Monthly Archives: marzo 2013

GLI OCCHIALI di PIERO MARCIALIS

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STERLING HAYDEN
Nato il 26 marzo 1916, uno degli attori simbolo del cinema americano. Protagonista di film memorabili, quali: Giungla d’asfalto, di John Huston; Johnny Guitar di Nicolas Ray; Rapina a mano armata, di Stanley Kubrick.

Chimica verde e dintorni: materiali per il dibattito a cura di Vanni Tola

Igirasoli con ape

I contributi di Vanni Tola su aladinews

Buona settimana (è quella santa)

… Bomeluzo internazionale (s’inizia con l’Inghilerra)

GLI OCCHIALI di PIERO MARCIALIS

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NUOVE PIAZZE ITALIANE
Piazza della Non Vittoria.
Piazza della Repubblica Terza e Ultima.
Piazza della Discesa in Campo .
Piazza Unità d’Italia Salvo Complicazioni.
Piazza Maggiore o Meglio Proporzionale.
Piazza del Duomo in faccia.
Piazza del Popolo a 10 euro.
Piazza Indipendenza o Federalismo Democratico.
Piazza Pulita o Della Macchina del Fango.
Piazza dei Cavalieri o del Legittimo Impedimento.
Piazza dei Miracoli o Della Restituzione dell’Imu.
Piazza del Mercato o dell’Acquisto di Senatori.
Piazza Marinai d’Italia o della Trasferta in India.

LA RIVOLTA DI ALGHERO
25 marzo 1821. E’ sera. Dopo anni di carestia che li aveva ridotti alla fame, i popolani di Alghero assistono al passaggio verso il porto di carri e cavalli carichi di grano destinato al Continente. Il malcontento diventa rivolta: non solo si scaricano i carri e i cavalli, ma anche il grano già caricato sulla nave. Si assaltano anche i depositi. Il grano viene venduto a prezzo politico alla gente che accorre.
Invano il Regio Delegato e il Governatore con un manipolo di soldati cercano di sedare la rivolta. La mattina del 26 marzo, i rivoltosi, guidati dai fratelli Canellas, bloccano gli ingressi della città.
I commercianti, assediati in casa, cedono le chiavi dei magazzini. Le autorità non tollerano oltre. Scorre il sangue, la repressione è feroce. Di quelle due giornate si è voluto cancellare persino il ricordo.

MINA
Oggi Mina compie 73 anni. Auguri a un’interprete di 1.400 canzoni in oltre 50 anni di carriera, voce che ha accompagnato più di una generazione. Intelligenza superiore, quanto la voce è superiore a tante imposteci dal mercato discografico.

Per capire quello che è successo, succede e, presumibilmente, potrà succedere alla Chiesa che ha eletto papa Francesco

CONFESSION D’UN CARDINAL, intervista di Olivier Le Gendre
Salvatore Cubeddu sul sito web della Fondazione Sardinia presenta il libro “Confession d’un cardinal”, che definisce “utile per capire quello che è successo, succede e, presumibilmente, potrà succedere alla Chiesa che ha eletto papa Francesco”.
“Confession d’un cardinal” è il titolo originale del libro – intervista a un Cardinale di Santa Romana Chiesa. Registrato nella seconda parte del 2005, il testo è uscito in Francia nel 2007 con quel titolo ed è stato presentato in edizione italiana nel 2009, con quest’altro: Anonimo con Olivier Le Gendre, ORGOGLIO E PREGIUDIZIO IN VATICANO, Edizioni Piemme, pagg. 412. Il titolo italiano può risultare fuorviante se non si tiene conto che la lucidità critica del Cardinale si accompagna ad una grande passione per la Chiesa e ad una continua attenzione alla proposta positiva.
Presentiamo un libro estremamente interessante, che è utile per capire quello che è successo, succede e, presumibilmente, potrà succedere alla Chiesa che ha eletto papa Francesco.
QUESTO DOSSIER. Il servizio comprende (1) la nota redazionale che contestualizza la scelta di questa (forse) originale recensione; riporta (2) la presentazione del libro disponibile nel sito della casa editrice, nella quale riteniamo degni di rilievo i correlati commenti dei lettori; propone quindi (3) la recensione presentata da un giornale diffidente nei confronti delle tesi del libro (Il foglio) ed in un sito (4) invece molto favorevole ad esse, nonostante l’autrice si dichiari non cristiana; infine (5) si ricopia la recensione/citazione di un’importante casa editrice concorrente, la Rizzoli. Ma: chi è questo cardinale. Secondo noi è …. (6). E poi: un brano della parte finale del libro, pag. 363 ss. (7).
Prosegui la lettura sul sito della Fondazione Sardinia

Manifattura Tabacchi di Cagliari: si ripropone la “Fabbrica della Creatività”? Per decidere al meglio si faccia un tavolo con le Istituzioni e le associazioni economiche, sociali e culturali. Insomma non decidano pochi e senza controllo

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GLI OCCHIALI di PIERO MARCIALIS

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PREAMBOLI DELLA RIVOLUZIONE SARDA
24 marzo 1780. In seguito a una carestia vengono a mancare a Sassari il pane e la carne. Scoppiano tumulti popolari. I capi della rivolta vengono severamente puniti.
Numerosi sassaresi per sfuggire la repressione fuggono verso le camapgne della Nurra. Tali eventi sono considerati storicamente come le prime avvisaglie del periodo rivoluzionario sardo. Esso durerà dal 1794 al 1812.

ANTONIO ROSMINI
24 marzo 1797. Nasce a Rovereto il sacerdote e filosofo Antonio Rosmini Serbati, venerato dalla Chiesa come beato. Fu amico del Manzoni che lo considerò “una delle sei o sette intelligenze che più onorano l’umanità” e lo assistette sul letto di morte.
Fondatore della Congregazione religiosa dell’Istituto della Carità, detta dei Rosminiani da cui la Congregazione delle Suore della Provvidenza Rosminiane, presente anche a Cagliari. Morì a Stresa, dove è sepolto, il 1 luglio 1855.

DARIO FO ha compiuto oggi 87 anni. Felice compleanno. Auguri.

Piero Marcialis

Donne Rom: discriminazioni multiple, azioni positive e politiche in Europa

DOCUMENTAZIONE  Convegno di studi - Cagliari 26 Ottobre 2012,  Aula Magna di Scienze Politiche, Viale S. Ignazio, 78

Donne Rom:discriminazioni multiple, azioni positive e politiche in Europa

Il testo che segue è stata la base d’appoggio per la comunicazione di Luisa Milia (nella foto piccola),  della Fondazione “Anna Ruggiu”, nella sessione pomeridiana del convegno dedicata a ESPERIENZE ED AZIONI POSITIVE A FAVORE DELLE DONNE ROM IN EUROPA. Ci si scusa quindi per l’andamento del testo che nella suaattuale forma scritta mantiene il suo legame con il parlato e numerosi riferimenti alle diapositive che loaccompagnavano.


Vogliamo un buon governo per il paese. Subito!

palazzo chigi 2

Mai, dal dopoguerra a oggi, il Parlamento italiano è stato così profondamente rinnovato dal voto popolare. Per la prima volta i giovani e le donne sono parte cospicua delle due Camere. Per la prima volta ci sono i numeri per dare corpo a un cambiamento sempre invocato, mai realizzato. Sarebbe grave e triste che questa occasione venisse tradita, soprattutto in presenza di una crisi economica e sociale gravissima.

Noi chiediamo, nel nome della volontà popolare sortita dal voto del 24-25 febbraio, che questa speranza di cambiamento non venga travolta da interessi di partito, calcoli di vertice, chiusure settarie, diffidenze, personalismi. Lo chiediamo gentilmente, ma ad alta voce, senza avere alcun titolo istituzionale o politico per farlo, ma nella coscienza di interpretare il pensiero e le aspettative di una maggioranza vera, reale di italiani. Questa maggioranza, fatta di cittadine e cittadini elettori che vogliono voltare pagina dopo vent’anni di scandali, di malapolitica, di sperperi, di prepotenze, di illegalità, di discredito dell’Italia nel mondo, chiede ai suoi rappresentanti eletti in Parlamento, ai loro leader e ai loro portavoce, di impegnarsi fino allo stremo per riuscire a dare una fisionomia politica, dunque un governo di alto profilo, alle speranze di cambiamento.

PER ADERIRE ALL’APPELLO

Facciamolo!

COME VANNO LE COSE
Le cose vanno all’incirca così. In un primo tempo, il “genio”, sbarazzatosi del filo con cui un tempo la ragione lo guidava, si compiace molto dell’audacia dei propri slanci. Presto anche altri sono incantati dalla perentorietà delle sue affermazioni e dalle sue grandi aspettative, ed egli sembra essersi ormai assiso su un trono che la ragione grave e pedante male adornava, pur continuando a servirsi del suo linguaggio.
Noi, comuni mortali, chiamiamo ESALTAZIONE la massima qui assunta della nullità della ragione supremamente legislatrice, mentre quei favoriti della natura benevola la chiamano “illuminazione”.
(Immanuel Kant, Che cosa significa orientarsi nel pensiero, 1786).
Mai, dal dopoguerra a oggi, il Parlamento italiano è stato così profondamente rinnovato dal voto popolare. Per la prima volta i giovani e le donne sono parte cospicua delle due Camere. Per la prima volta ci sono i numeri per dare corpo a un cambiamento sempre invocato, mai realizzato. Sarebbe grave e triste che questa occasione venisse tradita, soprattutto in presenza di una crisi economica e sociale gravissima.

Noi chiediamo, nel nome della volontà popolare sortita dal voto del 24-25 febbraio, che questa speranza di cambiamento non venga travolta da interessi di partito, calcoli di vertice, chiusure settarie, diffidenze, personalismi. Lo chiediamo gentilmente, ma ad alta voce, senza avere alcun titolo istituzionale o politico per farlo, ma nella coscienza di interpretare il pensiero e le aspettative di una maggioranza vera, reale di italiani. Questa maggioranza, fatta di cittadine e cittadini elettori che vogliono voltare pagina dopo vent’anni di scandali, di malapolitica, di sperperi, di prepotenze, di illegalità, di discredito dell’Italia nel mondo, chiede ai suoi rappresentanti eletti in Parlamento, ai loro leader e ai loro portavoce, di impegnarsi fino allo stremo per riuscire a dare una fisionomia politica, dunque un governo di alto profilo, alle speranze di cambiamento.

Michele Serra,
Roberto Benigni,
don Luigi Ciotti,
Oscar Farinetti,
don Andrea Gallo,
Lorenzo Jovanotti,
Carlo Petrini,
Roberto Saviano,
Salvatore Settis,
Barbara Spinelli,
Fabio Fazio,
Gino Paoli

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Altro che Pd meno elle! Sono Beppe Grillo e il M5S i più grandi alleati di Silvio Berlusconi!
by vitobiolchini

Berlusconi dunque è tornato in piazza. Con i suoi inni, con i suoi figuranti, con i suoi soliti toni eversivi. È tornato in piazza per attaccare la magistratura, i “comunisti”, i giornalisti, le istituzioni democratiche: per attaccare tutto e tutti. Berlusconi ha riproposto per l’ennesima volta il suo solito schema. Giusto per non farci dimenticare, in questa nuova stagione politica che si è appena aperta, in che modo è stato creato e mantenuto il consenso dal 1994 ad oggi.
Berlusconi è tornato in piazza perché teme di essere estromesso dalla scena politica per effetto di tre dinamiche che stanno arrivando a compimento praticamente contemporaneamente.
La prima dinamica è quella giudiziaria: alcuni dei numerosi processi cui è sottoposto stanno per concludersi, e Berlusconi rischia l’estromissione dai pubblici uffici. La manifestazione di ieri puntava soprattutto a mettere sotto pressione la magistratura.
La seconda è quella istituzionale: nel caso dell’elezione al Quirinale di un esponente del centrosinistra, Berlusconi sarebbe isolato, senza una sponda futura su cui contare per il suo partito.
La terza dinamica è strettamente politica, e attiene al tentativo di Pierluigi Bersani di formare un nuovo governo. Berlusconi sa bene che il presidente del Consiglio in pectore per ottenere la fiducia al Senato dovrà in qualche modo attingere anche dallo schieramento di centrodestra, in maniera ovviamente più o meno dichiarata. Il leader del Pd spera che qualche assenza strategica faccia abbassare il quorum, dopodiché ci penserebbero i voti in libera uscita dai tre schieramenti all’opposizione (Monti, Pdl e M5S) a consentire la nascita del nuovo governo. Un sentiero effettivamente stretto e impervio.
Perché se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto, Berlusconi potrebbe a buon diritto dimostrare che il primo governo Bersani non può fare a meno del sostegno del centrodestra. Sarebbe “l’abbraccio mortale” tanto auspicato da Beppe Grillo.
Di fatto dunque ci sono tre scenari possibili, e due di questi sono entrambi graditi a Grillo e Berlusconi.
Il primo è che, con tutti gli accorgimenti che abbiamo visto prima (e cioè rosicchiando voti a Monti, al Pdl e al M5S), Bersani riesca ad ottenere la fiducia al Senato.
Il secondo è che Bersani ottenga la fiducia al Senato attingendo soprattutto dai voti del Pdl, e in questo caso sarebbe ostaggio di Berlusconi e vittima degli attacchi di Grillo.
Il terzo scenario è che Bersani fallisca in maniera clamorosa e a quel punto nuove elezioni sarebbero inevitabili. Una ipotesi, anche questa, gradita sia a Grillo che a Berlusconi.
Esiste ovviamente un altro scenario, il primo che era stato prospettato dal centrosinistra: un’alleanza tra il Pd e il M5S in grado di estromettere definitivamente dalla scena democratica e istituzionale del paese Silvio Berlusconi.
Perché mai negli ultimi vent’anni le forze contrarie al Pdl e a Berlusconi erano presenti in parlamento in maniera così preponderante.
Siamo dunque di fronte ad una occasione unica e forse irripetibile, un’occasione storica: possiamo liberarci di Berlusconi. Liberarci di lui definitivamente, senza dover lasciare questo compito alla magistratura. Liberarci di lui in parlamento e in parlamento votare le leggi sul conflitto di interessi, sul falso in bilancio, contro la corruzione, contro la mafia.
Tutto questo si potrebbe fare solo se Beppe Grillo lo volesse. Ma Grillo evidentemente non lo vuole. Grillo non parla della manifestazione di ieri di Berlusconi, Grillo non sente la responsabilità storica di essere colui che può estromettere definitivamente dalla scena politica il Cavaliere di Arcore. Perché Grillo pensa che Pd e Pdl siano la stessa cosa, e su questa stupidaggine si fonda tutto il suo pensiero “alternativo”.
Per questo Berlusconi sopravviverà anche a questo passaggio (il più pericoloso per lui in questi anni) e il merito sarà solamente di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle. Di fatto, al di la di mille parole, i più grandi alleati di Silvio Berlusconi.

Post scriptum
E infatti della manifestazione di ieri in piazza di Berlusconi, Beppe Grillo e il M5S non hanno niente da dire.
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PER ADERIRE ALL’APPELLO

GLI OCCHIALI di PIERO MARCIALIS

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VINCENZO PORRU
23 marzo 1836. Muore a Cagliari il sacerdote Vincenzo Raimondo Porru. Nato a Villanovafranca nel 1773, studioso e docente di lettere classiche, bibliotecario all’Università di Cagliari, filologo, autore del Nou Dizionariu universali sardu-italianu. Definito dal Siotto Pintor “il legislatore della lingua sarda”, il suo dizionario, riferisce Giacomo Zanella, “era nello scrittoio di Alessandro Manzoni quando morì, e tuttora vi si conserva”. “il sardo idioma (…) è ricco quanto altri d’immaginazione di energia di locuzioni; ha proprietà di idiotismi, vivacità di frasi, verecondia di traslati; sostiene gravità di stile, nobil dicitura, e in bocca alle persone colte è capace d’atteggiar graziosamente anche le cose comuni, colorirle con armonia, ed esprimerle con nobiltà” (Prefazione dell’Autore al Dizionariu sardu-italianu, 1832).
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AKIRA KUROSAWA
Non si chiude la giornata senza ricordare Akira Kurosawa (23 marzo 1910 – 6 settembre 1998)
gigante della cinematografia mondiale, discendente da una famiglia di nobili samurai, autore di film memorabili, copiati in Italia (La sfida del samurai – Per un pugno di dollari) e negli USA (I sette samurai – I magnifici sette), o inimitabili come Ran, Derzu Usala, Kagemusha, Sogni.

Akira Kurosawa – Seven Samurai (Shichinin no Samurai) (1954)
Seven Samurai is frequently described as one of the greatest and most influential films ever made, and is one of a select few Japanese films to become widely…

GLI OCCHIALI di PIERO MARCIALIS

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GIOVANNI MARIA ANGIOY
1808, 22 marzo, muore (altri dice 22 o anche 23 febbraio) Giovanni Maria Angioy, in esilio volontario a Parigi dopo il fallimento della rivolta antifeudale del 1796.
Era nato a Bono il 21 ottobre 1751, famiglia di piccola nobiltà terriera. Studia a Sassari e a Cagliari, qui diverrà docente universitario, ricco imprenditore, giudice portavoce della Reale Udienza, salito alle più alte cariche, divenne eroe della rivoluzione sarda. Muore in miseria, sequestrati i suoi beni, assistito dalla vedova Dupont. Non si conosce il sito della sua sepoltura, forse una fossa comune.
DUE MARO’
Ora sì, ora no, ora sì, ora no,
te li do, non te li do, te li do.
ora no, ora sì, ora no, ora sì…
Governo italiano è fatto così.

22 marzo: Giornata internazionale dell’acqua, bene comune sempre più a rischio

 

Come ogni anno anche il 22 marzo del 2013 sarà la Giornata internazionale dell’acqua: istituita dalle Nazioni Unite nel lontano 1992, l’evento si prefigura un nobile obiettivo: rieducare l’uomo all’acqua.

21 marzo: è entrata la Primavera!

… con Bomeluzo


e con Antonio Vivaldi

GLI OCCHIALI di PIERO MARCIALIS

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21 marzo 1838. Il re Carlo Alberto conclude la legislazione relativa alla liquidazione dei feudi sardi, realizzata con indennizzi superiori al valore reale, gravanti soprattutto sulla popolazione. Improvvisamente ricchi si ritrovarono i grandi feudatari spagnoli: sette di loro possedevano 18 feudi che dominavano 180 villaggi.

PETER BROOK
Peter Brook compie oggi 88 anni (spesi bene).