Monthly Archives: agosto 2014

con gli occhiali di Piero…

lampione dupGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413ANNIVERSARI. DIRITTI DELL’UOMO
26 agosto 1789. L’Assemblea Costituente a Parigi emana la Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e del Cittadino.
Dopo 225 anni essi sono ancora calpestati. Su Aladinpensiero un anno fa.

Oggi martedì 26 agosto 2014 – Da casa di Marilena

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in giro con la lampada di aladin…

lampadadialadmicromicro- Lingua sarda, la Regione si muove… ma per star ferma! L’assessore Firino a Neoneli illustra la linea Pigliaru. Vito Biolchini su vitobiolchini.it.
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salvagente- Bonas noas dalla RAS per le micro imprese: nuovo bando di “micro credito”.

con gli occhiali di Piero…

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413ANNIVERSARI. Su Aladinpensiero un anno fa

Oggi lunedì 25 agosto 2014 – Remember Posada

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Deutschland über alles ? A pagu, a pagu! Riforma del mercato del lavoro… Ma non si può prescindere dalla riorganizzazione dell’apparato produttivo del paese. Un confronto con le politiche tedesche.

Italia und Germania di Friedrich OverbeckWelfare teutonico e rigore italico
di Raffaele Deidda*

Hartz IV è la legge che regolamenta il sistema di welfare della Germania. Prende nome da Peter Hartz, presidente della commissione che la elaborò. Prevede l’erogazione di sovvenzioni statali ai disoccupati di lungo periodo. La condizione è che il disoccupato non resti inattivo rinunciando a cercare un’occupazione. Deve infatti dimostrare di mantenere una presenza attiva nel mercato del lavoro e, se non accetta di essere rioccupato, subisce dei tagli dell’indennità fino all’interruzione definitiva degli assegni. Sono circa 6,2 milioni di persone che percepiscono i sussidi statali, 3.4 milioni di famiglie. Gli importi per i single partono da 374 euro mensili, più il costo dell’affitto di un appartamento. Per le famiglie il contributo è di 337 euro per ogni adulto e di 219 per ogni bambino, più le spese dell’affitto. Nel caso in cui, pur avendo un lavoro, una persona non riesca a mantenere la famiglia, interviene il supporto della Hartz IV.

Sono entusiasti i “germanisti” nostrani che vedono nel modello tedesco la “best practice” da esportare nel proprio paese, il vero e unico motore dell’economia europea coniugata col welfare. Ma è davvero tutto oro quello che luccica? Vero è che la legge Hartz fu approvata per fronteggiare il problema dei “professionisti della disoccupazione”, i fannulloni per vocazione, fenomeno inviso alla maggior parte dei cittadini tedeschi, ma ha prodotto soprattutto una forte moderazione salariale. In particolar modo con la nascita di agenzie che assumono i lavoratori a termine per poi cederli con la formula dell’affitto alle imprese. Annullando, di fatto, la garanzia del posto di lavoro. Ha inoltre consentito lavori con paghe risibili, da integrare con i sussidi statali. Configurando quella che per i tedeschi è considerata la più grave scorrettezza comunitaria degli italiani: gli aiuti di Stato alle imprese. Il risultato è stato comunque quello di far uscire dal mercato le aziende degli altri paesi UE, soprattutto italiane.

L’oro comincia a luccicare sempre meno perché i bassi salari e gli alti profitti non hanno stimolato la ricerca tecnologica e la formazione dei tecnici, che vengono importati da altri paesi. Le imprese tedesche hanno inoltre sempre meno sbocchi nei paesi europei deindustrializzati e in recessione. Guardano pertanto soprattutto ai mercati di Russia, Brasile, India, Sudafrica, Cina. Alcuni osservatori ritengono che anche gli atteggiamenti non proprio amichevoli nei confronti degli USA, fra i quali l’espulsione dalla Germania di alcuni diplomatici statunitensi accusati di spionaggio, siano stati una forma di resistenza alle pressioni americane per l’attuazione di sanzioni contro la Russia. Voluta dagli industriali tedeschi che perseguono alleanze e accordi commerciali con i Paesi Emergenti, i cosiddetti BRICS, di cui la Russia rappresenta una delle componenti più rilevanti. Per conseguire questo risultato la Germania deve continuare ad assicurarsi la moderazione salariale e l’eliminazione della concorrenza industriale degli altri paesi europei. Austerità ed euro sono i cardini che sorreggono la strategia economica tedesca.

Venendo all’Italia, la legge di riforma del mercato del lavoro italiano, la cosiddetta Jobs Act, nelle ambizioni del Governo Renzi dovrebbe “rivoluzionare il sistema di tutele sociali saldandolo al pacchetto di disposizioni per il riordino e la semplificazione dei rapporti di lavoro”. Il parere di Chiara Saraceno: “Anche Matteo Renzi, come chi lo ha preceduto (Monti e Letta), sembra ritenere che il problema principale del mercato del lavoro in Italia sia la rigidità dei contratti, non la carenza di domanda”. Qui, infatti, sta il vero punto: ha senso riformare ancora il mercato del lavoro senza aver proceduto, o procedere al contempo, alla riorganizzazione dell’apparato produttivo del paese?

Il rischio è che si aggravi il vuoto imprenditoriale e strategico e che la moderazione salariale e la deregolamentazione del lavoro incentivino le imprese a spostarsi verso i settori a basso contenuto tecnologico, dove prevale l’uso dell’occupazione non qualificata ed è scarsa la produttività. Ci sono poi i fondi per “allungare” l’Aspi (il sussidio di disoccupazione introdotto dalla riforma Fornero che sostituirà la Cigs in deroga) per i lavoratori a basso reddito? Ci sono i soldi per il sostegno alle giovani madri lavoratrici e agli “over 50” disoccupati da avvicinare alla pensione? Parrebbe di no. L’Italia non ha gli stessi soldi della Germania da dedicare al welfare. L’Italia è un paese indebitato e in recessione. Si può uscire dalla crisi solo con una ulteriore flessibilizzazione dei contratti di lavoro?

Alla ripresa dei lavori a settembre (era più urgente portare casa la riforma del Senato prima della pausa estiva!), il Senato sarà chiamato a esprimersi sulla legge delega connessa al decreto Poletti, poi toccherà alla Camera. Si tornerà a discutere di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, di semplificazione delle procedure e degli adempimenti in materia. Ci sarà comunque, ancora tanto rigore. I soldi che la Germania mette strategicamente a correre per il welfare, l’Italia non li ha.

Il problema è che, nonostante i proclami del Governo, non ci sono neppure le risorse per rilanciare il sistema produttivo di questa nazione, che in un passato non remoto è stata la quinta più ricca del mondo. Dopo gli Stati Uniti, il Giappone, la Germania e la Francia.
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* By sardegnasoprattutto / 24 agosto 2014 / Società & Politica /
Posada music 22 8 14
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Alcuni approfondimenti
- Tonino Bucci su Il fattoquotidiano del 22 marzo 2014
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Nell’illustrazione in testa: “Italia und Germania” del pittore tedesco Friedrich Overbeck

in giro con la lampada di aladin…

orto capucciniCA- lampadadialadmicromicroAvanzano gli orti urbani in tutta l’Italia, anche a Cagliari. . Coldiretti su SardegnaSoprattutto
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- Dal sito web della RAS, 22.08.14 - Europa Proposta di parternariato sul programma “Europe for citizens”

Oggi, domenica 24 agosto 2014… nel cielo posadino

CEILO POSADINOape-innovativaLogo_Aladin_Pensieroaladin-lampada-di-aladinews312sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413

con gli occhiali di Piero…

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413SACCO E VANZETTI
Il 23 agosto 1927 muoiono sulla sedia elettrica due anarchici innocenti, vittime del razzismo e dell’ingiustizia del paese più democratico del mondo, famoso esportatore d’armi e, manco a dirlo, di democrazia.
ANNIVERSARI. Vedi Aladinpensiero del 23 agosto 2013, dove si parla anche di William Wallace, eroe nazionale scozzese, impiccato e squartato a Londra il 23 agosto 1305

in giro con la lampada di aladin…

lampadadialadmicromicro133- Che si fa del padiglione Nervi? Francesco Pinna su L’Unione Sarda.
Il padiglione Nervi su Aladinews

Oggi sabato 23 agosto 2014

monteAlboape-innovativaLogo_Aladin_Pensieroaladin-lampada-di-aladinews312sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413

con gli occhiali di Piero…

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413DOROTHY PARKER
Il 22 agosto 1893 nasce nel New Jersey una delle più vivaci intellettuali americane di ogni tempo, Dorothy Parker.
Vedi Aladinpensiero 22 agosto 2013.

La Fiaba del Santo Raffaele e dell’Emiro

emiro

san-raffele-e-tobiolo-vgreca_2sedia-van-gogh4di Vanni Tola
C’era una volta, al centro del Mediterraneo, un’isola incantata. Un paradiso di spiagge verde smeraldo, coste magnifiche. Era abitata da un popolo di pastori con una cultura millenaria, fieri del loro passato, dei loro commerci con i più importanti popoli del Mediterraneo. Un po’ meno fieri del loro presente. Negli ultimi secoli, infatti, una serie di vicende storiche che sarebbe lungo raccontare, aveva dato vita a una classe politica rivelatasi nel tempo sostanzialmente incapace di garantire sviluppo e benessere al fiero popolo sardo. Due piani di sviluppo mancati, una scelta di modernizzazione industriale rivelatasi fallimentare, crisi dell’agricoltura e della pastorizia, disoccupazione, inquinamento ambientale, burocrazia paralizzante, incapacità di spendere i contributi comunitari. Era questa la condizione dell’Isola nei tempi che vi raccontiamo. Un giorno, non molto lontano, arrivarono nell’isola incantata gli emissari di un ricchissimo signore, un Emiro di un paese lontano che pochi isolani saprebbero indicare sul mappamondo. Gli emissari, arrivati nell’isola, incontrarono subito gli amministratori locali e raccontarono che il loro Emiro aveva in mente di investire nell’isola una somma spropositata, una cifra che mai nessuno aveva investito nell’isola negli ultimi quaranta anni. Ma per fare che, domandarono gli increduli politici isolani. L’Emiro, spiegarono i pazienti emissari, intenderebbe realizzare nell’isola un centro sanitario di eccellenza che dia servizi ai sardi ventiquattro ore al giorno per tutto l’anno. Vuole fare diventare la Sardegna un centro di ricerca internazionale capace di attirare investimenti e cervelli. Trasformare l’isola in una sorta di Sylicon Valley della ricerca nel campo medico e far gravitare intorno a questo centro aziende e ricercatori. I politici ascoltavano increduli, qualcuno di loro già pensava di scendere in piazza al grido di “ a fora, a fora”, altri pensavano di fondare il comitato “ no sanità dell’Emiro, no inceneritore”, qualcuno cercava di capire meglio. “ Ma quanto intenderebbe investire in Sardegna l’Emiro?”. “ Abbastanza”, risposero gli emissari, esattamente 1,2 miliardi di euro, grosso modo quanto un punto di PIL dell’Italia. Soldi che serviranno per comprare e ristrutturare l’edificio ospedaliero esistente a Olbia, sessanta ettari di terreno circostante, apparecchiature mediche per far funzionare la struttura che dovrebbe essere operativa entro il mese di Marzo del 2015 con un’occupazione, escluso l’indotto di circa 1000 unità. Non solo ma il progetto sta già dirottando sull’isola investimenti simili e a esso collegati. La General Elettric sta per annunciare un investimento di 100 milioni di euro, la Cisco, multinazionale di apparecchiature informatiche, investirà a sua volta e altri ancora guardano con interesse a questo polo scientifico sanitario. “Naturalmente si fa a modo nostro, con i nostri tempi, il nostro calendario, altrimenti l’Emiro non ha alcuna difficoltà a trasferire l’investimento altrove”. I nostri politici, i funzionari della regione restarono allibiti. L’idea era ottima e certamente il progetto appariva allettante. “Ma noi che facciamo?” Quale sarà il nostro ruolo? Come ci inseriremo nel progetto centellinando le nostre autorizzazioni, i pareri di conformità e quant’altro? E poi, diciamocelo, dove sta la “convenienza” per noi, insomma fanno tutto loro e a noi nulla? Subito si scatenò un fuoco di sbarramento di domande di chiarimenti, di conteggi, di richiesta di studi esemplificativi, di operazioni di rilascio di pareri di conformità. La macchina burocratica regionale, scavalcata dell’efficienza degli investitori internazionali avvezzi a trattare e realizzare in tempi non biblici grandi operazioni d’investimento, cominciò a perdere la testa e non sapeva che atteggiamento adottare. Ricordava tanto il comportamento delle suocere che, dopo aver concesso il figlio alla nuora, preparano le rappresaglie per renderle difficile la vita alla malcapitata nuora. Perfino gli emissari dell’Emiro, pur con la loro proverbiale e infinita pazienza hanno dovuto constatare l’esasperante lentezza della burocrazia regionale. Prima di perdere la pazienza, gli arabi ne hanno tanta, hanno ricordato ancora una volta che stanno offrendo all’isola “incantata” ….. ma incantata davvero, un progetto unico e irripetibile. Un centro internazionale di ricerca per malattie quali il Diabete, la Sla, la Talassemia. Un centro collegato alle università e alle altre strutture internazionali dell’Emiro che operano nel mondo, una grande struttura riabilitativa per svariate patologie e un centro di ricerca medica e sanitaria di eccellenza. Sempre più ammutoliti, i politici e i burocrati regionali e perfino le caste baronali della nostra povera sanità, non riuscivano a dare segni di vitalità apprezzabili. Fu allora che il capo degli emissari dell’Emiro, dopo aver pronunciato alcune frasi in arabo che non ripetiamo per decenza, decise dare una diplomatica scrollatina all’Apparato regionale. L’annuncio fu molto esplicito: “ Entro il giorno 29 Agosto si deve firmare l’atto definitivo dell’accordo per avviare il piano d’investimento. Noi siamo decisi a investire nell’Isola, ma se non ci vogliono, saremo costretti ad andare altrove”. Gli arabi sono molto diplomatici e pazienti, ma quando si incazzano…! Stretta e la foglia, larga la via, dite la vostra…
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Sardegna prodotto in

in giro con la lampada di aladin… su San Raffaele, Qatar e dintorni…

lampadadialadmicromicro- “Il Qatar finanzia i terroristi dell’Isis”: ragazzi, ma chi ci stiamo mettendo in casa? E sul San Raffaele la Regione resterà col cerino in mano?. Vito Biolchini su vitobiolchini.it
- bonaventura-300x167Il Qatar non è solo oro che luccica. Nicolò Migheli su SardegnaSoprattutto
By sardegnasoprattutto / 23 maggio 2014 / Società & Politica

- Le domande di Alessandro Spano (su SardegnaPossibile) del 18 giugno 2014.
. – Altri approfondimenti correlati su Aladinews

Oggi venerdì 22 agosto 2014

Abbasanta casalinaape-innovativaLogo_Aladin_Pensieroaladin-lampada-di-aladinews312sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413