Il 7 ottobre 1571 la flotta cristiana della Lega Santa vince sulla flotta musulmana dell’impero Ottomano, che aveva finora dominato il mare Mediterraneo. La vittoria non venne sfruttata adeguatamente a causa delle divisioni che permanevano tra le forze cristiane. Sulla presenza di Miguel de Cervantes a Lepanto abbiamo già parlato il 29 settembre (vedi su Aladin Pensiero del 29 settembre 2013).
Monthly Archives: ottobre 2013
La SEDIA di VANNI. I Rigel Quartet
Ciao, hai sentito nella mia bacheca fb i Rigel Quartet con Mauro Palmas e David Brutti nel concerto del quale ho parlato in un mio precedente articolo? Se non puoi accedere alla casella fb clicca sotto. A mio parere favolosi. Penso sia l’evento musicale dell’anno per la Sardegna, Mauro Palmas grande compositore. Mi confermano che stanno pensando ad una serie di concerti in Sardegna. Per ora ascoltiamo questo pezzo disponibile in rete.
Ecco il piccolo assaggio
Gli OCCHIALI di PIERO
CITAZIONE DELLA SERA L’idea di patria è quasi morta, grazie a Dio. (Gustave Flaubert).
AMIRI BARAKA
Il 7 ottobre 1934 nasce a Newark il poeta afroamericano, scrittore e critico musicale Amiri Baraka, più noto col nome anagrafico di Leroi Jones.
Quando nel 1965 fu ucciso Malcom X, si convertì all’Islam e adottò il nuovo nome. Nel ’67 ha sposato la poetessa afroamericana Sylvia Robinson, che ha preso nome Amina Baraka, hanno avuto 5 figli. Amiri Baraka nelle sue poesie e saggi è un critico feroce della società statunitense, ha patito arresto e carcere. Riguardo all’11 settembre 2001 sostiene la responsabilità di Bush e di Israele .
-
LA BATTAGLIA DI LEPANTO
Il 7 ottobre 1571 la flotta cristiana della Lega Santa vince sulla flotta musulmana dell’impero Ottomano, che aveva finora dominato il mare Mediterraneo. La vittoria non venne sfruttata adeguatamente a causa delle divisioni che permanevano tra le forze cristiane. Sulla presenza di Miguel de Cervantes a Lepanto abbiamo già parlato il 29 settembre (vedi su Aladin Pensiero del 29 settembre 2013).
ANNA POLITKOVSKAJA
Il 7 ottobre 2006 a Mosca viene assassinata da un sicario, in ascensore, mentre torna a casa, la giornalista Anna Stepanovna Politkovskaja.
Nata a New York il 30 agosto 1958 da genitori ucraini, era impegnata in una seria opera di informazione sulla Cecenia e sul modo di governare del presidente russo Vladimir Putin, fu più volte minacciata di morte.
Non si è riusciti a sapere chi mai sia stato il mandante dell’omicidio.
Il 7 ottobre è il compleanno di Putin. Un regalino?
Il futuro dell’Università sarda, University of Sardinia
Un dibattito da non lasciare agli accademici. Su Aladinewsblog.
Terza missione dell’università. Un modo “nuovo” di chiamare cose “vecchie”?
di Michela Loi
La terza missione dell’università è un tema fortemente dibattuto non solo nella pratica, ma anche in ambito di ricerca. Alcuni autori spiegano il crescente interesse verso l’argomento da parte dei ricercatori, con il fatto che la terza missione sia uno dei più importanti input che ha alimentato rilevanti processi di cambiamento all’interno delle università. Analizzare tali processi diventa pertanto intrigante per tutte le implicazioni di natura teorica derivanti dall’osservazione del fenomeno.
Riassumendo il dibattito senza pretesa di esaustività (infatti in letteratura si dice che questo sia un compito erculeo), emerge con chiarezza la necessità di dividere tutte le azioni connesse alla terza missione in due macro attività: impegno accademico per attività esterne (chiamato in letteratura academic engagement) e attività di commercializzazione. Perchè diventa importante fare questa distinzione? Qual è la conseguenza di tale distinzione? Cerchiamo di inquadrare le risposte a entrambe le questioni.
Le attività di commercializzazione includono attività come la creazione di spin-off e lo sviluppo di brevetti. Invece, quello che recentemente [Nota 1] è stato definito come academic engagement prende in considerazione collaborazioni di ricerca, contratti, consulenze e attività informali come offrire pareri esperti etc. Una interessante indagine condotta in Piemonte da alcuni ricercatori italiani [Nota 2], ha permesso di evidenziare che se si prende in considerazione non solo la parte delle attività istituzionalizzate di knowledge transfer (spin-off, brevetti, quelle per cui le interazioni sono mediate da apposite strutture universitarie), ma anche la parte derivante dalle collaborazioni dirette ricercatore-impresa, la performance di “attivismo” migliora del 50%. Le ultime sono scelte dalle piccole imprese impegnate in attività di innovazione tecnologica, le altre invece sono adottate da grandi imprese che investono su ricerca e sviluppo in modo sistematico. Se si esaminano gli antecedenti e le conseguenze di tali comportanti, emerge che le due macro attività soggiacciono su processi quasi antitetici, per la cui analisi è necessario condurre ulteriori ricerche e la cui disamina non è il focus di questo intervento.
Focalizzare l’attenzione sulle due tipologie di impegno rende più chiaro perchè in letteratura alcuni autori, sempre italiani [Nota 3], dicono che sia un errore parlare di terza missione come di una rivoluzione invisibile dentro le università, di cui ha trattato il padre del modello della tripla elica (Etzkowitz and Leydesdorff, 2000). Una ragione è che le relazioni informali tra ricercatore-università hanno una storia molto lunga; un’altra ragione è che se ci fosse questa rivoluzione ne sarebbero tutti coinvolti e questo è ben lungi dall’essere così. Ciò che è invece accaduto, dicono gli autori, e sta accadendo è il processo di istituzionalizzazione della relazione diretta università-industria. Questo richiama l’attenzione di molti studiosi che analizzano tali processi da differenti prospettive e attrae interessi multidisciplinari, che analizzano aspetti macro e micro. Diventa estremamente interessante indagare, per esempio, la cultura organizzativa dei sistemi universitari e la gestione delle attività di knowledge transfer.
La conseguenza più marcata è che si arricchisce la definizione di Terza Missione che non coincide tout-court con l’imprenditorialità accademica (anche se questo ha attirato maggiormente l’attenzione degli studiosi, le critiche e le resistenze interne). Recentemente alcuni autori [Nota 4], stavolta non italiani, ma del nord Europa, hanno definito la terza missione come tutte quelle attività che hanno un obiettivo sociale, innovativo e imprenditoriale che vengono condotte insieme alle attività più tradizionali dell’università che sono ricerca e didattica. L’altra conseguenza è che questo allarga il bacino di attività possibili, dalle quali nessuno è escluso. Un esempio è la formazione continua o la divulgazione scientifica o ancora i dibattiti pubblici. Un aspetto interessante è che questa è la prospettiva richiamata dall’Anvur nel suo rapporto sulla Terza Missione dell’Università [Nota 5].
———
[Nota 1] Perkmann, M., Tartari, V., McKelvey, M., Autio, E., Broström, A., D’Este, Fini, R.,… & Sobrero, M. (2013). Academic engagement and commercialisation: A review of the literature on university–industry relations. Research Policy, 42, 423-442.
[Nota 2] Bodas Freitas, I. M., Geuna, A., & Rossi, F. (2013). Finding the right partners: Institutional and personal modes of governance of university–industry interactions. Research Policy, 42, 50-62.
[Nota 3] Geuna, A., & Muscio, A. (2009). The governance of university knowledge transfer: A critical review of the literature. Minerva, 47(1), 93-114.
[Nota 4] Zomer, A., & Benneworth, P. (2011). The Rise of the University’s Third Mission. In Reform of Higher Education in Europe (pp. 81-101). Sense Publishers.
[Nota 5] Relazione Anvur
—-
Altri interventi in argomento su ALADINEWS
La LAMPADA di ALADIN. Le ricerche finanziate con in soldi pubblici devono essere messe a disposizione della società.
Il decreto legge 8 agosto 2013, n.91, recentemente convertito in legge, obbliga a depositare le pubblicazioni che documentano i risultati di ricerche finanziate con fondi pubblici per una quota pari o superiore al cinquanta per cento in archivi ad accesso aperto istituzionali o disciplinari, entro 6 mesi dalla loro uscita. Chi desidera un approfondimento consulti il sito ROARS.
Si tratta di una norma contro lo spreco di risorse pubbliche. Questione che abbiamo segnalato in un articolo di Aladinews datato 5 gennaio 2013.
Migranti
S’EMIGRADU, OE
Eris, s’omine a fortza,
l’ana obbrigadu a su disterru.
Cun naves e cadenas de ferru,
in mare lassaiada sa corza.
Lu tenian che lepere in coile
Pro lu faghere scrau in terr’anzena,
minettendhelu inie chin fusile,
li ponian’in trugu sa cadena.
Oe l’ana istruttu su foghile,
obbrigadu est a tramudare,
attraessendhe sas terras e mare,
presentendhesi debile e umìle.
Sa carena, narana: est cosa vile,
e sa vida la lassas’in mare.
E si ti presentas’in sa janna,
s’unica sorte tzerta est sa cundanna.
Gavinu Dettori, dic 2010
L’EMIGRATO, OGGI
Ieri , con la forza, l’uomo
è stato allontanato dalla sua terra.
Legato con catene alle navi,
periva in mare.
Lo prendevano nel suo giaciglio come una lepre,
per farlo schiavo in terra straniera.
Minacciandolo con il fucile
gli legavano la catena al collo.
Oggi gli hanno distrutto il focolare,
obbligandolo ad abbandonare la sua terra.
Attraversando terre e mare,
presentandosi debole e umile
La carne, dicono, è cosa vile
e la vita la perdi nel mare.
Ma se ti salvi e chiedi ospitalità
rischi di essere condannato.
Gavino Dettori
Gli OCCHIALI di PIERO
CITAZIONE DELLA SERA
Cada uno muestra aquello que es de los amigos que tiene.
(Flaubert, tradotto in spagnolo)
SAGGI VERI SI VEDONO AL TRAGUARDO
L’antica Grecia contava 7 saggi: Biante, Chilone, Cleobulo, Pittaco, Solone, Periandro, Talete. Nessuno di loro fu indagato per imbrogli e pasticci. L’Italia, senza modestia, ne conta 35. 5 risultano indagati: con poca saggezza truccavano i concorsi. L’Università italiana ne ospita i risultati.
A questo punto è saggio archiviare l’elenco dei saggi: facciamo come per i santi, per proclamarli aspettiamo che siano morti.
Gli OCCHIALI di PIERO
CITAZIONE DELLA SERA
Diffidate di chi viene a mettere ordine. (Diderot).
DENIS DIDEROT
Il 5 ottobre 1713 a Langres viene al mondo Denis Diderot, filosofo illuminista, scrittore, l’enciclopedista per eccellenza. Memorabili, oltre al lavoro dell’Enciclopedia, le opere: Giacomo il fatalista e il suo padrone, Il nipote di Rameau, Il paradosso sull’attore.
Per certi suoi scritti, giudicati sovversivi, patì anche il carcere.
Morì a Parigi il 31 luglio 1784.
Gran parte dei suoi scritti sono stati pubblicati postumi.
“Conto su pochi lettori e ambisco a poche approvazioni. Se questi pensieri non piaceranno a nessuno non potranno che essere cattivi, ma se dovessero piacere a tutti, li troverei detestabili.”
GIORNI CHE NON ESISTONO
Il 5 ottobre 1582 il Calendario Gregoriano prende il posto del Calendario Giuliano, per riallineare il calendario alle stagioni. Si passa direttamente al 15 ottobre 1582, pertanto non figurano nella storia i giorni dal 5 ottobre al 14 ottobre 1582. Peccato non poter cancellare dalla storia certe altre date.
“Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre” (Charles Bukowski)
La LAMPADA di ALADIN
SAREMO UN PAESE NORMALE QUANDO…
Berlusconi non sarà più nelle prime pagine dei giornali.
INTEGRAZIONE TRA I DUE ATENEI SARDI
Indispensabile la linea ferroviaria veloce Cagliari-Sassari e viceversa!
POLITICHE DEL TURISMO IN SARDEGNA. L’Istituto Alberghiero Azuni di Cagliari senza cucine! Ma la Camera di Commercio di Cagliari non può intervenire per contribuire a risolvere questo problema? La formazione dei nostri ragazzi dovrebbe essere non una ma la priorità!
Leggi l’articolo di oggi su L’Unione Sarda (segue)
Pensierini di Aladin
Non me ne vogliano quanti sono miei amici tra i professori universitari, ma ieri, al vedere l’aggressione fatta da Paolo Maninchedda a Michela Murgia nella trasmissione di Videolina, dove Manichedda ha esibito la peggiore spocchia accademica, ho pensato che il futuro presidente della regione debba possedere un requisito, anzi, un non requisito: non essere professore universitario
—–
ZERO SPACCATO A CAPPELLACCI. Cappellacci non può farla franca sulla zona franca. Al suo operato si applichi l’articolo 661 del Codice Penale: abuso della credulità popolare. Cappellacci continua a mischiare le tipologie di zf, nascondendo che quella cd integrale è di quasi impossibile attuazione. Richiede infatti una decisione positiva del governo italiano, unico abilitato a trattarla con l’Unione Europea, notoriamente contraria all’adozione di questo regime. La zf integrale ha la stessa difficoltà di realizzazione dell’indipendenza della Sardegna. Ora un personaggio che non riesce a contrattare una decente continuità territoriale, che non realizza il punto franco di Cagliari (attuabile da almeno 12 anni), che non riesce a garantire alla Sardegna una viabilità interna minimamente efficiente (citiamo lo scandalo della 131, i ritardi mortali della Sassari-Olbia, il disastrato collegamento ferroviario Cagliari-Sassari e vc) e così via, che credibilità ha di garantire obbiettivi di grande levatura e complessità? La risposta è: 0 (zero spaccato, come diceva una mia insegnante).
LAMPEDUSA. “Crisi per scelte inumane dei governi”
Altri morti in mare, ora basta. Andiamo a prenderli noi con un traghetto. Comportiamoci da paese civile. Apriamo canali umanitari. Riscrivere le regole abolendo la Bossi-Fini. L’Europa deve farsi carico della situazione, senza esitazioni,
Il Papa: “Crisi per scelte inumane dei governi”