SOCIETÀ

La stoltezza umana

img_3099Iran/Israele: siamo tutti angosciati
7 Agosto 2024
A.P. su Democraziaoggi.
Gli iraniani dicono, giustamente, che per gli israeliani è una punizione non solo il preannunciato bombardamento, ma anche la preoccupazione insita nell’attesa. Ora questo è vero, ma è parziale. In realtà, siamo preoccupati tutti e non solo per l’attacco iraniano, ma anche per la reazione di Netanyahu. Quanti cittadini innocenti moriranno, quante donne e bambini? […]
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Questione energetica in Sardegna. Come la pensa la presidente Alessandra Todde

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A che cosa serve la sospensiva proposta dalla giunta e approvata dal Consiglio regionale?

Affrontiamo la speculazione energetica e blocchiamo tutti gli impianti che è possibile bloccare per un massimo di 18 mesi. La nostra legge prevede che tutte le installazioni di nuovi impianti di energie rinnovabili – per i quali i lavori non siano già iniziati – siano fermate, con qualche eccezione per quelli dove non è prevista occupazione di suolo, le comunità energetiche o piccoli impianti per l’autoconsumo o per la produzione agricola. La mia Giunta non ha mai deliberato alcuna autorizzazione e sta lavorando per definire la mappa delle aree idonee in modo da consentire le autorizzazioni solo di quegli impianti che rispetteranno tutti i requisiti necessari. È giunto finalmente il momento che la Sardegna decida quale debba essere il suo destino energetico.

Hiroshima e Nagasaki: inutile strage

img_8179Un crimine dell’imperialismo statunitense
di Lucio Garofalo
img_817879 anni fa, il 6 agosto del 1945, i terroristi yankee sganciarono la prima bomba atomica della storia (battezzata con il nome in codice “Little Boy”, secondo la curiosa balordaggine militaristica ed infantile tipica degli USA), sulla popolosa città nipponica di Hiroshima, che fu rasa al suolo in un solo istante, sterminando 100mila persone al primo impatto. Tre giorni dopo, il 9 agosto, quei “bravi ragazzi” replicarono il loro crimine su Nagasaki.

La CSS: andiamo a firmare in massa per la proposta popolare di legge regionale Pratobello 24

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Transizione energetica: ecco come la pensa la CGIL Sarda. Molto da condividere, qualcosa da ridiscutere. Studiare, dibattere, partecipare, decidere…

img_8174DOCUMENTO CGIL SARDEGNA – LA GIUSTA TRANSIZIONE ENERGETICA E AMBIENTALE COME PROSPETTIVA DI RILANCIO DEL SISTEMA ECONOMICO, PRODUTTIVO E SOCIALE DELLA SARDEGNA
La Sardegna è oggi fortemente penalizzata sul fronte della transizione energetica e le ragioni della difficile situazione in cui si trova, situazione che alimenta i dubbi e le proteste dei cittadini e toglie il sonno ai lavoratori, hanno radici lontane e responsabilità precise. Chi ha avuto importanti incarichi di governo regionale e nazionale è artefice di ciò che sta avvenendo. Certo, individuare le colpe o indugiare sulle opportunità perdute non basta, ma è utile conoscere il quadro per trovare soluzioni, uscire dall’impasse. Questo è l’obiettivo del sindacato, che si misura con la realtà per trovare, con concretezza, una via d’uscita.

Autonomia differenziata: verso il milione di firme!

Solo le firme della piattaforma elettronica quasi 500.000 con le firme dei banchetti a portata di mano il raggiungimento dell’obbiettivo di 1 milione di firme. Adelante!
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Politica e Guerra

img_3099Maduro non piace al grande capitale, dunque, se vince, trucca le elezioni
4 Agosto 2024
A.P. su Democraziaoggi.
Il socialismo bolivariano che Chavez ha sempre introdotto in Venezuela, dopo aver vinto le elezioni non è mai piaciuto agli USA e al grande capitale finanziario. Lo accusavano di essere un antidemocratico, ma lui le elezioni le svolgeva e le vinceva. Speravano che alla sua morte il successore Maduro, non dotato del suo carisma, avrebbe perso […]
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Le guerre diventano sempre più criminali
3 Agosto 2024 su Democraziaoggi.
Le guerre vanno sviluppandosi sulla base di criteri impensabili fino a non molto tempo fa. Prima erano i soldati i protagonisti, le vittime quasi esclusive. Ora, i soldati più che al fronte sono impegnati a manovrare marchingegni e distruggono e amazzano a distanza. Fra un pò sarà un algoritmo a scatenare addirittura la guerra atomica. […]
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Ne uccide più la lingua della spada

img_8152Un’assurda ed enorme “gogna mediatica”
di Lucio Garofalo

Sono a dir poco nauseato ed amareggiato per l’assurda vicenda che vede come protagonista, suo malgrado, Imane Khelif. Negli ultimi giorni, la pugile algerina ha dovuto subire una feroce, disgustosa ed abominevole “gogna mediatica”, un’inaudita montagna di cattiverie e di infamie, di tutto e di più: accuse, insinuazioni, falsità ed ingiurie oltremodo denigranti, calunnie, giudizi sprezzanti e via discorrendo, da parte non solo di persone comuni, aduse a “sfogarsi” sul web, sui vari social network, bensì pure di esponenti politici, giornalisti e addirittura ricchi e potenti imprenditori quali Elon Musk… Ebbene, l’unica “colpa” dell’atleta sarebbe quella di non esibire gradevoli sembianze femminili. Per tale motivo è stata dipinta come una sorta di “mostro” ed in tanti l’hanno vituperata e demonizzata. Non mi interessa se lei è “trans”, “intersex”, se è affetta dalla sindrome di Morris, da iperandrogenismo, oppure ermafroditismo, o come dir si voglia. La misura è colma!

Democrazia è Partecipazione

img_8149https://www.politicainsieme.com/la-fratelli-tutti-e-litalia-che-ha-bisogno-del-dialogo-e-dellamicizia-sociale-di-mons-mario-toso/

Ciao Antonello, rimani nei nostri cuori

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La Democrazia è estranea alla Destra al governo

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https://www.politicainsieme.com/la-strage-di-bologna-e-un-paese-che-resta-ancora-diviso-di-giancarlo-infante/www.politicainsieme.com/la-strage-di-bologna-e-un-paese-che-resta-ancora-diviso-di-giancarlo-infante/

Autonomia differenziata: avanti con la raccolta delle firme… obbiettivo 1 milione e più!

img_7958Perché è fondamentale il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata
2 Agosto 2024
Alfiero Grandi su Democraziaoggi.
Il referendum per abrogare la legge Calderoli […]

Addio al bravo giornalista Antonello Lai.

img_8114Che grande tristezza. Muore una persona buona, un grande giornalista, che non si risparmiava per essere al servizio della gente, soprattutto della povera gente. Per lui preghiere nel cielo dei giusti. Condoglianze e vicinanza alla famiglia e a tutte le persone che gli hanno voluto bene.
Papa Francesco un anno scrisse un messaggio al mondo della Comunicazione, pressapoco cost: “Cari giornalisti, consumate le suole delle scarpe, andate in giro, parlate con la gente, date voce a tutte le persone, soprattutto a chi in questo mondo conta poco o niente”. Ecco, dicemmo a Antonello: questo il Papa l’ha scritto per te. Tu sei un vero giornalista.
Ciao amato Antonello, grande e buono Tziu Lai.
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I Cattolici del Meic in campo sull’invasione energetica. Si all’energia rinnovabile senza danni all’ambiente e al paesaggio sardo

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SI’ alle Energie rinnovabili. NO alla devastazione del territorio della Sardegna. Si vince solo uniti e partecipi, con alla testa le nostre Istituzioni autonomiste.
Nota stampa MEIC diocesi di cagliari Oristano Nuoro

La lotta contro la devastante speculazione energetica, che ormai interessa tutti i territori sardi, può diventare l’occasione per costruire con lo Stato un nuovo rapporto paritario fondato nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto del 1948. Consiglio e Giunta regionali. Il Consiglio e la Giunta regionali devono raccogliere la voce preoccupata di cittadini e sindaci che da ogni angolo dell’isola si leva a difesa del patrimonio identitario della Sardegna, seriamente minacciato da una invasione affaristica. Un processo speculativo che, se non presidiato e ridimensionato, porterà a una nuova colonizzazione dell’isola questa volta nel nome del “dio Gigawatt”.
La “ribellione” pacifica e corale dei territori, senza differenze partitiche, indica alle massime istituzioni regionali il percorso politico in grado di incidere sulle decisioni del Governo nazionale. Il segnale di un popolo unito – territori, Comuni, istituzioni regionali, parlamentari sardi, parlamentari europei rappresentanti della circoscrizione Sicilia-Sardegna, Università, forze economiche e sociali, terzo settore – è l’unica convincente dimostrazione di forza che la Sardegna può dare alle centrali del potere . Uniti nel confronto/negoziazione con il Governo nazionale e l’Unione Europea. Tutti uniti perché le divisioni partitiche di fronte al bene comune dei sardi sono incomprensibili e ingiustificabili.

Il Meic sa bene che i pubblici amministratori hanno la responsabilità di valutare potenzialità, vantaggi e i molti rischi, connessi all’uso delle energie alternative, e si sente impegnato ad evitare che le loro decisioni siano dettate da pressioni provenienti da interessi di parte. La Dottrina sociale cristiana invita a tener presente che i beni della terra sono stati creati da Dio per essere sapientemente usati da tutti, equamente condivisi. Si tratta perciò di impedire l’ingiustizia di un accaparramento delle risorse e avviare processi di positivo governo delle energie rinnovabili. Quindi di valutare accuratamente la riconosciuta utilità delle energie rinnovabili, ma anche la necessità di ridurre al minimo ogni effetto collaterale negativo per il territorio. Noi ribadiamo la giustezza dell’uscita dalla dipendenza della creazione di energia dalle fonti fossili. Siamo da sempre sostenitori convinti dell’Agenda 2030 dell’Onu che si armonizza in toto con l’Enciclica Laudato si’. Siamo attenti sostenitori della declinazione dei rispettivi obbiettivi nelle dimensioni europee, italiane e sarde. E nella loro pratica attuazione vogliamo che prevalgano gli interessi delle popolazioni, perché l’Economia sia per la vita e non per l’aumento delle “inequita’ e delle povertà. Siamo convinti che la partecipazione dei cittadini nelle forme previste dalla democrazia costituzionale ne sia il più importante strumento.

Al riguardo ci sovviene la convenzione di Aarhus, in vigore nei paesi dell’Unione Europea dal 30 ottobre 2001, che attribuisce al pubblico (individui e associazioni che li rappresentano) il diritto di accedere alle informazioni e di partecipare nelle decisioni in materia ambientale, così come ad avere diritto di ricorso se questi diritti non vengono rispettati.

E’ di grande attualità la raccomandazione di papa San Paolo VI nell’enciclica “Populorum Progressio”:

«Noi abbiamo degli obblighi verso tutti, e non possiamo disinteressarci di coloro che verranno dopo di noi a ingrandire la cerchia della famiglia umana. La solidarietà universale, che è un fatto e per noi un beneficio, è altresì un dovere». Si tratta di una responsabilità che le generazioni presenti hanno nei confronti di quelle future, una virtuosa responsabilità politica che oggi appartiene in primis al Consiglio e alla Giunta regionali della Sardegna.

Cagliari, 1 agosto 2024

Il Movimento Ecclesiale Impegno Culturale delle Diocesi di Cagliari, Oristano e Nuoro
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img_8082SI’ alle Energie rinnovabili. NO alla devastazione del territorio della Sardegna. Si vince solo uniti e partecipi, con alla testa le nostre Istituzioni autonomiste.

Documento del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale
Diocesi di Cagliari, Oristano e Nuoro

La lotta contro la devastante speculazione energetica, che ormai interessa tutti i territori sardi, può diventare – per la Regione Autonoma della Sardegna – l’occasione per costruire e avviare con lo Stato un nuovo rapporto paritario fondato sul rispetto dello Statuto di Autonomia della Sardegna e delle norme di attuazione [1].

1. Consiglio e Giunta interpreti della volontà popolare.

Il Consiglio regionale, come massima assise rappresentativa del popolo sardo, e la Giunta regionale, come organo di governo, devono raccogliere la voce preoccupata di cittadini e sindaci che da ogni angolo dell’isola si leva a difesa del patrimonio identitario della Sardegna, seriamente minacciato da una nuova invasione affaristica. Un processo speculativo che, se non presidiato e ridimensionato, porterà alla terza colonizzazione dell’isola – dopo quella militare e petrolifera – che “cospargerà di sale” la terrà sarda definitivamente distrutta, anche nelle zone interne, da migliaia di pale eoliche e milioni di pannelli fotovoltaici.

2. Elementi unificatori.

Giunta e Consiglio regionale nella mobilitazione popolare in atto devono trovare l’elemento unificante per presentarsi come una sola forza e una sola volontà politica davanti al Governo, per ottenere di emendare il Decreto legislativo Draghi del 2021 [2] e, di conseguenza, il Decreto attuativo del ministro Pichetto Fratin (2024) [3], alla luce della specificità della Sardegna, per le determinazioni di competenza della Regione.

3. Azione unitaria della Giunta e del Consiglio regionale.

La “ribellione” pacifica e corale dei territori, senza differenze partitiche, indica alle massime istituzioni regionali il percorso politico in grado di incidere sulle decisioni del Governo nazionale. Il segnale di un popolo unito – territori, Comuni, istituzioni regionali, parlamentari sardi, parlamentari europei rappresentanti della circoscrizione Sicilia-Sardegna, Università, forze economiche e sociali, terzo settore – è l’unica convincente dimostrazione di forza che la Sardegna può dare alle centrali del potere. Uniti nel confronto/negoziazione con il Governo nazionale e l’Unione Europea.

4. Divisioni politico-partitiche incomprensibili e ingiustificabili.

Le divisioni partitiche di fronte al bene comune dei sardi sono incomprensibili e ingiustificabili, anche alla luce dei programmi elettorali presentati alle scorse elezioni regionali dai diversi schieramenti, tutti convergenti verso una sostanziale tutela dell’ambiente, del paesaggio e della cultura sarda.

5. Consiglio e Giunta regionali “sentinelle” e custodi della storia, della cultura, del patrimonio identitario, dell’ambiente, del bene comune della Sardegna.

Come cattolici del MEIC (Movimento ecclesiale di Impegno culturale) siamo convinti, seguendo le indicazioni della Dottrina sociale della Chiesa, che in questo momento difficile la risposta unitaria delle nostre istituzioni sia l’espressione più alta di una comunità politica veramente “al servizio della società civile dalla quale essa deriva”, quindi del bene comune, ragion d’essere e prima responsabilità delle istituzioni.

6. Armonizzazione degli interessi settoriali

«Per assicurare il bene comune, il governo di ogni paese – per noi la Regione – ha il compito specifico di armonizzare con giustizia i diversi interessi settoriali (Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, n.169) [4]». Fino a questo momento, nel processo di riconversione energetica attraverso le “rinnovabili”, emerge che prioritariamente gli interessi tutelati sono quelli delle società finanziarie organizzatrici del business affaristico a danno dei comuni, delle popolazioni locali e dell’intera isola.

7. Relazione tra il popolo sardo e la sua terra.

L’invasione non controllata delle energie rinnovabili rischia di far perdere a noi sardi tutti – per un vantaggio economico di potenti interessi industriali e finanziari – la relazione con il patrimonio storico-ambientale cui è legata la nostra stessa identità culturale che contraddistingue la gente della Sardegna nel mondo. Una relazione che le Università di Cagliari e Sassari sarebbe bene e necessario che ribadissero pubblicamente, con il sostegno della ricerca scientifica.

8. Impedire l’ingiustizia dell’accaparramento.

Il Meic sa bene che i pubblici amministratori hanno la responsabilità di valutare potenzialità, vantaggi e i molti rischi, connessi all’uso delle energie alternative, e si sente impegnato ad evitare che le loro decisioni siano dettate da pressioni provenienti da interessi di parte. La Dottrina sociale cristiana invita a tener presente che i beni della terra sono stati creati da Dio per essere sapientemente usati da tutti, equamente condivisi. Si tratta perciò di impedire l’ingiustizia di un accaparramento delle risorse e avviare processi di positivo governo delle energie rinnovabili. Quindi di valutare accuratamente la riconosciuta utilità delle energie rinnovabili, ma anche la necessità di ridurre al minimo ogni effetto collaterale negativo per il territorio. Noi ribadiamo la giustezza dell’uscita dalla dipendenza della creazione di energia dalle fonti fossili. Siamo da sempre sostenitori convinti dell’Agenda 2030 dell’Onu [5] che si armonizza in toto con l’Enciclica Laudato si’ [6] [*]. Siamo attenti sostenitori della declinazione dei rispettivi obbiettivi nelle dimensioni europee, italiane e sarde. E nella loro pratica attuazione vogliamo che prevalgano gli interessi delle popolazioni, perché l’Economia sia per la vita e non per l’aumento delle “inequita’ e delle povertà. Siamo convinti che la partecipazione dei cittadini nelle forme previste dalla democrazia costituzionale ne sia il più importante strumento.

Al riguardo ci sovviene la convenzione di Aarhus, in vigore nei paesi dell’Unione Europea dal 30 ottobre 2001 [7], che attribuisce al pubblico (individui e associazioni che li rappresentano) il diritto di accedere alle informazioni e di partecipare nelle decisioni in materia ambientale, così come ad avere diritto di ricorso se questi diritti non vengono rispettati.

9.Responsabilità verso le generazioni future, eredi delle generazioni passate e beneficiari del lavoro dei nostri contemporanei.

Scriveva quasi 50 anni fa papa san Paolo VI, fondatore proprio a Cagliari nel 1932 del Movimento dei Laureati di Azione Cattolica:

«Noi abbiamo degli obblighi verso tutti, e per ìnon possiamo disinteressarci di coloro che verranno dopo di noi a ingrandire la cerchia della famiglia umana. La solidarietà universale, che è un fatto e per noi un beneficio, è altresì un dovere». [8] Si tratta di una responsabilità che le generazioni presenti hanno nei confronti di quelle future, una virtuosa responsabilità politica che oggi appartiene in primis al Consiglio e alla Giunta regionali della Sardegna.

Con questo spirito unitario, sinceramente volto alla tutela e al benessere del popolo sardo, il Meic appoggia tutte le iniziative in atto e quelle che coerentemente si vorranno intraprendere nel tempo che verrà. E’ la doverosa risposta del nostro Movimento culturale a un’emergenza ambientale – diventata grande problema di giustizia sociale – in coerenza con il dettato conciliare: « Il cristiano che trascura i suoi impegni temporali, trascura i suoi doveri verso il prossimo, anzi verso Dio stesso, e mette in pericolo la propria salvezza eterna» (G.S.,43) [9].

Cagliari, Oristano, Nuoro, 1 agosto 2024

​Il MEIC delle diocesi di Cagliari, Oristano e Nuoro.
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NOTE

[1] https://www.regione.sardegna.it/regione/leggi-e-delibere/statuto
[2] Decreto legislativo Draghi: https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2021-11-08;199 .
[3] Decreto Pichetto Fratin del 2024: https://ageei.eu/wp-content/uploads/2024/06/Nuova-bozza-DM-Aree-idonee.pdf
[4] Compendio della dottrina sociale della Chiesa: https://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_20060526_compendio-dott-soc_it.html
[5] Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: https://asvis.it/l-agenda-2030-dell-onu-per-lo-sviluppo-sostenibile/
[6] Enciclica di Papa Francesco Laudato si’: https://www.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html
[7] Convenzione di Aarhus: https://www.mase.gov.it/pagina/convenzione-di-aarhus-informazione-e-partecipazione .
[8] Populorum progressio: https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/encyclicals/documents/hf_p-vi_enc_26031967_populorum.html
[9] Gaudium et Spes: https://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19651207_gaudium-et-spes_it.html

[*] Sulle connessioni tra l’Agenda ONU 2030 e l’Enciclica Laudato Si’ si fa riferimento a un articolo di Franco Meloni sul Dossier Caritas 2021: https://www.aladinpensiero.it/?p=103098 .

Il MEIC: unità dei sardi con la guida del Consiglio e della Giunta regionali

img_8082SI’ alle Energie rinnovabili. NO alla devastazione del territorio della Sardegna. Si vince solo uniti e partecipi, con alla testa le nostre Istituzioni autonomiste.

Documento del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale
Diocesi di Cagliari, Oristano e Nuoro

La lotta contro la devastante speculazione energetica, che ormai interessa tutti i territori sardi, può diventare – per la Regione Autonoma della Sardegna – l’occasione per costruire e avviare con lo Stato un nuovo rapporto paritario fondato sul rispetto dello Statuto di Autonomia della Sardegna e delle norme di attuazione.