investigatori peraltro, in questa vicenda potrebbero riservare sorprese nemmeno immaginate. Certo è difficile sfuggire all’impulso di una valutazione di contesto, in occasione di un fatto che ci coinvolge emotivamente anche nella sfera privata, prima ancora che in quella pubblica. Non siamo in pochi a chiederci infatti: “Potrebbe succedere a mio figlio o a mia figlia?”.
Molti si interrogano, per esempio, sulla diffusione delle armi in Sardegna. In effetti, siamo obiettivi: la questione delle armi e della loro circolazione, legale e illegale, in Italia è ormai fuori controllo dappertutto. Semmai in Sardegna si nota meno, perché da noi omicidi come quello di Orune non sono una realtà quasi quotidiana come, che so, nell’area napoletana. La verità è non solo che di armi ce ne sono troppe, in giro, ma che il loro uso è totalmente disinibito, nel conscio e nell’inconscio, dall’assuefazione culturale mediaticamente amplificata e molecolarmente somministrata.
Ma veniamo al grosso della questione.
C’è da restare stupefatti di fronte alla povertà analitica che si rinviene oggi in troppi commenti di intellettuali e di accademici. Suona vuoto richiamarsi ad Antonio Pigliaru; ancorchè nessuno lo abbia fatto, avrei trovato più giustificato, pur se ormai del tutto inutile per la comprensione dell’attualità, qualche riferimento a Gavino Ledda, il cui romanzo si collocava almeno nella transizione da una fase a un’altra della formazione familiare e individuale in una parte del mondo rurale sardo. Il fatto è che la condizione giovanile sarda non è indagata, nella sua “specificità”, da nessuno e da tempo immemore.
Qualcuno sa qual è l’ambiente giovanile specifico a Latte Dolce, Sassari, o a Piazza Medaglia Miracolosa, Cagliari o a “Su Nuraghe”, a Nuoro?
Il rapporto con la scolarità, con il non-lavoro, con i media e con i loro modelli, con i social e le loro modalità di comunicazione, con gli stupefacenti, col sottomondo illegale?
Ma poi, siamo certi che, nei quartieri “normali” delle città (ne esistono?), la condizione sia differente?
Le stesse domande andrebbero fatte in Barbagia (ma non esclusivamente: Nule, in Goceano, è a 15 chilometri) dove la specificità è meno circoscritta quanto a spazi ed evidente quanto ad appartenenze sociali rispetto ai grandi quartieri urbani, non solo popolari e subpopolari. Domande identiche, o al più con qualche variante.
Il rapporto con le ragazze, per citare un problema serissimo. Negli anni ‘80, per esempio, si osservava come l’accentuata evoluzione culturale femminile spiazzasse nei piccoli paesi, in particolare, una larga fascia di maschi di pari età, in difficoltà ad essere accettati come partner e indotti a ghettizzarsi in ambiti connotati da una strisciante e rancorosa misoginia e da un antagonismo latente verso coetanei più sintonizzati su quell’evoluzione.
Il tema dell’alcool, inoltre, il cui abuso è tuttora endemico. Quanto e come oggi caratterizza le forme della socialità giovanile?
E il sottomondo criminale, contiguo, tuttavia non esclusivamente coincidente con quello delle droghe, come si e’ capillarizzato nelle campagne semiabbandonate?
Insomma, le perduranti e inutili, in questo caso, fascinazioni etno-antropologiche dovrebbero essere superate, finalmente, dall’indagine e dalla riflessione “sul campo”.
Altrimenti non se ne cava piede e ciascuno di noi resta privo di spiegazioni plausibili non di un fatto nella sua singolarità, bensì di una dimensione intera, perciò in balia della diffidenza, della paura, dell’impotenza.
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* anche su Democraziaoggi
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- La foto di Daniele Longoni è tratta uno degli album del suo sito
Parliamo di riforma degli enti locali, di città e aree metropolitane e dintorni…
DOCUMENTAZIONE
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA
DISEGNO DI LEGGE N. 176
presentato dalla Giunta regionale,
su proposta dell’Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica, ERRIU
di concerto con l’Assessore regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione, DEMURO
il 15 gennaio 2015
Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna
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DIBATTITO
- Cagliari città capitale. Roberto Mirasola su Il Manifesto sardo.
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Oggi, sabato, sabudu, 16 maggio, maju, 2015
Gli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: settimana dell’Architettura fino al 12 maggio 2015 – Festival della Filosofia. – La brochure.
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- Cavalcata sarda, Sassari, 20-24 maggio 2015 Sito dedicato del Comune di Sassari -
Gli Spiriti Magni
B.B. King
- B.B. King ha smesso di suonare. Aveva 89 anni. Il titolo più bello su “La Repubblica. “Lucille’ piange silenziosamente: il re del blues, il leggendario B.B.King, è morto nella notte nella sua casa di Las Vegas”. Lucille, per i più giovani che potrebbero non saperlo, era la sua magica chitarra. B.B. King . – Per ascoltare Lucille.
Amor Dantis
Amor Dantis.
“Dante in esilio” di Domenico Peterlin, 1860. Pittore e patriota, legato artisticamente al Purismo Romano e all’ arte tedesca (tardo-romantici, Nazareni, simbolisti). Rappresenta il sommo Poeta seduto accanto ad una roccia in un paesaggio marino. Dante è malinconico e pensieroso e tiene un codice in grembo: quel suo testo autografo che ancora nessuno è riuscito a scovare ! (Chissà).
ITI? Cosa nasconde questa nuova sigla?
Nella presentazione della programmazione 2014-2020 del Fondo Sociale Europeo abbiamo conosciuto una nuova sigla, ITI, che precisamente significa Investimento Territoriale Integrato. Ci hanno spiegato che è molto importante perchè rappresenta la tipologia di interventi che la Commissione Europea prevede obbligatoriamente da parte degli Stati (e delle Regioni) su aree urbane degradate. Possiamo dire che si tratta di “progetti pilota” per i quali la programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 deve destinare importanti risorse. Gli interventi attingono da due fondi, precisamente il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Il primo, riguardante il finanziamento di interventi immateriali (formazione in modo particolare) trova attuazione in Sardegna attraverso il PO (Programma Operativo) già approvato da Bruxelles e quindi effettivamente operativo, il secondo, che riguarda interventi di carattere strutturale (macchinari, edifici, etc) troverà attuazione nell’apposito PO allo stato in fase di negoziazione con la Commissione Europea (la Giunta conta entro il corrente mese). La Giunta regionale ha individuato aree di intervento nelle zone interne e nelle città di Cagliari, Olbia e Sassari. Per Cagliari si è scelto il quartiere di Is Mirrionis. Al riguardo si capisce il nostro interesse e il nostro impegno per detto quartiere, a partire dalla vertenza della Scuola Popolare dei Lavoratori e dintorni. Per completezza dell’informazione, per Sassari si è individuato il quartiere di San Donato, mentre per Olbia la c.d. “ansa sud”.
Per ora bastano queste poche righe, ma ovviamente torneremo sull’argomento, quanto prima. Di seguito riportiamo alcuni documenti di approfondimento. Buona lettura e… a presto. – approfondisci -
con gli occhiali di Piero…
Cercando di combattere l’Alzheimer… il 15 maggio di un anno fa su Aladinpensiero.
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EMILY DICKINSON
Unto my books – so good to turn,
far ends of tired days.
It half endears the abstinence
and pain – is missed – in praise.
Emily Elizabeth Dickinson (December 10 ,1830 – May 15, 1886)
con la lampada di aladin sull’autonomia…
Oggi venerdì, cenabara, 15 maggio, maju, 2015
Gli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: settimana dell’Architettura fino al 12 maggio 2015 – Festival della Filosofia. – La brochure.
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- Cavalcata sarda, Sassari, 20-24 maggio 2015 Sito dedicato del Comune di Sassari -
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Le città del futuro, in Sardegna.
Il Nord Sardegna verso l’area metropolitana
di Nicola Sanna, Sindaco di Sassari*
La Giunta regionale ha riformulato il programma FESR 2014-2020. Conta che la Commissione europea lo approvi entro maggio. Graziella Pisu nuova Autorità di Gestione.
La Giunta regionale con delibera del 12 maggio ha riformulato il programma FESR 2014-2020 sulla base della negoziazione con la Commissione Europea. Dal medesimo documento risulta che si conta di concludere tale fase entro il mese di maggio. Di rilievo la riorganizzazione della governance tecnico-amministrativa del programma, e, al riguardo in particolare la nomina della dott.ssa Graziella Pisu come Autorità di Gestione. A Graziella Pisu congratulazioni per il prestigioso e oneroso incarico e auguri di buon lavoro: ne ha necessità soprattutto nell’interesse dei cittadini sardi.
DOCUMENTAZIONE
- Delibera del 12 maggio 2015, n. 23/10 [file .pdf]
Presa d’atto dello stato dell’arte nella formulazione del PO FESR 2014-2020 e individuazione delle Autorità di Gestione, Certificazione e Audit ai sensi degli articoli 125, 126 e 127 del Reg. (CE) n. 1303/2013.
- All. 23/10 [file .pdf] Articolazione del piano.
con gli occhiali di Piero…
Tra un mese Ernesto Che Guevara avrebbe compiuto 87 anni. Su Aladinpensiero un 14 maggio…. Ma il Che quando è nato? Per essere precisi. Ecco quanto riportato sulla pagina fb della nostra amica Giovanna d’Arco, a sua volta riprendendo una precisazione da un post di Suoni Ribelli e chiarendo in testa che:”Non importa la data di nascita Comandante, io ti festeggio tutti i giorni!”
Era stato necessario mentire, spiegò Celia Guevara, perché il giorno in cui aveva sposato il padre del Che era incinta di tre mesi. Fu verso la fine del 1927 che la coppia si trasferì, lasciando Buenos Aires, nella giungla di Misiones. Lì, la futura madre di Ernesto portò avanti la gravidanza, lontana dagli occhi inquisitori dell’alta società Argentina. Quando Celia partorì, un dottore suo amico falsificò la data del certificato di nascita, posticipandola di un mese per evitare lo scandalo. Il Che nacque il 14 Maggio del 1928 e non il 14 Giugno come riporta il suo certificato di nascita.