Monthly Archives: settembre 2014
Riparliamo della fabbrica delle creatività nell’ex manifattura tabacchi?
Per ora un pro memoria
- Alcuni precedenti su Aladinpensiero
- Per correlazione: come già segnalato da Aladin la Regione Sardegna ci informa che il Comune di Granollers (Catalogna) nell’ambito del Programma Europa Creativa sta cercando partner per un’attività di recupero di una grande fabbrica dismessa come centro di creatività. Forse qualcun altro ha già fatto la proposta per avviare tale collaborazione (Sardegna-Catalogna). Noi comunque la proponiamo. C’è tempo fino al primo ottobre per segnalare la propria disponibilità. Ecco i dettagli.
A Pattada il 12 e 13 settembre la quarta edizione de S’Ischola de su Trabagliu
Quali le scommesse di LAMAS e di S’ischola de su trabagliu per l’Edizione 2014? La quarta edizione de S’Ischola de su Trabagliu, organizzata dall’Associazone culturale LAMAS, candida Pattada ad essere pensatoio stabile delle politiche per lo sviluppo della Sardegna. Come creare lavoro? Quale e come? è il titolo. Industria, artigianato, agroalimentare, turismo, economia culturale saranno i focus programmati venerdì pomeriggio 12 e sabato 13 settembre all’Hotel La pineta nel Parco La Pineta Salvatore Pala.
LAMAS col contributo della Fondazione Banco di Sardegna ed il patrocinio del FAI (Fondo Ambiente Italiano), intende elaborare strumenti di sviluppo immediatamente traducibili in atti concreti dall’iniziativa privata e pubblica isolana. L’evento si strutturerà in cinque incontri attivi e circolari. Gli stessi titoli degli incontri sono in chiave di domanda:
- C’è ancora spazio per l’industria? Per quale?
- L’accoglienza è il lavoro di una stagione?
- Dalla terra e dal mare quale lavoro?
- C’è ancora spazio per il sapere delle mani?
- Con la cultura si mangia?
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sui cieli e sulle terre di Sardegna e non solo con la lampada di aladin…
- Ora è ufficiale: sulle servitù Pigliaru fa il gioco dei militari e dello stato italiano. Vito Biolchini su vitobiolchini.it
- Rassegna stampa su La Nuova Sardegna
con gli occhiali di Piero…
ANNIVERSARI. 6 settembre 1995 muore Sergio Atzeni. L’ho ricordato un anno fa su Aladinpensiero.
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COME HA DETTO ?
Matteo Orfini (ora non dite Orfini chi?) ha detto:
Il PD non sarà mai un Movimento del Premier.
Non è vero che ha detto:
Non sarà mai un Movimento, è del Premier.
State sempre a fraintendere…
ALVARO DE MADRIGAL
Il 6 settembre 1569 muore a Cagliari il vicerè Alvaro de Madrigal (di lui ho parlato su Aladinpensiero il 19 dicembre 2013). Giunse in Sardegna carico di titoli nobiliari e senza un soldo. Fu vicerè dal 1556 al 1569. Buoni matrimoni con la nobiltà locale sistemarono lui e le sue figlie.
Fu sepolto nella chiesa di S.Francesco di Stampace (foto).
Il 6 settembre del 1875 fu riesumato e il suo corpo fu trovato intatto, in stato coriaceo, e consegnato all”Università per essere studiato.
Sicuramente era una pellaccia.
Oggi sabato 6 settembre 2014
con gli occhiali di Piero…
ANNIVERSARI. Su Aladinpensiero di un anno fa: Cavallo Pazzo, Freddie Mercury….
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INCONCEPIBILE ?
Ma no, perché Loro sono Loro e noi non siamo un cazzo.
IL GOVERNO NON SAPPIA
5 settembre 1698. Lo zar Pietro I mette una tassa di 100 rubli sui russi che portano la barba.
Sardegna quasi non conti niente!
- L’Italia bombarda la Sardegna. Ma per Pigliaru questo non è “inconcepibile”. Vito Biolchini su vitobiolchini.it.
- «Un Governo nemico dell’Isola». Nuovo schiaffo con le trivellazioni. Massimo Dadea, su L’Unione Sarda.
Il 13 a Capo Frasca ci sarà una manifestazione dei cittadini sardi contro “l’occupazione militare della Sardegna”. Presidente Pigliaru, convochi lì la giunta, raccolga il disagio dei Sardi e dica a Roma che così non si può continuare. Lo faccia con un atto spettacolare, le saremo grati.
Il silenzio della Regione
di Nicolò Migheli*
Non è il momento diranno i realisti e i cinici. In pochi mesi è cambiato tutto. In Ucraina si combatte, la Nato ha ritrovato il suo antico avversario e la Russia rinata aspira allo spazio geopolitico che considera suo fin dai tempi dell’impero zarista. In Medio Oriente è comparso l’Isil o Isis che l’analista Shiraz Maher definisce “La forza d’invasione più aggressiva che si sia vista in questa regione dai tempi dei mongoli”. Una formazione terroristica che amministra un territorio abitato da circa nove milioni di persone, con pozzi petroliferi che garantiscono un flusso di dollari per finanziare la guerra.
Un gruppo terroristico costituitosi in Stato che può contare su una solida organizzazione militare comandata dagli ex ufficiali baathisti di Saddam Hussein. Per il forte richiamo che l’Isis ha sui giovani occidentali di religione islamica essa rappresenta un grave pericolo per le nostre società. L’Italia dando armi ai curdi secondo la rivista on-line Analisi Difesa, è in uno stato oggettivo di guerra con i radicali islamici. Improvvisamente una alleanza decotta come la Nato ritrova il suo senso fondante: la difesa degli stati membri. In questi giorni in Galles il Patto Atlantico prenderà decisioni che riguardano la vita di tutti noi.
Oggi (4 settembre) a “Tutta la città ne parla” su Radio 3, si è trattato delle contestate servitù militari sarde e per molti ascoltatori è stata una novità, sanno tutto dei No Tav e nulla della loro terra di vacanze. Il conduttore ricordava il grande disagio che vive la Sardegna a causa di quelle esercitazioni. Sono intervenuti, Bustiano Cumpostu, Michele Piras, il generale della riserva Campolin, il sottosegretario alla difesa Domenico Rossi, i ricercatori Sergio Finardi di Trans Arms di Chicago e Francesco Vignarca dell’Istituto Affari Internazionali. Seguire quella trasmissione è stato istruttivo sia per noi sardi che conosciamo il problema sia per gli altri ascoltatori che hanno scoperto come il nostro territorio sia sottoposto a limitazioni e costi ambientali insopportabili.
Per la prima volta la Rai ha rivelato ai più che esistono due diversi interessi nazionali. Il primo ben descritto da Campolin, che minimizzando sugli impatti, “il traffico automobilistico produce più micropolveri delle esercitazioni”, ha spiegato bene il perché della scelta della Sardegna. Un territorio senza grandi città, a bassa densità abitativa, luoghi “vuoti” che ben si prestano per le attività militari simulate. Che poi tutto questo entri in conflitto con il nostro interesse nazionale dei sardi, con il diritto di avere un luogo pulito, di non morire di malattie indotte da quei veleni pare non interessi alla retorica negazionista della lobby militar-industriale e neanche al governo italiano.
I Sardi godono dei vantaggi della difesa comune? Che ne paghino il prezzo, e che diamine! La nostra terra non solo luogo di esercitazioni, ma anche di operazioni coperte. Finardi per conto dell’Onu ha seguito le vicende delle armi ex sovietiche sequestrate a Taranto, di cui una parte dovranno essere date ai curdi. Secondo lui sono scomparse 1000 tonnellate di fucili e missili anticarro, armi che dovrebbero essere state consegnate ai ribelli libici anti Gheddafi, probabilmente però finite in Siria agli oppositori di Assad. A questo punto nessuno può escludere che siano in mano allo Stato Islamico e che le usi per massacrare cristiani, yazidi, curdi, sciti e i mussulmani sunniti contrari alla loro visione oscurantista.
La Sardegna è diventata la terra che non vogliamo. Altri fanno e dispongono, spesso con la nostra complicità. In trasmissione non vi era nessun rappresentate del governo regionale. Probabilmente non invitato. Ne ha fatto le veci il sottosegretario Rossi che ha detto della mancata firma dell’intesa Stato-Regione e ha annunciato il solito tavolo di trattativa. È vero che le amministrazioni parlano con gli atti, poiché però questo è un tempo in cui la presenza dei politici sui media è costante, il silenzio della Regione si fa notare. Da quando il Ministero della Difesa ha annunciato le nuove esercitazioni, nessuno ha detto nulla. Eppure da più parti si chiede una presa di posizione, un tweet che dica cosa si pensa.
Il 13 a Capo Frasca ci sarà una manifestazione dei cittadini sardi contro l’ennesimo sopruso. Presidente Pigliaru, convochi lì la giunta, raccolga il disagio dei Sardi e dica a Roma che così non si può continuare. Lo faccia con un atto spettacolare, le saremo grati.
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* By sardegnasoprattutto / 4 settembre 2014 / Società & Politica /
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Incidente di Capo Frasca. Pigliaru non la fa passare liscia. Bene presidente!
Dal sito web della Regione. Incidente Capo Frasca: Pigliaru, fatti inconcepibili
Il presidente Pigliaru interviene sulle deflagrazioni all’interno del poligono militare di capo Frasca. La dinamica dell’incidente è stata ricostruita dagli uomini del Corpo Forestale: si parla di probabile incendio provocato dall’attrito di un proiettile con le rocce e di alcune deflagrazioni visibili distintamente da terra e dall’elicottero. - segue -
Servitù militari: 13 settembre manifestazione a Capo Frasca
Sabato 13 settembre a Capo Frasca è stata organizzata da diverse associazioni e movimenti politici una grande manifestazione contro “l’occupazione militare della Sardegna”.
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Manifestada natzionale contra a s’ocupatzione militare
S’ocupatzione militare de sa Sardigna est un’abusu chi durat dae sessanta annos e chi non podimus suportare prus. Sa terra nostra l’ant fata diventare unu campu de isperimentatzione militare in ue est permissu cale si siat livellu de incuinamentu e in ue benint testadas unu muntone de tècnicas pro bochire sa gente. Prus est passende su tempus e prus s’istadu italianu est ismanniende su nùmeru e su pesu de sas esercitatziones militares. S’ocupatzione militare est sa negatzione prus ladina de sa soberania natzionale nostra e impedit a su pòpulu nostru de àere un’isvilupu sòtziu-econòmicu indipendente, cundennende sa Sardigna a s’impreu infame de àrea de servìtziu de sa gherra. Cherimus chi sa Sardigna siat un’ìsula de paghe e chi su territòriu suo non bèngiat impreadu prus pro sas esercitatziones de gherra de cale si siat esèrtzitu (su italianu cantu a sos àteros) e siat vietada in Sardigna cale si siat atividade o presèntzia de sos chi impreant sa gherra contra a sos àteros pòpulos o pro crìmines contra a sos tziviles bombardende ispidales, iscolas, domos e gente innotzente. Cherimus chi sa Sardigna siat vietada deretu e pro semper a s’aeronàutica militare israeliana.
TZERRIAMUS TOTU SU POPULU SARDU, IS ASSOTZIOS, IS PARTIDOS E IS COMITADOS A ADERIRE E LEARE PARTE A SA MANIFESTADA CHI B’AT A ESSERE IN CAPO FRASCA SU 13 DE CABUDANNI, PRO NARRERE A BOGHE MANNA CHI CHERIMUS:
- Firmare deretu totu sas esercitatziones militares.
- Serrare totu sas servitù, sas bases e sos polìgonos militares cun sa bonìfica e sa ricunversione de is àreas interessadas.
FINAS A CUSTU MAMENTU ANT ADERIDU A SA MANIFESTADA
A Manca pro s’Indipendentzia – PTS, Sardigna Natzione Indipendentzia, Comitato Sardo Gettiamo le Basi, Comitato Su Giassu, Comitato Civico Su Sentidu, Comitato No Radar Capo S.Marco, Comitato Sulcis In Lotta, Fronte Indipendentista Unidu, C.U.A. (Collettivo Universitario Autonomo) Casteddu, Confederazione Sindacale Sarda – CSS, Scida – Giovunus Indipendentistas, SIS-MA, Comitato No Megacentrale Guspini, Assòtziu de sos Istudentes Sardos – Su Majolu, ProgReS – Progetu Repùblica, Tzoku, Kentze Neke, Soberania Populare, Ora in silenzio per la pace – Genova, Tenore Luisu Ozzanu – Siniscola, Collettivo Furia Rossa – Oristano, Comitato Contro la Guerra – Milano, Assòtziu Zirichiltaggia, Coordinamento dei Comitati No MUOS, Comitato Amparu – Teulada, Testata libertaria “Odissea”, PCL Sardegna, Wesak del Mediterraneo, No Chimica Verde-No Inceneritore, Porto Torres-Sassari, Gruppo Opìfice, Assotziu Consumadoris Sardigna – Onlus. Una pagina fb di informazione – segue –
ci dobbiamo credere?
LA CITTÀ DOVE LA DISOCCUPAZIONE È ALLO 0% E L’AFFITTO COSTA 15 EURO
POSTED BY STOPEURO 27/06/2014
Nel cuore dell’Andalusia, a Marinaleda, sorge una piccola comunità rurale che è riuscita a sconfiggere la piaga dei senza lavoro. Un esempio unico nell’Europa colpita dalla crisi e dalla recessione creato dallo storico sindaco della cittadina.
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L’Europa propone. Focus sul programma Europa Creativa
Europa Le proposte di partenariato dell’Ufficio di Bruxelles
L’Ufficio di Bruxelles della Regione Sarda segnala le seguenti richieste di partenariato
Proponente: Città di Granollers (Spagna- Catalogna)
Tipologia di partner richiesto: PME (Piccole e Medie Imprese)
Sintesi della proposta: La Citta di Granollers (www.granolles.cat) e la Fondazione Interarts (interarts.net) cercano partner per presentare un progetto di cooperazione europea nell’ambito del prossimo bando del Programma Europa creativa. Scopo del progetto è di promuovere un’economia creativa“ rafforzando e potenziando le capacità creative dei singoli e delle piccole imprese del settore culturale fornendo loro supporto nell’internalizzazione delle loro produzioni.
La scadenza è il 1° ottobre 2014. Programma Europa Creativa, sito italiano.
- Per approfondimenti Consulta la pagina.
- Per correlazione: Documento del Miur del 17 febbraio 2007 “L’Università per l’apprendimento permanente” (tuttora valido e pertinente). – Video correlato pertinente – segue –
Roca Umbert Fàbrica de les Arts Granollers Spagna