Bomeluzo
Da domani giovedì 2 marzo 2023 prime innovazioni grafiche di Aladinpensiero
Da domani 2 marzo il tradizionale puzzle di loghi che dava conto della quotidianità della nostra News sarà sostituito da un disegno ogni giorno diverso del graphic designer Bobo, che dà continuità alla serie dei personaggi targati Bomeluzo. A domani.
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Eventi, Opinioni, a Commenti e Riflessioni—————-————-
Oggi martedì 21 febbraio 2023 – Martedì grasso di Carnevale
Eventi,Opinioni,Commenti e Riflessioni—-——————–——————-
Toccare lo Statuto speciale? Riprendere il discorso dell’autogoverno della Sardegna si può e si deve
21 Febbraio 2023
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
80 anni non sono molti in una carta costituzionale. Quella degli USA ne ha più di 200 ed è ancora vitale. Non c’è spesso bisogno di rifondazioni, quanto di aggiustamenti. Negli States si è ricorso agli emendamenti, solitamente migliorativi, sull’abolizione della schiavitù, sul voto alle donne e così via. Quindi non è fuor di […]
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Oggi giovedì 16 febbraio 2023 – Giovedì grasso del Carnevale
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Eventi,Opinioni,Commenti e Riflessioni—-——————–—————-————-
Oggi a Carbonia presentazione del libro di Andrea Pubusa “Da Angioy a Lussu”
16 Febbraio 2023 su Democraziaoggi
Oggi, Giovedì 16 febbraio, viene presentato nella biblioteca comunale di Carbonia l’ultimo libro di Andrea Pubusa “Da Angioy a Lussu – Un sentimento che in Sardegna attraversa il tempo: l’autogoverno“, Arkadia ed. […]
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Elettorando. L’astensione è il primo partito.
Su Avvenire. Giovani, il fantasma dell’astensione «Questa politica non ci rappresenta».
https://avvenire-ita.newsmemory.com/?publink=0ceca94a7_13485c0
Lutto per la morte di Remesha Martin Elvis King
Condoglianze e vicinanza alla manna Prisca, alla sorella, ai familiari, alla Caritas di Cagliari, a tutte e tutti le amiche/amici. [Da Cagliari pad] Una fatalità che gli è costata la vita. Una giovanissima vita. Remesha Martin Elvis King, colpito da un autobus del Ctm in viale Diaz a Cagliari, mentre raccoglieva gli occhiali caduti a un’amica, è morto all’ospedale Brotzu dove era ricoverato, in Rianimazione, in gravissime condizioni.
Il giovane, nato in Burundi ma residente in città da quando era ragazzino, era molto conosciuto a Cagliari. La sua gentilezza e professionalità, le chiacchiere e gli scambi di battute. Questo mancherà più di tutto ai frequentatori, giovani e meno giovani, dei locali della Marina.
[segue]
Cabidanni Cabudanni Settembre Capodanno sardo
Oggi primo settembre.
- Su Aladinpensiero un primo di settembre (cabudanni).
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Oe est sa prima die de Cabudanni (o Cabidanni), prima die de s’annu in su calendariu antigu. Bonu cuminzu e mezus fine a totus pro s’annu chi cumintzat./ Oggi primo di settembre, primo giorno dell’anno nell’antico calendario sardo. Auguri a tutti per l’anno che inizia.
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I PASTORI
di Gabriele D’Annunzio
Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all’Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.
Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d’acqua natia
rimanga né cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d’avellano.
E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!
Ora lungh’esso il litoral cammina
La greggia. Senza mutamento è l’aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquio, calpestio, dolci romori.
Ah perché non son io cò miei pastori?
14 luglio 1789 – 14 luglio 2021
LA PRESA DELLA BASTIGLIA
Il 14 luglio 1789 il popolo di Parigi… ma lo sapete.
- La presa della Bastiglia di Bomeluzo… e altro.
Festa dell’Europa 2021
di Franco Meloni
“Ce lo chiede l’Europa”: è la frase che da alcuni anni a questa parte ci sentiamo dire per giustificare scelte politiche impopolari, quelle che si basavano sull’austerità. A pagarne le spese erano (e ancora sono) appunto i ceti popolari di tutti i paesi europei. Basta pensare alle sofferenze inflitte al popolo della Grecia. Così scelte all’insegna dell’efficientismo, come il “pareggio di bilancio”, in Italia introdotto con una riforma costituzionale, sono stati strumenti di aumento delle disuguaglianze sociali. Nel mentre nessun passo avanti sulla tutela dei diritti (anzi tolleranza dei sovranismi antidemocratici dei paesi dell’est europeo) e su una saggia politica di gestione dei flussi migratori. Sono solo alcuni esempi. Il discorso sarebbe lungo, ma è bene che si sviluppi in mille analisi, proposte e altri contributi di pensiero che molti meglio di noi sono capaci a fare e che volentieri per quanto possiamo ospitiamo anche nelle nostre pagine. Qui vogliamo rammentare che l’Europa per le generazioni post conflitto bellico ha rappresentato i valori virtuosi imprescindibili della democrazia e del vivere civile, in irriducibile contrapposizione con le impostazioni e la pratica del nazismo e del fascismo (mali assoluti), e di tutti i regimi totalitari. Per noi l’Europa era e continua ad essere, nonostante tutto (purtroppo siamo meno numerosi rispetto ai tempi dell’esordio e oltre, segnati dalle “visioni” dei grandi fondatori) un riferimento fondamentale, una meta da raggiungere. Purtroppo questa meta nel tempo anzichè avvicinarsi nel perseguimento dell’integrazione (Stati Uniti d’Europa) e dell’espansione dei diritti e per la Pace (nella logica della Costituente della Terra), si è allontanata pericolosamente. C’è voluta la terribile pandemia per un inversione di rotta, a cui diamo credito e su cui vogliamo investire. Semplificando: così come l’agenda di Draghi, anche quella di Ursula Von der Leyen, costituisce in un tutt’uno, per noi, “la nostra agenda”, ovviamente sapendo che Draghi-VdL sono espressioni di interessi prevalenti della borghesia, e che una inedita “lotta di classe” deve cercare di volgere il più possibile a favore degli interessi popolari. Mutatis mutandis, questo è ancora il modello da perseguire, che storicamente ci ha fatto crescere tutti. Il recupero del motto di don Lorenzo Milani, I care, fatto dalla presidente Ursula VdL è sicuramente un significativo faro, che illumina la nostra strada di europeisti convinti. Con questi intendimenti festeggiamo oggi l’Europa!
—-—Alle associazioni: fate come La Casa del quartiere Is Mirrionis e la CSS—————————-
Per l’Europa che vogliamo. Iniziative encomiabili
La “Casa del quartiere Is Mirrionis” di Cagliari, sulla base dello statuto costitutivo che ne fissa la missione di intervento nel sociale a favore dei cittadini e per la promozione della più ampia partecipazione popolare alla gestione della cosa pubblica, nel riaffermare lo spirito europeista che unitamente all’orgogliosa appartenenza sarda, la permea,
ADERISCE
alla Festa dell’Europa, istituita dall’Unione Europea, che si celebra il 9 maggio di ogni anno.
SI IMPEGNA
per il successo della Conferenza sul futuro dell’Europa, che prende avvio proprio da domenica 9 maggio 2021, favorendo la partecipazione della cittadinanza del quartiere, della città e dell’intera Sardegna, in tutte le forme e combinazioni (in proprio e in collaborazione con terzi) che verranno stabilite dagli organi di gestione dell’associazione, anche promuovendo la presenza e le iniziative degli associati singoli o organizzati nelle entità aderenti alla Casa sull’apposita piattaforma online dedicata
Il Presidente Terenzio Calledda
Ecco il link
https://futureu.europa.eu/?locale=it
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La CONFEDERAZIONE SINDACALE SARDA – CSS partecipa alla Festa dell’EUROPA di Domenica 9 maggio 2021, ricordando che i sardi vogliono una EUROPA DEI POPOLI, come l’avevano sognata i grandi sardisti Camillo Bellieni ed Antonio Simon Mossa, nella
quale la Sardegna viene riconosciuta ed opera come popolo e nazione.
La CSS è membro fondatore della Piattaforma dei Sindacati delle Nazioni senza Stato. In questo organismo internazionale sono rappresentati le delegazioni della Sardegna, della Valle d’Aosta, dei Paesi Baschi, della Galizia, della Catalogna, della Bretagna, della Corsica, della Martinica, del Guadalupe e Nuova Caledonia.
“Serbit e boleus un’Europa de is Pópulus in paxi,
de s’agiudu torrau, de sa solidariedadi umana,
no cussa de is leonis a iscórriu e gherra”.
“Serve e vogliamo un’Europa di Popoli in pace, dell’aiuto condiviso e della solidarietà umana,
Non quella dei leoni in lotta ed in guerra“-
IL SEGRETARIO NAZIONALE DELLA CSS Dr. Giacomo Meloni
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Giuliano Pisapia, “Cambiamo l’Europa dal basso” (Corriere della sera).
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«I care» faro per tutti (una scelta da onorare)
di Francesco Gesualdi
in “Avvenire” del 7 maggio 2021
Parto da una doverosa precisazione: don Lorenzo Milani, priore di Barbiana, il motto ‘I care’ (m’importa, ho a cuore) non lo aveva scritto su un muro, ma sulla porta che separava la scuola dalla sua camera. Un particolare non secondario perché essendo il punto di ingresso nell’unico spazio in cui a sera si ritirava in privato, voleva annunciare lo spirito che aleggiava in quello spazio e quindi nella sua persona. Uno spirito di assunzione di responsabilità verso le creature che la vita gli aveva messo davanti tale da fargli dimenticare totalmente se stesso. E uno spirito di coerenza verso la verità tale da fargli accettare le conseguenze che la difesa della verità spesso comporta. Don Lorenzo non lo ricordava per narcisismo, ma come invito a noi allievi a fare altrettanto, ricordandoci che se la società è ingiusta, violenta, predatrice, la responsabilità non è solo del ‘potere’ che impartisce ordini sbagliati e scrive leggi ingiuste, ma anche di tutti coloro che quegli ordini e quelle leggi eseguono. Ha fatto bene Ursula von der Leyen a ricordare il motto ‘I care’ proprio oggi che dall’altra parte dell’Atlantico, Joe Biden ha annunciato di voler appoggiare la richiesta avanzata da Sudafrica e India di sospendere le regole internazionali a difesa dei brevetti sui vaccini e ogni altro farmaco utile a sconfiggere la pandemia. Ha fatto bene perché ciò che in Europa ci è meno noto è che la decisione di Biden non giunge come un fulmine a ciel sereno, ma come conseguenza di una forte pressione popolare organizzata negli Stati Uniti da parte delle organizzazioni umanitarie che hanno fatto arrivare a Biden milioni di messaggi a favore della sospensione. Per questo la sua decisione è la vittoria di milioni di persone che in cuor loro hanno detto ‘I care’ e hanno preso l’iniziativa di agire per manifestare il proprio pensiero e insistere finché il Presidente di tanti di loro, l’uomo più potente del mondo, ha deciso di stare dalla parte delle persone piuttosto che delle multinazionali farmaceutiche. Un’iniziativa ancor più lodevole perché non attuata a favore di se stessi, ma di persone lontane, africani, asiatici, latino americani, che rischiano di non poter essere vaccinati a causa dei costi imposti dai brevetti. Ma il vero spirito dell’I Care è proprio questo: si agisce non perché se ne trae un vantaggio, ma perché non si tollera la sofferenza, l’ingiustizia, l’umiliazione, il sopruso, il latrocinio, a chiunque sia inflitto.
Ursula VdL, allora, deve ricordarsi che avendo preso l’impegno solenne, per giunta a Firenze, di volere assumere lo spirito di ‘I Care’ a livello personale e della politica dell’Unione Europea, si è assunta una grande responsabilità. La responsabilità di agire di conseguenza, applicando il suo e nostro ‘I Care’ prima di tutto verso i migranti. Verso tutte quelle donne, quegli uomini, quei bambini che dopo essere fuggiti da zone di guerra si trovano respinti, addirittura aggrediti dai cani alla frontiera est della Ue. Verso tutti coloro che cercando di fuggire dai lager libici si mettono in mare per raggiungere la sponda Sud della Ue, ma in caso di avaria vengono lasciati annegare o sono ripescati dalla cosiddetta Guardia costiera libica che li riporta nei lager dai quali hanno cercato di fuggire. Verso tutti i cittadini meno protetti della Ue che in tempo di austerità sono stati privati di un lavoro, di cure mediche, di scuola, sacrificati di nuovo sull’altare del debito.
Un tema, quello del debito pubblico, tutt’altro che superato, perché ora che la Ue ha deciso di indebitarsi per sostenere la transizione ecologica e la ripresa sociale, sarebbe beffardo se domani, dovesse ripristinare l’austerità per ripagare il debito fatto oggi in nome del suo ‘I Care’. Finché siamo in tempo sarebbe meglio proporre di rivedere i Trattati, in particolare quelli che regolano le funzioni e i meccanismi di funzionamento della Banca centrale europea affinché la moneta, al pari dei vaccini, sia gestita come un bene comune al servizio della piena occupazione, della promozione dei servizi pubblici e della tutela della natura.
Grazie dunque alla signora Ursula VdL, per averci ricordato il valore di ‘I Care’, ma per favore l’Europa un faro per i tanti cittadini che la guardano affinché di quello spirito sia dato l’esempio migliore.
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Domenica 9 maggio Festa dell’Europa.
Verso la Festa dell’Europa del 9 maggio 2021
Come ogni anno, da sardi, europeisti convinti, il 9 maggio parteciperemo alla Festa dell’Europa. Quest’anno la data segna l’inizio della “Conferenza sul futuro dell’Europa”, caratterizzata da una serie di dibattiti avviati su iniziativa dei cittadini che consentiranno a chiunque in Europa di condividere le proprie idee e contribuire a costruire il nostro futuro comune. Noi ci siamo con Aladinpensiero.
In questo contesto riteniamo interessante proporre il discorso integrale pronunciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in occasione del decimo anniversario della conferenza sullo stato dell’Unione di Firenze. Di questo discorso evidenziamo una frase che fa riferimento all’insegnamento di don Lorenzo Milani, riprendendo il moto “I Care” che la presidente rilancia come moto europeo per affrontare la crisi attuale e oltre: A pochi chilometri da Firenze, c’è un piccolo borgo chiamato Barbiana. E su una collina a Barbiana, c’è una piccola scuola di campagna. Negli anni ’60 un giovane insegnante, don Lorenzo Milani, scrisse su un muro di quella scuola due semplici parole, in inglese: “I care”. Disse ai suoi studenti che quelle erano le due parole più importanti che dovevano imparare. “Mi interessa” significa che mi assumo la responsabilità.
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È un onore per me aprire questa edizione del decimo anniversario della conferenza suello stato dell’Unione. Ogni anno, in occasione della Giornata dell’Europa, Firenze diventa il centro della nostra Unione. E non potrebbe esserci posto migliore di Firenze per celebrare la Giornata dell’Europa di quest’anno.
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Auguri a Giggirivva 76!
GIGI RIVA
Oggi è il compleanno di Gigi Riva. E sono 76!
Infatti è nato a Leggiuno, provincia di Varese, il 7 novembre 1944.
Arrivato a Cagliari quando aveva 18 anni, ormai è uno di noi.
Lombardo, ha voluto e saputo farsi sardo, un’impresa che a molti sardi non riesce. Auguri Giggirriva.
14 luglio 1789 – 14 luglio 2020.
LA PRESA DELLA BASTIGLIA
Il 14 luglio 1789 il popolo di Parigi… ma lo sapete.
- La presa della Bastiglia di Bomeluzo… e altro.
Gigi Riva Auguri!
Oggi è il compleanno di Gigi Riva. Sono 75.
Infatti è nato a Leggiuno, provincia di Varese, il 7 novembre 1944.
Arrivato a Cagliari quando aveva 18 anni, è uno di noi.
Lombardo, ha voluto e saputo farsi sardo, un’impresa che a molti sardi non riesce. Auguri Giggirriva.
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