Monthly Archives: marzo 2014
A proposito di diritti dei cittadini: le Carte dei servizi
Le carte dei servizi nell’ordinamento italiano
Ricostruzione della normativa vigente, su Assoutenti
Seminario sul crowdfunging
In una data compresa tra il 26 aprile e il 4 maggio p.v., presso il palazzo dei congressi della Fiera Internazionale della Sardegna, la Camera di Commercio di Cagliari organizza un Seminario di approfondimento sul crowdfunding, in collaborazione con altre Organizzazione e con Aladinews. La giornata (una mattinata) prevede un inquadramento di carattere generale, una relazione sulla diffusione del crowdfunding in Italia e nel mondo, la presentazione di alcune piattaforme di crowdfunding già in uso in Italia. Seguiteci su Aladin per maggiori dettagli. Intanto sul crowdfunding vi segnaliamo alcuni utili riferimenti su Aladinews.
Economia & Cultura
Filippo Figari, Il parlamento in Duomo. Fonte Sardegna Digital Library Sala riunioni Camera di Commercio, Cagliari
gli occhiali di Piero su…
VISITE DI CORTESIA
Ricordo un abile commerciante che vendeva a domicilio.
Si presentava a casa in visita di cortesia, il tempo di prendere un caffè e fare simpaticamente due chiacchiere. Che bella casa… lei ha buon gusto… ottimo questo caffè… la salute, signora, è la cosa più importante… non sono credente, ma mi piace questo Papa… suo marito sì, ha indovinato… stipendio fisso… io, commerciante, ma ormai ho chiuso… però, mi son rimaste delle cose, veramente belle… vuol vederle…
Perchè questo ricordo? Penso a Obama con Renzi.
Bello il Colosseo… in gamba questo Papa… che Presidente… e che buona la cucina italiana… noi tutti bene, certo però le spese per la difesa… a proposito, gli F35? Che mi dici?
E quello, tutto commosso: Yes, we can!
STORIA SARDA
Antonio Colonna, barone di Elda, vicerè di Sardegna dal 1595 al 1603, il 28 marzo 1596 pone fine alla lite tra il Municipio di Oristano e gli eredi Ponti. Questi ultimi vengono esonerati da tutte le gabelle civiche, riconoscendo validità a un antico privilegio concesso ai loro antenati da Mariano III, giudice di Arborea dal 1304 al 1321.
FERROVIE SARDE
28 marzo 1875, a Cagliari affollato comizio per la mancata attuazione della legge istitutiva delle Ferrovie sarde.
La prima legge di estensione della rete ferroviaria approvata dal Parlamento era del 12 aprile 1865.
Il comizio si tenne al Teatro Cerruti, 2000 posti.
Il teatro, edificato dal biellese Antonio Cerruti nel 1859, ebbe una copertura in legno dieci anni dopo. Rilevato dai fratelli Boero nel 1896 e trasformato divenne il Politeama Regina Margherita, distrutto da un incendio nel 1942.
“Sisters Goods”: musiche al femminile
Un grave lutto familiare ha colpito uno dei musicisti; il concerto Sisters Goods, previsto per sabato 29 marzo presso Palazzo di Città, è annullato e sarà riproposto al Teatro Ferroviario il 26 aprile alle ore 21.00.
Sabato 29 Marzo Palazzo di Città (Teatro Civico).
Concerto “Sisters Goods”: musiche al femminile
di Vanni Tola
Sassari – Particolarmente attivo in questi mesi il mondo musicale cittadino, nuovi concerti, formazioni originali con progetti d’avanguardia, sperimentazioni. Un grande avvenimento musicale, ritengo il più importante dell’anno, è stato il concerto “Danze dal mare” con musiche originali di Mauro Palmas, che ha suonato con un grande David Brutti al sassofono, e l’ottimo quartetto di chitarre Rigel Quartet. Sabato prossimo il Palazzo di Città, ospiterà una nuova formazione, i musicisti dell’Ensemble Laborintus. Il progetto che il gruppo propone ha per titolo “Sisters Goods” e comprende musiche di Janis Joplin, Amy Winehouse, Billie Holiday, Nina Simone, Chavela Vergas, Lhasa de Sela, Mercedes Sosa ed Etta James. Artisti molto noti, riuniti nel progetto “Sisters Goods” per rendere omaggio a figure di donne musiciste che hanno caratterizzato un lungo periodo della storia della musica contemporanea, grandi interpreti e grandi personaggi. L’Ensemble protagonista del concerto sarà costituita da Lorenzo Sabattini basso, Antonio Pitzoi chitarra, Sabina Sanna chitarra, Andrea Lubino percussioni, Simone Sassu pianoforte, Angelo Vargiu clarinetto, Gian Piero Carta sassofono. Le voci saranno quelle di Silvia Pilia, Claudia Crabuzza, Ester Formosa, Denise Fatma Gueye. - segue -
gli occhiali di Piero su…
LA STORICA VISITA
Mi piace il vostro Papa.
Mi piace il vostro Presidente della Repubblica.
Mi piace il vostro Primo Ministro.
Mi piace la vostra cucina.
Oh, thank you, mister Obama, per questa sua storica visita.
VASILIJ VASILIEVIC SMYSLOV
Mosca, 27 marzo 2010. Muore a 89 anni Vasilij Smyslov, settimo campione del mondo di scacchi dal 1957 al 1958. Moscovita, nato il 24 marzo 1921, apprese gli scacchi dal padre che era un forte giocatore. Smyslov, otto volte candidato al campionato del mondo, era della forza di Botvinnik, che fu campione dal 1948 al 1963, perdendo solo contro Smyslov e contro Tal, ma riconquistando il titolo subito dopo; anzi il totale dei match disputati è a favore di Smyslov contro Botvinnik per 18 a 17, con 34 patte. – segue –
in giro nella rete con la lampada di aladin…
- Generazioni Erasmus, salvate l’Europa! Beppe Servegnini sul Corriere della Sera on line
Italia e Europa: le sinistre e la sfida del governo
Oggi dalle ore 17.00 alle ore 20.00
Mediateca del Mediterraneo
Via Mameli, Cagliari
INTRODUCE E COORDINA
CARLO DORE JR.,
Coordinatore di Libertà e Giustizia – Circolo di Cagliari
DISCUTONO:
ANDREA DEFFENU
IVANA DETTORI
GIOVANNI DORE
ROMINA MURA
GIANLUCA SCROCCU
LUISA SASSU
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#Tsipras L’Altra Europa con Tsipras
Sardegna e Europa in Aladinews
gli occhiali di Piero su…
ANGELO ARPA. Il 27 marzo 2003 muore a Roma padre Angelo Arpa. Aveva appena compiuto 94 anni. Di origini ungheresi (Arpad), era nato il 21 marzo 1909 a Brusaporco, in provincia di Treviso. Uomo di fascino magnetico, colto come possono essere i gesuiti senza condividere con loro la supina obbedienza, la sua parola era fluente e serena, pure ti faceva sentire come un fuoco interiore che gli ardeva dentro. Amante del cinema, amico/collaboratore di Federico Fellini, tra i primi ideatori dei Cineforum in Italia. Grazie al Cineforum di Cagliari ho avuto la fortuna di conoscerlo negli anni ’70, di riceverne l’affettuosa amicizia e una forte indelebile impressione, nonostante i pochi incontri avuti in Sardegna e in Italia in occasione di festival o di congressi nazionali dei Cineforum. Era un fascinoso narratore, spiritoso, ironico e autoironico, raccontava di sè, delle sue amicizie e conoscenze coi registi italiani, con semplicità, come si parla di compagni di gioco. Ispirò/suggerì a Fellini alcune sequenze dell’episodio Toby Dammit nel film Tre passi nel delirio: la sfilata di moda per abiti vescovili e cardinalizi e lo stesso personaggio del prete amante del cinema, interpretato da Salvo Randone. Nell’intervista fattagli, già novantenne, da Roberto Mattioli, dimostra ancora una grande energia e passione. Fece anche un’apparizione notturna in televisione, nello stesso periodo, intervistato da Gigi Marzullo.
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Un’interessante intervista a padre Arpa
http://www.robertomattioli.com – Roberto Mattioli incontra Padre Angelo Arpa amico spirituale di Federico Fellini. Assertore dei film “La Dolce Vita” e “Le Notti di Cabiria” che, grazie al suo apporto vennero proiettati nelle sale. Ha collaborato con Pier Paolo Pasolini alla sceneggiatura del film “Vangelo”. (Luglio 2000).
“Il Thè con l’Artista 2014”
Un altro imperdibile fuori programma della rassegna “Il Thè con l’Artista 2014” a Osilo.
RENAT SETTE E ELVA LUTZA IN CONCERTO
Dopo lo straordinario fuori programma della rassegna dedicato al maestro Armando Marrosu per festeggiare i suoi ottanta anni e la lunga carriera artistica, e ricordare il suo impegno nell’insegnamento in gran parte dedicata alla formazione di diverse generazioni di chitarristi, Daniela Barca, direttrice del progetto “Il thè con l’artista”, propone un nuovo fuori programma di grande valore artistico. I protagonisti saranno il duo Elva Lutza, composto dai musicisti Nicola Casu, (tromba e voce), Gianluca Dessi (chitarra e mandola) e il cantante Renat Sette, noto interprete della musica tradizionale provenzale. I protagonisti della serata presenteranno una produzione originale che mette insieme l’attività nel campo della musica popolare sarda del duo Elva Lutza e la ricerca musicale di Renat Sette, un incontro tra le musicalità della Provenza e della Sardegna. Il concerto, già presentato durante una tournè e in Francia e in Sardegna è una anticipazione del disco “Amadas” che sarà prodotto nei prossimi mesi. Una parte del programma è costituita da brani dei repertori sacri e para-liturgici dell’Occitania francese e della Sardegna. Il concerto rientra nel progetto regionale “Limbas” per le celebrazioni di “Sa die de sa Sardigna”.
Osilo, località Sant’Antonio – “Il Respiro dell’Arte” Associazione Culturale Via Carbonazzi 3, 07033 Osilo,Tel. 345/1050240 E-mail: info@ilrespirodellarte.it
gli occhiali di Piero su…
ANITA GARIBALDI
L’eroina dei due mondi, Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, nasce in Brasile il 30 agosto 1821. Il 26 marzo 1842 a Montevideo sposa Giuseppe Garibaldi. Ha soltanto 20 anni, eppure era già sposata, compiva 14 anni, per volontà della madre, col calzolaio Manuel Duarte de Aguiar.
Forse il primo marito è morto, Garibaldi per sposarla giura che è così.
Hanno già un figlio, Menotti, e sono in fuga dalla fallita rivoluione brasiliana.
Anita ha combattuto, catturata due volte dai soldati imperiali e due volte scappata. Nel 1848, l’anno delle rivoluzioni in Europa, viene a Nizza, ospite della suocera, coi bimbi Teresita (1845) e Ricciotti (1847), Garibaldi la raggiunge qualche mese dopo. Partecipa nel 1849 all’avventura della Repubblica Romana. Nella fuga verso Venezia muore in una fattoria a Mandriole, nelle valli di Comacchio, incinta, consumata dalla febbre.
E’ il 4 agosto 1849, neppure 28 anni di vita. La piccola ribelle, che a 13 anni faceva il bagno di mare nuda, scandalizzando i vicini e preoccupando la madre, ha finito la sua vita avventurosa e intensa, lasciando in questi pochi anni una traccia tanto forte di donna capace di morire per la libertà sua e di tutti. La sue spoglie, dopo varie traslazioni, dal 1932 riposano a Roma nel basamento del monumento equestre a lei dedicato sul Gianicolo.
RIVOLTA DI ALGHERO
Della rivolta di Alghero (25-26 marzo 1821) ho parlato un anno fa (vedi Aladin Pensiero, La rivolta di Alghero, 25 marzo 2013).
LA COMUNE DI PARIGI
Parigi, 26 marzo 1871. Elezioni della Comune.
Votano 229.167 parigini. Il 28 marzo nella piazza dell’Hotel de Ville vengono proclamati gli eletti, sono 87 (dovevano essere 93, ma alcuni sono stati eletti in più collegi), si riuniscono la sera stessa, manca uno, Blanqui, che si trova in prigione. Sono operai, artigiani, professionisti, giornalisti e impiegati; età media 38 anni, i più giovani hanno 24 anni,
E’ soppresso il Parlamento.
Viene abolito l’esercito permanente e viene armato il popolo. - segue -
con la lampada di aladin
- CROWDFUNDING: prende piede anche dalle nostre parti. Intervista di Carlo Contu su Sardegna Ricerche – Civic crowdfunding: la proposta della piattaforma DeRev.
Nell’agenda del Presidente…
Nuovi orizzonti per le istituzioni della Sardegna
di Salvatore Cubeddu
Mentre il nuovo governo sardo festeggiava con il Consiglio regionale l’entrata nei ruoli che cambierà in tanti sensi la vita dei loro componenti, le istituzioni italiane si sono fatte vive negando ancora una volta ai Sardi la presenza in Europa (i siciliani continueranno a gestirsi i nostri voti) e rifiutando una qualche convenienza alla presenza della Saras a Sarroch (le accise). Su entrambi i punti Pigliaru tace, mentre Paci concorda con Roma. Tra qualche giorno la relazione programmatica del Presidente comunicherà al Consiglio le proprie intenzioni per i prossimi cinque anni e, forse, ne sapremo di più.
Altre notizie da Terramanna (il Continente): al referendum per l’indipendenza del Veneto hanno votato più di un milione di elettori – evidentemente concordandovi – mentre Matteo Renzi annuncia per questo venerdì l’inizio del dibattito sulla trasformazione del senato della repubblica. Se tutto andasse bene, nelle sue intenzioni, tra due/tre mesi le riforme istituzionali sarebbero cosa (quasi) fatta. Va da sé che anche i Lumbard partiranno con il loro referendum, probabilmente seguiti da ulteriori imitatori.
Ovviamente… dai nostri . Il PSd’Az promuove anche per i Sardi il referendum per la loro indipendenza, proprio in contemporanea con un convegno del PD, a Cagliari, che spiega le riforme istituzionali… italiane.
Che ne sarà di tutte le proposte venute in campo a partire dall’inizio (1978) della lunga crisi delle istituzioni della prima autonomia?
Le risposte risultano evidentemente urgenti e toccherà a Pigliaru dirci se a questi tema intenda offrire un indirizzo di governo o, invece, voglia lasciare l’argomento del tutto in mano al Consiglio. La Sardegna riparte da zero, i problemi si accumulano. Cito Vito Biolchini, che esprimeva qualche giorno fa i seguenti interrogativi: “il Pps di Cappellacci verrà ritenuto nullo? E il piano per l’energia? Il progetto della chimica verde avrà il via libera? Quando verrà convocata l’assemblea costituente (a riguardo i sardi si sono espressi con un referendum)? Che rapporto avrà la Regione con il Qatar e il suo progetto? E le servitù militari? E il bilinguismo? E la difesa della specialità dall’attacco del governo Renzi?”.
Appunto: la risposta all’autonomia speciale della Sardegna si aggiunge, per Renzi, ad altrettante urgenze portate, con ben altra forza e decisione, in altre parti d’Italia.
Negli anni ’80, trent’anni fa, erano i sardisti ed i leghisti a porre quegli interrogativi cui la sinistra rispose rinnovando il titolo V della Costituzione, quello che l’accordo Renzi/Berlusconi vorrebbe mutare (presumibilmente) in chiave centralista. Al contrario, il senato delle regioni, a composizione paritetica come negli USA, veniva individuata allora come l’istituzione in grado di offrire un nuovo senso ad uno stato italiano coerentemente federale. Riuscirà, la fretta di Renzi, a bruciare questo possibile sbocco al ritorno delle ‘indipendenze regionali italiane’?
In Sardegna la situazione dovrebbe essere diversa, altrimenti motivata, più matura. Anche se l’esperienza e le prime timidezze starebbero lì a dirci che al governo della Regione è andata la classe dirigente più tiepida rispetto a questi temi e più disponibile a farsi carico delle compatibilità centralistiche romane. Pigliaru ha indicato in una nuova e immediata vertenza/entrate il terreno di confronto con il governo ‘amico’. Non gli sarà facile ottenere risultati. Ma, congiuntamente alla messa in discussione del patto di stabilità, tutti dobbiamo considerare nostra questa battaglia di cui il Presidente è il legittimo capo e stratega.
Il Consiglio regionale deve mettersi a lavorare con lena sul tema delle nuove istituzioni della Sardegna. Attraverso i propri organismi, coinvolgendo il Consiglio delle autonomie, investendo direttamente il Popolo sardo. Non c’è più tempo da perdere, occorre muoversi nella direzione del referendum per l’indipendenza della Sardegna e per l’elezione dell’Assemblea costituente del Popolo sardo.
Sa die de sa Sardigna del 2014 deve rappresentare l’occasione di riconoscimento e di mobilitazione del nostro Popolo.
Cagliari, 23 marzo 2014
Salvatore Cubeddu
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* L’articolo di Salvatore Cubeddu viene pubblicato anche sui siti di FondazioneSardinia, Vitobiolchini, Tramasdeamistade, Madrigopolis, Sportello Formaparis, Tottusinpari e sui blog EnricoLobina e RobertoSerra, SardegnaSoprattutto.
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Buon lavoro Presidente
di Vanni Tola
Il presidente Pigliaru prepara le dichiarazioni programmatiche della nuova Giunta. Grande attesa e curiosità perché le linee programmatiche certamente sveleranno gli orientamenti e gli indirizzi operativi della compagine di governo finora racchiusi nella sintesi dei programmi elettorali. Naturalmente la tentazione di domandare, proporre o suggerire questa o quella priorità al Presidente è molto forte, la eviteremo. Preferiamo attendere programmi e dichiarazioni prima di esprimere giudizi. Ci limitiamo soltanto a indicare una diffusa attesa di chiarezza riguardante un tema particolarmente importante, richiamato recentemente all’attenzione dell’opinione pubblica anche da un articolo del direttore del quotidiano l’Unione Sarda. La chimica verde. In estrema sintesi la questione si pone in questi termini. Una parte consistente del mondo politico regionale e i maggiori sindacati sostengono la necessità, l’opportunità e l’urgenza di avviare, realizzare o completare il progetto Matrìca per la realizzazione a Portotorres del più grande impianto europeo per la produzione della materia prima necessaria per avviare una diversificata serie di produzioni di materiali plastici e prodotti chimici ricavati da sostanze biologiche anziché da fossile (leggi petrolio e derivati). Naturalmente insieme al risanamento e alla bonifica delle aree industriali inquinate e prefigurando considerevoli ricadute occupazionali e lo sviluppo di un modo nuovo e moderno di “fare chimica”. Di tutt’altra opinione i numerosi Comitati di base che, insieme con un nutrito gruppo di intellettuali, di opinionisti e di esperti con rilevanti competenze tecnico-scientifiche si oppongono al progetto Matrìca per una infinita serie di motivi. La principale considerazione contraria può essere riassunta con l’inopportunità di realizzare una centrale a biomassa in un’area già fortemente e drammaticamente inquinata dall’attività dell’industria petrolchimica e in considerazione del fatto che non vi è alcuna certezza che le produzioni “ verdi” siano necessariamente anche pulite, cioè accettabilmente compatibili con una corretta gestione dell’ambiente e la tutela della salute delle popolazioni. Sembrerebbe il contrario. Esistono, infatti, una infinita serie di studi e ricerche che dimostrerebbero perfino una maggiore pericolosità per la salute e l’ambiente delle centrali a biomasse che produrrebbero una serie di sostanze particolarmente nocive per gli individui e l’ambiente e difficilmente controllabili da sistemi di filtraggio, in grado di superare le barriere naturali dell’individuo e di produrre gravissime patologie. Per necessità di sintesi non entreremo nel merito degli aspetti particolari della vicenda, ci riserviamo di farlo interpellando i protagonisti e gli esperti. Ci limitiamo a esprimere una considerazione conclusiva. E’ necessario comprendere prioritariamente e urgentemente se il progetto chimica verde di Matrìca – lungi dal rappresentare un ulteriore grave minaccia per la salute della popolazione e per l’ambiente – può e deve essere completato per avviare un capitolo nuovo della politica industriale dell’isola o se, come molti affermano, la nuova attività industriale in avanzata fase di realizzazione nell’area petrolchimica di Portotorres, non rappresenti una sorta di nuova “bomba” ecologica, per un’area territoriale con tassi di inquinamento ambientali elevatissimi. Siamo certi che il Presidente, con le dichiarazioni programmatiche, saprà fornire ai sardi ulteriori elementi di conoscenza e valutazione nel merito.
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Chimica verde su Aladinews
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