Economia & Lavoro

Doing Business 2012: il rapporto sui Paesi dove è più facile fare affari. Marocco meglio dell’Italia che risulta 87esima

first on line micro

Ecco la notizia riportata dalla news “First online”

Secondo il rapporto “Doing Business 2012 – Doing business in a more transparent world”, è il Paese nordafricano quello che ha meglio riformato il proprio sistema negli ultimi anni, rendendo più agili le attività economiche. Al primo posto sempre Singapore, mentre la Danimarca (sesta) comanda la graduatoria europea. Indietro l’Italia: 87esima.

Se vuoi leggere tutto l’articolo collegati alla rivista . L’articolo è stato ripreso anche da Aladinpensiero fb

SSRL. Cari lettori, Vi scrive il direttore don Chisciotte

don chisciotte

Cari lettori,

con tutta la pazienza di cui sono allo stato capace, ho telefonato poco fa (mentre scrivo sono le 15.37) al dirigente della segreteria dell’Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia, chiedendo informazioni sull’emanazione del decreto interministeriale ex lege 27/2012. Il dirigente, che mi ha ascoltato con cortese attenzione,  non avendo presente la nostra questione (sic!), mi ha chiesto di inviare una mail circostanziata all’Ufficio Legislativo e all’Ufficio Stampa. Lasciando perdere il fatto che mail ne abbiamo inviato a bizzeffe, ne ho scritto una nuova, che trovate in fondo a questa nota e ho spedito la stessa missiva agli unici indirizzi mail che ho trovato sul sito del Ministero (se ne avete altri segnalatemeli).

Che dire? Aspettiamo vigili e continuiamo a premere, inviando mail e interessando alla nostra vicenda quante più persone possibili, a partire da quelle che ci hanno dato ascolto e già hanno collaborato con noi.

Povera Italia! Personalmente mi sento e sento che tutti siamo un po’ don Chisciotte!

Continuiamo a mandare le mail!

TommasoApostolo 2

Ragazzi come San Tommaso non fidiamoci fino a quando non vediamo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale ex lege 27/2012. Continuiamo a mandare le mai ai Ministri interessati!

SSRL: forse ci siamo? O è solo un equivoco tra decreti?

Snoopy Evviva!

Ci scrive Andrea Girvasi

Forse ci siamo! Incollo il testo della mail che mi ha mandato proprio ora il Min. Della Giustizia in risposta ad una mia mail in cui avevo incollato il vostro [nostro] appello.

SSRL: non abbassiamo la guardia! Chiediamo subito l’emissione e la pubblicazione del decreto interministeriale

Mandiamo tutti una e-mail a ciascuno dei ministri interessati ai loro indirizzi:

Mario Monti, presidente del Consiglio e ministro dell’Economia http://www.governo.it/scrivia/RedWeb_Form.htm;
Paola Severino, ministro della Giustizia callcenter@giustizia.it;
Corrado Passera, ministero dello Sviluppo Economico segreteria.capogabinetto@sviluppoeconomico.gov.it.

Come va la Sardegna? Male grazie!

Presentato il rapporto della Banca d’Italia su L’economia della Sardegna 2011. Ecco il testo integrale della pubblicazione.

SSRL: il Consiglio di Stato ha detto sì. Ora occorre richiedere al ministro della Giustizia (e al presidente del Consiglio) l’emanazione del decreto interministeriale senza ulteriori indugi. I miglioramenti dovranno essere successivi

Snoopy Evviva!

Il Consiglio di Stato ha detto sì! Ora bisogna respingere comportamenti defatigatori, magari motivati dai futuri miglioramenti previsti dal “pacchetto crescita”. Signor presidente Monti e signora ministro Severino provvedete senza indugi che a migliorare ci pensiamo dopo! (Al riguardo vedi la posizione di aladinpensiero)

Questa mattina la dott.ssa Daniela Minardi dell’Ufficio Stampa del Consiglio di Stato (che ringraziamo per la tempestività e la cortesia) ci ha inviato il parere favorevole del Consiglio sulla bozza di decreto interministeriale riguardante le SSRL. Eccolo:

“Il Lavoro prima di tutto”, con Stefano Fassina

PD 21 GIU 12
    • Il Convegno si terrà mercoledì 4 luglio (anzichè giovedì 21 giugno) 2012, dalle 16.30 fino a 20.30.
  • Hotel Mediterraneo, Lungomare Cristoforo Colombo, 46 – Cagliari

    Programma

Dal movimento per le SSRL una lobby dei giovani imprenditori che si rafforzi nell’alleanza generazionale

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di Franco Meloni

Sulla considerazione che la SSRL possa essere una “presa per il culo” si può discutere. Intanto di concreto c’è il risparmio del costo del notaio e di alcuni altri balzelli (e per un giovane va comunque bene), poi bisogna vedere come si evolve la questione. Certo è che non bisogna fargliela passare liscia a uno Stato cialtrone che per primo non rispetta le leggi che si è dato. Di positivo c’è, a mio parere, la creazione di un movimento di opinione, fatto quasi esclusivamente da giovani interessati, che potrebbe essere una buona base per una lobby, che auspicabilmente si muova in una logica di “alleanza tra generazioni”*. E’ vero quello che dice Giovanni Frontera (vedi il sito fb dedicato sulle SSRL) sul peso enorme dell’imposizione fiscale che ammazza le imprese e, aggiungo, ammazza soprattutto le imprese oneste (i malavitosi se ne fregano). Ma l’Italia per il futuro deve necessariamente andare avanti in questo turpe modo? Con il pessimismo della ragione diciamo purtroppo di sì, ma con l’ottimismo della volontà diciamo di NO! In fondo il Governo ci sta dando un banco di prova. Il suo silenzio (anche a fronte di due interrogazioni parlamentari) è desolante, forse causato da imbarazzo. A dire il vero i grandi mass media sono stati altrettanto silenti. E, allora, combattiamola fino in fondo questa battaglia, proponendoci di aprire altri fronti. Sul credito, per esempio. In Sardegna c’è un certo impegno della Regione per sostenere il microcredito, cioè il credito per i soggetti economici (individui e società) “non bancabili”. L’aiuto arriva a 20.000 euro, da restituire senza interessi. Non è poco. Un’altra questione su cui impegnarsi è quanto viene sinteticamente definito come “servizi reali all’impresa”, cioè tutto quanto le Istituzioni pubbliche possono fare per facilitare la vita delle piccole/medie imprese, anche sostenendo a loro vantaggio oneri importanti in materia di formazione, incentivi all’innovazione e all’internazionalizzazione, etc. L’Unione Europea, che in generale si oppone a “aiuti di stato” alle imprese (salvo i cd “de minimis”, cioè aiuti non superiori ai 200 mila euri in un biennio) per non “turbare la concorrenza”, vede invece di buon occhio gli aiuti reali alle imprese in termini di servizi resi alle stesse dalla pubblica amministrazione. Ma appunto dobbiamo capire come funzionano questi aiuti, chi li gestisce, etc. Quindi capirci un po’ di più: cosa fanno le Camere di Commercio, cosa fanno le Regioni, le Province, i Comuni, ma anche le Università , le Associazioni di categoria… Insomma c’è da lavorare, possibilmente con il sostegno di una opinione pubblica favorevole, puntando per ora soprattutto sulla rete…

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Il presente intervento è apparso anche sul sito fb dedicato alle SSRL

* Non è inutile rammentare che l’Unione Europea ha proclamato il 2012 “Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni”

Banca d’Italia: il 19 giugno presentazione del rapporto 2012 sull’economia della Sardegna

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Martedì 19 giugno alle 17.30 nella sede di Cagliari sarà presentato il Rapporto 2012 sull’economia della Sardegna. 

La Repubblica degli stagisti interviene sulla vicenda SSRL

Help

Che fine ha fatto l’impresa a 1 euro per i giovani? Incagliata nella burocrazia. Su La Repubblica degli stagisti

SSRL. Il Consiglio di Stato rilascia il parere e la Corte dei Conti appone il visto. Una sola richiesta: sbrigatevi!

la giurisprudenza Unica

In risposta a quanti ce lo hanno richiesto, ecco il chiarimento dell’esperto da noi interpellato, il dott. Giuseppe Cammarota.

Cercando di essere sintetico, l’emanazione dei decreti ministeriali e interministeriali deve essere preceduta dal parere del Consiglio di Stato (legge n. 400/1988, art. 17, commi 3 e 4) ed è soggetta al controllo della Corte dei conti (legge n. 20/1996, art. 3, comma 1).

Il parere del Consiglio di Stato riguarda specificamente il decreto sottoposto ad esame e i suoi rapporti con l’ordinamento. Il parere può essere favorevole anche quando esprime rilievi ampi (e “critiche”).

Il parere del Consiglio di Stato sugli atti normativi (sia sugli atti aventi forza di legge, sia sui regolamenti) è anzitutto finalizzato ad operare un riscontro di legittimità.

In particolare, nel caso in cui al parere del Consiglio di Stato è sottoposto un regolamento (da adottarsi con decreto ministeriale o interministeriale), se ne verificano i presupposti normativi, il rispetto delle procedure di adozione e l’eventuale esistenza di contrasti tra le disposizioni dello schema di regolamento e le leggi vigenti.

In breve, il parere è “vincolante” nel senso che, ai fini dell’emanazione dell’atto, deve essere richiesto al Consiglio di Stato che, a sua volta, ha il dovere di fornirlo.

Invece, quanto al tenerne conto nell’adozione dell’atto finale, questa resta una scelta del Governo; in questo senso il parere del Consiglio di Stato non è “vincolante” per il Governo.

Tuttavia, occorre anche sottolineare che nel caso in cui il Governo se ne discostasse, di fatto il decreto contenente il regolamento così adottato potrebbe essere annullato in sede giurisdizionale.

SSRL: il Consiglio di Stato ha espresso il proprio parere il 7 giugno. A giorni lo renderà pubblico. Intanto della questione è stato investita la Commissione Europea con un intervento di Niccolò Rinaldi (IdV)

bandiera UE 5

Il Consiglio di Stato fa sapere ad Alexander e noi diffondiamo:

“La richiesta di parere per lo schema di regolamento è pervenuta il 25 maggio al Consiglio di Stato. ed è stata discussa nell’adunanza del 7 giugno. Il parere è in lavorazione e sarà pubblicato nei prossimi giorni.”

Non abbiamo ancora notizie sul contenuto del parere. Su consiglio di Federico abbiamo poco fa chiesto a un esperto delucidazioni circa il peso del parere medesino (il governo potrebbe prescinderne?). Ovviamente speriamo che il parere del Consiglio di Strato non blocchi l’adozione del decreto interministeriale, che dovrebbe essere vigente dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. A domani per ulteriori chiarimenti.

SSRL. La lotta si allarga. Ora premiamo anche sul Consiglio di Stato

Il ritardo del governo sulle srl semplificate pesa come un macigno sul futuro dei giovani

SSRL. Finalmente ci risponde il Ministero della Giustizia: tutto è al Consiglio di Stato

Ecco la mail della Segreteria del Ministro della Giustizia (11 giugno 2012 ore 3.51)*