Monthly Archives: febbraio 2015

Allarme meteo

Giorgione La tempesta, 1507-1508Giorgione, La tempesta, 1507-1508 c., Venezia, Gallerie dell’Accademia, olio su tela, 83 x 73 cm.
La tempesta: un fulmine squarcia le nubi plumbee; le mura della città sono illuminate da una luce irreale; nella linea di confine tra l’abitato e la selva i personaggi (ancora non svelati) più misteriosi di tutta la storia della pittura italiana. E intanto il fiume scorre lento sotto il ponte… Sta per scatenarsi una tempesta. Oggi si direbbe: allarme meteo? (L.L.)

Oggi giovedì 5 febbraio 2015

aladinewsGli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU:
.
———————————————————————————–
ape-innovativaLogo_Aladin_Pensieroaladin-lampada-di-aladinews312sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413

Pieter Bruegel the Elder The Fall of the Rebel AngelsPieter Bruegel the Elder, The Fall of the Rebel Angels, 1562, Royal Museums of Fine Arts of Belgium, Brussels, oil on panel, 117 × 162 cm.
Gli Angeli-Elfi, snelli, flessuosi, armoniosi giovinetti alati, armati di lunghe spade appuntite, mettono in fuga il Maligno in tutte le sue mirabolanti orride, grottesche, spaventose manifestazioni: “il mio nome è legione”. Vedete il pesce-palla rosato in alto a destra ? E’ un ottimo gingillo con funzione apotropaica da tenere in auto…
Il Male, nella sua fenomenologia, si presenta in tante forme diverse, compresa quella comica, ridicola, buffa, grottesca e stravagante
.

con gli occhiali di Piero…

Parlamento-in-duomo ScrivaniaGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413CRONACHE SARDE
4 febbraio 1698, si riuniscono, e sarà l’ultima volta con poteri deliberativi, i tre stamenti sardi. Si riuniranno ancora nel secolo successivo, nei momenti più gravi, ma i Savoia non consentiranno più agli Stamenti di riunirsi con potere deliberativo.
—————-
Giovanni Francesco Fara4 febbraio 1543, nasce a Sassari Giovanni Francesco Fara, insigne storico, autore del volume De rebus sardois. Fu vescovo di Bosa, dove morì a soli 48 anni
———————————
JACQUES PREVERT
4 febbraio 1900, nasce a Neuilly-sur-Seine Jacques Prévert.
Dans ma maison vous viendrez
d’ailleurs ce n’est pas ma maison
je ne sais pas à qui elle est
je suis entré comme ça un jour
il n’y avait personne
seulement des piments rouges accrochés au mur blanc
Je suis resté longtemps dans cette maison
Personne n’est venu
mais tous les jours et tous les jours
je vous ai attendue
(Dans ma maison)
- Vedi anche Aladinpensiero, 11 aprile 2014.

La SARDEGNA che GUARDA ai PAESI ARABI e al MEDITERRANEO. Verso EXPO MILANO 2015

Camera di commercio italo-araba SARDEGNACAGLIARI 20, 21 FEBBRAIO | LA SARDEGNA CHE GUARDA AI PAESI ARABI E AL MEDITERRANEO | VERSO EXPO MILANO 2015.
.
- Informazioni sul blog Fomento Impresa di Aladinews.
- Il programma completo sul sito della Camera di Commercio di Nuoro.

Oggi mercoledì 4 febbraio 2015

aladinewsGli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: Legge Fornero e Jobs Act: ricadute nell’impresa sarda. Venerdì 6 febbraio all’UniversitàCSRI Unica
.
———————————————————————————–
ape-innovativaLogo_Aladin_Pensieroaladin-lampada-di-aladinews312sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413

GRAECIA CAPTA…

Hermes con Dioniso 350 a.C.GRAECIA CAPTA: Hermes con Dioniso, 350 a.C. (circa).

La statua si trova nel Museo di Olimpia, in buona “compagnia”; attribuita a Prassitele (l’altissima qualità dell’opera induce gli studiosi a ritenerla un originale, o quanto meno, una scultura della scuola del Maestro).

Berlusconi invitato al Quirinale: “Patti vostri”. E’ questa la riappacificazione sociale?

quirinalesedia-van-gogh4di Vanni Tola
Se avete ancora la capacità di indignarvi vi prego di farlo anche per me, io ci rinuncio, non ci provo neppure a cercare un filo logico negli accadimenti di queste ore. Dopo aver magnificato le doti personali di integrità, coerenza, dignità, del nuovo Presidente della Repubblica, si scopre, nel volgere delle ventiquattro ore successive all’elezione, che é stata concessa la riduzione di pena per buona condotta a Silvio Berlusconi (nonostante il parere contrario del Tribunale di Milano) e che lo stesso è invitato al Quirinale per partecipare alla cerimonia di insediamento del Presidente che seguirà i messaggi alle camere. Era davvero necessario che a tale cerimonia partecipasse un condannato pluriinquisito, attualmente privato dei diritti civili e, perfino della possibilità di continuare a chiamarsi “cavaliere”? Il sottosegretario Del Rio dice che serve per ristabilire nel paese la pace sociale. Un po’ come quando all’elezione di un papa o di un sovrano seguiva l’amnistia con l’apertura delle porte delle patrie galere. Questa volta però quelle porte rimarranno chiuse, tutte tranne quella di Silvio. Riuscite a immaginarlo durante la cerimonia mentre si aggira tra gli illustri ospiti col suo sorriso di plastica a fare battute di spirito, a osservare le scollature e i posteriori delle signore, a raccontare barzellette? Chissà se racconterà a Mattarella la barzelletta della mela che “sa di culo” e che se vuoi apprezzare il profumo giusto devi girarla dall’altra parte? Chissà quanto rideranno i suoi convitati quando spiegherà cosa intendeva dire con la frase rivolta alla Merkel: “culona inchiavabile”. Lo accompagnerà la sua fidanzata col cagnolino o una rappresentanza delle “Olgettine” a libro paga? Quale sarà lo stato d’animo dei giudici che, sulla base di indagini, prove e lunghi processi, lo hanno condannato? Si sentiranno come quei poliziotti che la sera arrestano i “mariuoli” e l’indomani mattina se li ritrovano nuovamente per la strada. Una situazione veramente incomprensibile e paradossale soprattutto dopo il bel gesto del Presidente Mattarella che, appena eletto, si è recato a rendere omaggio ai martiri delle Fosse Ardeatine.

Oggi giura Sergio Mattarella, dodicesimo presidente della Repubblica Italiana

sergio1Sergio Mattarella, dodicesimo presidente della Repubblica Italiana: come lo vedono alcuni uomini politici sardi, sul sito web della Fondazione Sardinia

con gli occhiali di Piero…

Simone-Weil-e1394732094790-150x150GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413SIMONE WEIL
Il 3 febbraio 1909 nasce a Parigi Simone Adolphine Weil, straordinaria figura di filosofa, la cui biografia è stretta parente dei suoi pensieri, fino al limite di farla sembrare folle.
Teorizza la ricomposizione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale, unità spezzata dall’organizzazione capitalistica del lavoro; lascia il lavoro di insegnante e si impiega come operaia in una fabbrica metallurgica, ma è inesperta e si fa male lavorando. Favorevole a una rivoluzione che dia da mangiare a tutti, è accusata di comunismo perchè dstribuisce il suo stipendio di insegnante a operai e disoccupati e tine per sè solo una somma pari al sussidio di disoccupazione, ma non aderisce al partito comunista, anzi ha un violento alterco con Troski, che pure ospita in casa sua; si considera cattolica in qualche misura, ma accusa il cattolicesimo di aver scelto il potere temporale, creando uno Stato che fa da modello agli stati totalitari,
Vicina all’anarchia partecipa alla guerra civile in Spagna, ma incapace di usare le armi è destinata alle cucine, dove si fa male, bruciandosi con l’olio bollente; poi lascia la Spagna, persuasa dell’inutilità di una lotta che non è più “una guerra tra contadini affamati contro i proprietari terrieri e un clero complice dei proprietari, ma una guerra tra Russia, Germania e Italia”.
In Italia, chiesa di Santa Maria degli Angeli, inizia il suo percorso spirituale, mistico e francescano, ma non aderisce alla Chiesa Cattolica.
Durante l’occupazione tedesca della Francia distribuisce volantini contro il governo di Vichy, arrestata e minacciata di essere rinchiusa in carcere con le prostitute, dice al giudice che ha sempre desiderato di conoscere quell’ambiente: liberata perchè il giudice la crede pazza.
Si sottopone a dure privazioni, fino all’estremo che all’indomani della sua morte, il 24 agosto 1943 ad Ashford (Londra), a un giornale sembrò giusto titolare così: “French professor starves herself to death”, si lascia morire di fame.

Martedì 3 febbraio 2015

aladinewsGli eventi di oggi segnalati da Aladinpensiero sul blog Aladinews agorà. PUNT ‘E BILLETTU: Questo pomeriggio con Homer…
.
———————————————————————————–
ape-innovativaLogo_Aladin_Pensieroaladin-lampada-di-aladinews312sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413

Università della Sardegna. Elezione Rettore dell’Università di Cagliari: i candidati

LE PRIME DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE DEI CANDIDATI (aggiornamento al 2 febbraio 2015, ore 15) riportate da Aladinews (in ordine di comunicazione delle candidature al personale universitario e agli studenti).

Maria Del Zompo Unica- MARIA DEL ZOMPOSito dedicato su Unica.

Luigi Raffo FT MICRO 1- LUGI RAFFO – Sito web dedicato: http://luigiraffo.it

Giacomo Cao ft micro1- GIACOMO CAO

Giorgio Massacci ft1- GIORGIO MASSACCI

Paola Piras ft2- PAOLA PIRAS

Elezioni del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari. Facciamo uscire il dibattito dal Palazzo. Spazio ai candidati. Le proposte della candidata Paola Piras


Aladinews segue con grande interesse la campagna elettorale per l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari. Daremo spazio ai candidati che, lo ricordiamo, devono presentare il loro programma entro il 27 febbraio prossimo (dopo Maria Del Zompo, Luigi Raffo, Giacomo Cao, Giorgio Massacci, e oggi, l’ultima in ordine di presentazione (ma sono possibili ulteriori candidature) Paola Piras. Nei prossimi giorni proseguiremo pertanto con gli altri eventuali candidati, mano a mano che disporremo della loro documentazione). Ribadiamo che daremo ulteriore spazio a commenti, proposte, riflessioni, che ci perverranno da chiunque abbia qualcosa di interessante da dire. Percorreremo la rete per pescare informazioni, documenti, etc. utili per diffondere quanto più possibile la partecipazione al dibattito e per favorire utili sintesi. Non ci stanchiamo di ripetere (riferimenti su Aladin e su altre News): l’Università è troppo importante per essere lasciata nelle mani dei soli professori, come la guerra in quelle dei generali.
———————————————
Paola Piras ft2La LETTERA di PAOLA PIRAS

Ai Colleghi, docenti e amministrativi, alle Studentesse e agli Studenti

A ridosso delle elezioni per il rinnovo del governo dell’Ateneo è naturale guardare avanti; pensare al futuro. Chiedersi come cambiare per crescere. Senza dimenticare di guardare anche indietro, fare bilanci, ricavare esperienza dagli errori commessi.
Il futuro è qui, ad un passo. Il nostro Ateneo ha un cuore e un’anima: può contare su persone pronte a costruire e lavorare per andare avanti, a dispetto delle difficoltà imposte dalle regole che ci governano. Della paura per l’incertezza del futuro. Persone capaci di trasferire conoscenze e abilità, stimolare curiosità intellettuali, passione per la ricerca, voglia di conoscere e confrontarsi con una dimensione che va oltre il locale e si apre al mondo.
Per riacquistare il nostro ruolo dobbiamo ricominciare a guardare all’Ateneo come universitas: realtà complessa dove apparato organizzativo, ricercatori, studenti, vivono e lavorano “insieme”.
Una comunità che condivide il cammino verso la conoscenza mettendo gli studenti al centro; forte di una macchina amministrativa che, coinvolta, stimolata e incentivata costituirebbe prezioso supporto alla ricerca, alla didattica e ai servizi; convinta che l’innovazione, anche organizzativa, potrà divenire lo strumento per essere competitivi e trasferire sul territorio i prodotti del lavoro svolto. - segue -

Universidade de Sardigna Università della Sardegna University of Sardinia

Sardegna universitaria_2
di Franco Meloni
Il treno veloce Cagliari-Sassari e viceversa (auspicabilmente esteso ad altre tratte, Olbia in primis) trainerà anche la realizzazione dell’Università della Sardegna. Unica Università o federazione tra i due Atenei storici? Questo è da decidere. Allo stato risulta si propenda per la loro federazione, “al fine di salvaguardarne maggiormente la storia e la tradizione”, ma pur sempre sotto l’egida comune di Università della Sardegna. Però la federazione deve essere vera, come avverte il competente Ministero, che nel documento di programmazione 2013-2015 del sistema universitario italiano delinea le caratteristiche dei “modelli federativi di università su base regionale o macroregionale… ferme restando l’autonomia scientifica e gestionale dei federati nel quadro delle risorse attribuite”. Precisamente devono prevedersi: “a) unico Consiglio di amministrazione con unico Presidente; b) unificazione e condivisione di servizi amministrativi, informatici, bibliotecari e tecnici di supporto alla didattica e alla ricerca”. Siamo allora ben lontani dal debole patto federativo firmato dai due Atenei alcuni anni fa. Nella pratica non si va ancora in tale direzione; assistiamo invece a un atteggiamento prudente e defatigatorio. E non ne sono prove contrarie l’intensificarsi tra gli Atenei degli accordi di programmazione formativa e di collaborazione per la ricerca scientifica (peraltro sempre esistiti). Tutte cose positive, ma, al contrario, perdura l’incapacità di gestione unitaria di importanti attività, come, ad esempio, i progetti di formazione professionale di grandi dimensioni (lo fu Itaca per il paesaggio), o il consorzio per l’Università telematica della Sardegna o i Centri di competenza tecnologica: iniziative fortemente incentivate dall’Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione, sempre più ridotte a operazioni di piccolo cabotaggio. Così non si potrà continuare perché l’unificazione (o la vera federazione) è ormai un fatto ineludibile, che la spending review governativa impone, anche attraverso progressive penalizzazioni nel trasferimento di risorse statali se non si procederà nella direzione indicata, ma come peraltro imporrebbero criteri di razionalità nella gestione complessiva delle risorse – e non solo – nell’interesse della Sardegna. Almeno così pensiamo in molti, in prevalenza fuori dall’accademia, nella quale invece prevalgono la conservazione di antichi privilegi e posizioni di potere, quando anche giustificati da nobili motivazioni. Lo riconosciamo: il discorso è complesso e il percorso per arrivare all’obbiettivo dell’unica Università della Sardegna, in una delle possibili forme, non è facile, ma, appunto per questo, occorre agire da subito vincendo la paralizzante prudenza. Qualche segnale della volontà in tal senso arriva dall’esordiente Rettore dell’Università di Sassari, Massimo Carpinelli, che in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico ha parlato di “un progetto capace di promuovere l’Università della Sardegna, che preservi le specificità dei due Atenei, la loro storia e la loro tradizione”, per questo appellandosi particolarmente alla Regione Sardegna “che deve dialogare con gli Atenei e i centri di ricerca [per] costruire un’unica struttura che possa far crescere la formazione, la scienza e la cultura nella nostra Regione”. E’ già qualcosa, ma occorre andare rapidamente oltre le parole e passare ai fatti, prima che qualcun altro, anche in questa circostanza, decida per la Sardegna. La Regione, chiamata giustamente in causa, deve intervenire per favorire questo processo di unificazione/federazione, smettendo di fare solo la parte di bancomat che trasferisce risorse alle Università sarde. E poi, occorre che il dibattito si allarghi, cogliendo anche l’occasione dell’ormai imminente elezione del Rettore dell’Università di Cagliari, perché, come ripetiamo spesso: l’Università è troppo importante per essere lasciata nelle mani dei soli professori, come la guerra in quelle dei generali.

- Di seguito i riferimenti citati

- Nell’illustrazione: particolare del dipinto di Filippo Figari “Sardegna universitaria”, aula magna Rettorato Università di Cagliari.
—————————————–
Sardegna-bomeluzo22
* L’articolo di Franco Meloni viene pubblicato anche sui siti di FondazioneSardinia, Vitobiolchini, Tramasdeamistade, Madrigopolis, Sportello Formaparis, Tottusinpari e sui blog EnricoLobina e RobertoSerra, SardegnaSoprattutto.

Graecia capta ferum victorem cepit…

L' Auriga di Delfi - bronzo originale del 475 a.C.
L’Auriga di Delfi – bronzo originale del 475 a.C..
.
.
.
.
. Rappresenta il giovane vincitore della gara dei giochi Pitici del 478, commissionata da Polizelos, tiranno di Gela. Opera di Sotades. (Quando anche la Sicilia era Grecia (Magna). – segue