Monthly Archives: ottobre 2013

In giro nella rete con la LAMPADA di ALADIN

lampadadialadmicromicro133Abbiamo le tasse più alte del pianeta, un debito pubblico superiore a duemila miliardi, la disoccupazione giovanile al 40%. Il sistema sanitario nazionale è al collasso. Siamo tra i paesi Europei che investono meno in istruzione e cultura, quello con la più bassa percentuale di diplomati e laureati ma con la spesa pubblica costantemente in crescita. Facciamo trecento miliardi di evasione fiscale all’anno. L’energia italiana è la più cara d’Europa. Siamo uno dei paesi più corrotti al mondo. Siamo Guerrieri o Coglioni? Questo è l’interrogativo che si pone la nuova, provocatoria campagna di nelQ, firmata da Vincent Moro.
- unica-uniss logoGli Atenei sardi costretti a unificarsi? Lo prevede un decreto del ministro Carrozza (al vaglio della Corte dei conti). Contrari soprattutto l’Università di Sassari e suoi autorevoli docenti. L’opinione di Giuseppe Pulina.
- ZONA FRANCA
Oggi se ne parla a Vdeolina, alle 21

Omaggio alla poetessa Franca Ferraris Cornaglia

Franca Cornaglia Ferraris 1 Su caffe’
Su fragu ‘e su caffe’
a primu mengianu
si fui’ de sa cuxina a prepotenzia,
prenid is apposentus de sa domu,
ndi bogada s’attufidu ‘e su sonnu.

Nisciunus pori’ sciri coment’e',
ma su fragu prus bellu, in dogna domu,
esti, a mengianu, su fragu ‘e su caffe’.

(di Franca Ferraris Cornaglia)

Il Nobel 2013 per l’Economia

nobel economia 2013vittoriopelligraIl punto di vista dell’economista Vittorio Pelligra: un Nobel alla finanza (psico)logica

Gli OCCHIALI di PIERO

CITAZIONE DELLA SERA
Il tempo (è cosa risaputa) talvolta vola come una freccia, talaltra striscia come un verme; ma l’uomo si trova particolarmente bene allorché non si accorge nemmeno se il tempo passi rapido o lento. (Ivan Turgheniev).

sanjust ghigliottinaPERDERE LA TESTA
Leggo sulle cronache cittadine di oggi di un Sanjust (PDL), consigliere regionale, indagato perchè avrebbe pagato il ricevimento del suo matrimonio con i soldi del gruppo politico.
Con un tale cognome la mente va al giacobino Sanjust, amico di Robespierre, colui che parlò a favore della condanna (e decapitazione) del re di Francia. Uno che, quando la stella di Robespierre declinò, perse anche lui la testa sulla ghigliottina. Ecco: perdere la testa, questo avvicina il Sanjust di oggi a quello di allora. Solo che quello di oggi la testa l’ha persa al momento di pagare un debituccio di 20mila euro, roba che con un mesetto di stipendio si poteva pagare da sè.
Non ci sono più i Sanjust di una volta…

INCUBI
Mi apparve in sogno uno strano governo. Cagliari come Roma.
Una voce gridava nella piazza: lasciate, compagni, le antiche illusioni,
basta con la politica, viva l’aritmetica, c’è solo un governo possibile.
E un cartello bianco con una scritta nera: Larghe Intese Regionali.
All’orizzonte la Giunta Cappellacciu…GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413

Cagliari candidata capitale europea della cultura 2019. La documentazione in rete

Dopo le presentazioni della “precandidatura” di oggi (la mattina al forum dell’associazionismo e il pomeriggio ai partner istituzionali), l’Assessorato comunale alla Cultura ha pubblicato in rete tutti i materiali.
CA CAP 2019cacapeucult-300x210
Ecco i riferimenti per visionare e scaricare i documenti
- candidatura, Formato: PDF – Dimensione: 3,1 MB
- presentazione progetto, Formato: PDF – Dimensione: 598,8 KB
- programma eventi, Formato: PDF – Dimensione: 356,4 KB

IL LINK DEI MATERIALI SUL SITO WEB DEL COMUNE DI CAGLIARI (Documenti allegati): http://www.ufficiostampacagliari.it/news.php?pagina=10041
lampadadialadmicromicro133Gli approfondimenti in Aladinews

Gli OCCHIALI di PIERO

CITAZIONE DELLA SERAnuvolarossa capo ind
Ci fecero molte promesse, più di quante ne ricordi, ma ne mantennero una sola: promisero di prendere la nostra terra e la presero.
(Mahpìya Lùta, Nuvola Rossa, capo sioux).
Alfred Dreyfus2DREYFUS: UNA MACCHIA SULLA STORIA DI FRANCIA
Il 15 ottobre 1894 viene arrestato il capitano Alfred Dreyfus, ebreo alsaziano, con l’accusa di aver trasmesso ai tedeschi documenti segreti dell’esercito francese. A dicembre è processato e condannato.
Nel gennaio 1895 viene degradato e inviato all’Isola del Diavolo, nella Guyana francese, condannato al carcere duro. E’ innocente.
Il vero colpevole è il maggiore Ferdinand Walsin Esterhazy, famiglia di antica nobiltà, che ha tradito per pagare i suoi debiti di gioco.
Nel 1896 il colonnello Georges Picquart, capo dell’ufficio informazione dello Stato Maggiore, riapre il caso e presenta un rapporto che dice chiaramente dell’innocenza di Dreyfus e della colpevolezza di Esterhazy.
Picquart viene rimosso dall’incarico e spedito in zona di guerra.
Tuttavia riesce a informare della vicenda alcune importanti personalità.
Si forma una corrente di opinione pubblica che agita il caso: clamorosa la denuncia di Emile Zola che pubblica la famosa lettera “J’accuse!”.GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413
(segue)

Ci rubano la fonte della vita

vangogh campidi Nicolò Migheli
Ci rubano la fonte della vita e la chiamano sostenibilità. Mai parola venne così stravolta nel significato. Da quando la giunta di centro destra si è insediata vi è un attacco continuo ai terreni agricoli della Sardegna. Un susseguirsi di iniziative sull’eolico, centrali a biomasse, impianti fotovoltaici, ed infine ricerche di metano ed energia geotermica. Un assalto che interessa tutta l’isola, in particolare la pianura del Campidano, l’ex granaio di Roma che ha prodotto cibo per millenni.

Ultima di queste iniziative una mega centrale da 100 GWh, da realizzare a Vallermosa. Centotrentotto ettari di terreno fertile, 3500 specchi, una torre alta 200 metri su cui verranno convogliati i raggi solari. Una centrale a biomasse da 1 Mgw, un invaso di 31.000 metri cubi d’acqua. Un investimento di 250 milioni di Euro proposto da Sardinian Green Island di Alberto Scanu, presidente della Confindustria Sardegna e l’ASC Cobra di Florentino Pérez presidente del Real Madrid.

Impianto descritto ad “impatto zero” che sorge vicino ad un insediamento nuragico e che dovrebbe contemplare anche un grande uliveto. Ormai però si è capito che la produzione agricola è solo il velo su cui nascondersi. Le campagne sarde sono piene di serre fotovoltaiche che non producono nulla, se non certificati verdi che alimentano i bilanci delle imprese proprietarie. A tutto questo si somma la decisione di coltivare cardi in tutta l’isola per le bioplastiche.

Tutto in assenza di un qualsiasi piano che determini il bisogno energetico della Sardegna per gli anni a venire. Questo in una terra che importa circa l’ottantacinque per cento del proprio fabbisogno alimentare. Un Far West di irresponsabilità, un correre a svendere il terreno agricolo per trenta denari. La fonte della nostra sopravvivenza. Non c’è più memoria della fame diffusa. Le generazioni nate dopo la II GM, sono le prime che in Sardegna hanno avuto tre pasti al giorno garantiti. Sarà sempre così? Il cibo che ci occorre sarà per sempre disponibile nel primo supermarket sotto casa?

Il finanziere George Soros, quello che con le sue speculazioni fece uscire la lira dallo SME e provocò la crisi della sterlina britannica, negli ultimi anni ha investito i suoi ingenti capitali in terreni sudamericani; dichiara che: “Il miglior investimento al mondo sono i terreni agricoli.” Lui ha lo sguardo lungo. Nel 2050 è previsto che il mondo avrà nove miliardi di abitanti. La FAO dichiara che le produzioni agricole dovranno essere incrementate del settanta per cento. La produzione di cibo è ridiventata un bene strategico, in un mondo in cui le terre fertili diminuiscono costantemente a causa dell’eccessivo sfruttamento, la desertificazione, i mutamenti climatici e la penuria d’acqua dolce. Le prossime guerre verranno combattute anche per il pane. Come è sempre avvenuto nella storia dell’uomo.

Maurice Le Lannou, un geografo francese autore di un testo fondamentale sull’agricoltura sarda, salendo sulla collina di Monastir e guardando al Campidano, ebbe a dire. “Ora capisco fin in fondo il senso della seconda Guerra Punica.” Dal 2000 ad oggi, secondo l’ONG Oxfam (rapporto del 2012), una superficie grande come sette volte l’Italia è diventata, proprietà di gruppi finanziari, multinazionali dell’agribusiness, monarchie arabe, Corea del Sud, Cina, Giappone, India. Tutti soggetti che cercano di garantire cibo alle proprie popolazioni o redditi alti.

Una caccia ai terreni fertili che in Africa a raggiunto una ampiezza pari alla superficie del Kenia. Un furto legalizzato che ha assunto le forme di piaga sociale, con l’espulsione dei contadini locali e la riduzione alla fame di intere popolazioni. I cinesi fanno di più, perché importano persino i propri contadini. Molti di quegli espulsi ce li ritroviamo poi nei barconi della speranza. Land Grabbing, furto di terreni. In maniera non così sfacciata è quello a cui stiamo assistendo qui da noi.

Secondo Oxfam il fenomeno lo sia ha quando vi è: Violazione dei diritti umani e dell’eguaglianza delle donne; assenza di consenso libero ed informato; mancanza di valutazione sugli impatti ecologici, economici e sociali; assenza di contratti trasparenti; mancanza di pianificazione condotta in maniera democratica con supervisione imparziale. Eccetto il primo punto, gli altri, nei più dei casi, riguardano anche le iniziative del business energetico sardo. Ad esempio chi dovrà smantellare gli impianti a fine ciclo? Il proprietario del’impresa o quello del fondo? Le centrali a biomasse sono veramente sicure per l’ambiente e la salute delle popolazioni? Tutte domande che vorremmo avessero risposta certa.

Solo che quando le si pone si è accusati di non volere le iniziative che portano il progresso, di essere contro l’industria, quella verde per di più. Non esiste dibattito e quando avviene, come nel caso di Arborea, si scopre che i comitati contro hanno più argomenti dei proponenti l’iniziativa. Il nodo centrale è che il terreno agricolo, fermo restante la proprietà privata, deve essere considerato bene comune. Oggi lo è in parte grazie al PPR, però non essendoci piano energetico si ricade nella contraddizione. La terra è un bene troppo prezioso, per noi e per le generazioni future, per comprometterlo con iniziative sconsiderate.

L’approvvigionamento alimentare diverrà problematico. Pochi controlleranno il cibo del mondo; saranno loro che decideranno a chi darlo e a che prezzo e a quale condizioni. Chi ha responsabilità di governo verrà ricordato per quel che ha fatto oggi. Il centro destra di Cappellacci e la mancata opposizione in Consiglio, resteranno come l’amministrazione che più si è data da fare per svendere il futuro alimentare dei Sardi. Chi verrà eletto prossimamente al governo della Regione dovrà invertire questa tendenza. Ne va della nostra sopravivenza. Sempre che ci interessi ancora.
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Sardegna-bomeluzo22Oltre che su questo sito, questo articolo viene pubblicato anche sui siti Fondazione Sardinia, Vitobiolchini, Tramas de Amistade, Madrigopolis, SardegnaSoprattutto, Sportello Formaparis, Tottusinpari e sul blog EnricoLobina.

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In giro con la LAMPADA di ALADIN e gli OCCHIALI di PIERO

lampadadialadmicromicro133Dietrich-Steinmetz-foto-ragazzi-Azuni-Ca-10-ott-13-300x199Non si placa la protesta degli studenti dell’alberghiero Azuni. Non si fidano delle promesse dei politici. Vogliono le cucine. Avanti così ragazzi, fino alla vittoria!
La credibilità dei politici passa per le cucine dell’Azuni
Mentre l’Italia e la Sardegna vestono la maglia nera nelle classifiche dell’istruzione e della formazione, gli unici a preoccuparsi davvero sono gli studenti, i loro docenti e le loro famiglie. Lo dimostrano i ragazzi dell’alberghiero Azuni che rivendicano le cucine, principali laboratori per la loro formazione professionale. Politici e burocrati ascoltateli e spendete bene i soldi pubblici per le esigenze dei nostri giovani e per il futuro del paese!
GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413PRO CHI LIS TORRAT A CONTU
Leggo che, da studi recenti, italiani (e sardi) risultiamo ultimi in Europa per quanto riguarda saper leggere (e capire) e far di conto. Chissà perchè…
Sarà per il motivo che ricordava Francesco Ignazio Mannu?
“Pro chi lis torrat a contu
cun zente zega a trattare”.
Sì, conviene, a Loro, trattare cun zente zega, dove zega indica non tanto la cecità degli occhi, ma quella della mente.

(segue)

Gli OCCHIALI di PIERO

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413CITAZIONE DELLA SERA
Arti, lettere, onor, tutto è stoltezza
in questa età dell’indorato sterco,
che il subitaneo lucro unico apprezza.
(Vittorio Alfieri)

ERWIN ROMMEL: IL BRAVO SOLDATO DISOBBEDIENTE
Il 14 ottobre 1944 il feldmaresciallo Erwin Rommel muore suicida.
E’ un suicidio obbligato: l’alternativa è un processo per alto tradimento.
(segue)

La SEDIA e le RETI di VANNI

sedia-van-gogh-4-150x150-bis1Una speranza. Che in futuro peschino soltanto pesci
pesca Vanni Tola

Settimana internazionale

La settimana internazionale di Bomeluzo. Da oggi e per sette giorni il Vaticano
Bomeluzo Vaticano

L’Italia si colloca all’ultimo posto della graduatoria nelle competenze alfabetiche e penultima nelle competenze matematiche, fondamentali per affrontare e gestire problemi nelle diverse situazioni della vita adulta

ISFOL LOGOISFOL COMUNICATO STAMPA
8 ottobre 2013

LE COMPETENZE DEGLI ITALIANI AL DI SOTTO DELLA MEDIA OCSE
I DATI DELL’INDAGINE NAZIONALE ISFOL-PIAAC CONFERMANO LA NECESSITÀ DI INVESTIRE ULTERIORMENTE NEL MIGLIORAMENTO DEL CAPITALE UMANO DEL NOSTRO PAESE

(segue)

Oggi la MARCIA per la PACE Laconi-Gesturi

bandierapaceOggi la MARCIA per la PACE Laconi-Gesturi LA PACE COME DIFESA DEL TERRITORIO, PER IL LAVORO E COME NUOVO MODELLO DI SVILUPPO PER LA SARDEGNA

La SEDIA di VANNI

sedia-van-gogh-4-150x150-bis1“IO SONO MALALA”. É arrivato in libreria. La mia copia l’ho acquistata. Da leggere e proporre ai nostri giovani
malala
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Gli OCCHIALI di PIERO

CITAZIONE DELLA SERA
Quando avranno tagliato l’ultimo albero, inquinato l’ultimo fiume, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno che il denaro accumulato nelle banche non si può mangiare. (Tatanka Yotanka).

NapoleoneBonaparteLO SPIRITO DEL MONDO A CAVALLO
Il 13 ottobre 1807 l’esercito francese entra a Jena: in testa, sul suo bianco cavallo, Napoleone Bonaparte. Georg Wilhelm Friedrich Hegel, il filosofo, contempla ammirato l’Imperatore e scrive che è l’anima del mondo:
“è davvero una sensazione singolare vedere un tale individuo che qui, concentrato in un punto, seduto su un cavallo, spazia sul mondo e lo domina”. Col che si può essere indulgenti col popolino che ammira i re e gli imperatori, gli “uomini forti” del momento, se persino i filosofi possono scrivere scempiaggini come questa.GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501414