Monthly Archives: luglio 2014
gli occhiali di Piero su…
9 luglio 370. Muore a Cagliari San Lucifero, vescovo e dottore della Chiesa. La sua festa liturgica è il 20 maggio (consulta Aladinpensiero)
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9 luglio 1717. Il cardinale Giulio Alberoni informa il marchese di S.Filippo dei progetti di spedizione spagnola in Sardegna.
Giulio Alberoni (Fiorenzuola D’Arda 30.5.1664 – Piacenza 26.6.1752), di umili origini, ebbe una carriera straordinaria. Uomo di fiducia di Filippo V di Spagna si adoperò per la riconquista dei possedimenti spagnoli in Italia. Fallito il progetto cadde in disgrazia, tuttavia, rientrato in Italia, ebbe ancora importanti incarichi. Tentò di assoggettare al papa la Repubblica di S.Marino, ma fallì e dovette ritirarsi a Piacenza, dove fondò il Collegio Alberoni, tuttora esistente, per la formazione al sacerdozio dei ragazzi poveri.
ANNIVERSARI. Oggi è il compleanno dell’artista Giampaolo Loddo. Questo e altro in Aladinpensiero del 9 luglio 2013.
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STRISCIA DI GAZA
43 MORTI E 300 FERITI. E non finisce qui, dice Netanyahu.
Vorrei conoscere il pensiero, se ne ha uno, del Ministro degli Affari esteri, Federica Mogherini (ricordate questo nome?), riguardo a questo problema.
Un sorriso per Vale
La sezione FIDAPA di Cagliari organizza il 10 e 11 luglio due significativi eventi
Il giorno 10 luglio 2014 nella nuova Sala Consiliare della Camera di Commercio di Cagliari in via Angioy n. 83, alle ore 17,00, verrà presentato il libro NESSUNO PUO’ TOGLIERTI IL SORRISO di Valentina Pitzalis. Sarà presente l’autrice. Coordina l’incontro Carmina Conte, giornalista. Al dibattito parteciperanno Angela Quaquero, Presidente Ordine degli Psicologi della Sardegna e Chiara Marrrone, Assistente Sociale Centro Antiviolenza Donne al Traguardo. Il giorno 11 luglio 2014 presso il Teatro la Vetreria in Via Italia n. 63 Cagliari-Pirri, alle ore 19,00
UN SORRISO PER VALE insieme per Valentina Pitzalis
Spettacolo per sostenere Valentina Pitzalis (costo ingresso € 10,00)
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in giro con la lampada di aladin…
Università: una riforma che ha già fallito?
di Gianfranco Rebora su Risorse umane & Organizzazioni
La ricerca di Unires sulla governance delle università mette in luce gli effetti perversi e almeno in parte inaspettati della riforma Gelmini. Soprattutto nelle grandi università, la sostituzione delle facoltà con i dipartimenti ha portato ad una situazione caotica, dove l’accentramento dei poteri in rettore e CdA convive con la frammentazione delle strutture responsabiili della didattica e della ricerca.
- Per correlazione. Dall’archivio di Aladinews
Buona estate 2014 e non perdiamoci di vista!
la lampada di aladin su…
Legge truffa alla sbarra: ecco l’ordinanza del Tar
8 Luglio 2014. Red su Democraziaoggi
Com.unica senza frontiere, e-learning communication workshop & showcase
Ritorna, giovedì 17 luglio negli spazi dell’Exma’ (via San Lucifero, a Cagliari), a partire dalle 18.30, il festival della comunicazione “Com.unica senza frontiere, e-learning communication workshop & showcase” organizzato da docenti, studenti, tutor e “amici” del corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Cagliari, giunto alla sua sesta edizione.
- La pagina fb dell’evento
in giro con la lampada di aladin su autonomia, specialità e dintorni…
– Sardegna perinde ac cadaver. Come stiamo perdendo la nostra autonomia speciale nell’indifferenza (quasi) generale.
by vitobiolchini
- L’autonomia sarda rischia la cancellazione. Mauro Pili su L’Unione Sarda.
- Mauro Pili grida “al Lupo!”. Ma Cappuccetto Rosso è stato già sbranato dal branco. Andrea Pubusa su Democraziaoggi. - segue -
gli occhiali di Piero su…
ANTICHE CRONACHE SARDE
L’8 luglio 1270 sosto’ nel porto di Cagliari la flotta del re Luigi IX di Francia, il Santo, nel percorso della crociata contro Tunisi. Lo sfortunato re morì a soli 56 anni, il 25 agosto del 1270, proprio a Tunisi, di dissenteria. Pare che la dissenteria la contrasse proprio a Cagliari per aver bevuto acqua infetta.
L’8 luglio 1436 il re Alfonso di Aragona, detto il Magnanimo, concesse il titolo di Visconte di Sanluri al capitano Antonio de Sena. Figlio di Giovanni, era erede oltre che di Sanluri anche di Laconi, Nurallao, Genoni, Nuragus e Decimo; nello stesso mese acquisto’ anche Pirri, Fluminella, S.Vetrano, Quartucciu e Cepola-Quarto, a sud, e al centro Ghilarza, Abbasanta e Aidomaggiore. Inutilmente rivendico’ le rendite feudali di Villa di Chiesa che, per 5.000 fiorini d’oro, andarono alla vedova di Berengario Carroz, conte di Quirra.
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ANNIVERSARI. Gli OCCHIALI di PIERO su Rockfeller, Sandro Pertini, Artemisia Gentileschi… Su Aladinpensiero di un anno fa . (Nota: il dipinto Sansone e Dalida di Artemisia Gentileschi, Napoli Galleria d’Italia via Toledo – Altro dipinto: Danae, Saint Louis Art Museum, St. Louis, Missouri)
Buona Estate 2014
Dibattito: rompere gli schemi e azzardare perché la Sardegna abbia futuro. Ecco come la pensa Nicolò Migheli
Anche i professori a volte sbagliano
di Nicolò Migheli
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Chiunque in questi ultimi vent’anni abbia seguito le tendenze demografiche della Sardegna ha consapevolezza che l’isola è destinata a perdere popolazione. Il tasso di natalità è di 1.08, uno dei più bassi della Repubblica, quando per mantenere gli attuali 1.600.000 abitanti è indispensabile che sia almeno del 2,10. Non solo, è la piramide dell’età che preoccupa. Un futuro con pochi giovani che dovranno mantenere generazioni sempre più anziane. Molti piccoli paesi resteranno deserti, anche perché la popolazione tende sempre più verso la città. Paesi che perdono scuole, uffici postali, caserme dei carabinieri, Chi può fugge. Un cane che si morde la coda. Si scappa perché non vi è né lavoro né servizi, ma se la popolazione si riduce, si riducono anche questi. Il professor emerito Andrea Saba sulla Nuova Sardegna del 2 di luglio, con un articolo dal titolo “Far rinascere i paesi fantasma con l’agricoltura plurietnica” dà la sua ricetta. Il professore scrive che l’impoverimento demografico è sostanzialmente figlio della crisi dell’agricoltura. Una produzione, a suo avviso, che risente troppo degli sbalzi di prezzo e non riesce a stare sul mercato, con il risultato che gli operatori finiscono per abbandonarla. Saba trova nelle colture no food ed in Matrìca la risposta. Basterebbe che una quota di terreni venisse destinata alla produzione di cardi o di oleaginose, per garantire un reddito che integrerebbe il resto. Aggiunge poi: visto che già rumeni e marocchini sono nelle nostre campagne, bisognerebbe – secondo lui – incentivare una immigrazione controllata di contadini a cui dare terreni e case. Poiché i prezzi a tutt’oggi risultano essere ancora alti, dovrebbe intervenire la regione con un programma specifico. Andrea Saba non è un economista qualsiasi, è stato docente di Economia Industriale alla “Sapienza” di Roma, assistente di Paolo Sylos Labini, laureato a Cambridge, autore di vari studi sullo sviluppo e l’articolo risente della sua posizione “industrialista”. - segue -
gli occhiali di Piero su…
FINE DEL GHETTO A VENEZIA
Il 7 luglio 1797 le truppe francesi abbattono le porte che segregavano gli ebrei a Venezia: “affinchè visualmente apparisca non esservi una separazione tra essi e gli altri Cittadini di questa città”. Questo avvenne nonostante che gli ebrei del Ghetto avessero offerto il oro appoggio alla Serenissima per fermare i francesi.
Comandava le truppe il generale Bonaparte.
Ministro delle relazioni esterne della Francia era all’epoca Talleyrand.
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ANNIVERSARI. Ultima incursione saracena in Sardegna. Majakovskij, Pinocchio. Su Aladin pensiero un anno fa.
MAMMA MIA SU MORU Il 7 luglio 1812, ultima incursione saracena sulle coste dell’isola. Avviene sulla costa dell’Ogliastra. Da qui la vicenda di Maria Pitzettu, di Tertenia…
gli occhiali di Piero su…
Il 6 luglio 1483 viene incoronato re d’Inghilterra Riccardo III.
“L’inverno del nostro affanno si è ora mutato in luminosa estate, grazie a questo bel sole di York, e tutte le nubi che già is addensavano funeste sul tetto della nostra casa sono ora seppellite nel profondo seno dell’Oceano”.
Così Shakespeare, nel suo Riccardo III, magari non del tutto esatto storicamente, ma un vero fosco ritratto del Potere che ogni attore, persino i comici di lungo corso, hanno sognato di mettere in scena. Gobbo e sbilenco, pensavi un po’ ad Andreotti, Laurence Olivier e Vittorio Gassman ne diedero le più grandi interpretazioni. Da dimenticare quella di Enrico Montesano.
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TOMMASO MORO
Il 6 luglio 1535 viene giustiziato il filosofo inglese Thomas More.
L’inventore dell’Utopia nel pensiero politico si era rifiutato di seguire a pecorone le pretese del re Enrico VIII, che per poter andare a ingiuste nozze pretese di cambiare la religione cattolica e di mettersene a capo, lui che era stato insignito del titolo di Defensor Fidei. Thomas More (per gli italiani Tommaso Moro) era uno degli uomini più insigni del suo tempo, era amico di Erasmo da Rotterdam che gli dedicò il suo bello scritto “L’elogio della follia” (Moriae Encomium), e solo pochi anni prima era stato nominato Lord Cancelliere d’Inghilterrra dallo stesso re Enrico VIII.
Dicono che la notte precedente l’esecuzione, prigioniero nella Torre di Londra, egli incanutì di colpo. La sua testa fu esposta per un mese al London Bridge.
Curiosità: aveva scritto una Storia di Riccardo III, che fu fonte all’opera di William Shakespeare, anche se molta parte di essa è immaginaria, come se Moro avesse inteso scrivere più una “storia” dei meccanismi del Potere, quello che ti premia e chi ti ammazza a suo capriccio.