Monthly Archives: novembre 2013
Meglio evitare eccessivi ottimismi…(!)
CITAZIONE DELLA SERA
Oggi si assiste a un’inversione di rotta: dal mondo della precisione all’universo del pressappoco. Il pressappochismo del sapere di molti giovani e adulti è oggi assolutamente strabiliante. La facilità con cui si danno risposte qualsiasi a domande qualsiasi è sconcertante. (Ignazio Marongiu)
PRENDETE NOTA. Venerdì 6 dicembre alla MEM (via Mameli), con inizio alle 17, Piero Marcialis presenta il libro del sociologo Ignazio Marongiu con Nereide Rudas e Bachisio Bandinu.”La Bontà Apparente. Come orientarsi nella giungla della comunicazione” Tematica: la comunicazione mass-mediatica e interpersonale
La SEDIA di VANNI
Gli OCCHIALI di PIERO
ARRIVA ATTILA
Siamo avvertiti: arriva Attila. Dicono che è la coda di Cleopatra… (tanto per confondere le poche nozioni di storia che i bambini imparano a scuola).
Attila, il re degli Unni, quello vero, in Sardegna non c’era mai venuto (non risulta neppure Cleopatra, quella vera), in compenso di altri piccoli Attila ne abbiamo avuti tanti negli ultimi secoli, i più terribili negli anni bugiardi che hanno chiamato dell’Autonomia e della Rinascita, del Forza Italia e del Tornare a Sorridere, gli anni invece della dipendenza, dell’emigrazione, del saccheggio, della svendita e dell’incuria, della vergogna e del pianto.
CANCELLIERI UNA TANTUM
Renzi: “Il PD non difenderà più casi simili”.
Per essere più sicuri procureremo di non votarlo più.
NON CHIEDO DOVE
Da soldato feci quello che chiamano addestramento in una caserma di Savona. Il motto scritto sui muri della caserma era “Non chiedo dove”.
Vedo agitarsi nel Partito Democratico qualche decina di parlamentari che sono a disagio su alcune grandi porcherie di questo loro Governo, ma poi, quando si tratta di votare, allora tutti uniti, non bisogna dividersi (perchè?) vanno dove va il Governo, in laida compagnia.
Non chiedono dove. Potrebbero scrivere il motto nelle loro sezioni.
Ricordo giovani soldati, con poca cultura politica e che mai diventeranno parlamentari, che però commentavano il motto della caserma in questo modo: “Non chiedo dove? Già, vado come un coglione.”
La LAMPADA di ALADIN di OGGI
- Oggi, giovedì 21, ore 17-20, aula 17 Facoltà di Studi Umanistici – Via is mirrionis 1, Cagliari
Nell’ambito della settimana di mobilitazione nazionale (18-22 novembre), a Cagliari studenti, ricercatori, precari e sindacati del mondo dell’istruzione si incontrano in un’ASSEMBLEA PUBBLICA per analizzare e discutere i recenti provvedimenti del governo rispetto all’università pubblica, e per iniziare un percorso di mobilitazione e difesa della nostra università. Vai alla pagina fb
- Da OGGI giovedì 21 PREMIO ANDREA PARODI . Vai alla pagina fb
- L’Europa per il lavoro. Al Circolo Copernico
- Da oggi PREMIO ANDREA PARODI
L’Anci e l’Anci Sardegna si mobilitano in favore delle comunità colpite dalle alluvioni
Raccolta di materiale da destinare alle popolazioni colpite dalla calamità naturale. Mobilitazione degli studenti
L’Associazione UniCa 2.0 invita tutti gli studenti e le associazioni studentesche a partecipare alla raccolta di materiale da destinare alle popolazioni colpite dalla calamità naturale degli ultimi giorni e ad offrire la propria disponibilità per un impegno diretto. Pagina fb dedicata
Emergenze Sardegna-Filippine. Iniziative della Caritas Sardegna
Sardegna oggi: lutto, riflessione e disperato bisogno di buona politica
Gli OCCHIALI di PIERO
CITAZIONE DELLA SERA
Il numero degli uomini che accettano la civiltà da ipocriti
è infinitamente superiore a quello degli uomini veramente civili.
(Sigmund Freud)
LO STATO C’E’
Dice Letta che lo Stato c’è.
Lo sappiamo che c’è: sappiamo dov’è, per chi e perchè.
Sta nei Palazzi, per i ricchi, per le banche, per la guerra.
L’abbiamo sempre saputo.
“Lo Stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d’infamare col marchio di briganti” (Antonio Gramsci).
E’ quello che prende i soldi dai libretti di risparmio postali e non dai grandi patrimoni; che fa morire in galera i poveracci e libera i figli dei miliardari; che permette cementificazione, inquinamento e devastazione del territorio; che consente la grande evasione fiscale e taglia le pensioni da fame; che finanzia la guerra e s’inchina agli Stati più forti; che prima manda i giovani a morire, poi li sotterra con commoventi funerali e infine li dimentica; che salva le banche e taglia sulla salute, sulla scuola, sul lavoro.
Questo Stato c’è. Purtroppo.
La LAMPADA di ALADIN
- Domani, giovedì 21, ore 17-20, aula 17 Facoltà di Studi Umanistici – Via is mirrionis 1, Cagliari
Nell’ambito della settimana di mobilitazione nazionale (18-22 novembre), a Cagliari studenti, ricercatori, precari e sindacati del mondo dell’istruzione si incontrano in un’ASSEMBLEA PUBBLICA per analizzare e discutere i recenti provvedimenti del governo rispetto all’università pubblica, e per iniziare un percorso di mobilitazione e difesa della nostra università. Vai alla pagina fb
- Da domani giovedì 21 PREMIO ANDREA PARODI . Vai alla pagina fb
- L’Europa per il lavoro. Al Circolo Copernico
LA SARDEGNA OGGI. LUTTO E RIFLESSIONE
Alluvione in Sardegna, un disastro previsto e prevedibile
L’alluvione che ha messo in ginocchio la Sardegna: un dramma previsto da tempo, in base ad alcuni dati forniti dall’Ordine dei Geologi della Sardegna. Ancora una volta si arriva dopo con misure di emergenze e si trascura la prevenzione e il monitoraggio del territorio. Approfondimenti su
Gli OCCHIALI di PIERO
LA SARDEGNA OGGI. LUTTO E RIFLESSIONE. Così, grazie a un mondo senza senno che ha trasformato una dolce e mite area climatica in area ciclonica, che costruisce case e strade dove e come non si deve e che nemmeno pensa di fermarsi e cambiare, che violenta aria e terra, il fuoco e l’acqua ci restituiscono corpi senza vita, morti insensate, come quando si muore annegati dentro casa.
Gli eventi catastrofici si sono sempre verificati, ma i tempi di previsione erano molto ampi. Tenere conto di questi tempi è obbliigatorio nelle previsioni di realizzazioni delle opere pubbliche di una certa importanza e di un certo tipo: in specie delle opere idrauliche. Ma oggi i tempi previsti nei manuali, che derivano da statistiche decennali e secolari, sono vanificati. Bisogna certamente non costruire nei compluvi e nei diruppi, perchè le acque si riprenderanno l’antico letto, e le frane si possono sempre verificare, ma questi sconvolgimenti planetari non credo che possano essere contenibili con opere di sistemazione tradizionale. D’altronde le concentrazioni urbane hanno invaso a macchia d’olio il territorio, e questo è il prezzo che dobbiamo pagare a causa di un sistema economico non equilibrato, che ci ha costretto all’inurbamento scellerato, all’abbandono del territorio e all’abbandono dell’urbanizzazione diffusa, dei vecchi centri. Ma il sistema economico in cui viviamo, ha la colpa anche dello sfruttamento senza limiti del territorio e di ogni risorsa, e della produzione di inquinanti diffusi,in terra e in cielo, che stanno modificando il comportamento ciclico degli eventi naturali… (Gavinu Dettori)
CITAZIONE DELLA SERA
L’impedimento che urge rimuovere è la persona del re, Vittorio Emanuele III, che ha aperto le porte al fascismo, lo ha favorito, sostenuto, servito per oltre vent’anni, lo ha seguito in tutte le sue azioni e persecuzioni più contrarie alla moralità. Pretendere che l’Italia conservi il presente re è come pretendere che un redivivo resti abbracciato con un cadavere. (Benedetto Croce)
TANIA LA GUERRIGLIERA
Haydée Tamara Bunke Bider nasce a Buenos Aires il 19 novembre 1937 in una famiglia di comunisti esiliati in Argentina.
Quando lei ha 14 anni la famiglia torna in Germania Est, ma lei continua a pensare all’America Latina ed esulta per la rivoluzione a Cuba.
Fa l’interprete e in una conferenza a Lipsia conosce Che Guevara.
Va a Cuba nel 1961 e collabora alla campagna contro l’analfabetismo.
Rientra in Europa, ma torna poco dopo in America latina, prima in Perù, poi in Bolivia e in Messico. E’ accettata nel partito comunista cubano.
Torna in Bolivia e prepara l’arrivo dei guerriglieri cubani e di Che Guevara, si unisce a loro nel dicembre 1966.
A causa di una spia, muore il 31 agosto 1967 con un gruppo di guerriglieri caduti in un’imboscata a Puerto Mauricio.
La CIA tenta di infangarne la memoria insinuando che fosse una spia della Germania Est, due storiche cubane smentiscono col libro “Tania la guerrigliera”. Il suo corpo, recuperato e portato a Cuba, riposa a Santa Clara nel Mausoleo dove giacciono i resti di Che Guevara.