Monthly Archives: febbraio 2014

Bomeluzo sport Olimpiadi invbuona settimana #sport #curling #winter #sochi2014 – bomeluzo loghettoby Bomeluzo

gli occhiali sardoaustraliani di Piero su…

l_uomo_di_montevecchioGIOVANNI ANTONIO SANNA
Muore a Roma il 9 febbraio 1875 il sassarese Giovanni Antonio Sanna.
La Sardegna e specialmente Sassari gli devono molto.
Nato il 19 agosto 1829, imprenditore avventuroso, operò in Francia e in Piemonte, fondatore della miniera di Monteponi e della Banca Agricola Sarda; deputato del Regno Sardo e poi del Regno d’Italia. Difese in Parlamento gli interessi della gente sarda nella battaglia sugli ademprivi, quattrocentomila ettari salvati all’uso comune.
Sassari deve a lui il Museo Archeologico ed etnografico, costruito sui suoi terreni, la cui prima dotazione, come pure quella della pinacoteca cittadina Museo Sassari Arte, si costituì grazie alla donazione della sua collezione.
I suoi resti da Roma furono traslati al cimitero monumentale di Sassari, dove oggi si trovano in un mausoleo fatto erigere dalle figlie.
[Su Giovanni Antonio Sanna ha scritto un bel libro tra biografia e storia Paolo Fadda. Il volume s'intitola "L'uomo di Montevecchio", Edizioni Carlo Delfino Sassari]

Bomeluzo-Australia 15LETTERE DALL’AUSTRALIA – N. 2
In Australia chi volesse fare del razzismo, cioè parlare di difesa della razza e di purezza genetica o di altre scempiaggini del genere, farebbe ridere o comunque non troverebbe seguaci sufficienti a riempire un autobus o un cellulare della polizia.
In questo paese, oltre agli aborigeni (2% della popolazione) gli unici che potrebbero giustamente avanzare proteste per l’invasione abusiva del loro territorio, sono presenti almeno 25 diverse nazionalità.
Le più presenti sono ovviamente quelle inglesi e irlandesi, poi vengono italiani ed europei di varia provenienza, francesi, spagnoli, greci, polacchi, eccetera, poi ancora gli asiatici, cinesi, indiani, singalesi, vietnamiti, eccetera, e infine africani e americani.
Il bello della situazione è dato proprio dalla tranquilla convivenza di tante etnie, prefigure un future mondo possibile migliore del nostro.
Un vantaggio sentire tutte le lingue, assaggiare tanti tipi di cucina: potete mangiare al ristorante italiano, a quello cinese, a quello Greco, a quello vietnamita, a quello indiano.
Consiglio un pesce tipico, il barramundi, cucinato dal cuoco vietnamita.

CECIL DE VERE
Breve e infelice vita quella di Cecil De Vere, scacchista scozzese.
Muore il 9 febbraio 1875 a Torquay, località di villeggiatura sul canale della Manica dove, grazie all’aiuto di amici, soggiornava per curarsi dalla depressione, dall’alcolismo e dalla tubercolosi. Aveva 29 anni.
Era nato a Montrose nel 1845, il giorno di San Valentino, figlio illegittimo, fu battezzato Cecil Valentine Brown e solo più tardi prese il cognome del presunto padre. A vent’anni fu in grado di misurarsi col grande Steinitz, che gli diede il vantaggio di pedone e tratto. Vinse il match, ma perse ovviamente quando, un anno dopo si misurarono senza quel vantaggio.
A 21 anni fu campione britannico, a 25 anni risultò tra i dieci più forti giocatori d’Europa. Malato di tbc, lasciò il lavoro alla Lloyd’s Bank, cadde poi in depressione per la morte della madre e finì alcolizzato.
GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413Inutilmente amici e sostenitori tentarono di evitargli la morte prematura.

gli occhiali sardoaustraliani di Piero su…

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413JURIJ AVERBACH
Oggi compie 92 anni il Grande Maestro russo Jurij Averbach.
Tra i candidati al titolo mondiale nel 1953, campione russo nel 1954.
Negli anni ’50 ha giocato al livello di due campioni del mondo, Petrosian e Spasskij, e dei grandi maestri Tajmanov, Korcnoj, Geller e Flohr.
E’ stato in Sardegna ospite del circolo di scacchi della città di Sassari.
Giornalista e autore di manuali, specie sui finali.
Ha dato il nome a diverse varianti di aperture.

Giuseppe Ungaretti 4GIUSEPPE UNGARETTI
Nasce ad Alessandria d’Egitto l’8 febbraio 1888.
Uno dei piu’ grandi poeti italiani di ogni tempo.
Morì a Milano il 1 giugno 1970.
Quando trovo
in questo mio silenzio
una parola
scavata è nella mia vita
come un abisso.

MICHELE COLUMBU
Oggi è il centenario della nascita di Michele Columbu, 8 febbraio 1914.
L’ho ricordato il 12 luglio dell’anno scorso su Aladin Pensiero, nel primo anniversario della morte.

Unione Europea chiama Sardegna: “Caro amico ti scrivo… c’è qualcosa che non va”

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di Vanni Tola
Una lettera firmata dal dirigente Ue Koos Richelle, pubblicata integralmente da ilfattoquotidiano.it, informa che la Commissione Ue ha bloccato un finanziamento di 35 milioni di euro destinato alla regione Sardegna per “carenze nella gestione dei fondi”. Si tratta di finanziamenti del Fondo sociale europeo che dovevano essere utilizzati per le politiche di inclusione, per la formazione e per il lavoro nel periodo 2007-2013, rientranti nell’obiettivo “Competitività regionale e occupazione”. Che cosa è accaduto? Nei periodici e ordinari controlli sull’impiego dei contributi comunitari, i funzionari Ue hanno riscontrato documentate carenze nel funzionamento dei sistemi di gestione e di controllo degli investimenti. In pratica non sarebbero state rispettate la separazione delle funzioni, la designazione degli organi intermedi e i sistemi di contabilità, sorveglianza e informativa finanziaria riguardante l’impiego di fondi comunitari assegnati all’isola. Era già accaduta qualcosa del genere nel Settembre 2011 quando furono bloccati 12 milioni di euro di finanziamenti comunitari per lo stesso motivo, poca trasparenza nella gestione dei finanziamenti. Non abbiamo ancora imparato la lezione e corriamo il rischio, stavolta, di pagare un prezzo molto più elevato che in passato poiché è regola comunitaria che, alla sospensione temporanea dei fondi, faccia seguito la definitiva abolizione del finanziamento accordato. La vicenda evidenzia ancora una volta che la Regione Sardegna, i politici regionali, gli apparati dell’elefantiaca macchina burocratica e amministrativa regionale, non si sono rivelati all’altezza dei compiti che l’appartenenza alla Comunità Europea imporrebbe. E pensare che l’assessore regionale al lavoro, Mariano Contu, a inizio anno, aveva addirittura “menato vanto” del fatto che il Fondo sociale europeo della regione aveva certificato, a Bruxelles, una spesa pari al 69,4 % delle risorse del programma (468,5 milioni di euro certificati su 675 della dotazione complessiva a noi riservata). Di che si vantava l’Assessore? Semplicemente del fatto che, essendo la media nazionale di impiego dei finanziamenti comunitari attestata intorno al 52,7 %, la regione Sardegna aveva ben figurato attestandosi su un utilizzo dei finanziamenti pari al 69,4 %. Non so quale sia la capacità d’indignazione del nostro lettore o la sua capacità di ironizzare sulla drammaticità della vicenda. Certamente, a questo punto, si potrebbe indifferentemente ridere o piangere. Un paese come l’Italia, che vive una grave crisi economica, finanziaria, occupazionale, riceve dalla Comunità cospicui finanziamenti per incentivare l’occupazione ma non riesce a impiegarne niente di più di un misero 52,7 %. Una regione come la Sardegna, che attraversa uno dei momenti più difficili dal dopoguerra, non riesce a utilizzare più del 69,4% dei finanziamenti assegnati e ne va perfino fiera soltanto perché ha superato il dato percentuale della già catastrofica performance nazionale. A poche settimane dal rinnovo del Consiglio regionale è necessario riflettere molto seriamente sui destini di un’istituzione, quella regionale, che non riesce a dotarsi di un apparato amministrativo e burocratico all’altezza dei tempi e dei compiti da affrontare. La Sardegna necessita di un radicale cambiamento, uomini e donne nuove che diventino politici capaci e funzionari competenti, procedure e uffici organizzati in modo tale da poter competere con gli standard operativi delle migliori regioni d’Europa. Soltanto cosi la Sardegna potrà appropriarsi di un ruolo specifico e di uno spazio politico ed economico nell’Europa di oggi e in quella del futuro. E’ questa la “soberania” della quale abbiamo bisogno e con la quale dobbiamo misurarci.
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Bomeluzo-aladinews-UEL’Unione Europea su Aladinews

Documentando. Riflessioni ed elaborazioni per il presente e il futuro della Sardegna

sadiedesardigna1Sono online i filmati su:

COSTITUENTE SARDISTA – Conferenza Programmatica
VERSO LA COSTITUENTE DEL POPOLO SARDO
14 Dicembre 1997 – Quartu S. Elena Cagliari

in giro nella rete con la lampada di Aladin…

aladin-lampada-di-aladinews312I sottosuoli del caos
di Barbara Spinelli, da La Repubblica 05/02/2014

Aiuto!

Disperaz31Come creare un habitat favorevole allo sviluppo industriale del Paese?
di Vanni Tola
Impressionante il servizio di “Servizio Pubblico” sulla vertenza della multinazionale Micron. La società, leader nella progettazione e produzione di memorie per applicazioni elettroniche, sta per licenziare oltre quattrocento dei suoi mille cinquanta lavoratori operanti in Italia, per trasferire una parte o tutta l’attività in altri lidi. Fin qui sembrerebbe una delle tante vicende he accadono in questi mesi. Dove sta allora la particolarità? I dipendenti della Micron sono quasi tutti laureati in ingegneria, fisica, informatica, robotica e simili. Sono cioè tecnici altamente qualificati che producono ricchezza in Italia per conto della società Micron. La società, finora, non ha avuto problemi legati alla crisi internazionale, la produzione va più che bene. E non si tratta neppure di alto costo delle prestazioni di lavoro perché, come afferma una rappresentante dei lavoratori, le loro mansioni stanno per essere trasferite in paesi quali l’America o Singapore, nei quali il costo di tali figure professionali è più che doppio rispetto all’Italia. Allora perché la Micron lascia l’Italia costringendo questi lavoratori molto specializzati e produttivi a cercare lavoro all’estero? Sembrava incomprensibile anche ai partecipanti alla nota trasmissione di Santoro fino a quando la rappresentante dei lavoratori della Micron non ha introdotto un tema particolarmente delicato. Ciò che non va bene alla multinazionale è “l’habitat”, il contesto nel quale deve operare. La corruzione, la burocrazia, la poca chiarezza del quadro legislativo, l’instabilità politica che non concede prospettive a lungo termine per gli investitori. Sono queste alcune delle cause che stanno determinando la precipitosa fuga della multinazionale Micron dall’Italia. Ora è tutto più chiaro. Nel nostro Paese manca una parvenza di programmazione della politica industriale, non esiste alcuna certezza di stabilità politica, nessuna possibilità di pensare a interventi produttivi nel medio e lungo periodo, un quadro legislativo da barzelletta con leggi complicate e di difficile comprensione talvolta ostiche perfino per gli avvocati addetti ai lavori. Che insegnamento trarne? Intanto che il problema dell’occupazione non è soltanto un problema di costo del lavoro. La componente costo del lavoro rappresenta certamente uno degli elementi con il quale fare i conti. Ma è certamente molto più drammatica la mancanza di condizioni generali che favoriscano l’insediamento di attività produttive, che attraggano investimenti stranieri, la carenza di infrastrutture, di politiche del credito alle imprese davvero efficaci, la qualificazione costante della forza lavoro, gli investimenti in ricerca e innovazione tecnologica e scientifica e, soltanto all’interno di questi nuovi contesti, anche una più equa politica di remunerazione del lavoro. Altro che andare dagli arabi per implorare investimenti e raccogliere insignificanti “mance” da sbandierare come grandi successi politici.sedia-van-gogh-4-150x150-bis1

gli occhiali sardoaustraliani di Piero su…

Charles_Dickens2GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413CHARLES DICKENS
Il 7 febbraio 1812 nasce, a Portsmouth (Hampshire), Charles Dickens, uno dei grandi della letteratura mondiale.
David Copperfield, Oliver Twist, Il circolo Pickwick, i lavori più famosi.
Forse anche più popolare e commovente è Canto di Natale: storia dell’avaro Scrooge, visitato dallo spettro dell’amico e collega e dagli spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro. La terribile notte trascorsa farà sì che l’avaro si converta a un agire umano e generoso.
Dickens morì il 9 giugno 1870.

carta Sardegna 1354STORIA SARDA
7 febbraio 1324. I Pisani si arrendono a Iglesias.
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FREARZU (Friargiu)
Deo Frearzu, arribo rie rie
in dogni coro; a oras so cuntentu,
atto su sole ch’isolvat sa nie
pro dare a sos puzzones alimentu;
pero’ si m’arrenego calchi die
infurio sas tempestas e su entu,
in modu chi sas cosas de sa terra
si ocan pari pari, gherra gherra.

(Popolare)

Oggi a Sochi iniziano le Olimpiadi invernali

sochi olimpiadi 7 feb 14
Bomeluzo marchietto microby Bomeluzo

gli occhiali sardoaustraliani di Piero su…

Bomeluzo-Australia 15GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413LETTERE DALL’AUSTRALIA – n.1
Il primo pensiero che avrete, dopo un viaggio di oltre 20mila chilometri e 36 ore senza dormire, non è di vedere i canguri, è di trovare un letto sul quale buttarvi, lasciare che un sonno lunghissimo vi riporti al mondo.
Quando dici Australia tutti dicono canguri, ma potete passare anni da queste parti senza vederne uno, se non andate espressamente nei santuari (così si chiamano) degli animali, dove tante specie tipiche, come in grandi zoo all’aperto, sono raccolte ed esposte al turista e allo scolaro.
In un territorio grande quanto l’Europa, poco più di 20 milioni di abitanti sono concentrati in grandi moderne città sulla costa, con le bellezze e i problemi delle grandi concentrazioni urbane, alta tecnologia disponibile, il selvaggio e il mondo della natura e degli animali sono più all’interno, invisibili se non ci si va determinati a vederli.

DUE ITALIE
Arrivano due Italie dai mezzi di informazione (??).
Una piange, l’altra sorride a 36 denti.
Una è nella pioggia e nel fango, case distrutte, campi come risaie, frutteti come laghi, strade come fiumi, voragini si aprono, treni deragliano, i danni si sommano ai quelli dei disastri non risolti…
L’altra è in Parlamento, al Governo, in visita a emiri e califfi, dice che la crisi è finita, neppure una parola su come si affronteranno i disastri di oggi, su come non si sono affrontati quelli di ieri… i problemi sono le cafonate di Grillo, e se si votera’ a doppio turno o a un turno solo.
La Sardegna non esiste, avete voglia di scannarvi per le vostre elezioni…
Neppure Sardegna1 fa notizia, la prepotenza e l’arroganza si cullano nel silenzio di chi sta troppo bene per darsi pensiero.

FA CALDO
Non e’ vero, direte. Venite in Australia e ne parliamo.
Oggi 36 gradi previsti, sabato saranno 40.
Non e’ facile sedersi a scrivere per voi.
Il caldo mi blocca, mi toglie le forze.
Pero’ sto bene, non ne potevo piu’ della pioggia…

BREVI DI QUEL CHE FU
6 febbraio 1699. Nasce Vincenzo Bacallar, di lui ho parlato il 23 novembre e il 15 dicembre (vedi Aladin Pensiero).
5 febbraio 1563. Gavino Deliperi Paliaccio (o Paliacho) nega che ci sia la peste a Castelsardo.
4 febbraio 1698. Ultima sessione delberativa dei tre Stamenti.
4 febbraio 1799. Nasce il poeta Pinna Delitala.

Tuvixeddu: prima di tutto salvaguardare la necropoli punica, irripetibile e inestimabile patrimonio storico-culturale

Tuvixeddu necropoli punicaTuvixeddu: megarisarcimento, il giudizio finale è là da venire
Andrea Pubusa, Democraziaoggi

Non vi sembra un paradosso che la Regione debba pagare a Cualbu ben 77 milioni (proprio così, milioni!) per Tuvixeddu? E per quale grave misfatto una sanzione pecuniaria così severa? Nientemeno che per aver cercato di salvare il salvabile della più grande necropoli punica al mondo. Anziché una medaglia, dunque, una vera e propria stangata. – segue –

Per la politica la scuola non è certo una priorità

Ist tec ind scano cagliari

Lettera aperta ai candidati a Presidente della Regione Sardegna

(dalla pagina fb di Piero Carta)
Il Collegio dei Docenti dell’Istituto Industriale Statale “D. Scano” nella seduta del 28 gennaio 2014 ha approvato questo documento da sottoporre all’attenzione dei Candidati a Presidente della Regione Sardegna per renderli consapevoli, anche attraverso questa testimonianza, della situazione della scuola in generale e dell’istituto in particolare. - segue -

L’Evangelii gaudium: per un’economia al servizio dell’uomo

EdiC logo_home_itEco-nomia o Eco-Anarchia?
Dall’Esortazione un messaggio forte al mondo dell’economia e della politica

di Luigino Bruni
pubblicato su Settimana del 26/01/2014

Questa riflessione non vuole essere un’analisi sistematica dei tanti passaggi economici dell’esortazione pontificia, ma l’individuazione di alcune piste di riflessione. Finora economisti ed esperti si sono soffermati su aspetti marginali, senza prendere sul serio la forza dirompente della denuncia e della profezia contenuta nel documento.
L’Evangelii gaudium (EG) apre una nuova stagione nel genere letterario usato nei documenti ufficiali papali. E un testo che non parla soltanto, né primariamente, a teologi e a intellettuali, ma al popolo, all’interno del quale sono visti anche intellettuali e teologi. – segue -

“Il thè con l’artista” dedicato al Maestro Armando Marrosu

Maestro Armando MarrosuProsegue a Osilo la rassegna “Il thè con l’artista”.
Serata speciale dedicata al chitarrista Armando Marrosu.
La rassegna “Il thè con l’artista” dedicherà una serata speciale al Maestro Armando Marrosu, un importante punto di riferimento nel panorama musicale italiano e internazionale per gli amanti della chitarra. Il progetto, che nasce per iniziativa dei chitarristi formatisi alla scuola del Maestro, consentirà al protagonista della serata di raccontare la propria esperienza artistica e didattica attraverso curiosi aneddoti e brevi episodi di un’attività caratterizzata da esperienze di altissimo valore umano e professionale. Il suo percorso artistico è segnato da tappe fondamentali. Ha studiato in Spagna con Emilio Pujol e si è diplomato all’Ecole Normale de Musique di Parigi. Dopo aver vinto il primo premio di esecuzione al Festival Nazionale Chitarristi 1963, ha partecipato a un concorso internazionale di composizione con un brano che ha ricevuto una segnalazione della giuria e la pubblicazione dalle Edizioni Bérben. Il Maestro Marrosu ha tenuto concerti in Italia e all’estero, ha fatto parte di giurie di importanti concorsi musicali internazionali ed ha più volte registrato concerti per la Rai. Ha al suo attivo anche un’importante attività didattica. Marrosu, infatti, ha svolto corsi di chitarra in Italia, in America (New England Conservatory di Boston), in Spagna (Conservatorio di Lleida, Conservatorio di Monzòn, “Semana de la Guitarra” di Petrer-Alicante e dal 1985 Curs Internacional de Musica di Cervera). A Sassari il Maestro è particolarmente conosciuto e amato avendo insegnato chitarra al Conservatorio di Musica “Luigi Canepa” di Sassari per trent’anni. Nel 1977 è stato promotore, con un gruppo di allievi, dell’Associazione Chitarristica Sassarese della quale è Presidente. L’Associazione organizza dal 1980 il Concorso Internazionale biennale di chitarra “ Emilio Pujol”, un’importante manifestazione conosciuta nel mondo e solitamente ripresa da importanti televisioni internazionali, alla quale partecipano giurie composte da musicisti di fama internazionale e concorrenti provenienti da diversi paesi. L’attività didattica del Maestro Marrosu è stata premiata, nell’anno 2000, con l’assegnazione della “Chitarra d’oro”, un importante riconoscimento internazionale istituito ad Alessandria nel 1996. Nel Novembre 2011, in occasione del VIII° Certamen Internacional de Guitarra “Miguel Llobet” svoltosi nel Conservatorio di Barcellona, ha ricevuto il Premio Onorifico “Tota una vida per la Guitarra.” Un “Thè con l’artista” da non perdere.sedia di van gogh

“Un thè con l’artista”. Sabato 8 Febbraio, loc.tà Sant’Antonio, Osilo

E lo sventurato rise

Fernand Leger Il circodi Nicolò Migheli*

Passato il tempo dei cachinni e dei sarcasmi restano l’amaro e lo sconcerto. Come è stato possibile che Ugo Cappellacci presidente dei Sardi si sia lasciato trattare in quel modo e ne abbia riso. E con lui, gli altri che sabato primo di febbraio, erano alla fiera di Cagliari? Ritornano alla mente le memorie di Ivan Sanchin, proiezionista di Stalin, che racconta dei terribili dopocena del dittatore, quando questi si dilettava ad insultare con barzellette oltraggiose i suoi collaboratori. L’offeso era quello che rideva di più, nel terrore di ritrovarsi l’indomani mattina gli agenti della NKVD davanti alla porta di casa.
Molotov, ministro degli esteri, nel 1948 non seppe votare contro l’arresto della moglie Polina, che rivide solo nel 1953 dopo la morte di Stalin. Che il modello di esercizio del potere dell’ex cavaliere fosse la satrapia asiatica era già noto, come note sono le sue frequentazioni ed amicizie con i dittatori ex sovietici. Dobbiamo però ringraziarlo Berlusconi, perché con quell’epiteto escrementizio ha rivelato l’idea che lui ha dei suoi fedeli e per esteso, visto che l’insulto era rivolto al nostro presidente, anche dei Sardi. Un popolo, per lui, degno solo di essere ammesso alle briciole dei suoi banchetti. Un popolo di veline, camerieri e boys da campi da golf. - segue -