Monthly Archives: giugno 2014
Sedia e sediate di Vanni…
Ottanta ma non li dimostra, vai grande Papero.
Un bacione a Cip e Ciop, a Pluto e agli altri della compagnia. Lascio per ultimo Topolino, non mi è molto simpatico. Ops …dimenticavo, una rosa a Paperina.
Dice Matteo Renzi che i politici condannati in via definitiva, di qualunque parte politica, devono essere cacciati a “calci in culo” (l’espressione è sua). Domando, vale anche per Silvio Berlusconi o per lui si attende il quarto grado di giudizio, quello del Padre Eterno?
Dichiarazione di Renzi, o forse era Crozza? “Se c’è nel Pd chi ruba va a casa a calci nel sedere esattamente come chi è negli altri partiti. Non c’è Pd e non Pd. Ci sono ladri e non ladri”. Per Renzi, o forse era Crozza, “chi volesse negare la responsabilità della politica sarebbe fuori dal mondo. E anche per la mia parte politica”. ”Nel caso della corruzione – aggiunge – quello che abbiamo da dire lo diremo senza preoccuparci delle ripercussioni sui nostri“. Ed è “sconvolgente” pensare di “poter farla franca in un momento in cui tutto è tracciato e verificabile“. Grande preoccupazione tra i Consiglieri regionali del PD sotto inchiesta o in attesa di giudizio. Cacciati a calci in culo?. Ma no, dai, non era Renzi, era Crozza
Altra ipotesi. Era Renzi, ma stava imitando Crozza.
Zona franca. Se ne parla seriamente, almeno sembra. La Regione: subito i sei punti franchi
DOCUMENTAZIONE ZONA FRANCA E DINTORNI - segue -
gli occhiali di Piero su…
ANNIVERSARI. Un anno fa Letta disse o io o il caos. Dunque ora è caos. Per quanto riguarda il resto, sa gana è la stessa. Dev’essere l’estate… Su Aladin pensiero un anno fa.
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BALLOTTAGGI
Crolla l’afflenza. A Padova vince la lega. A Livorno 5 stelle.
Si governa col 26% dei consensi. Come in Sardegna.
Chi vuole intendere, intenda.
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Non dico che ci vuole il governo dei filosofi, però il governo degli ignoranti è davvero insopportabile. Mi viene in mente quell’impresario edile di Quartucciu che a un concerto criticò uno dei musicisti: “mi sa che quello lavora poco, si ruba i soldi…”.
Diceva di quello che suonava i piatti.
Da Il giornale on line. Così leolico spazza via la Stonehenge di Puglia
Est ora – Movè(m)us. La Sardegna verso la sua nuova costituzione
La Fondazione Sardinia, le associazioni “Carta di Zuri” e SardegnaSoprattutto organizzano per il lunedì 9 giugno il seminario/convegno su due temi fondamentali: l’assemblea costituente e il nuovo statuto. Appuntamento a partire dalle 16 nella sala del Palazzo Regio, in piazza Palazzo a Cagliari. Programma - segue –
Zona franca. Se ne parla seriamente, almeno sembra. La Regione vuole realizzare i sei punti franchi, ma, per favore che non blocchi quello in fase avanzata di Cagliari
Avanti senza ulteriori ritardi nella realizzazione del punto franco di Cagliari
di Franco Meloni
Dopo tanta demagogia elettorale all’inseguimento di mete irragiungibili (l’utopia della zona franca integrale), si riparla seriamente di zona franca per quanto la Regione può già fare, e cioè la realizzazione di 6 punti franchi doganali (Cagliari, Portotorres, Olbia, Portovesme, Oristano, Arbatax), consentiti dall’Unione Europea, già previsti da molti anni dalle leggi nazionali e (parzialmente) dai provvedimenti attuativi. L’occasione del rilancio del dibattito e l’attivazione al riguardo della Regione, è stata segnata dall’uscita del libro sulle zone franche, scritto da Tore Cherchi e da Aldo Berlinguer presentato in diversi convegni, l’ultimo dei quali tenutosi venerdì 6 giugno nella sede della Confindustria sarda, di cui i quotidiani (cartacei e on line) isolani hanno dato conto.
Paradossalmente l’obbiettivo della realizzazione dei 6 punti franchi potrebbe essere ostacolato dalla legge regionale approvata alla fine della scorsa legislatura (L.R. 2 agosto 2013 n. 20). Detta legge attribuisce a una nuova società – da costituire (Sardegna free zone) – il compito di attuare i 6 punti franchi. Le ragioni della mia critica al citato provvedimento sono sostanzialmente legate alle difficoltà attuali a delimitare le zone franche (spazi interclusi) dei diversi porti isolani. Salvo Cagliari che vi ha già provveduto sulla carta e si appresta ad un adeguamento della perimetrazione (vedasi al riguardo le iniziative di Piegiorgio Massidda, quando rivestiva la carica di Autorità portuale di Cagliari). Con un ritardo di almeno 12 anni e con grandi difficoltà, peraltro – si sostiene – in fase di superamento, Cagliari ha finora proceduto bene, sì lentamente, ma nella giusta direzione. Anche la compagine sociale della Società “Cagliari free zone” andava definendosi con gli ingressi della Camera di Commercio e del Comune di Cagliari (già deliberati dai rispettivi organi di governo), anche prevedendosi un riequilibrio delle quote, a favore di Camera e di Comune e con un sostanziale ridimensionamento della quota del Cacip (che potrebbe anche uscire senza che nessuno si debba lamentare). Il modello per Cagliari è sostanzialmente quello di Barcellona, città méta di numerose visite-studio dei nostri amministratori. La situazione di Barcellona è paragonabile a quella di Cagliari (mutatis mutandis) non solo per lo strumento “punto franco doganale”, ma per il contesto barcellonese di grande interesse che potrebbe replicarsi a Cagliari. Per esempio per il “naturale” insediamento accanto alla zona franca di centri universitari e aziende utili alle attività di trasformazione possibili nella stessa zona franca e non solo. In un non lontano convegno della Camera di Commercio di Cagliari l’esperienza di Barcellona è stata ben illustrata (gli atti sono presenti nel sito della Camera, in particolare l’ottima relazione di Iolanda Conte). Barcellona non ha certo rinunciato alla sua società di gestione (presieduta dal Sindaco) per un’incerta e più complicata dal punto di vista gestionale “Catalunya free zone”. Non disconosco certo l’opportunità di un intervento di dimensioni regionali (che all’epoca dell’approvazione della legge ammiccava all’impossibile, almeno rebus sic stantibus, ”Sardegna zona franca integrale”), ma siamo seri e realisti: ve lo immaginate quanto tempo e fatica occorre per mettere insieme i Sindaci e le Autorità portuali dei 6 punti franchi che con la Regione (e perchè non si prevede la partecipazione delle Camere di Commercio?) dovrebbero costituire la nuova Società “Sardegna free zone” per trasformazione dell’attuale “Cagliari free zone”? Perchè rallentare fino a e fermare del tutto l’attuale processo di attuazione del punto franco cagliaritano in attesa del grande organismo regionale? Invece: non sarebbe più produttivo procedere con il progetto di Cagliari, che, quando realizzato, darebbe sicuramente una mano anche agli altri cinque punti franchi? Considerando tutta questa vicenda, concordiamo con l’assessore Raffaele Paci che nel convegno tenutosi in Confindustria, constatava come ancora una volta le nostre Istituzioni abbiano agito e – aggiungiamo noi – continuino ad agire per “compartimenti stagni”, non preoccupandosi di mettersi a sistema (la leale collaborazione istituzionale). Se si continua così non si va da nessuna parte! Occorre allora che si proceda senza ulteriori ritardi nella realizzazione del punto franco di Cagliari, e, insieme, si progettino le altre cose da fare con i tempi tecnici necessari. Certo il nuovo Consiglio regionale dovrebbe rivisitare la legge 20/2013 per adeguarla rispetto alle politiche delineate al riguardo, per quanto sia stato possibile conoscere, dalla Giunta regionale. Ovviamente va cassato il comma 4 dell’articolo 1 della medesima legge (1), di stampo colonialista, che incredibilmente attribuisce al prefetto di Cagliari, sentiti i prefetti delle province sarde interessate, poteri sostitutivi per l’attuazione dei punti franchi.
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(1) Legge regionale Sardegna 2 agosto 2013, n,20. Art. 1, comma 4. Decorsi inutilmente i termini di cui ai commi 1 e 3 i poteri sostitutivi, in caso di inerzia rispetto alle presenti disposizioni, sono esercitati dal Prefetto della Provincia di Cagliari sentiti i prefetti delle province sarde interessate.
“Progetto Optimed”
(Dal sito web della RAS) “Progetto Optimed”- Incrementare i trasporti commerciali marittimi tra l’Europa e le regioni medioorientali: nuove opportunità di sviluppo per le imprese nel bacino del Mediterraneo. Conferenza internazionale di lancio del Progetto di cooperazione transnazionale.Il progetto, finanziato nell’ambito del Programma europeo ENPI CBC Bacino del Mediterraneo 2007-2013 (European Neiborough Partnership Instrument), ha l’obiettivo di promuovere migliori condizioni e modalità per incrementare la circolazione delle merci e dei capitali tra i territori del bacino mediterraneo.
Coder Dojo: programmare è la trasposizione digitale del processo creativo
Coder Dojo: programmare è la trasposizione digitale del processo creativo
- di Alessandro Ligas, Ttecnologico
Sono stupito dalla plasticità senza limiti delle loro menti, sono spugne, recepiscono tutto senza bisogno di un maestro, basta un mini input e loro viaggiano! (Pier Giuliano Nioi)
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Grande successo per il Coder Dojo il laboratorio di creatività informatica e di programmazione giocosa, totalmente gratuito e su base volontaria, dedicato a bambini e ragazzi, che si ispira al movimento internazionale Coder Dojo (nato in Irlanda nel 2011), svoltosi presso il centro d’arte e Cultura il Ghetto, nel corso del festival Leggendo Metropolitano 2014.
L’obiettivo del CD è quello di avvicinare i più giovani all’arte della programmazione in maniera informale e divertente, a far capire cosa si cela dentro i computer, a smitizzare le macchine, ed a creare confidenza con le tecnologie. Attraverso la metafora del palcoscenico Pier Giuliano Nioi, mentor delle giornate assieme a Fabrizio Pedes, ha fatto entrare i ragazzi di età compresa tra i 7 ed i 13 anni nel mondo della logica della programmazione. – segue -
gli occhiali di Piero su…
ANNIVERSARI. Morte in Afghanistan, ormai dimenticata dopo il solenne funerale. Yourcenar, un partigiano, tutto su Aladin pensiero un anno fa
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SERGIO STAINO
Lo conoscete tutti. Oggi compie 74 anni. Auguri.
Non chiamatelo Omar, chiamatelo Bobo.
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Tomaso Zuane Albinoni, nato a Venezia l’8 giugno 1671. Violinista, cantante e compositore, a Venezia anche morì il 17 gennaio 1751. L’Adagio è la sua più famosa composizione, ma non l’unica. Le sue composizioni piacquero a Bach che compose almeno due fughe su suoi temi.
in giro per la città capitale con la lampada di aladin
Perchè è chiusa e abbandonata la chiesa di San Giuseppe Calasanzio nel rione Castello di Cagliari?
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Sotto: la foto dei visitatori della chiesa di San Giuseppe Calasanzio in occasione della manifestazione monumenti aperti del 2010 (foto vitobiolchini)
Oggi domenica 8 giugno 2014
Il programma di oggi domenica 8 giugno 2014
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Largo Carlo Felice: le Ramblas di Cagliari
Antonio Dessì sulla sua pagina fb lancia un’idea: Largo Carlo Felice le Ramblas di Cagliari.
Aladin Pensiero raccoglie, condivide e rilancia: una buona idea, da coltivare, senza perdere troppo tempo.
Nel riquadro “Largo e dintorni” in un dipinto dell’amico pittore Peppino Spanu
gli occhiali di Piero su…
ANNIVERSARI. Aladinpensiero un anno fa. Di Malta e tante altre cose. Parliamo spesso di Malta, dove oggi è festa nazionale. Coi suoi pochi chilometri quadrati e 400mila abitanti Malta è una nazione, ha eletto da poco 6 parlamentari europei per diritto, mentre noi sardi ne abbiamo eletto tre per miracolo. Auguri.
Est ora – Movè(m)us. La Sardegna verso la sua nuova costituzione
La Fondazione Sardinia, l’associazione “Carta di Zuri” ed il sito www.sardegnasoprattutto.com
organizzano per il lunedì 9 giugno il seminario/convegno su due temi fondamentali: l’assemblea costituente e il nuovo statuto. Appuntamento a partire dalle 16 nella sala del Palazzo Regio, in piazza Palazzo a Cagliari.
Programma
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