Monthly Archives: giugno 2014

Eutanasia? Andare oltre le impostazioni ideologiche: prima di tutto il rispetto della persona e della sua volontà. La scienza e le tecnologie ci aiutano

caspar_david_friedrich_05ape-innovativa2L’8 giugno L’Unione Sarda ha pubblicato un’intervista di Giorgio Pisano al prof. Giuseppe Maria Saba – già professore ordinario di Anestesiologia e Rianimazione, prima nell’Università di Cagliari e successivamente nell’Università La Sapienza di Roma, da diversi anni in quiescenza – sul delicatissimo argomento del fine-vita. Non riassumiamo i contenuti dell’articolo, rinviando a una sua lettura, peraltro agevole, consentita dalla riproduzione dello stesso in appendice di questa sezione della news. Nella circostanza diamo spazio a un intervento del dott. Paolo Castaldi, primario del reparto di rianimazione dell’Ospedale Marino di Cagliari, che non costituisce una risposta alle considerazioni del prof. Saba, quanto piuttosto una puntualizzazione rispetto al dibattito in corso sia per gli aspetti etici sia per quelli strettamente collegati all’intervento legislativo, allo stato decisamente carente, che deve consentire ai medici “di operare con maggior attenzione e rispetto delle volontà del singolo individuo, sempre nel rispetto della vita ma con attenzione alla dignità della persona, alla qualità della vita e al controllo del dolore”.
Come Aladinews riteniamo giusto che si debba discutere di tali tematiche, offrendo un spazio aggiuntivo rispetto a quello fondamentale proprio delle comunità scientifiche e dei comitati etici, trattandosi di questioni che ci coinvolgono tutti direttamente in quanto persone, intimamente e come appartenenti alla società degli umani.

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di Paolo Castaldi *
Gentilissimo Direttore
Vorrei intervenire nel dibattito che si è aperto sul suo giornale in questi giorni [NdR. Si fa particolare riferimento all’intervista di Giorgio Pisano al prof. Giuseppe Saba apparsa su L’Unione Sarda dell’8 giugno u.s. e ripresa da molte agenzie e rassegne stampa] per provare a dare un contributo che chiarisca il lavoro e l’impegno che gli anestesisti rianimatori esprimono ogni giorno nelle sale operatorie, nelle rianimazioni, nelle corsie degli ospedali, nelle reti di emergenza, nei servizi di terapia del dolore, negli hospice, nella medicina iperbarica, nell’assistenza domiciliare ai pazienti critici.
L’obiettivo e la ragione di ogni azione sanitaria è il curare l’uomo sofferente e come tale esso può svilupparsi in due azioni differenti: da un lato la ricerca della salute dell’individuo e dall’altro il controllo della sofferenza e del dolore fisico e psichico.
Davanti alla sofferenza si consiglia la prudenza e un ascolto attento per cogliere la domanda che viene posta e per trovare una risposta possibile, il più coerente con la volontà del paziente.
Alla luce di questi presupposti, ed in linea con il codice deontologico, i documenti delle nostre Società Scientifiche ci invitano a distinguere tra il concetto di procurare la morte di un individuo e quello di garantire la dignità e il controllo del dolore nel paziente terminale. Non vi può essere alcun dubbio: la nostra storia culturale e le scelte che storicamente ci hanno portato a operare nei servizi di terapia del dolore, negli hospice, nelle cure palliative, nella assistenza domiciliare ai pazienti critici, nell’analgesia per il parto, nella promozione di un uso più ampio dei farmaci oppiacei anche nella rete territoriale, dimostrano la nostra volontà e il nostro operare incondizionato verso la tutela dell’uomo sofferente.
Evidentemente alcuni strumenti come il testamento biologico, il consenso informato, il dialogo tra il medico, il paziente ed i familiari potrebbero rafforzare la scelta di un percorso sanitario tra la possibilità di una cura, il controllo della sofferenza, l’accanimento terapeutico o la desistenza terapeutica. Non amo quest’ultimo termine che potrebbe sapere di abbandono terapeutico. Penso che sia giusto parlare di presa in carico del paziente con una scelta condivisa di un percorso di cura o verso una limitazione delle stesse e un approccio verso le cure palliative nel rispetto della persona. Papa Paolo VI già nel 1970 richiamava la necessità di rispettare la dignità della persona verso una tecnologia che avanzava e che poneva già allora problemi etici.
La Sardegna ha visto nascere negli anni 50 la sue due scuole di anestesia e rianimazione con due uomini di grande spessore e cultura che avevano messo allora le basi di questa nuova scienza e costruito una classe di specialisti anestesisti rianimatori, i cui allievi operano tutt’ora nei nostri ospedali: il Prof. Saba a Cagliari ed il Prof. Ruiu a Sassari. Sono stati tra i primi cattedratici in Italia. Le cure palliative sono nate successivamente proprio rispondendo ad esigenze già evidenziate profeticamente da loro, e che oggi vediamo svilupparsi. Proprio recentemente la Regione Sardegna ha recepito la legge nazionale n. 38 per la creazione di tre reti di assistenza domiciliare per le cure palliative, per il trattamento del dolore e per la parte pediatrica.
Le dichiarazioni del Prof. Saba esprimono con forza la necessità di fare chiarezza e di dotarci di strumenti legislativi come “le dichiarazioni anticipate di trattamento”, che permettano al medico di operare con maggior attenzione e rispetto delle volontà del singolo individuo, sempre nel rispetto della vita ma con attenzione alla dignità della persona, alla qualità della vita e al controllo del dolore.
Diversi significati vengono dati al termine eutanasia, tanto che il Prof. Veronesi e il filosofo Giovanni Reale hanno proposto di superare questo termine che genera confusione e viene spesso richiamato a sproposito per rafforzare ambienti e culture ideologiche che nulla hanno a che fare con la pietas e la sofferenza. È necessario distinguere all’interno dello stesso termine di eutanasia l’atto volontario di procurare morte dal controllo del dolore nella fase terminale della vita.
Il richiamo di Prof. Saba al pensiero del Cardinale Martini ricorda a tutti noi, attraverso la testimonianza della nipote, all’indomani della sua morte, l’ultimo dono del cardinale per noi tutti. Con la sua morte ha voluto dare testimonianza sulle scelte di fine vita chiedendo di poter affrontare il trapasso in sedazione per limitare il senso di ansia e di sofferenza.
Oggi la tecnologia va molto più velocemente dei tempi richiesti dalla nostra società nel dare risposte legislative e normative alle domande etiche che ogni giorno si impongono. Le nostre società scientifiche si sono dotate di commissioni etiche che elaborano documenti e linee di indirizzo che ci aiutano a dare risposte e che orientano il nostro operare quotidiano.
La saluto cordialmente

* Paolo Castaldi
Rianimazione Osp. Marino
Cagliari

Cagliari in coro con “Non poto reposare” chiude la manifestazione Spettacolo Aperto. A sa prossima!

SPETTACOLO ApertoTroverete bellissimi servizi informativi (testi-video-foto) nel sito web e nella pagina fb di Studium Canticum – organizzatori della Manifestazione Spettacolo Aperto – nonchè in numerosisime pagine fb dei cantori e degli estimatori (la foto qui sotto è di Giacomo Meloni). Grazie e a sa prossima!
BONARIA 14 GIU 2014 CAGLIARI INCORO
ape-innovativaPoichè la composizione “Non poto reposare” è stata la colonna sonora dell’intera manifestazione, eseguita da molti cori sardi e no, pensiamo di fare cosa utile e gradita riproponendone il testo integrale, in lingua sarda e con traduzione italiana, riportando anche alcune interessanti informazioni (tratte da internet) sugli autori e sulla storia della composizione poetica e musicale.
A DIOSA (nota come NON POTHO REPOSARE), colonna sonora della manifestazione Spettacolo Aperto - segue -

Buona domenica!

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Oggi domenica 15 giugno 2014

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la sediata di Vanni in testa a…

sedia-van-gogh4Si fa presto a dire Qatar!
di Vanni Tola
Ma che Qatar d’Egitto. Pardon della penisola araba. Ma che cacchio vogliono questi arabi da noi? Arrivano, propongono un finanziamento di 1,2 miliardi di euro della loro Qatar Foundation Endowment per completare l’ex San Raffaele di Olbia e farne un centro medico di eccellenza e pretendono perfino di concludere l’affare in un mese altrimenti se ne vanno in Germania. Ma quando mai un investimento del genere si decide in un mese? Noi per fare un ospedale impieghiamo almeno venti anni tra studi, appalti, autorizzazioni, divisione dei posti letto tra i primari. Questi invece hanno fretta. Poi se anche lo realizzassero, questo centro medico di eccellenza, come si integrerà nella rete ospedaliera esistente? Che ne sarà delle “baronie” ospedaliere e universitarie? Chi comanderà nel nuovo ospedale? E i sindacati della triplice potranno avere un ruolo decisivo nelle assunzioni del personale o faranno tutto gli arabi col criterio della competenza? Anche noi dobbiamo campare. E poi c’è in problema fondamentale non di poco conto. Noi conosciamo poco la lingua araba, le loro usanze, le consuetudini. Direi che non le conosciamo per niente. Scommettiamo che non ci fanno neppure mettere i Crocefissi nelle stanze e le Madonne nei corridoi? E poi quali sono le “percentuali” applicate nel Qatar per la concessione degli appalti agli amici durante le gare? Noi non sappiamo neppure come si dice “tangente” in arabo? No, no, meglio non rischiare, che vadano pure a farselo in Germania il loro centro medico all’avanguardia. Noi ci prepariamo un bel piano trentennale per la riforma della sanità in Sardegna, con calma, senza fretta. E’ cosi che si fa.

gli occhiali di Piero su…

Il 14 giugno 1944 Vittorio Vargiu di Ulassai, Francesco Piredda di Nuoro, il marchese Gianluca Spinola eil cugino Franco Stucchi Prinetti, partigiani della “Banda di Ariano”, catturati, torturati e sfigurati, vengono gettati nella fossa comune di 70 minatori uccisi in massa qualche giorno prima (vedi Aladinpensiero, 10 maggio 2013, su Vittorio Vargiu).
piero occhiali 14 giu 2014
Ai margini della terribile strage nazifascista dei minatori di Niccioleta si chiude tragicamente l’esperienza della Piccola Banda di Ariano. – segue –

Oggi a Cagliari, in tutta la città: musica, musica, musica… e socialità

Cagliari in coroSPETTACOLO Aperto
Tutte le informazioni sul sito web e sulla pagina fb di Studium Canticum

Oggi sabato 14 giugno 2014

Buon complanno Francesco Guccini
Buon compleanno a Francesco Guccini!
ape-innovativaLogo_Aladin_Pensieroaladin-lampada-di-aladinews312sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413

gli occhiali di Piero su… la libertà dell’informazione

vert sardegna1SARDEGNA 1 SCHIFO
12 licenziamenti, sarebbero niente in quest’epoca allegra in cui i “democratici” hanno condiviso la filosofia di buttare al macero lo Statuto dei lavoratori, l’art.18 specialmente, nella splendida weltanschauung forneriana che più si licenzia e più aumenta l’occupazione (roba da TSO…).
Invece in questo caso le aggravanti presenti dimostrano quanto l’operazione sia sordida. E’ un attacco alla libera informazione, oltre che un attacco alle libertà sindacali, condotto con sfrontatezza padronale e disprezzo dell’opinione pubblica e della stessa intelligenza umana. Un’emittente televisiva, con immagine democratica e alternativa, viene venduta per 4.000 euro! (raccontalo ad un altro…) prezzo di un’utilitaria di seconda mano. Questo pacchetto proprietario è diviso in tre, e costoro dichiarano subito di non aver soldi per pagare i dipendenti. Evidente: hanno speso troppo per acquistare l’azienda, ‘sti pezzenti! Dopo un anno di battaglie e 150 giorni di sciopero la conclusione annunciata: 4 giornalisti e 8 tecnici licenziati.
Il mondo democratico e progressista della Sardegna, quello che ha vinto le ultime elezioni regionali, che conosce bene chi sta dietro a tutta la faccenda, non trova niente da dire? Aspettiamo ansiosi.

in giro per la rete con la lampada di aladin…

cancellEmergenza informazione. La giunta batta un colpo. E in fretta
di G.M.B., articolo pubblicato il 13 giugno 2014 su SardiniaPost

Ecco la Nicolas’ Giunta

Giunta SassariSassari – Varata la nuova Giunta
di Vanni Tola
“Il coraggio, uno non se lo può dare.” faceva dire Manzoni a Don Abbondio. Il neo eletto Sindaco di Sassari invece pare che il coraggio sia riuscito a darselo. Per scelta, come ci piacerebbe pensare, o per mancanza di altre soluzioni di compromesso politico, come verosimilmente è accaduto. – segue –

Oggi venerdì 13 giugno 2014

ape-innovativaLogo_Aladin_Pensieroaladin-lampada-di-aladinews312sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413

gli occhiali di Piero su…

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x15014131 Alla faccia dello stile democratico. Chi non la pensa come il capo del partito, che è anche capo del governo (grazie a meccanismi che niente hanno a che fare con la democrazia), deve saltare. Tutto questo ha un nome, e non è un bel nome.
mineo art21Riforme, il Pd sostituisce Mineo. In commissione Affari Costituzionali va Zanda
www.rainews.it
Corradino Mineo non è più tra i membri Pd della commissione Affari costituzionali del Senato. Lo ha deciso a larga maggioranza l’ufficio di presidenza del gruppo, che ha…

in giro per la rete con la lampada di aladin…

San Raffaele, servitù militari, vertenza entrate e nuovo statuto: Pigliaru nella morsa del governo! E i sovranisti perché stanno a guardare?
by vitobiolchini, 12 giugno 2014 alle 14:36
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Sassari. Ecco la Giunta di Nicola!

Giunta SassariSassari – Varata la nuova Giunta
di Vanni Tola
sedia-van-gogh4“Il coraggio, uno non se lo può dare.” faceva dire Manzoni a Don Abbondio. Il neo eletto Sindaco di Sassari invece pare che il coraggio sia riuscito a darselo. Per scelta, come ci piacerebbe pensare, o per mancanza di altre soluzioni di compromesso politico, come verosimilmente è accaduto. Fatto sta che, dopo un summit ad alto livello svoltosi a Cagliari tra il sindaco Sanna e gli esponenti del gruppo dirigente storico del PD (Spissu, Lai, Ganau) è stata varata la nuova Giunta che nasce con l’assenza di esponenti del “gruppone” sconfitto alle primarie di partito. Nove assessori, quattro donne e cinque uomini: Gianni Carbini, Luca Taras, Monica Spanedda, Alessio Marras, Maria Grazia Manca, Ottavio Sanna, Amalia Cherchi, Maria Francesca Fantato, Luigi Polano. Gianni Carbini ricoprirà l’incarico di vicesindaco con delega alle Politiche ambientali, agro, verde pubblico e decoro urbano. Monica Spanedda avrà le deleghe alle Politiche per lo sviluppo locale, programmazione, cultura, turismo, affari generali e legali. Luca Taras seguirà le Politiche per la mobilità urbana e rurale, polizia municipale e protezione civile. Alessio Marras sarà il responsabile delle Politiche per la pianificazione territoriale, attività produttive e edilizia privata. Maria Grazia Manca si occuperà delle Politiche sociali, pari opportunità e partecipazione democratica. Ottavio Sanna seguirà le Politiche abitative, i lavori pubblici e le manutenzioni. Amalia Cherchi avrà le deleghe per le Politiche finanziarie, il bilancio e i tributi, il patrimonio e i contratti. Completano la squadra Maria Francesca Fantato che avrà le deleghe per le Politiche educative, giovanili e lo sport e Luigi Polano che andrà all’assessorato Politiche per l’innovazione, servizi informativi, personale e Punto Città. Nicola Sanna ha dichiarato che si tratta di una giunta che dovrà essere immediatamente operativa per garantire il governo della città ed ha assunto l’impegno di integrare la squadra di governo conferendo altri incarichi e impegni a esponenti delle forze che, pur non presenti in giunta, hanno concorso al successo della coalizione. Ora si lavorerà alla messa a punto del programma tenendo conto delle indicazioni emerse durante la fase di consultazione che ha preceduto il varo della giunta. Tutto bene quindi? C’è da augurarselo, ma è evidente che alcuni nodi restano ancora da sciogliere. Il Sindaco Sanna dichiara di aver scelto i membri della giunta principalmente in base alle competenze specifiche e al grado di rappresentatività politica di ciascuno dei prescelti. All’interno del Pd, nella concitata fase delle trattative, il primo cittadino ha offerto tre posti di consigliere (ed eventualmente l’incarico di vicesindaco) al raggruppamento che sosteneva la candidatura della sua avversaria nelle primarie Angela Mameli. “Ne ho ricevuto un diniego immotivato fondato su equilibri interni di gruppi e correnti, anacronistiche rispetto al rinnovamento proposto da Matteo Renzi, che sostengo convintamente”. E questo la dice lunga sull’aria che tira in casa Pd, aria di tempesta al punto che al nuovo sindaco non rimane altro da fare se non appellarsi al senso di responsabilità di tutti per sostenere l’azione amministrativa, restando aderenti al mandato ricevuto dai sassaresi. Il problema fondamentale, la mina vagante che minaccia i destini della nuova giunta è e resta quindi la profonda divisione all’interno del Pd che è anche conflitto generazionale, scontro tra differenti modi di concepire l’attività politica, il mancato superamento della logica delle correnti e dei “gruppi di interesse”, l’incapacità di avviare un sostanziale e radicale cambiamento nel modo di fare politica e nella gestione del partito e dell’area politica che rappresenta. L’assenza in giunta di rappresentati del correntone Pd che fa capo a Silvio Lai, Giacomo Spissu, Gianfranco Ganau e Salvatore Demontis si farà sentire e rappresenterà per il Sindaco Sanna uno dei principali problemi con i quali dovrà fare i conti insieme all’esigenza di amalgamare una coalizione politica composita e per niente omogenea che lo ha supportato nella tornata elettorale.
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Precedenti. La Giunta del Sindaco Nicola Sanna
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Repubblica_sassarese_-_Giuseppe_Sciuti,_1880_-_Sassari,_Palazzo_della_Provincia
La proclamazione della Repubblica sassarese (Il Consiglio della Repubblica sassarese), di Giuseppe Sciuti, circa 1880. Palazzo della Provincia in Piazza d’Italia.