Monthly Archives: novembre 2012
Presentato “GREEN ITALY 2012 ” di Unioncamere e Symbola
IL 23,6% DELLE IMPRESE PUNTA SULLA GREEN ECONOMY PER USCIRE DALLA CRISI
Il 38,2% DELLE ASSUNZIONI E’ VERDE
PRESENTATO A ROMA IL RAPPORTO “GREEN ITALY 2012 ” DI UNIONCAMERE E SYMBOLA
REALACCI: “PER USCIRE DALLA CRISI L’ITALIA DEVE FARE L’ITALIA”
Studiare i documenti dell’Unione Europea per poter cogliere al meglio le (allo stato insufficienti) opportunità di sostegno all’occupazione
Intanto Aladin propone un convegno.
Sulla “Strategia europea per l’occupazione” è importante approfondire e discutere in relazione all’utilizzo dei fondi strutturali (in modo particolare FSE, FESR, FEASR, FEAMP) sia della programmazione in corso di attuazione (2006-2013) sia della programmazione 2014-2020, in corso di definizione da parte degli organismi comunitari e tuttora in certa parte modificabile. A tal fine Aladin propone un convegno da tenersi entro il mese di dicembre, prima delle festività natalizie e di passaggio d’anno. Occorre partire da una valutazione degli interventi effettuati e in corso anche per progettare quelli prossimi. Intanto è opportuno leggersi una serie di documenti, tra i quali indichiamo subito la “Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni” del 18 aprile 2012. Studiare, studiare, studiare…
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Che si fa per il lavoro?
Riprendiamo da La Repubblica del 3 novembre un intervento di Luciano Gallino sulla questione del lavoro. Il lavoro è la prima priorità rispetto alle esigenze della popolazione soprattutto dei giovani. Non lo è sicuramente per il nostro governo tutto preoccupato di tagliare costi con la mannaia mentre l’economia del paese continua a viaggiare in fase di depressione. E’ stato detto che la disoccupazione di massa è un vero crimine contro l’umanità. Che fare allora, nell’immediato e nel prossimo futuro (nei tempi lunghi saremo tutti morti diceva Keynes)? Nel dibattito politico sono presenti importanti analisi e proposte convincenti, come quelle sintetizzate nell’intervento di Luciano Gallino, ma possiamo anche fare riferimento al documento in progress della Cgil per un “piano del lavoro” e perfino ai documenti dell’Unione Europea (in gran parte solo intendimenti senza seguito). Mentre il dibattito deve approfondirsi, utilizzando tutte le capacità di scienza e le esperienze storiche (al riguardo forse è opportuno che anche l’Università esca dal letargo e dia il suo doveroso contributo!) occorre agire. Con la filosofia della “pratica dell’obiettivo” si devono ricercare e appunto praticare politiche che diano immediate risposte ai milioni di disoccupati in Sardegna, in Italia e in Europa. Dunque bisogna mettere insieme tutte le possibili energie per evitare il peggio, sapendo che le vie d’uscita ci sono, eccome! Ma che sicuramente vanno trovate in massima parte altrove rispetto alle proposte e alle azioni messe in campo dall’attuale classe dirigente del nostro paese.
“Cagliari Territorio Intelligente”
Abbattere statue
Abbattere statue
di Nicolò Migheli (da Sardegnademocratica)
Un gruppo di indipendentisti ha occupato la statua di Carlo Felice, nel largo omonimo a Cagliari; hanno ricoperto il monumento con un telo bianco, rivestendolo dei Quattro Mori. Di fianco alla statua sono stati issati cappi che ricordano i cagliaritani uccisi dopo la congiura di Palabanda del 1812. Salvatore Cadeddu, Raimondo Sorgia, Giovanni Putzolo giustiziati. Gaetano Cadeddu, Giuseppe Zedda, Francesco Garau, Ignazio Pani condannati a morte in contumacia. Giovanni Cadeddu e Antonio Massa condannati all’ergastolo e Giacomo Floris e Pasquale Fanni al remo a vita. I congiurati cagliaritani sono ricordati solamente da una lapide nascosta nell’Orto botanico.