Economia & Lavoro
Start up, ecco il rapporto. Passera: “Prime norme entro settembre”
Si è tenuta questa mattina la presentazione del rapporto sulla Task Force per le start up, con l’intervento del ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera.
L’evento, che si è svolto presso la sede di HFarm (Roncade, Treviso), fa seguito all’Open Day dello scorso 26 maggio, nel corso del quale il ministro aveva raccolto le proposte di startupper, investitori e diversi operatori del mondo dell’innovazione italiana.
>>> RAPPORTO <<<
Rapporto della Task Force Startup (pdf, 17 Mb)
Un nuovo modello di sviluppo per il Sulcis. Perseverare con l’attuale ormai fallito sarebbe davvero diabolico. Ma noi lo dicevamo già nel 1991!
Cosa fare subito per i giovani disoccupati? Le idee non mancano, ma le realizzazioni sono poche
Prospettive per i giovani disoccupati
Editoriale di Maurizio Ferrera pubblicato sul Corriere della Sera del 2 settembre 2012
- Presentato il rapporto dell’Osservatorio del lavoro della provincia di Cagliari
E’ necessario un movimento politico-culturale per difendere e rafforzare il diritto di fare impresa
Molte delle critiche ai provvedimenti governativi sulle srl (che prevedono le nuove tipologie di società per favorirne la diffusione specie in favore dei giovani) sono corrette e condivisibili. In positivo, si potrebbe dire che le misure insufficienti, tardive e, per ora, prevalentemente demagogiche del governo Monti sulle SRL (ssrl e srlacr) potrebbero innescare un processo di consapevolezza e quindi di organizzazione dei soggetti, prevalentemente giovani (ma non solo), che in Italia vorrebbero fare impresa e che trovano innumerevoli ostacoli. Proviamo ad elencarne qualcuno: la burocrazia, il costo del denaro, le inutili transazioni burocratiche-amministrative (che però fanno la fortuna di commercialisti, notai, avvocati e ogni genere di consulenti). Ecco, per farla breve, la cosa più importante e auspicabile sarebbe che nascesse un movimento culturale, ma forte anche sul piano politico, per difendere e favorire il diritto di fare impresa nel nostro paese. Non dobbiamo rassegnarci alla brutta situazione attuale, ben messa in evidenza da chi (anche ospitato dalla nostra news in questo sito) si lamenta dell’eccessivo peso fiscale che ammazza le imprese. Non lasciamoci sfuggire quest’occasione per modificare lo stato delle cose esistente!
Srl semplificate – Pubblicato finalmente il regolamento sul modello standard di atto costitutivo e statuto. Che fatica per un decretino!
Interrompiamo le ferie di Aladinpensiero per segnalare la notizia pubblicata oggi sul sito del Ministero della Giustizia che tanto abbiamo atteso e sollecitato
Srl semplificate – Pubblicato il regolamento sul modello standard di atto costitutivo e statuto
16 agosto 2012
Il decreto 23 giugno 2012, n. 138, “Regolamento sul modello standard di atto costitutivo e statuto della società a responsabilità limitata semplificata e individuazione dei criteri di accertamento delle qualità soggettive dei soci in attuazione dell’articolo 2463-bis, secondo comma, del codice civile e dell’articolo 3, comma 2, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, recante «Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita’».”, è stato pubblicato nella G.U. n. 189 del 14 agosto 2012il collegamento apre una nuova finestra. Entrerà in vigore il 29 agosto 2012.
- Più avanti il testo integrale del decreto. La tabella A con il fac simile dell’atto costitutivo - SSRL su fb
Il valore della terra. Convegno a Cagliari il 24 luglio. Organizza Sardegnademocratica
Il valore della terra
Cagliari martedì 24 luglio 2012 ore 17,00 Hotel Regina Margherita
Sardegna Democratica organizza: Il valore della terra.
La Cultura ci salverà. “Per affrontare la crisi l’Italia deve fare l’Italia”
Il mercato del latte ovino – Cronache dalla periferia dell’impero
di Vanni Tola *
Ciclicamente riparte in Sardegna la vertenza sul prezzo del latte facendo emergere particolarità e problemi gravi e, talvolta, perfino curiosi. Da sempre la formazione del prezzo del latte ovino è nelle mani di un “cartello” di industriali caseari locali. A nulla sono valsi i tentativi delle associazioni di categoria, del Movimento Pastori Sardi e della Regione Sardegna di rompere questa sorta di monopolio che impone un prezzo del latte che non copre neppure le spese di produzione. Accade il finimondo però quando un gruppo consistente di pastori, molto incoraggiati dalla Coldiretti, scopre e mette in pratica un’attività scontata ed ovvia. La possibilità di vendere il latte ovino nel libero mercato ottenendo una migliore remunerazione del prodotto. Nel caso specifico rivolgendosi ad un importante imprenditore laziale, Brunelli, da decenni leader nella produzione di formaggi ed in particolare del pecorino romano. Apriti cielo. Critiche da più parti con accuse di “tradimento” rivolte ai pastori che esportano il loro prodotto al di fuori dell’isola. Il concetto – che niente ha a che fare con le regole di mercato- recita che è inaudito far lavorare il latte sardo fuori dalla Sardegna. Perché? Altri invece se la prendono con l’acquirente, l’imprenditore laziale dipinto come “su mere chi benit dae su mare a balanzare con su triballu nostru”. Si agita la lobby regionale degli industriali dal formaggio, si muovono le pedine giuste per arginare l’operazione. Un politico regionale, con tempestività degna di migliore causa, propone alla regione di interrompere i sussidi a sostegno dei produttori di latte ovino, per quei pastori che vendono il loro prodotto fuori dall’isola. Perché? Perché il loro latte sarebbe poi utilizzato dall’acquirente per produrre ancora pecorino romano la cui produzione, invece, la regione Sardegna tenderebbe a ridimensionare. Come affermare che sia possibile praticare una sorta di vendita condizionata di un prodotto. Te lo vendo ma a patto che tu lo utilizzi per questa produzione e non per quest’altra. L’economia creativa di Tremonti, al confronto, appare una cosa seria. Non si comprende neppure perché questi stessi individui invece non abbiano niente da ridire, per esempio, sul fatto che la società 3A di Arborea (legittimamente) spedisca quotidianamente nel continente notevoli quantità di latte bovino certificato di alta qualità ad alcuni importanti produttori di latte e formaggio quali la Granarolo per produrre il latte “della Lola”. Uno strano “patriottismo economico” per settori merceologici distinti. Nel frattempo il Consorzio del Parmigiano Reggiano stipula un accordo commerciale con la McDonald per inserire in uno dei loro hamburger il parmigiano. Naturalmente nessuno in Emilia Romagna si sognerebbe mai di dire che non si deve vendere parmigiano alla Mac Donald perché è una società americana o perché gli hamburger fanno ingrassare e non rappresentano il massimo in termini di corretta alimentazione. In Sardegna invece un esponente politico regionale può proporre la riduzione di sovvenzioni pubbliche ai produttori di latte ovino per impedire o ostacolare la vendita del latte alla ditta Brunelli soltanto perché con quel latte l’industriale Brunelli produrrà del pecorino romano. Accade nella periferia dell’impero.
La questione della formazione del prezzo del latte è una questione delicata e complessa, la approfondiremo con interventi specifici. Si dovrà cominciare a parlarne prendendo atto che in Sardegna è ancora in vigore una procedura di formazione del prezzo del latte arcaica e complessa. Procedura che incide profondamente nell’attività della filiera latte-formaggio e, per conseguenza, sulle condizioni di vita dei pastori e sulle prospettive di sviluppo del comparto.
Occorrerà farlo partendo da alcune considerazioni di base che non possono essere certo ignorate. Il prezzo di un prodotto, nel nostro ordinamento economico, lo determina il mercato, l’incontro tra la domanda e l’offerta. Considerazione ovvia e scontata. Dalla quale ne consegue un’altra. E’ incontrovertibile, evidente e logico che i produttori di latte ovino cerchino nel mercato acquirenti che offrano una migliore remunerazione del loro prodotto. Le industrie casearie locali, anziché continuare a operare con logiche da capitalismo primitivo e con atteggiamenti da “padroni delle ferriere”, dovranno sforzarsi di diventare, a loro volta, operatori del mercato globale abbandonando logiche localistiche e, soprattutto, riconoscendo un giusto prezzo per il latte ovino. La stipulazione dei contratti tra pastori e casari locali avviene ancora adesso con trattative individuali del singolo produttore, che ha pochissimo potere contrattuale, o con la mediazione di associazioni di categoria che non hanno il potere contrattuale che sarebbe necessario per un confronto efficace con gli industriali. E il risultato è sotto gli occhi di tutti, il prezzo corrisposto per il latte quasi non copre i costi di produzione. Lo stesso Movimento Pastori Sardi, che pure ha maturato una forte capacità rivendicativa e ottenuto importanti conquiste nelle vertenze con la Regione e gli industriali del formaggio, non ha mai affrontato in modo deciso la questione della vendita del latte nel libero mercato. Non è mai diventata, oltre che movimento rivendicativo, un’associazione o un consorzio di produttori capaci di gestire sul mercato la produzione del latte ovino isolano con iniziative e strategie commerciali adeguate alle caratteristiche di un mercato sempre più aperto e globale. Si è stati capaci di bloccare le navi che importano agnelli da paesi terzi per rivenderli come agnelli sardi ma non si è ancora riusciti ad organizzare un forte potere contrattuale e una managerialità adeguati al mercato del latte ovino (partecipazione ad aste nazionali ed internazionali, esportazione di grandi quantità di latte e formaggio). Sarà questo uno dei temi centrali della nuova stagione di lotte che il Movimento Pastori Sardi ha avviato? C’è da augurarselo, anche se la questione del prezzo del latte rappresenta soltanto una delle grandi questioni che interessano il comparto pastorale.
(Vanni Tola)
SSRL Martedì la costituzione di un comitato di lotta per i diritti dei giovani imprenditori e professionisti
SAVE THE DATE. Attenzione l’iniziativa già prevista per domani è spostata a MARTED’ 17 LUGLIO, con inizio alle ore 16, in una sede che verrà comunicata quanto prima. Si rammenta che la riunione ha come scopo la programmazione di iniziative quali un comitato di lotta (o altre forme organizzate) per i diritti dell’imprenditoria giovanile e dei giovani professionisti; va quindi oltre la vertenza sulla costituzione delle società semplificate a responsabilità limitata. Su questa scadenza ci ha scritto Martina, della quale riportiamo il messaggio integrale:
Bella iniziative, ma troppo lenta. Tutti noi credo abbiamo più fretta. Consiglio un flash mob davanti a Montecitorio con convocazione della stampa e/o uno dei nostri strapagati onorevoli che sollevi il problema al QUESTION TIME, dove il governo è costretto a dare una risposta immediata. DEVONO DIRE IL GIORNO IN CUI LO STATUTO TIPO ANDRA’ ALLA GAZZETTA UFFICIALE . Non se ne può più. |
Ovviamente siamo d’accordo con Martina, ma da Cagliari, per gli scarsi mezzi di cui disponiamo, non siamo in grado di organizzare quanto chiede Martina, ma solo di pubblicizzare l’iniziativa e convogliarvi gente, nel caso vi siano persone e organizzazioni che se ne facciano carico.
Documentazione. Pubblicata in GU la legge di riforma del lavoro
SSRL. Materiali per scrivere un progetto di riforma della Pubblica Amministrazione, parte Mi(ni)steri
SSRL. Nuovi strumenti giuridici per favorire l’impresa innovativa
Sull’argomento segnaliamo il dibattito aperto sul sito workingcapital di telecomitalia: http://www.workingcapital.telecomitalia.it/
SOCIETÀ TEMPORANEE: FARE START UP SENZA RISCHIARE DI FALLIRE. LET’S DO IT
SSRL. Siamo finalmente alla conclusione?
L’amico Andrea Girvasi da conto di una serie di sue interlocuzioni con diversi Ministeri, dalle quali sembra attendibile quanto riportato dal call center del Ministero della Giustizia.
“Il decreto è stato firmato dal ministro della giustizia.
Deve essere firmato anche dagli altri ministri concertanti, poi andrà in Ragioneria e poi sarà pubblicato in Gazzetta.
Non possiamo essere precisi, ma l’iter potrebbe concludersi a breve.
Nel ringraziarla per averci contattato, la salutiamo cordialmente
Call Center Giustizia
Siamo dunque all’epilogo di questa complicata vicenda? Speriamo e vigiliamo. Ci potremmo scrivere un libro o fornire tutti i dati ad Andrea Camilleri per scriverci un racconto avvincente!
SSRL Proposta di incontro tra le persone interessate
Aladinpensiero propone un incontro tra tutte le persone interessate alla costituzione delle SSRL. L’incontro sarebbe su base regionale. Si propone come data venerdì 13 luglio, dalle ore 10.30 alle 13, o, in alternativa, dalle ore 16 alle ore 18 (quest’ultimo sembra l’orario preferito). Per la sede si potrebbe chiedere la disponibilità della Provincia di Cagliari (es: aula polifunzionale di Monte Claro) o della Camera di Commercio di Cagliari. Fateci sapere e vi faremo sapere.