Monthly Archives: giugno 2014
Procurade ‘e moderare
Procurade ‘e moderare, libro di Luciano Marrocu, Cagliari giovedì 19 giugno ore 20 terrazza Teatro Massimo
Verrà presentato giovedì 19 giugno alle 20 il libto “Procurad’ ‘e moderare racconto Popolare della rivoluzione sarda”, di Luciano Marrocu (Aipsa edizioni, 2014). L’incontro si terrà nella terrazza del Teatro Massimo, via de Magistris 12 – Cagliari. Ne parlano con l’autore: Giacomo Mameli, giornalista e scrittore e Renato Soru, europarlamentare del Partito democratico. Letture di Fausto Siddi, musiche a cura di Ennio Atzeni.
L’innovazione si afferma e produce solo con gli innovatori
24 sinapsi d’innovazione, gli Innovation Manager
Intervista a Nicola Pirina, Innovation strategist
#nonlasciarteliscappare (Nicola Pirina)
di Alessandro Ligas, Ttecnologico
Nicola Pirina classe ’74 quartese “per caso” e sardo doc. Giurista, specializzato in governance, sviluppo locale e processi d’innovazione. Innovation strategist, con esperienza in attività di Ricerca e sviluppo, progettazione, coordinamento, attuazione e comunicazione di progetti d’innovazione per lo sviluppo delle economie locali.
Senior con esperienza maturata in attività consulenziali, anche all’estero, a favore di pubbliche amministrazioni e privati.
Direttore Scientifico del progetto Innovation Manager Sardegna (I’M Sardegna), frutto della Convenzione Quadro “Programma Sardegna 3.0” fra la Regione Autonoma della Sardegna, il Centro Regionale di Programmazione, ed il Formez PA. Progetto finalizzato a sviluppare nuove figure professionali in grado di gestire l’innovazione delle imprese e delle Istituzioni del sistema produttivo regionale. Scrive per passione, a volte lo pubblicano. Ogni tanto fa una startup.
Per credere basta seguire #coolinnovation.
- Di seguito l’intervista
Rapporto Banca d’Italia sull’economia dell’isola. La Sardegna resta in crisi. Solo qualche spiraglio dal turismo. Molte le opportunità sprecate… Quando cambierà la musica?
Ogni anno tra maggio e giugno vengono puntualmente presentati tre rapporti sullo stato dell’economia della Sardegna. Si tratta del rapporto Crenos, del rapporto Unioncamere-Camera di commercio di Cagliari (focalizzato sulla provincia di Cagliari) – ai quali abbiamo dato spazio nei giorni scorsi – e del rapporto Banca d’Italia, di cui sotto riportiamo la sintesi. Da molti anni i dati sono negativi, registrano situazioni di disagio, spesso di disperazione, di centinaia di migliaia di sardi e di decine di migliaia di imprese sarde. In questi ultimi anni la situazione peggiora da un anno all’altro, in quasi tutti i settori dell’economia sarda, portandosi dietro il dramma della disoccupazione e dell’inoccupazione, specie dei giovani. Per non essere travolti dal pessimismo ci si arrampica a deboli segnali, come il rallentamento del trend negativo nella diminuzione del Pil, o i dati di poco positivi di alcuni settori come il turismo (nel 2013 ci hanno salvato gli stranieri) o l’agroalimentare… Ci sono poi le opportunità, sempre disattese, ma che servono per addolcire l’attualità del malessere. E, invece, le opportunità mancate dovrebbero farci incazzare, perchè la colpa di quanto non si fa è pur sempre di qualcuno. Senza dubbio la colpa di quanto non si fa è anche di molte delle persone che stanno nelle sale dove si illustrano le relazioni… Parliamo di esponenti del mondo pubblico e di quello privato, ma sono soprattutto le responsabilità dei primi che qui vogliamo rimarcare. Ci riferiamo pertanto ai responsabili politici e amministrativi delle diverse Istituzioni a cui compete il perseguimento organizzato del bene comune. Ci riferiamo, tanto per fare esempi concreti e non esaustivi: al presidente della Regione e agli assessori della sua Giunta, al Sindaco di Cagliari e agli altri Sindaci e a tutti i responsabili delle Autonomie funzionali come le Camere di Commercio e le Università… E non pensiamo solo a quanto fanno e soprattutto a quanto non fanno, ma a quanto fanno e non fanno insieme. Sì perchè questo è un punto cruciale. Lo diceva bene e autorevolmente Raffaele Paci, quando non era certo assessore, ma pur sempre preside di una Facoltà universitaria, in un editoriale de L’Unione Sarda del 9 settembre 2003, intitolato “Sistema sardo senza amalgama”, laddove individuava nell’incapacità delle Pubbliche Amministrazioni di “mettere a sistema” le potenzialità pur presenti nel territorio sardo (fare appunto amalgama) la principale causa della “crescita zero”. Oggi, rispetto al 2003 la situazione è decisamente peggiorata, considerato che siamo alla decrescita, non certo felice. Le cause sono anche altre, si dirà giustamente, ma la causa individuata da Paci rimane la principale, perchè la mancata coesione di un territorio ne impedisce lo sviluppo e questo passa, ora come allora, in grande misura dalla capacità di iniziativa delle Istituzioni. E ciò vale dappertutto, ma in maggior misura nel Meridione e, per quanto ci riguarda, in Sardegna. A tutto ciò si lega la qualità del nostro personale politico, mediamente scadente. Al contrario, una buona qualità oggi devono dimostrare di averla soprattutto quanti in passato l’hanno, inutilmente, ricercata nella classe politica allora al potere, trovandosi loro a ricoprire oggi posti importanti e decisivi di pubblica responsabilità. Insomma, utilizzando una metafora musicale e riferendoci innanzitutto al governo regionale: sono cambiati i suonatori, ma la musica sembra sempre la stessa. O, perlomeno, se è cambiata, non ce ne siamo accorti, se non per qualche piccola sonata dovuta al virtuosismo di qualche interprete piuttosto che all’intera orchestra.
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Banca d’Italia. L’economia della Sardegna – rapporto annuale sul 2013
(Presentato martedì 17 giugno a Cagliari, il rapporto su “L’economia della Sardegna”)
LA SINTESI
Nel 2013 l’economia della Sardegna è rimasta ancora in recessione. Secondo le stime realizzate da Prometeia il prodotto interno lordo regionale è diminuito del 2,5 per cento a prezzi costanti; la flessione era stata del 3,4 per cento nel 2012 in base ai dati dell’Istat. Le informazioni raccolte nei primi mesi del 2014 indicano in prospettiva un leggero miglioramento del quadro economico, anche se i segnali rimangono caratterizzati da un elevato livello di incertezza.
Sulla contrazione del prodotto ha pesato l’ulteriore forte indebolimento della domanda interna: vi hanno contribuito i minori consumi delle famiglie, il calo degli investimenti produttivi, la difficoltà di accesso ai finanziamenti privati e il complessivo contenimento della spesa pubblica. Anche la presenza sui mercati esteri, tradizionalmente limitata, si è ridotta: continuano a incidere l’inadeguata capacità competitiva del sistema economico regionale e la difficoltà nell’intercettare l’espansione della domanda mondiale.
La produzione dell’industria ha continuato a diminuire. Le indagini realizzate in primavera dalla Banca d’Italia, tuttavia, segnalano per il 2014 una moderata espansione delle vendite e un incremento degli investimenti. L’attività produttiva si è ridotta anche nel settore delle costruzioni: alla debolezza del mercato residenziale si è sommato un nuovo calo della produzione edilizia destinata alla realizzazione di strutture produttive. Nei servizi si è continuata a registrare la contrazione dell’attività del commercio, connessa con l’ulteriore indebolimento della capacità di spesa delle famiglie, mentre un contributo positivo è stato fornito dall’espansione della domanda turistica proveniente dall’estero e dall’incremento del trasporto aereo internazionale.
I dati dell’ultimo censimento sulle attività produttive evidenziano un netto ridimensionamento della manifattura regionale negli ultimi dieci anni, in favore di un’espansione del settore terziario. In entrambi i settori si è registrato un relativo arretramento delle produzioni che presuppongono elevati livelli di conoscenza e un crescente peso di quelle a minore contenuto di tecnologia e capitale umano.
Nel corso del 2013 l’occupazione regionale è fortemente diminuita, attestandosi sui livelli più bassi degli ultimi dieci anni. Il tasso di disoccupazione è ulteriormente salito, soprattutto tra i più giovani. I dati relativi agli anni più recenti segnalano crescenti difficoltà di chi ha terminato gli studi nel trovare opportunità di impiego. Le condizioni di accesso al lavoro rimangono più favorevoli per più alti livelli di istruzione, anche se la qualità dell’occupazione in termini di adeguatezza rispetto agli studi è complessivamente peggiorata.
Il credito concesso all’economia regionale si è ridotto ulteriormente, a conferma del perdurare della fase congiunturale negativa. La domanda di finanziamenti è rimasta debole, condizionata dai minori consumi e investimenti di imprese e famiglie; l’offerta degli intermediari si è mantenuta selettiva, sebbene nella seconda parte dell’anno si siano registrati parziali segnali di allentamento delle condizioni di accesso al credito per le famiglie.
È proseguita per il secondo anno consecutivo la contrazione dei prestiti al settore produttivo; l’attenuazione del calo dei primi trimestri è stata seguita da una più intensa flessione nella seconda parte dell’anno, soprattutto nel comparto dei servizi. Si è registrato inoltre un deciso arretramento dei finanziamenti alle famiglie, che hanno ridotto in particolare l’esposizione per credito al consumo; anche i prestiti per l’acquisto di abitazioni sono diminuiti.
Nel corso del 2013 si è registrato un nuovo peggioramento della qualità del credito alla clientela regionale. Il tasso di decadimento dei prestiti è nettamente aumentato, riflettendo una maggiore rischiosità dei finanziamenti di famiglie e imprese. Tra queste ultime, si è osservato un più deciso deterioramento nel comparto dei servizi. Il peggioramento è confermato anche dall’incremento delle posizioni.
Università della Sardegna – Università di Cagliari: Seminario sullo Sviluppo regionale
Il giorno 25 giugno 2014, dalle ore 11 alle ore 13, presso l’aula Magna della Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, viale S. Ignazio 74, Cagliari, la prof.ssa Patrice Braun, della Federation University, Australia, terrà un seminario dal titolo:
Regional Development: Opportunities, Flaws and Measures
- Nel riquadro foto di Patrice Braun
- La pagina fb dell’evento
gli occhiali di Piero su…
ANNIVERSARI: vi ricordate quel 18 giugno di un anno fa? Su Aladinpensiero: politici di razza, battaglie, donne…
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POETESSE SCONOSCIUTE
IL CUORE CERCHIATO
Il cuore cerchiato da un ramo di fuoco
è il cuore dell’uomo solo
con lo sguardo al suolo,
sente il brusio dolce del fuoco
che si spegne, come la donna
che si sente cotanto amata
ella si sente trasportata
su di una stella
come la musa della canzone bella
la chiamavano Marinella.
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Chi è la poetessa sconosciuta? Ti aiuta Aladinpensiero.
Università della Sardegna – Universidadi de Sardigna: verso l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Sassari
Affluenza ed esito votazioni di oggi martedì 17 giugno
Affluenza alle urne alla chiusura del seggio (ore 17)
Ha votato l’85% degli aventi diritto (1179 votanti su 1390 aventi diritto).
140 ordinari, 186 associati, 300 ricercatori, 446 PTA, 107 studenti.
Esito: 4 schede nulle, 14 bianche. Nessun candidato ha raggiunto la maggioranza assoluta. Appuntamento giovedì 19 giugno.
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Risultato finale I votazione: Massimo Carpinelli 229 preferenze, Eraldo Sanna Passino 150, Andrea Montella 135, Giuseppe Pulina 113, Marco Vannini 104
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Tutte le informazioni sul blog dedicato di Uniss
- Foto dei candidati da sinistra a destra nell’ordine della quantità di voti ricevuti.
Matrìca nel Cluster SPRING
Chimica verde e Bioeconomy in Europa – Per comprendere meglio alcuni processi di trasformazione dell’apparato industriale in atto può essere utile conoscere il Cluster SPRING. Il Cluster Tecnologico Nazionale della “Chimica Verde” denominato SPRING – Sustainable Processes and Resources for Innovation and National Growth. Un megaprogetto, sottoscritto anche dalla Regione Sardegna (partecipa con Matrìca), che si pone l’obiettivo di incoraggiare lo sviluppo delle bioindustrie in Italia attraverso un approccio organico all’innovazione, per rilanciare la chimica italiana sotto il segno della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, con riferimento ai più recenti orientamenti dell’Unione Europea nel campo della bioeconomy. Maggiori informazioni su www.aladinpensiero.it articolo “I cluster, questi sconosciuti” (V.T)
3A Roma giovedì 19 giugno: Stati Generali della Cultura – anno 3°
Matrìca parte: bene, con attenzione e vigilanza. E subito anche le bonifiche!
di Vanni Tola
Portotorres 16/06/2014 – Oggi diventerà realtà il progetto chimica verde di Matrìca. Presenti il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, il presidente di Matrìca Daniele Ferrari, l’amministratrice delegata Catia Bastioli, i rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, sarà inaugurato, a Portotorres, il primo impianto di monomeri biobased, un avvenimento che rappresenta un segno tangibile della riconversione dell’area industriale dal petrolchimico alla chimica verde. L’impianto che sarà inaugurato oggi è impiegato per la produzione di monomeri intermedi ed esteri biobased indispensabili per la sintesi di bioplastiche Mater-Bi di terza generazione. La produzione a Porto Torres sarà concentrata sull’acido azelaico, appartenente alla famiglia degli acidi dicarbossilici che, oltre ad entrare nella formulazione del Mater-Bi, costituisce la base per plastificanti speciali, esteri ad alta viscosità e basso punto di scorrimento per il settore della lubrificazione. Entro la fine dell’anno, l’impianto inaugurato oggi dovrà essere affiancato da altri due impianti della prima parte del piano di riconversione che produrranno additivi per polimeri ed esterificazione. Una volta completata questa prima fase di investimenti, le tre unità di Matrìca produrranno nella zona industriale acido azelaico, una miscela meno pregiata di acido palmitico e stearico, acido perlagonico ed esteri C5 e C9 con relative glicerine. Si apre cosi il nuovo capitolo della chimica verde che, nonostante l’opposizione di alcuni gruppi, diventa realtà. Un progetto che persegue l’obiettivo di realizzare, nell’area industriale turritana, il più grande polo europeo della chimica verde con un investimento complessivo che dovrebbe raggiungere il mezzo miliardo di euro. I dati tecnici del progetto evidenziano che quello di Porto Torres è «il primo impianto al mondo che impiega la tecnologia di scissione ossidativa a basso impatto ambientale». L’impianto ha una capacità produttiva di circa 32mila tonnellate l’anno. Finora Matrica ha investito sul progetto 180 milioni di euro e una volta completato, si parla del pieno regime entro il 2016, darà lavoro a circa 700 persone, senza considerare le imprese dell’indotto. Un progetto rivoluzionario, hanno sempre assicurato i vertici di Novamont ed Eni, che si integra con il territorio, visto che la materia prima per le produzioni, il cardo selvatico, sarà coltivata in Sardegna. Quello che sarà inaugurato oggi non è soltanto il primo impianto di una “fabbrica di bioplastiche”: i vertici di Matrica parlano di “una bioraffineria integrata di terza generazione che, partendo dall’utilizzo di materie prime agricole e di scarti vegetali, produrrà una gamma di prodotti chimici (biochemicals, biointermedi, basi per biolubrificanti e bioadditivi per gomme) attraverso processi innovativi e a basso impatto”. La creazione di una bioraffineria integrata nel territorio, dedicata a una serie di prodotti innovativi in ottica di filiera, porterà a Porto Torres nuove produzioni chimiche a basso impatto ambientale, ponendo le basi per una reindustrializzazione che avrà effetti positivi non solo nel comparto, ma anche in tutta l’industria a valle e sull’agricoltura. I promotori del progetto parlano di una vera e propria “bioeconomia di filiera”, nel rispetto della biodiversità locale e un’opportunità per l’Italia di rilanciare, in particolare nei siti storicamente meno competitivi, un settore industriale strategico come quello chimico.
I PROBLEMI APERTI
I problemi aperti relativamente al progetto della chimica verde non sono pochi e attendono risposte certe, credibili e verificabili. – segue -
in giro con la lampada di aladin su Cultura&Economia
- La cultura muove 214 miliardi di euro, il 15,3% della ricchezza prodotta. Su Unioncamere ripreso da Aladinews-Valorest
- Restauri e cultura: un milione l’anno. Sostegno delle banche ad arte e festival. Su LìUnione Sarda on line 16 giugno 2014
- Comune di Cagliari. Contributi per manifestazioni culturali e di spettacolo anno 2014, relative al settore Musica e al settore Arti visive, grafiche e artigianato artistico. – Festival internazionale del teatro d’animazione: contributo irrisorio, Is Mascareddas ci rinuncia. Su La Nuova Sardegna on line 16 giugno 2014-
Rapporto 2014 BankItalia sull’economia della Sardegna
Il Rapporto 2014 BankItalia sull’economia della Sardegna sarà presentato domani, martedì 17 giugno, alle 17.30 nella sede della Banca d’Italia nel Largo Carlo Felice 13 a Cagliari (il 30 maggio è stato il Governatore Vincenzo Visco a presentare le Considerazioni finali a Roma, Palazzo Koch). A Cagliari interverranno: il direttore della sede Nevio Rodigliero, insieme con Rosario Ballatore e Roberto Rassu dell’ufficio analisi e ricerca economica territoriale della Banca d’Italia. Interverranno inoltre Giorgio Pisano (Sardegna Ricerche) e Anna Maria Pinna (Università di Cagliari). Stefano Siviero del dipartimento di economia e statistica della Banca d’Italia interverrà sul contesto economico nazionale e internazionale.