Monthly Archives: febbraio 2015
E ora… una breve pausa pubblicitaria!
di Vanni Tola
Le pubblicità è da sempre compagna fedele della nostra vita. Per molti è soprattutto un fastidio. In realtà è una forma d’arte con un passato glorioso. Nacque subito dopo la diffusione della carta stampata con le inserzioni pubblicitarie a pagamento (pare che il primo inserzionista sia stato un produttore di mobili). Immediatamente la comunicazione pubblicitaria si diffuse e coinvolse anche il cinema, che muoveva allora i primi passi. Il primo spot pubblicitario comparve in coda a un filmato dei fratelli Lumiere, era la pubblicità del noto champagne Moët & Chandon. Pochi sanno che tra i primi a utilizzare la pubblicità (nello specifico i manifesti murali) per veicolare tra la gente la loro arte ritroviamo i maestri dell’impressionismo, autori di manifesti murali di grande valore e diffusi in grande quantità. Importanti studi pubblicitari, con fatturato miliardario, si occupano oggi di diffondere la comunicazione pubblicitaria. Sono loro che, sulla base di rigorose ricerche di mercato e approfonditi studi sulla psicologia delle masse, realizzano gli slogan pubblicitari e le scenette che interrompono i film e gli altri programmi televisivi, per invitarci a compare questo o quel prodotto. E’ una comunicazione fondamentalmente monodirezionale, da loro a noi. Non abbiamo alcun modo di rispondere ai pressanti inviti del pubblicitario se non accogliendo l’esortazione a consumare il prodotto indicato o rifiutandola. La pubblicità fa parte ormai della nostra esistenza anche quando viviamo con la convinzione di non esserne assolutamente influenzati. In realtà ormai siamo dentro il meccanismo, uno dei tanti dalla “moderna società dei consumi” e dobbiamo farcene una ragione con razionalità e senza indulgere nel fatalismo vittimistico. E’ una forma di comunicazione come le altre, osserviamolo e valutiamola come tale. Possiamo anche viverla con ironia e perfino scherzarci sopra. Ma non sottovalutiamone l’importanza né il significato in termini di influenza sociale. Ci sono degli slogan pubblicitari che hanno accompagnato per decenni la nostra esistenza. Chi non ricorda la frase: “chi beve birra campa cent’anni” o quell’altra del caffè della vecchina che “più lo mandi giù e più, ti tira su” e il fantastico pulcino Calimero che non era sporco come appariva, andava lavato con un determinato detersivo per riacquistare il proprio splendore. Ci sono poi gli slogan e le scenette “educative” che miravano fondamentalmente a diffondere le virtù di nuovi prodotti e differenti abitudini alimentari. Dall’uso del dentifricio (la mitica Pasta del Capitano) all’utilizzo del dado per preparare il brodo, alla carne in scatola arrivata in Europa al seguito delle truppe americane durante la seconda guerra mondiale, e via dicendo fino all’utilizzo dei principali elettrodomestici. Se ne potrebbero citare centinaia. A tale proposito una visita in internet alla ricerca dei vecchi “Carosello” sarà sicuramente molto emozionante. Si potrebbe perfino attivare un piccolo “forum” tra i nostri pochi o molti lettori per raccontare come ciascuno di noi vive o percepisce il messaggio pubblicitario, su quale influenza tale forma di comunicazione abbia avuto e abbia tuttora sulla nostra esistenza e su quella dei nostri familiari. Forse ci aiuterebbe a comprendere meglio, per esempio, perché i bambini spesso si incaponiscano per ottenere un determinato prodotto anziché un altro, senza conoscerne minimamente le caratteristiche merceologiche. Quale è la molla che genera la granitica convinzione che quel determinato prodotto, e soltanto quello, potrà soddisfare al meglio un loro bisogno? Per non parlare poi degli effetti meno gradevoli della comunicazione pubblicitaria che pure ci riguardano. Certa pubblicità eccessivamente insistente relativa alla vendita di divani super scontati, l’offerta di materassi particolari o di strabilianti box doccia che dovrebbero sostituire le vecchie vasche da bagno. Sarebbe pure interessante raccontare le proprie reazioni quando dal televisore di casa, invitato permanente delle nostre riunioni conviviali, qualcuno ci intrattiene descrivendo prodotti fenomenali per sciogliere il mucco e il catarro o per curare le gengive che sanguinano. Ne vogliamo parlare?
comunicazioni di servizio
Sardegna quasi un continente, quasi ‘nun conti niente
con gli occhiali di Piero…
- Riflessioni su Aladinpensiero. SPOSTATEVI DAL SOLE, CI AVETE TOLTO LA LUCE.
Oggi lunedì 23 febbraio 2015
Gli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU:
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comunicazioni di servizio
Informazione e Terzo settore. Conoscersi per aumentare gli spazi della partecipazione.
Pontificia Facoltà Teologica • Unione Cattolica della Stampa Italiana
Ordine Giornalisti Sardegna • Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali
In collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale
Venerdì 27 febbraio 2015, ore 17,30 – Aula Magna Pontificia Università Teologica Via Sanjust Cagliari
Informazione e Terzo settore.
Conoscersi per aumentare gli spazi della partecipazione.
Oggi domenica 22 febbraio 2015
Gli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU:
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comunicazioni di servizio
Giorgio Massacci presenta ii suo Progetto d’Ateneo
L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 – Edizione CA)
«Ateneo aperto al mondo»
Giorgio Massacci: lauree che abbiano un vero sbocco
UNIVERSITÀ. L’ex preside d’Ingegneria corre per aggiudicarsi la carica di rettore
Due isole possono essere un arcipelago. Almeno, così la vede Giorgio Massacci, uno dei cinque candidati alla carica di rettore dell’Ateneo cagliaritano: «Vero, in Sardegna ci sono due università, ma dal mio punto di vista c’è l’Università: gli Atenei devono fare sistema, giocare insieme la partita per ottenere finanziamenti e mantenere la buona qualità dell’offerta formativa, contando anche sulla grande attenzione della Giunta regionale per lo studio universitario». Massacci in teoria sarebbe uomo di numeri, ma assicura: «Sono un ingegnere umanista, anche se la migliore definizione di me l’ha data una laureata in filosofia. – segue –
«Politici al tempo di Papa Francesco. Per una nuova leadership che ponga al centro il bene comune»
Riceviamo e pubblichiamo
Arcidiocesi di Cagliari – Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro
Sabato 21 febbraio alle ore 16, presso l’aula magna del Seminario diocesano di Cagliari (via mons. Cogoni 9) conferenza tenuta da don Fabiano Longoni, direttore dell’ufficio CEI per i problemi sociali, che proporrà il tema «Politici al tempo di Papa Francesco. Per una nuova leadership che ponga al centro il bene comune».
Oggi sabato 21 febbraio 2015
Gli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: Inaugurazione circolo Me-Ti in via Mandrolisai, Cagliari.
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Oggi all’Università della Sardegna- Cagliari. “La cooperazione del no profit per un sostegno ai flussi migratori”
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