Monthly Archives: febbraio 2015
Oggi domenica 8 febbraio 2015
Gli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: Concerto di solidarietà per Michele.
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in giro con la ìampada di aladin…
Presentato uno studio della CNA su dinamiche demografiche e situazione economica della Sardegna. Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionali della CNA: (…) «Il calo delle nascite e la crescita del numero dei morti sta provocando un inesorabile processo di invecchiamento della nostra struttura demografica. In appena un decennio la Sardegna ha registrato un calo del 9% della popolazione in età feconda (75mila abitanti in meno nella classe 15 e 49 anni tra 2003 e 2013) e a un incremento del 31% degli ultrasessantacinquenni (oltre 83mila in più nello stesso periodo). Questo fenomeno, determinato dall’evoluzione della struttura demografica, ha trovato in Sardegna un fattore di accelerazione nella crisi economica che ha portato a un riacutizzarsi del drammatico fenomeno dell’emigrazione: oltre al calo demografico tra il 2009 ed il 2013 sono stati infatti registrati in Sardegna oltre 11mila residenti in meno per cambio di residenza, in gran parte giovani in cerca di lavoro. Occorre che la Regione prenda finalmente atto di queste dinamiche e si adoperi per rilanciare la crescita economica e lo sviluppo, unica condizione per poter offrire ai nostri giovani opportunità di lavoro e formazione>>.
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Nella ricerca di soluzioni occorre osare di più. Ecco al riguardo una proposta del direttore .
Non credo vi sia sufficiente diffusa consapevolezza della questione “spopolamento e desertificazione” di grandi parti della Sardegna. Eppure gli studi degli esperti ne segnalano la gravità e le conseguenze disastrose proiettando i dati sui prossimi (non lontani) anni. Nella convegnistica e nei singoli interventi di intellettuali e politici (pochi) sono state avanzate proposte di intervento, assai differenziate, ma comunque serie e meritevoli di discussione e, una volta trovate quelle migliori, di traduzione operativa. Personalmente sono convinto che tra le risposte debba esserci una diversa “politica di accoglienza e integrazione”, soprattutto dei migranti del nord Africa, che non deve essere connotata come “buonista”, ma inserita in un robusto programma economico, che riguardi soprattutto l’agricoltura (in senso lato, quindi anche pastorizia, allevamento, etc). E’ una problematica complessa e delicata, tuttavia particolarmente urgente da affrontare. Una proposta che mi convince è che il Consiglio regionale affronti di petto la questione, anche attraverso un’apposita legge regionale che istituisca una commissione di indagine su detta problematica, fissando finalità, modalità e tempi precisi di svolgimento (tre mesi prorogabili a sei, per es.). Si dovrebbe cominciare, come d’obbligo, con una rilevazione dello “stato dell’arte”, già ricco di studi e proposte, per poi arrivare a concretizzare linee di intervento, sostenibili, condivise dalla maggioranza delle parti sociali e dalle istituzioni territoriali e, ovviamente, finanziabili, anche con l’utilizzo dei fondi europei (diretti e indiretti) della programmazione 2014-2020. Una legge regionale, così come proposta, costringerebbe il Consiglio a un forte coinvolgimento, come è indispensabile sia, ma la cosa più importante è che la maggioranza dei sardi venga attivamente coinvolta.
Così Incolti e così Infelici
Vi era un tempo in cui l’operaio e il pastore si sacrificavano per avere un figlio dottore. Era un investimento per il futuro. Un’epoca dove le istituzioni pubbliche investivano in istruzione e cultura. Si era consci che per la crescita sociale ed economica di una comunità istruzione e cultura erano strategici. In Sardegna avvenne nel dopoguerra, vincere l’analfabetismo di massa era uno degli obiettivi principali. Non a caso ricordiamo quel periodo come uno dei più dinamici, pieno di tensioni democratiche e civili.
Un’isola che abbandonava i posti di bassa classifica dell’istruzione per diventare un luogo che cercava il proprio riscatto. Quell’abbozzo di società industriale era caratterizzato dalla presenza delle agenzie di senso. Partiti, sindacati, Chiesa, famiglia e scuola non si limitavano ad indicare una palingenesi ed un futuro possibile, l’accento che veniva dato era quello di sconfiggere l’ignoranza, considerata una delle prime cause della povertà.
Poi qualcosa si è rotto. Sono scomparsi i corpi intermedi, la Chiesa fatica sempre di più in un contesto secolarizzato, la scuola non garantisce più la mobilità sociale. Quella finestra di opportunità si è chiusa, di conseguenza anche il titolo di studio ha perso di importanza. Quasi che la società contemporanea non abbia più bisogno di persone colte. Competenze sufficienti per accedere al web, per il resto nulla.
Un processo aiutato se non favorito, dalle politiche pubbliche sull’istruzione. Negli ultimi quindici anni i tagli progressivi hanno ridotto gli investimenti, lasciando la scuola alla buona volontà e motivazione degli insegnanti, i veri eroi di questo tempo. Cresce l’abbandono scolastico, i dati Invalsi sulle performance dei nostri studenti sono impietosi. Quanto questi risultati siano dovuti al fatto che i nostri ragazzi sentano la scuola lontana, dove la Sardegna è solo un inciso e non se ne studi né la storia né la lingua? Quanto questo influisca nella formazione dell’autostima?
L’Università non va meglio. Le controriforme stanno finendo con il rafforzare le sedi del nord d’Italia a discapito del sud e delle isole. L’economicismo che domina queste operazioni sembra nascondere un progetto neo oligarchico. Chi avrà i mezzi potrà frequentare le università più prestigiose, possibilmente quelle internazionali, gli altri faranno quel che potranno, se vorranno.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha richiamato l’Italia perché il numero delle vaccinazioni obbligatorie dei bambini sta scendendo sotto il livello di guardia. Uno dei primi effetti del taglio all’istruzione si potrebbe dire. Genitori vittime di della disinformazione dominante nel web? O solo mancanti di cultura scientifica? Qualsiasi sia la risposta significa abbandonarsi all’irrazionale. Di morbillo si muore.
Giulio Tremonti, un economista, ebbe a dire che con la cultura non si mangia, benché i dati internazionali dimostrino che ogni euro investito in cultura ne generi altri cinque nell’indotto. Produrre individui incolti ha il suo peso sociale. Significa progettare una società priva di senso civico, popolata da persone impossibilitate a capire un testo, dipendenti dagli altri.
Individui insicuri, incapaci di capire il proprio tempo, generatori di una società infelice
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L’articolo di Nicolò Migheli è stato anche pubblicato su L’Unione Sarda del 6 febbraio 2015 e su Sardegnasoprattutto/ 6 febbraio 2015/ Culture
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con gli occhiali di Piero…
- Un anno fa, il 7 febbraio 2014, su Aladinpensiero, con CHARLES DICKENS.
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FUEDDA SARDU
S’AMORI
S’amori e’ cosa ardenti
chi t’invitat a su gosu,
e una dì t’agattas sposu
senz’e sciri su comenti.
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IL CANDIDATO
Non attacca gli avversari, non demonizza chi ha gestito il Comune…
Lo credo bene, è uno di loro.
Oggi sabato 7 febbraio 2015
Gli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: Approfondimenti sulle politiche europee contro la dispersione scolastica.
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Il fascino degli alchimisti…
Università della Sardegna. Spazio ai candidati a Rettore dell’Università di Cagliari
L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 – Edizione CA)
«Destinazione Europa»
Luigi Raffo: o si cambia o saremo un ateneo-succursale
UNIVERSITÀ. L’ingegnere elettronico in campo per conquistare il rettorato
LUIGI RAFFO È UNO DEI TRE INGEGNERI IN CORSA PER IL RETTORATO. DOCENTE DEL POLO DI PIAZZA D’ARMI CHE, PER 18 ANNI, HA GOVERNATO L’ATENEO CON PASQUALE MISTRETTA, IL RETTORE DAL REGNO PIÙ LONGEVO
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Arte E’ Cultura
Ecco l’allegoria della Filosofia, di Gustav Klimt. Anche quest’ opera era destinata alla decorazione dell’ Università di Vienna: nella parte sinistra del dipinto una catena di figure umane in diverse posture e atteggiamenti significanti amore, dolore, vita e morte. Donne e uomini , giovani, vecchi e bambini di forma ed energia dantesca e michelangiolesca sembrano emergere e sprofondare in uno scenario cosmico in cui trapela, al centro, l’Enigma assoluto o forse il Fato, il Mistero dell’uomo e dell’universo. In basso, al centro, la figura della Veggente, forse la personificazione della Filosofia, l’Arte che pensa il pensiero umano.
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Ecco l’allegoria della Medicina secondo Gustav Klimt 1896. L’opera è andata, successivamente, distrutta. L’immagine è formata da una massa quasi indistinta di uomini e donne, sani e malati, vivi e morti, che si agita e soffre, come trasportata da una corrente. Al centro, in basso, Igea, la dea greca della salute, che innalza una pozione con il serpente (simbolo antico di Esculapio dio della medicina) che si arrotola con un guizzo Liberty o Jugendstile. Per questa umanità non c’è speranza alcuna di salvezza ma solo la possibilità di lenire il dolore e le ferite.
in giro con la lampada di aladin… su palazzo Baccaredda
Con un largo anticipo (oltre un anno) è iniziata la campagna elettorale per il prossimo Sindaco di Cagliari
I fendenti di Vito Biolchini sul blog vitobiolchini.it
- (…) L’avventura di Zedda è arrivata al capolinea, ma dei giochi di potere del Pd non se ne può più e la destra è improponibile. A Cagliari serve un nuovo sindaco, frutto di un progetto il più condiviso possibile fra tutte le forze vitali della città. Chi avrà il coraggio di farsi avanti?
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- Davide Carta (Pd): “Zedda candidato naturale. Le primarie? Possibili” – Su Casteddu on line
con gli occhiali di Piero…
- Un anno fa, il 6 febbraio 2014, su Aladinpensiero.
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- Trasporti (L’epilogo della vicenda dello strano ex assessore su Casteddu online). Eccesso di trasporto amoroso di un assessore ai trasporti (su Aladinpensiero, 8 novembre del 2013).
Oggi venerdì 6 febbraio 2015
Gli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: OGGI CONVEGNO su JOBS ACT e IMPRESA
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Università della Sardegna. Spazio ai candidati a Rettore dell’Università di Cagliari
L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 – Edizione CA)
«L’Ateneo non è di serie B»
Maria Del Zompo si ribella: non ci sto al deserto del territorio
UNIVERSITÀ. La farmacologa ci ritenta, forte dei 349 voti della precedente sfida
LA NEUROSCIENZIATA MARIA DEL ZOMPO È UNA DEI CINQUE CANDIDATI ALLA CARICA DI RETTORE. UNA SFIDA CHE CULMINERÀ A MARZO, FORSE CON UN BALLOTTAGGIO: CHI VINCE PRENDERÀ IL POSTO DELL’USCENTE GIOVANNI MELIS.
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Allegoria delle Arti, di Bernardo Strozzi (Genova 1581-Venezia 1644). E’ la mia “Allegoria” delle arti (ce ne sono tante) preferita. Le tre arti, tre donne, stanno attorno al busto di un vecchio barbuto dal viso assai misterioso. La sua barba sembra posticcia: se potessimo levargliela, il viso sarebbe quello di una donna. Natura “ermafrodita” dell’artista? Le arti suggeriscono idee di bellezza, sensualità, voglia di vivere e di creare. E pensare che Bernardo era un frate cappuccino!
Quella che ha il filo in mano è l’architettura non la tessitura… è il filo a piombo
con gli occhiali di Piero…
LA ROTTURA DEL PATTO
E’ rotto. Ha rotto.
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CRONACHE SARDE
- 5 febbraio 1388, trattato di pace tra Eleonora d’Arborea e Giovanni I d’Aragona.
- 5 febbraio 1653, il Commissario Generale e Alternos per il Capo di Sopra, cavaliere Gavino Deliperi Paliaccio (o Paliacho), incaricato di debellare l’epidemia di peste, stabilisce il suo quartier generale di direttore amministrativo e sanitario a Castelsardo (allora Castel Aragonese), città dove a suo parere la peste non è arrivata.
Con rapidi e duri provvedimenti (requisizioni; imposte a Comuni, feudatari e privati cittadini; interventi sanitari e di polizia mortuaria; controlli rigidi su spostamenti di persone e animali, sotto pena di morte) riesce a debellare la peste nel 1654. Riceverà quindi lo stesso incarico, nel 1656, per Cagliari e il Capo di Sotto.
Morì a Sassari, dov’era nato, nel 1666, Aveva forse 70 anni
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VIOLETA PARRA
GRACIAS A LA VIDA
Gracias a la vida que me ha dado tanto
Me dio dos luceros que cuando los abro
Perfecto distingo lo negro del blanco
Y en el alto cielo su fondo estrellado
Y en las multitudes el hombre que yo amo.
Thanks to life, which as give me so much
it gave me two bright stars that when i open them
I perfectly distinguish the black from white
And in the sky above her starry backdrop
And within the multitudes the man i love.
(Violeta Parra)
VIOLETA PARRA
Il 5 febbraio 1967 muore suicida, a Santiago del Cile, Violeta Parra.
Era nata a San Carlos, una piccola citta nel sud del Cile, il 4 ottobre 1917,
Famiglia numerosa, il padre insegnante di musica, la madre contadina, ma che nel tempo libero cantava accompagnandosi con la chitarra. Alla morte del padre, nel 1929, anche Violeta e i fratelli dovettero lavorare per mangiare: suonavano e cantavano nelle sale da ballo, nei circhi e nei bordelli.
A 15 anni, per le insistenze del fratello Nicanor, si trasferisce a Santiago, dove frequenta la scuola e vive coi parenti.
Nel 1934 conosce Luis Cereceda, macchinista ferroviere, comunista.
Si sposano nel 1937: nascono due figli, Angel e Isabel.
Il matrimonio finisce nel 1948, si risposa nel 1949 con Luis Arce, nascono Carmen Luisa (1949) e Rosita Clara.(1952).
Nel ’53 si esibisce in casa di Pablo Neruda e viene subito chiamata a Radio Cile. - segue -