Monthly Archives: marzo 2012

Buona settimana!

Bomeluzo

Per riconquistare il mare della libertà. Ricordando gli insegnamenti di Giovanni Lilliu

Per onorare la memoria di Giovanni Lilliu, a un mese dalla morte, pubblichiamo stralci di un’intervista rilasciata a Francesco Casula per Cittàquartiere, nel maggio del 1987.

Dall’intervista a Giovanni Lilliu di Francesco Casula su Cittàquartiere del maggio 1987 (Nuova serie anno II n. 3-4 marzo-maggio 1987).

Professore, contro un luogo comune diffuso qui da noi ma anche fuori, di una Sardegna storicamente “chiusa” nel suo guscio, lei ha sostenuto anche recentemente proprio in occasione dell’inaugurazione dell’Anno accademico [si trattava dell'Anno accademico 86-87 dell'Università di Cagliari], la tesi del popolo sardo “navigatore”.
Esattamente. Ho parlato della Sardegna aperta alle comunicazioni esterne, a relazioni e al commercio, anche contro la tesi dello storico Lucien Febvre che contrappone la nostra Isola “conservatoire” alla Sicilia, crocicchio di incontri e commerci. Fonti storiche, letterarie, reperti archeologici alla fine del secondo millennio a.C. ci documentano che la Sardegna riceve ceramiche dal mondo Miceneo e nello stesso tempo esporta manufatti, ceramiche e prodotti minerari nell’Italia centrale e nella Sicilia.
(…) Ancora oggi inoltre possediamo centinaia di navicelle di bronzo delle botteghe sarde, conservate nei musei della Sardegna – a Cagliari in particolare – e all’estero. Moltissime ne sono state trovate nelle necropoli etrusche. Lo storico e geografo Strabone parla dei Sardi che pirateggiavano le coste di Pisa.

Professore, ma quand’è allora che i Sardi si “chiudono” e iniziano a porre in atto quella che lei chiama “costante resistenziale”? Fin dai Fenici?
No, dopo. I Fenici praticarono un colonialismo di mercato non di piantagione. Non tolsero la libertà all’isola: la loro egemonia fu mercantile non politico-militare. Questa iniziò con i Cartaginesi e i Romani. I Sardi la “resistenza” iniziarono a dimostrarla nelle guerre combattute contro Cartagine e poi via via – ecco la “costante” contro i Romani, nelle grandi guerre sardo-catalane, durante quasi un secolo, nella cacciata dei Piemontesi, nei Moti Angioini, nelle sommosse di “Su Connotu”. E poi vi è la resistenza  ”passiva”, contro la gente che viene da fuori, dal mare. In sintesi direi che la resistenza inizia quando l’isola perde la libertà e sovranità ed è assoggetata alle potenze straniere, quando intorno al 510 i Cartaginesi sconfiggono gli indigeni e respingono i Sardi verso le riserve (le zone interne) privati del mare. Di qui la battaglia strategica, oggi quanto mai attuale, di “riconquistare” il mare per riconquistare la libertà

L’odg presentato il 17 marzo in Consiglio regionale da Psdaz, Sel, IdV, Udc: “…facciamo insieme, in questo Consiglio, la verifica del sistema dei diritti e dei doveri con la Repubblica italiana”

MEDICI AL CAPEZZALE

AL CAPEZZALE DELLA SARDEGNA Ordine del giorno: Sanna Giacomo, Dessì, Maninchedda, Planetta, Uras, Sechi, Cocco, Cugusi, Steri, Salis. Il Consiglio regionale Preso atto dele ripetute violazioni dei principi di sussidiarietà e di leale collaborazione da parte del Governo e dello Stato italiano nei confronti della Regione Sardegna DELIBERA DI AVVIARE UNA SESSIONE SPECIALE DI LAVORI, APERTA AI RAPPRESENTANTI DELLA SOCIETA’ SARDA, PER LA VERIFICA DEI RAPPORTI DI LEALTA’ ISTITUZIONALE, SOCIALE E CIVILE CON LO STATO, CHE DOVREBBERO ESSERE A FONDAMENTO DELLA PRESENZA E DELLA PERMANENZA DELLA REGIONE SARDEGNA NELLA REPUBBLICA ITALIANA

Il martirio di Massimiliano Kolbe in una coinvolgente rappresentazione teatrale

M Kolbe rittatto del santo

RECENSIONI: “Un ideale per la vita, vita e martirio di San Massimiliano Kolbe”
“Un ideale per la vita, vita e martirio” questo è il titolo dello spettacolo organizzato dal gruppo della “Milizia dell’Immacolata”, svoltosi giovedì 15 marzo presso il salone della parrocchia SS. Annunziata di Cagliari. A interpretare l’opera è stato l’attore di teatro Renzo Arato. I testi sono stati scritti e elaborati da P. Egidio Monzani, assistente nazionale Milizia dell’immacolata. Era presente tutta la comunità dei frati e vari rappresentanti dei gruppi parrocchiali: ofs, gruppo missionario. Gli aiuti regia e audio-video sono stati svolti da fra Silvano Bianco e Simonetta (Milizia dell’Immacolata).La rappresentazione è durata un’ora e mezza (dalle 19,30 alle 21).

Un convegno per ricordare Giovanni Lilliu

17 marzo Lilliu

di Aladin
Tutto secondo programma o quasi l’iniziativa di Lega Ambiente per ricordare Giovanni Lilliu, morto da quasi un mese. Una celebrazione che ha messo in luce non solo la grandezza scientifica e culturale del Sardus Pater ma soprattutto la sua capacità di essere un sicuro punto di riferimento per molte battaglie politico-culturali progressiste a partire da quelle per la salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio. Ruolo che mancherà molto a quanti sono impegnati in queste battaglie civili, ma che il prof. Lilliu continuerà ad esercitare, anche ora che non c’è più, con le testimonianze di chi lo ha conosciuto e con la mole impressionante di documenti che ci ha lasciato. Molti di questi costituiscono tuttora una sorta di “linee guida” con le quali orientarsi nell’impegno civile.

Stati generali del popolo sardo

RAS con reg 2

Stati generali del popolo sardo. Disponibili i resoconti integrali delle sedute per chi non si accontenta delle sintesi e delle interpretazioni giornalistiche
Resoconti stenografici delle sedute del 16 e del 17 marzo, pubblicati sul sito web del Consiglio regionale della Sardegna – Servizio resoconti.
Si rammenta che la prima giornata degli Stati generali ha visto la partecipazione di tutte le forze sociali ed economiche dell’isola e i rappresentanti delle autonomie locali, mentre la seconda giornata è stata dedicata interamente agli interventi dei gruppi politici presenti in Consiglio.

Seduta del 16 marzo 2012: http://www.consregsardegna.it/resoconti/resoconto.asp?idverbale=141001

Seduta del 17 marzo 2012: http://www.consregsardegna.it/resoconti/resoconto.asp?idverbale=140311

Esordio letterario di Paola Soriga. Organizza il Circolo Miele Amaro

Miele amaro logo_circolo_1

Scrive il Circolo Miele Amaro. Cari amici,

l’esordio letterario di Paola Soriga, sorprendente e straordinario, che in poche settimane ha conquistato migliaia di lettori scalando la classifica nazionale dei libri più venduti è protagonista di questa settimana con mieleamaro:

mercoledì 21 alle 19 allo spazio Search di Cagliari Dove finisce Roma il potente esordio letterario di Paola Soriga per Einaudi  

A che punto le Euroregioni che coinvolgono la Sardegna?

Bomeluzo-Alpmed-con-UE

La notizia della nascita di un’altra Euroregione, come riportato dal notiziario della Conferenza delle Regioni, ci induce a fare il punto sulle Euroregioni nelle quali è coinvolta la Sardegna, precisamente l’Euroregione Archimed e l’Euroregione AlpMed. Riepiloghiamo le informazioni in nostro possesso e presenti nei siti della nostra rete, per poi chiedere alla Regione Sarda (una volta capito quali siano i referenti politici e amministrativi) qual’è lo “stato dell’arte”.Torneremo pertanto quanto prima sull’argomento.
Euroregioni e Gect sul blog Valorest
Euroregioni e Gect sul blog Oivcamcomca

Nasce l’Euroregione ‘Senza confini’Firmato atto costitutivo da Tondo, Zaia e Doerfler (Da regioni.it) I presidenti di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia (Austria), Renzo Tondo, Luca Zaia e Gerhard Doerfler hanno firmato oggi a Trieste l’atto costitutivo dell’Euroregione ‘Senza confini’.

Convegno internazionale di studi per i 450 anni dell’Università di Sassari

Le origini dello Studio generale sassarese nel mondo universitario europeo dell’età moderna                               Convegno internazionale di studi in occasione dei 450 anni dell’ateneo                                                                                 22 marzo 2012  ~  23 marzo 2012, ore 09.00
Aula Magna dell’Università – Sassari

Monti da una mano alla ricerca universitaria con l’istituzione della figura del tecnologo di supporto, ma a tempo determinato

Monti da una mano alla ricerca universitaria con l’istituzione della figura dei tecnologi a tempo determinato. Luci e ombre: bene l’aiuto alla ricerca che senza i supporti tecnici e amministrativi non può adeguatamente organizzarsi ed estendersi, ma anche preoccupazioni  per il rischio di creazione di nuovo precariato. Si potrebbe dire meglio precari che disoccupati, ma forse c’è una diversa via. O no? Avvertiamo che quello che qui si presenta è il testo che ha approvato la Camera dei deputati e trasmesso poi al Senato. Il decreto legge, pena decadenza, deve essere convertito in legge entro il 9 aprile 2012.

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo. Testo approvato dalla Camera dei deputati  in data 13 marzo 2012 e trasmesso nella stessa data al Senato.

Ci vuole un Progetto per la Sardegna

di Marco Meloni

Non c’è rilancio economico che possa fare a meno di una chiara strategia di sviluppo. La Sardegna non può più permettersi di investire su buoni e cattivi progetti senza una visione complessiva dei settori sui quali puntare, occorre un progetto strutturato basato su priorità e scelte.  Coerentemente con il nostro territorio questo progetto non potrà prescindere da cinque pilastri: ricerca, cultura, sostegno alle giovani imprese, industria sostenibile e internazionalizzazione.

Ricerca: occorre investire su progetti di ricerca di piccola e grande scala, correttamente valutati e selezionati, per mettere nelle condizioni le Università dell’Isola e gli enti di ricerca di produrre nuove conoscenze e scoperte. Imprescindibile però in quest’ottica mettere a disposizione delle realtà produttive sarde le innovazioni raggiunte e creare un collegamento stabile e duraturo tra chi ricerca e chi produce, non certamente per vincolare il lavoro dei primi a mere logiche di mercato, ma piuttosto perché l’innovazione guidi il percorso di crescita. Dobbiamo essere consapevoli che, non essendo competitivi nel mercato delle materie prime e del lavoro a basso costo, sia per noi indispensabile puntare sulla qualità e l’originalità.

Cultura: la terra che calpestiamo ci ha visto essere dominatori e dominati, liberi e sovrani così come schiavi e aggiogati, alla fiera difesa della nostra più antica identità si è accompagnato l’assorbimento delle culture di chi è approdato nella nostra Isola, quello che ieri fu spesso sofferenza oggi è ricchezza storica, artistica e culturale. Abbiamo un patrimonio da difendere e valorizzare, una terra da scoprire e far scoprire al mondo, e abbiamo ancora tanto da imparare e conoscere. Pertanto è impensabile che il nostro sviluppo non passi in maniera considerevole dalla cultura, ma non attraverso una celebrazione morta in un mausoleo di quello che fu, bensì facendo rivivere i luoghi del passato, creandone di nuovi, al fine di far esplodere una cultura attiva e dilagante. Diamo ai giovani la possibilità di gestire i centri culturali, i consorzi di valorizzazione del territorio, i siti archeologici, i musei, le sale conferenze e i piccoli cinema. Scommettiamo su chi più ha da perdere. Affidiamo il passato al nuovo, in tal modo da una parte aiuteremo i nostri giovani che hanno studiato e studiano, dall’altra valorizzeremo e arricchiremo la nostra cultura.

Sostegno alle giovani imprese: visti i tristi dati della disoccupazione in Sardegna, in particolare il nostro primato per la disoccupazione giovanile che si attesta al 40%, non è possibile immaginare che il lavoro del presente e del domani possa passare unicamente dalle aziende esistenti, purtroppo spesso in crisi. Serve quindi scommettere su nuovi progetti imprenditoriali e nuovi imprenditori, certamente non un salto nel buio, dietro il finanziamento e il supporto devono esserci idee concrete, studiate e percorribili. Ma altrettanto certamente occorre ripensare l’accesso al credito, non si può continuare a finanziare unicamente chi già possiede tanto e può offrire le garanzie necessarie che oggi le banche pretendono, dobbiamo premiare le buone idee, qualunque siano le condizioni economico-sociali di chi le propone. Indispensabile inoltre che il supporto finanziario non sia l’unico sostegno, parimenti importante è, infatti, l’accompagnamento della nuova impresa, dalla sua ideazione, alla sua realizzazione, al suo sviluppo. Grandissime sono le difficoltà che i nuovi imprenditori incontrano a livello burocratico, fiscale, gestionale e promozionale, per questo si dovrebbero creare strutture che diano la necessaria assistenza: gli incubatori di impresa. Questo strumento se da un lato aiuta e rafforza i buoni progetti imprenditoriali, da un altro lato responsabilizza socialmente le stesse imprese che ne usufruiscono, saranno anch’esse infatti, una volta sviluppate e vincenti, a supportare nuove idee e soggetti.

Industria sostenibile: non è sviluppo una crescita che producendo oggi compromette la produzione di domani. Vi diranno che c’è una scelta da prendere tra lavoro e salute, tra ambiente e industria. Non è vero. Il nostro patrimonio ambientale e, ancor più, la salute del nostro popolo sono risorse insostituibili e non vendibili. C’è uno sviluppo possibile e concreto che passa per la conversione delle aziende più inquinanti, oggi in terribile crisi, per la bonifica e riqualificazione delle aree maggiormente compromesse, e per la creazione di nuove realtà industriali che puntino sul riciclaggio, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica. Sole, mare e vento sono il nostro petrolio pulito. Sciocco sarebbe non cogliere l’occasione di anticipare un processo che il mondo già abbondantemente sperimenta.

Inoltre serve il coraggio di ammettere che anche abbandonare un lavoratore per anni in cassaintegrazione non è sostenibile, ma prima che per la società non lo è per lui e per la sua dignità. Diamo piuttosto, contestualmente ai sussidi, occasioni di formazione ai lavoratori di quelle industrie moribonde. Partendo dalle loro qualifiche che si lavori e si investa perché possano trovare spazio e realizzazione in nuove realtà rigenerate, vincenti e sostenibili.

Internazionalizzazione: le risorse economiche sono in Europa, il mercato è mondiale, che ci piaccia o no. La scelta è tra subire la globalizzazione e basta o rendersi attori attivi nei rapporti con l’Unione Europea, con le istituzioni internazionali e con i paesi del mondo. Solamente la seconda ci da l’opportunità di scegliere cosa recepire e di cosa usufruire. Solo la seconda rende sensati e decisamente auspicabili gli investimenti delle famiglie e delle istituzioni per dare occasione di formazione ai nostri giovani e meno giovani abitanti di Sardegna, perché possano tornare qui, arricchiti delle loro competenze ed esperienze, a portare innovazione e sviluppo culturale, sociale ed economico. La dimensione internazionale è indispensabile inoltre per le nostre aziende, dal turismo all’enogastronomia, dall’industria meccanica a quella tessile, dal settore lattiero-caseario alle società di servizi, abbiamo bisogno di presentare i nostri prodotti e la nostra qualità ai consumatori che di tutto il mondo perché possano acquistarli e apprezzarli. Insomma, per questi e tanti altri motivi, l’internazionalizzazione è una delle più importanti sfide che non possiamo permetterci di non affrontare.

Aiutare davvero i giovani a fare nuova impresa

sveglia

di Aladin

Abbiamo dato notizia della probabile imminente approvazione della legge sulla semplificazione (conversione del decreto legge n.1/2012), che, tra l’altro, contiene l’articolo sulla possibilità di costituzione delle “società a responsabilità limitata semplificate”, con capitale da 1  a 9.999 euro (cfr. https://www.aladinpensiero.it/?p=3929). A parte la persistente  incertezza sull’effettiva approvazione della legge, stante il fatto che il decreto deve essere convertito, pena decadenza, entro il 24 marzo p.v. – tanto è che il testo riportato è quello approvato dal Senato e ora all’attenzione della Camera dei deputati – devono successivamente avviarsi tutte le procedure che davvero consentano la costituzione delle società da parte dei giovani interessati.

Per una mobilità che ridisegni la Cagliari che si muove

Cagliari, città di lamiera
Venerdì 16 marzo ore 17.30 – 20.30  
Parco Naturale Regionale “Molentargius Saline” Edificio Sali Scelti  – Via La Palma
Intervengono:
Italo Meloni, professore associato, università di Cagliari
Renato Troffa, psicologo ambientale
Mauro Coni, assessore ai Trasporti  Comune di Cagliari
Stefano Lilliu, assessore ai Trasporti Comune di Quartu Sant’Elena
Ignazio Tolu, assessore all’Ambiente della Provincia di Cagliari
Massimo Zedda, sindaco di Cagliari
Presenta Filippo Petrucci, consigliere comunale
Moderatrice Anna Rita Dionisi, Avvocato

Investiamo in mobilità.
Confronto sul futuro di Cagliari tra sostenibilità e urgenze.
Ogni giorno nel Comune di Cagliari entrano 180.000 veicoli, un fenomeno che cresce senza sosta di anno in anno. Quali sono le cause e quali i rimedi che possono essere posti alla congestione del traffico cittadino? Quali sono le proposte del mondo scientifico e accademico e quali le risposte della politica?
Per affrontare l’argomento, la lista civica Meglio di prima NON CI BASTA! organizza, per le ore 17.30 di venerdì 16 marzo, presso l’edificio “Sali Scelti” del Parco Naturale Regionale “Molentargius-Saline” in via La Palma a Cagliari, un confronto pubblico moderato da Anna Rita Dionisi sulla mobilità in città e nell’area vasta alla presenza del Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, degli assessori al Traffico e Trasporti dei Comuni di Cagliari e Quartu Sant’Elena, Mauro Coni e Stefano Lilliu, e dell’assessore provinciale all’Ambiente, Ignazio Tolu.
I lavori saranno aperti da Filippo Petrucci, Consigliere Comunale della lista Meglio di prima NON CI BASTA! e animati dagli interventi del prof. Italo Meloni, del Dipartimento di Ingegneria del Territorio dell’Università di Cagliari, che illustrerà i dati sul trasporto privato nell’area metropolitana di Cagliari e le prospettive del trasporto collettivo, alla luce delle esperienze maturate in altre città, e dal dott. Renato Troffa, psicologo ambientale, che presenterà una recente indagine sulla disponibilità e propensione dei cagliaritani alla mobilità sostenibile.
Per l’occasione Meglio di prima NON CI BASTA! mette a disposizione i suoi contatti per il servizio di car-pooling da-per il Parco di Molentargius, sede dell’iniziativa: chi desiderasse un passaggio, ovvero chi volesse mettere a disposizione posti liberi della propria auto, può inviare una e-mail all’indirizzo megliodiprimanoncibasta@gmail.com entro giovedì 14 marzo alle ore 21, indicando il proprio recapito telefonico.Per una mobilità che ridisegni la Cagliari che si muove.

Nel riquadro Giacomo Balla, Bambina che corre sul balcone, 1912, olio su tela

Il testo dell’articolo di legge sulla costituzione delle SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA SEMPLIFICATA, nella sua probabile versione definitiva

disperazione

SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA SEMPLIFICATA

Ecco il testo dell’articolo così come modificato in sede di conversione del Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1 – “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”,  dal Senato. Potrebbe essere il testo definitivo, in quanto con tutta probabilità la Camera dei deputati lo approverà a sua volta senza modifiche. Infatti il decreto deve essere convertito in legge, pena decadenza, entro il 24 marzo p.v.

Bene l’Università e il Consorzio Trasporti di Cagliari per i servizi attivi ai portatori di handicap

ufficio disabilita

L’università di Cagliari: servizi attivi ai soggetti portatori di handicap.

Premessa Così recita l’art. 33 della Costituzione Italiana: “La repubblica garantisce a tutti il diritto di un accesso universale ai livelli dell’istruzione di base, e un accesso meritocratico ai livelli più alti dell’istruzione superiore e universitaria, prevedendo esplicitamente un sistema di borse di studio per i meno abbienti”. Se tale principio vale per le persone fisicamente “sane”, tanto più esso vale per le persone portatrici di handicap che hanno voglia di continuare la loro istruzione ed esprimere al meglio le proprie potenzialità. A differenza di quanto succedeva cinquant’anni fa queste persone non sono considerate soggetti emarginati ma facenti parti integranti dell’intera società, in applicazione del principio d’integrazione scolastica e universitaria. Non meno importante è l’art. 3 comma 1 e 2 sempre della Costituzione: art. 3, comma 1°:  Tutti sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, religione appartenenza sociale; Comma 2°:  La stato ha il compito di rimuovere gli ostacoli sociali che di fatto impediscono la realizzazione di quanto prescritto al comma 1.Analizziamo ora in particolare quali sono i servizi che l’università di Cagliari offre ai disabili.