Monthly Archives: febbraio 2015

con gli occhiali di Piero…

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413- Il 2 febbraio di un anno fa su Aladinpensiero. James_Joyce_signature2
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Piero SofocleINTERPRETANDO SOFOCLE
- Colui che vi parla è l’ombra di Sofocle. Sono qui arbitrariamente destinato a inaugurare un linguaggio troppo difficile e troppo facile: difficile per gli spettatori di una società in un pessimo momento della sua storia, facile per i pochi lettori di poesia. (Pierpaolo Pasolini).
- Ed ho studiato, ahimè, filosofia, giurisprudenza, nonché medicina: ed anche, purtroppo, teologia. Da cima a fondo, con tenace ardore. Eccomi adesso qui, povero stolto; e tanto so quanto sapevo prima. (Faust, di Goethe).
- Avec ma gueule de meteque, de juif errant, de patre grec, de voleur et de vagabond… (Moustaki).

Oggi lunedì 2 febbraio 2015

aladinewsGli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: “Le zone umide per il nostro futuro”. Il 2 febbraio a Cagliari una serie di eventi organizzati dal Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline.
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ape-innovativaLogo_Aladin_Pensieroaladin-lampada-di-aladinews312sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413

Come è difficile spendere…

come è difficile spendere libro PRUNA-ZURRU-BOTTAZZI-Come è difficile spendere.

ricercando chiarezza…

Il ragazzo con la lampada Ferdinand Georg Waldmuller
Il ragazzo con la lampada Ferdinand Georg Waldmuller
Il ragazzo con la lampada Ferdinand Georg Waldmuller
Il ragazzo con la lampada Ferdinand Georg Waldmuller
Il ragazzo con la lampada Ferdinand Georg WaldmullerIl ragazzo con la lampada Ferdinand Georg Waldmuller
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Complotti e Potere
Opera-New-World-Order
di Gianfranca Fois su il manifesto sardo

Non credo molto ai complotti. Credo però che il potere riesca spesso a servirsi a suo favore di determinate circostanze. Prendiamo l’incendio del Reichstag del 1933. Secondo le ultime ricerche non si sarebbe trattato di un complotto ordito dai nazisti come supponeva Gheorghi Dimitrov, ma Hitler sicuramente approfittò dell’occasione per imporre lo stato d’emergenza e la cancellazione di molti diritti civili contenuti nella Costituzione della Repubblica di Weimar.
Allo stesso modo la strage avvenuta nei giorni scorsi a Parigi molto probabilmente giustificherà maggiori controlli, un restringimento, in nome della sicurezza, delle nostre libertà. Senza dubbio però sta già portando acqua al molino di quanti in Europa predicano da tempo la chiusura delle frontiere e il respingimento dei barconi di migranti, l’odio e l’avversione nei confronti degli “stranieri”. Sono slogan e parole d’ordine che con diversa intensità caratterizzano movimenti politici xenofobi, a volte anche nazisti, che grazie alla crisi economica, alla situazione di incertezza dei nostri tempi cercano di convincere l’opinione pubblica che tutti i mali derivino da quanti vengono da fuori, o hanno pelle o religione diversa. E’ un virus che ormai contagia tutta l’Europa, dalla Grecia (Alba dorata ha ottenuto il terzo posto nelle recentissime elezioni), alla Ungheria (il partito xenofobo Jobbik ha il 20.22%), alla Gran Bretagna, alla Francia e alla Svezia (i Democratici svedesi hanno il 12.9%).
Dopo i fatti di Parigi inoltre sono aumentati in Europa gli attentati contro moschee e associazioni islamiche senza contare i movimenti che si battono contro l’”islamizzazione” dell’Occidente come Pegida in Germania mentre il movimento di Marine Le Pen non ha posizioni islamofobe dal momento che spera di attirare nel suo partito anche i Musulmani, già cittadini francesi, scontenti.
L’Italia ha ugualmente i suoi partiti xenofobi come la Lega o Fratelli d’Italia, entrambi speculano sulla paura e il bisogno di sicurezza dei cittadini e diffondono notizie false o sottolineano il “pericolo” di un’invasione da parte di migranti e richiedenti asilo.
Naturalmente le cose non stanno così ma l’enfasi, la presenza continua ad esempio del segretario della Lega Salvini in TV (non dimentichiamo che più del 70% degli Italiani ha come unica forma di informazione proprio la TV) con scarso contraddittorio, gli interventi di uomini politici della destra che vedono l’immigrazione solo come problema di sicurezza sono riusciti a creare una percezione della realtà che non coincide con… la realtà. Lo dimostra una recente ricerca di Ipsos Mori in Gran Bretagna da cui risulta infatti che in Europa gli Italiani ignorano molto più di altri popoli la reale dimensione di certi fenomeni come ad esempio l’immigrazione.
Infatti solo una piccola percentuale di migranti arriva sui barconi attraversando il Mediterraneo e, fra quanti arrivano, solo una minima parte desidera rimanere in Italia. Oppure molti Italiani percepiscono la presenza degli immigrati in numero di gran lunga maggiore (30%) rispetto all’effettivo 7%.
La gestione dell’immigrazione come fatto emergenziale e come problema di sicurezza permette così alla politica di utilizzarla a fini elettorali o di costruzione del consenso; così facendo maschera la propria inadeguatezza nell’affrontare le sfide che i tempi della globalizzazione creano. E’ assolutamente impensabile poter bloccare gli ingressi in Europa di masse di persone che abbandonano i propri paesi stremati dalla fame e dalle guerre in cui i governi europei giocano un ruolo non secondario.
Ciò che comunque contraddistingue l’Italia, che ormai da più di 20 anni deve affrontare la situazione, rispetto ad altri paesi europei è proprio la mancanza di un piano strutturato e articolato di accoglienza e integrazione. Tutto infatti è affidato alla buona volontà, quando c’è, di comuni, prima anche di province, e di associazioni che purtroppo, come abbiamo visto, talvolta sono più interessate a spartirsi i fondi destinati all’accoglienza oppure hanno fatto degli immigrati un modo per guadagnare anche quando si tratta di associazioni o professionisti che non operano illegalmente.
I processi di inserimento e di integrazione (parola su cui sarebbe interessante e utile riflettere) sono stati predisposti a livello nazionale in altri paesi europei. Ad esempio in Francia pur tra errori e contraddizioni sono stati lanciati nel corso del tempo diversi progetti nel tentativo di adeguare gli interventi alle situazioni che man mano si creavano e alle nuove sensibilità dell’opinione pubblica più avanzata. I progetti riguardano l’inclusione e la promozione sociale, la lotta contro la discriminazione, le politiche abitative.
Creare una società interculturale è un processo difficile e lento che mette in discussione l’identità di ognuno e costringe a ripensare se stessi e le relazioni con gli altri. E’ un processo che avviene attraverso il dialogo e l’apertura e genera nuove idee, nuovi modi di vedere il mondo. Per arrivare a una società coesa pur nella differenza bisogna cominciare a discutere razionalmente ma con grande sensibilità approntando strumenti validi in tutto il paese con il coinvolgimento dei cittadini e dei migranti. Tutto il contrario di quanto avviene in Italia.

Nell’immagine: Opera New World Order

Da il manifesto sardo: http://www.manifestosardo.org/complotti-e-potere/#sthash.hkQLGtZQ.dpuf

Lunga vita al Presidente!

sedia-van-gogh4di Vanni Tola

Eletto il nuovo Presidente. Lunga vita al Presidente.
In questi giorni si sprecheranno commenti e valutazione che avranno per argomento l’elezione del dodicesimo Presidente della Repubblica e le “note caratteristiche” dell’eletto. Commenti e valutazioni quasi inutili sulle quali suggerisco di non addentrarsi, tanto non le legge nessuno e chi le legge, le dimentica dopo pochi secondi. Tutti a dire la loro. Verrà fuori che, insieme a lucide e dotte considerazioni, si mescoleranno vicende pressoché insignificanti relative al passato del Presidente ( del tipo era democristiano, sai che novità nel panorama politico parlamentare italiano). Qualcuno si spingerà più oltre ricordando quella volta che il Presidente è andato contro Berlusconi, quell’altra volta che ha fatto questo o non ha fatto quell’altro. Il proposito non confessato è quello di descrivere un ipotetico presidente ideale che, ciascuno di noi, legittimamente, desidererebbe avere. Anche le valutazioni su quanto è accaduto intorno alla vicenda del Quirinale le rimanderei nel tempo. Analizzarle “a caldo” non garantisce obiettività e raziocinio. Si è rotto il “patto del nazareno”? Forse sì ma tanti pensano di no, che il patto resista e sia più solido di prima. Si è riunificato il Pd che stava per spaccarsi? Siete davvero sicuri che ci sia una nuova unità nella maggior forza politica di governo? Si è spaccata la destra con NCD che vola per aria e il crescente dissenso all’interno di Forza Italia? In un certo senso parrebbe di sì ma resta il fatto che l’attuale maggioranza di governo tra Pd e Nuovo Centro Destra non sembra essere messa in discussione. Quanto a Forza Italia, in fondo, rimangono le stesse difficoltà che c’erano già prima, sostanzialmente legate al lungo e laborioso travaglio dell’uscita di scena di Berlusconi e al suo disperato tentativo di mettere al riparo da eventuali attacchi le sue aziende e, magari, di riabilitare la propria persona dopo le note vicende giudiziarie che lo hanno privato dei più elementari diritti politici. Alcuni commentatori arrivano perfino a ipotizzare che, in fin dei conti, all’ex cavaliere la situazione che si è andata creando (alleanza con Renzi) non dispiaccia più di tanto. Quindi prudente attesa sul lavoro del neo Presidente e attenta osservazione delle dinamiche politiche attivate dalla sua elezione. Il resto, il penoso e scontato lavoro di “fare le pulci” al presidente Mattarella lasciamolo fare a Marco Travaglio da “sinistra” e ai giornali di “casa Berlusconi” da destra. Sallusti e Belpietro hanno già avviato i motori anche se il loro dominus Berlusconi, pur manifestando di essere molto contrariato per il comportamento di Renzi, afferma che la collaborazione per le riforme continuerà. Che fare dunque? Direi che occorre dotarsi di una considerevole dose di sano realismo per analizzare la realtà del quadro politico al di fuori dei condizionamenti e dei pregiudizi. L’operato del Presidente lo valuteremo attraverso gli atti quotidiani del suo alto ufficio.

ricercando chiarezza…

Il ragazzo con la lampada Ferdinand Georg WaldmullerIl ragazzo con la lampada. E’ l’autoritratto del pittore austriaco Ferdinand Georg Waldmuller (1793-1865).

con gli occhiali di Piero…

- Un anno fa, il primo febbraio 2014, su Aladinensiero.

Oggi domenica primo febbraio 2015

aladinewsGli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: Domani GIORNATA MONDIALE SULLE ZONE UMIDE, Convegno a Cagliari. – Per distrarci un po’: l’idea della bellezza femminile nella Storia.
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