Monthly Archives: giugno 2012
SSRL: forse ci siamo? O è solo un equivoco tra decreti?
SSRL: non abbassiamo la guardia! Chiediamo subito l’emissione e la pubblicazione del decreto interministeriale
Mandiamo tutti una e-mail a ciascuno dei ministri interessati ai loro indirizzi:
Come va la Sardegna? Male grazie!
Presentato il rapporto della Banca d’Italia su L’economia della Sardegna 2011. Ecco il testo integrale della pubblicazione.
SSRL: il Consiglio di Stato ha detto sì. Ora occorre richiedere al ministro della Giustizia (e al presidente del Consiglio) l’emanazione del decreto interministeriale senza ulteriori indugi. I miglioramenti dovranno essere successivi
Il Consiglio di Stato ha detto sì! Ora bisogna respingere comportamenti defatigatori, magari motivati dai futuri miglioramenti previsti dal “pacchetto crescita”. Signor presidente Monti e signora ministro Severino provvedete senza indugi che a migliorare ci pensiamo dopo! (Al riguardo vedi la posizione di aladinpensiero)
Questa mattina la dott.ssa Daniela Minardi dell’Ufficio Stampa del Consiglio di Stato (che ringraziamo per la tempestività e la cortesia) ci ha inviato il parere favorevole del Consiglio sulla bozza di decreto interministeriale riguardante le SSRL. Eccolo:
“Il Lavoro prima di tutto”, con Stefano Fassina
Focus Qatar in programma a Cagliari il 18 giugno
Dal movimento per le SSRL una lobby dei giovani imprenditori che si rafforzi nell’alleanza generazionale
di Franco Meloni
Sulla considerazione che la SSRL possa essere una “presa per il culo” si può discutere. Intanto di concreto c’è il risparmio del costo del notaio e di alcuni altri balzelli (e per un giovane va comunque bene), poi bisogna vedere come si evolve la questione. Certo è che non bisogna fargliela passare liscia a uno Stato cialtrone che per primo non rispetta le leggi che si è dato. Di positivo c’è, a mio parere, la creazione di un movimento di opinione, fatto quasi esclusivamente da giovani interessati, che potrebbe essere una buona base per una lobby, che auspicabilmente si muova in una logica di “alleanza tra generazioni”*. E’ vero quello che dice Giovanni Frontera (vedi il sito fb dedicato sulle SSRL) sul peso enorme dell’imposizione fiscale che ammazza le imprese e, aggiungo, ammazza soprattutto le imprese oneste (i malavitosi se ne fregano). Ma l’Italia per il futuro deve necessariamente andare avanti in questo turpe modo? Con il pessimismo della ragione diciamo purtroppo di sì, ma con l’ottimismo della volontà diciamo di NO! In fondo il Governo ci sta dando un banco di prova. Il suo silenzio (anche a fronte di due interrogazioni parlamentari) è desolante, forse causato da imbarazzo. A dire il vero i grandi mass media sono stati altrettanto silenti. E, allora, combattiamola fino in fondo questa battaglia, proponendoci di aprire altri fronti. Sul credito, per esempio. In Sardegna c’è un certo impegno della Regione per sostenere il microcredito, cioè il credito per i soggetti economici (individui e società) “non bancabili”. L’aiuto arriva a 20.000 euro, da restituire senza interessi. Non è poco. Un’altra questione su cui impegnarsi è quanto viene sinteticamente definito come “servizi reali all’impresa”, cioè tutto quanto le Istituzioni pubbliche possono fare per facilitare la vita delle piccole/
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Il presente intervento è apparso anche sul sito fb dedicato alle SSRL
* Non è inutile rammentare che l’Unione Europea ha proclamato il 2012 “Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni”
Banca d’Italia: il 19 giugno presentazione del rapporto 2012 sull’economia della Sardegna
FORMATORI. ETNOGRAFIA DI UN ARCIPELAGO PROFESSIONALE
La Repubblica degli stagisti interviene sulla vicenda SSRL
Che fine ha fatto l’impresa a 1 euro per i giovani? Incagliata nella burocrazia. Su La Repubblica degli stagisti
SSRL. Il Consiglio di Stato rilascia il parere e la Corte dei Conti appone il visto. Una sola richiesta: sbrigatevi!
In risposta a quanti ce lo hanno richiesto, ecco il chiarimento dell’esperto da noi interpellato, il dott. Giuseppe Cammarota.
Cercando di essere sintetico, l’emanazione dei decreti ministeriali e interministeriali deve essere preceduta dal parere del Consiglio di Stato (legge n. 400/1988, art. 17, commi 3 e 4) ed è soggetta al controllo della Corte dei conti (legge n. 20/1996, art. 3, comma 1).
Il parere del Consiglio di Stato riguarda specificamente il decreto sottoposto ad esame e i suoi rapporti con l’ordinamento. Il parere può essere favorevole anche quando esprime rilievi ampi (e “critiche”).
Il parere del Consiglio di Stato sugli atti normativi (sia sugli atti aventi forza di legge, sia sui regolamenti) è anzitutto finalizzato ad operare un riscontro di legittimità.
In particolare, nel caso in cui al parere del Consiglio di Stato è sottoposto un regolamento (da adottarsi con decreto ministeriale o interministeriale), se ne verificano i presupposti normativi, il rispetto delle procedure di adozione e l’eventuale esistenza di contrasti tra le disposizioni dello schema di regolamento e le leggi vigenti.
In breve, il parere è “vincolante” nel senso che, ai fini dell’emanazione dell’atto, deve essere richiesto al Consiglio di Stato che, a sua volta, ha il dovere di fornirlo.
Invece, quanto al tenerne conto nell’adozione dell’atto finale, questa resta una scelta del Governo; in questo senso il parere del Consiglio di Stato non è “vincolante” per il Governo.
Tuttavia, occorre anche sottolineare che nel caso in cui il Governo se ne discostasse, di fatto il decreto contenente il regolamento così adottato potrebbe essere annullato in sede giurisdizionale.
Il piano straordinario per i giovani e gli adolescenti: un lontano ricordo….
di Michela Loi
Che dire del piano straordinario per i giovani e per gli adolescenti, in attuazione della Legge Regionale 3/2008, articolo 8, comma 37, per il quale la Regione Sardegna ha predisposto specifici bandi per la presentazione di progetti e pubblicato graduatorie definitive di soggetti beneficiari?
Si può dire che ad oggi è sparito dalle priorità della Regione. Infatti, non solo non è stato dato l’anticipo previsto dall’articolo 16 dell’avviso pubblico che regolava l’erogazione dei finanziamenti, ma non si riesce ad avere notizia di quando questo avverrà…e intanto saltano i cronoprogrammi, le attività procedono con tutte le incertezze conseguenti, i lavori rallentano o non partono perchè senza soldi si può far poco, anche nel mondo della promozione sociale…
Quanto è difficile raggiungere il Direttore Generale, nessuna risposta né per telefono, né via mail…Gli uffici ci rispondono che è una questione politica, ma anche l’Assessore dov’è? Dov’è la politica che si riempie la bocca con la parola GIOVANI quando si tratta di definire le priorità non con i programmi, ma con la spendita vera e propria delle risorse?
Questo era l’obiettivo della linea di finanziamento regionale: “Gli obiettivi individuati mirano quindi a promuovere e incentivare l’informazione, la partecipazione, la socializzazione, la qualificazione del tempo libero e la rappresentanza dei giovani nel contesto sociale di appartenenza, in ambito regionale e in ambito europeo; in coerenza con quanto previsto dalla strategia di Lisbona”.
Mai obiettivo fu più lontano, la strategia di Lisbona non è più una realtà, ma un sogno a cui diventa sempre più difficile credere. Ha poca importanza nella sostanza delle cose il famigerato patto di stabilità, nessun finanziamento alla politica è stato sospeso, nessuno stipendio interrotto…si fermano solo le attività degli altri, delle persone lontane che non si conoscono e che sono poche, e insieme possono fare un delicato fronte comune.
È troppo chiedere a chi occupa le ampie poltrone della Regione, che notoriamente non fa fatica a portare il pane a casa, di impegnarsi in obiettivi che hanno senso per tutta la collettività, invece, di giocare figurativamente a tennis o ping pong in Consiglio Regionale? Faccio appello all’intelligenza media dell’essere umano affinché la domanda qui posta non venga assimilata all’anti-politica. Ritengo che abbiamo bisogno di politica, e anche di persone serie, che usano il mondo dei numeri non solo per fare la conta della maggioranza in consiglio, ma soprattutto per indicare risultati positivi a cui ragionevolmente si vuole aspirare: numero di giovani coinvolti nell’ambito del piano straordinario predisposto per loro, numero di occupati, numero di giovani impegnati nella politica, numeri di contratti di lavoro seri stipulati, a voi finire la lista.
Per i dettagli
http://www.regione.sardegna.it/j/v/55?s=1&v=9&c=389&c1=1346&id=23110
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