SARDEGNA

Oggi domenica 30 marzo 2025

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Liquidare, senza discuterle, le proposte russe?
30 Marzo 2025
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
La Russia ha avanzato nei giorni scorsi due proposte sull’Ucraina. Con la prima si richiede una fase di transizione a guida ONU per svolgere elezioni in Ucraina onde eleggere un presidente ed un parlamento rappresentativi, coi quali trattare la pace. Con la seconda si chiede di eliminare o almeno ridurre le sanzioni al fine […]
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——————————-Cattolici e Politica———
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Su Kalaritanamedia: https://www.kalaritanamedia.it/cattolici-e-politica-il-coraggio-di-uscire-dalla-zona-grigia/
- Anche su L’Osservatore Romano: https://www.osservatoreromano.va/it/news/2025-03/quo-072/il-lavoro-dello-spirito-e-il-ruolo-dei-cristiani-nella-societa-c.html
————————————————-Arte&Religiosita’————-
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Oggi sabato 29 marzo 2025 – Mamma

img_2413Maria Meloni 19 anniMamma.
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Consigli di letture

Su Avvenire:
img_2417https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/cattolici-per-scuotere-la-societa?_gl=1*15xxgpe*_up*MQ..*_ga*MTUzMTcxNTE0OS4xNzQzMTcxNTM1*_ga_BRSYFP49FK*MTc0MzE3MTUzMy4xLjAuMTc0MzE3MTUzMy4wLjAuMTMyMDc4ODEzOQ..

Oggi venerdì 28 marzo 2025

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Magistrati, la separazione indebolisce la Giustizia
28 Marzo 2025 su Democraziaoggi.
Marco Sereno Dal Toso – da Patria indipendente (ANPI)
Il vero obiettivo della riforma approvata in prima lettura a Montecitorio è un riequilibrio dei poteri in favore dell’esecutivo. L’efficienza del sistema non c’entra nulla, servono invece risorse pubbliche per l’assunzione di personale amministrativo nelle cancellerie, negli uffici giudiziari, e per dare […]
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Sostegno del CDC allo sciopero nazionale dei metalmeccanici
27 Marzo 2025 su Democraziaoggi.
Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale sostiene i metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm che hanno proclamato lo sciopero generale unitario per venerdì 28 marzo al fine di riaprire le trattative sul contratto nazionale di categoria ferme dal 12 novembre per l’intransigenza della controparte padronale. La posizione dei datori di lavoro evidenzia la volontà di mettere […]
——————-Mercoledì 16 aprile 2025G.A. Lonis.
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—————————————————-Da oggi
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Importante appuntamento culturale: La vita e le opere di Giuseppe Lonis

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Il personaggio

Oggi giovedì 27 marzo 2025

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Ucraina: il 51° stato USA?
26 Marzo 2025
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Va delineandosi la faticosa pace Usa\Russia sull’Ucraina. Anzitutto tregua in mare, libero transito di navi per i traffici commerciali di Ucraina e Russia. Naturalmente quest’ultima chiede la revoca delle sanzioni, perché, in mancanza, della libertà del mare non sa che farsene. L’Ucraina, dal canto suo, può riprendere ad esportare il grano, che è una grande […]
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Bonas noas da Is Mirrionis

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Buona Giornata
Terenzio Calledda 3dic14img_2382
di Terenzio Calledda, presidente del comitato “Casa del quartiere Is Mirrionis”.
Incontro con l’Assessora alla Cultura del Comune di Cagliari, Francesca Chiappe.Ottimo incontro… ci siamo riproposti un aggiornamento operativo dopo l’approvazione del bilancio regionale e quiNdi delle risorse del FONDO UNICO per i COMUNI…. (CREDO SIA FATTIBILE ENTRO MARZO L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO REGIONALE).

Oggi mercoledì 26 marzo 2025

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La tragedia palestinese
26 Marzo 2025
Lucio Garofalo su Democraziaoggi
Vorrei proporre una breve riflessione “corsara”, vale a dire scomoda, com’è scomoda e testarda la realtà documentata dai fatti, e non dalla retorica vuota, rituale ed ipocrita delle commemorazioni ufficiali… Oggi la storia si ripete, bensì sotto forma di tragedia, non di farsa. La storia si ripete (in una […]
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Oggi martedì 25 marzo 2025

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Caso Todde: urge nuova legge elettorale statutaria
25 Marzo 2025 su Democraziaoggi
Maria Grazia Caligaris, pres. ass. “Socialismo Diritti Riforme ODV”
Non sono interessata a dipanare questioni squisitamente tecnico-giuridico-costituzionali, non ne ho le competenze né sono argomenti che mi appassionano. Ci sono autorevoli voci da ascoltare, non certo la mia. C’è però un insegnamento, a mio modesto avviso, che deriva prepotente dalla […]
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ANPI: Meloni e La Russa nascondono le responsabilità fasciste nell’eccidio delle Fosse ardeatine
24 Marzo 2025 su Democraziaoggi
“Stamattina ero presente alle Fosse Ardeatine per gli 81 anni della strage nazifascista. Una rinnovata emozione e rabbia per quell’orrore. Poi ho letto le dichiarazioni del presidente del Senato e della presidente del Consiglio. La Russa parla di “massacro nazista”. La Meloni di “eccidio delle Fosse Ardeatine, perpetrato dalle truppe naziste di occupazione”. Non una […]

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Oggi lunedì 24 marzo 2025

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Contro la guerra, sì alle trattative di pace
24 Marzo 2025
Gianna Lai su Democraziaoggi
La guerra e la pace, l’Europa delle armi, contro quella della cooperazione e del welfare, che costruisce nuova autonomia rispetto agli Usa, a fianco dell’Onu e degli organismi internazionali: il […]
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il manifesto sardo online ultima edizione

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Il numero 395

Appello Anpi

Leggi l’appello integrale su https://www.anpi.it/il-comitato-nazionale-anpi-le-forze-democratiche-le-istituzioni-le-persone-di-buona-volonta-operino
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NON LASCIAMO SOLO IL POPOLO PALESTINESE. Presidio urgente a Cagliari

img_2327Sabato 22 Marzo dalle h 17,00 PRESIDIO e corteo da p.zza Costituzione

Oggi sabato 22 marzo 2025

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Barbara Gallavotti su img_2323: «L’intelligenza artificiale è il più potente strumento mai inventato, ma non distingue il bene dal male. Non potrà mai sostituire l’essere umano». La divulgatrice scientifica è stata ospite della prima edizione del Libro Possibile a Londra. L’abbiamo incontrata, tra i possibili usi dell’AI e gli insegnamenti di Piero Angela.
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COALIZIONE DI VOLENTEROSI E RIUNIONE OPERATIVA MILITARE
21 Marzo 2025 su Democraziaoggi.
Biagio Di Grazia
Il Primo Ministro Britannico Starmer ha dichiarato, dopo la riunione “da remoto” del 15 marzo con i 25 leader europei collegati, che fosse tempo di “muovere in una fase operativa che potesse esplorare le modalità di monitorare un cessate il fuoco in Ucraina, […]
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Europa nel cuore per gli Stati Uniti d’Europa costruttori di Pace e Solidarietà

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ti scriviamo per dirti che ti siamo vicini, perché, dopo che hai perduto le tue coordinate, tutti ti strattonano, cercano di farti andare dove non vuoi, a perderti. Nella confusione, sono pure scesi in piazza, per dire le cose più diverse, abbandonandoti intanto a torvi governanti ben vestiti e ben armati, e in sostanza per esaltarti e tradirti. Dicono Europa Europa, e tu non ci sei, perché ti hanno amputato, ti vogliono divisa, hanno bisogno di un nemico, e questo nemico se lo costruiscono dentro l’Europa stessa, è la Russia, che sarebbe una minaccia e un pericolo per il solo fatto di esistere. Biden addirittura diceva che la Russia doveva essere portata alla “condizione di paria”. Qui aveva ragione Trump quando diceva che Biden era stato il peggiore presidente degli Stati Uniti, una democrazia mitizzata come modello di democrazia da esportare per tutti, che vorrebbe far regredire un altro grande Paese alla condizione castale, non solo ultima casta, ma fuori casta, fuori cioè della società, fuori dell’umanità.

Certo, Biden non era un filosofo, e negli ultimi due anni della sua presidenza la ragione se n’era andata, tanto che l’America era governata dalle due o tre persone che gli erano vicine, e si è visto con quali risultati. Invece è un filosofo, anzi addirittura sarebbe un “nuovo filosofo”, Bernard Henri Lévy, il quale per aizzarci alla lotta contro la Russia scrive sulla “Stampa” che Putin ci odia (lui lo sa), vuole disgregare l’Unione Europea portando l’Est sotto il suo controllo, e in questo fa con Trump una “coppia diabolica”. Un filosofo che legge la storia come un affare di diavoli! Se fosse questa la tua cultura, dove sarebbe finita la cultura europea!

Ma anche uscendo da queste bassure, ai piani appena più alti della politica e dell’informazione, troviamo i campioni di quella che chiamano Unione Europea, che ti vogliono smembrata e divisa. E in ogni caso approntano il grande bisturi delle armi, almeno 800 miliardi. Si pavoneggiano rivendicando per l’Europa le radici ebraico-cristiane, ma sono contro san Paolo, lo prendono per putiniano. San Paolo dice ai Corinti che un corpo non può essere smembrato: “Non può l’occhio dire alla mano non ho bisogno di te; oppure la testa ai piedi: non ho bisogno di voi. Anzi proprio le membra del corpo che sembrano più deboli, sono le più necessarie, perché nel corpo non ci sia divisione ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre e se un membro soffre tutte le altre soffrono insieme perché tutte le membra del corpo, pur essendo molte sono un corpo solo”. Dell’Unione Europea sono 27 ma tu Europa, a contare la Russia e perché no, l’Ucraina, ne conti almeno 29.

D’altra parte noi come faremmo se non ci fosse la Russia, e se ci distruggessimo per distruggerla, solo perché ci siamo costruiti il fantasma che ci minaccia? Ma una supposta minaccia può giustificare qualsiasi violenza?

La Russia non è il nostro nemico, lo dice perfino Tajani, e la Meloni non vuole mandare i soldati a combatterla. Certo, l’Ucraina violata, ma lì c’erano precisi e innegabili motivi, come allo stesso Parlamento europeo ha spiegato un autorevole e informato americano,
il prof. Jeffrey Sachs. Senza Russia non sei più tu Europa. Ci hai arricchito con i suoi pensieri. Come potevamo noi capire l’anima profonda, efferata, della guerra, senza “Guerra e pace” di Tolstoi? Come potevamo noi capire l’umanità violata di quanti sono considerati “animali umani”, e sono scambiati e venduti, vivi o morti che siano, come le “Anime morte” di Gogol? Lì erano i servi della gleba, qui oggi “l’umanità violata” descritta da Roberta De Monticelli in Palestina e in ogni altro genocidio. E come comprendere tanta ingenuità di un’opinione pubblica candida, onesta e plagiata, senza “L’idiota” di Dostoevskij?

Perciò, cara Europa, dobbiamo ripristinare l’unità del tuo corpo, e risuscitare la tua anima morta. Non basta dire Europa, dobbiamo chiederci chi sei, che cosa c’è nel tuo DNA, qual è l’anamnesi dei tuoi mali e scoprire la cura che ti può guarire.

Nel tuo DNA ci sono anzitutto Creonte ed Antigone, il potere e la libertà, la legge e la grazia, l’obbedienza e la dignità. Ma anche c’è stata l’intronizzazione della guerra, proclamata padre e principio di tutte le cose, di tutti re, da Eraclito a Kant, che la considerava un prodotto della natura, e la pace invece un artificio. Ma nel DNA dell’Europa ci sono anche tutte le passioni umane, che ci sono state svelate nella tragedia greca, amore e morte, gelosia e dono di sé, progetto e speranza.

Ma poi bisogna fare l’anamnesi, tutte le malattie dell’Europa, l’imperialismo universalista dell’Occidente, cominciato a Roma, il culto dei Cesari, la società di signori e servi, le persecuzioni religiose, le scoperte come conquista, il genocidio degli Indios e il rifiuto dell’Altro, le colonie, fino alle due guerre mondiali e alla Shoà, e dopo, le resistenze all’attuazione dello Stato sociale, la mancata messa a profitto della rimozione del muro di Berlino e il recupero della guerra, la restaurazione neoliberista dell’impero del profitto e del mercato, fino al punto da snaturarti, da non sapersi più ciò che tu sei, un personaggio in cerca d’autore.

Il problema è che i tuoi governanti credono che tu abbia bisogno di un Nemico, è l’esistenza di un Nemico che ti conferirebbe la tua ragion d’essere, e perfino quando ti sorvolano telefonate di pace ti vogliono disporre alla guerra. Dicono che il Nemico è già lì per invaderci, fino al Portogallo, ma non arriva come nel deserto dei Tartari.

La verità è che non si rassegnano alla caduta del muro di Berlino. Era questo che aveva permesso a un’ancora “Piccola Europa” di avviarsi verso l’unità, di guardare con occhi nuovi al mondo e di avere la pace, era stato questo che aveva fatto spazio all’alternativa keinesiana e l’aveva preparata all’euro, e pazienza per la Germania divisa, a qualcuno piaceva anche così, almeno era senza esercito.
E allora qual è la cura per te, che ti faccia guarire, come avere per l’Europa una prognosi non riservata, che ti metta fuor pericolo?

La cura è capire che l’Europa non ha bisogno di un Nemico, ma ha bisogno di un’Idea. Anzi che l’Europa stessa è un’Idea, un’Idea che si fa storia, altrimenti non è più nulla. “Idea Europa” era appunto il titolo di un’opera che ne scandaglia la storia ideale, di un teologo gesuita tedesco, Erich Przywara, citato da papa Francesco quando ha ricevuto il Premio Carlo Magno.

Avere un’idea vuol dire avere una visione per la quale vale la pena vivere e lottare, le idee che abbiamo tradito, democrazia, socialità, liberalismo. Ma essere un’Idea che si fa storia vuol dire farsi carico del mondo, e rimettere in gioco la fede che attesta che l’umanità sarà salva, le fedi che abbiamo perduto perché non abbiamo saputo difenderle dalla giusta critica della laicità.

E allora qui va detta la cosa più trasgressiva ed eretica che oggi si possa dire: che per salvarsi l’Europa deve recuperare il suo bene maggiore e perduto, il cristianesimo. Una tale proposta può apparire paradossale nel momento in cui la fabbrica del male arriva a tetti mai raggiunti prima, fino al decreto di sterminio notificato alla popolazione di Gaza dai volantini lanciati, con le bombe e i missili dall’esercito israeliano: “Alla gente di Gaza – è scritto in arabo – prima di iniziare il piano obbligatorio di Trump, ripensateci: la mappa del mondo non cambierà se la gente di Gaza scompare. Nessuno vi noterà. Nessuno chiederà di voi. Né all’America né all’Europa importa di Gaza. Nemmeno agli Stati Arabi. Sono nostri alleati. Ci forniscono denaro, petrolio e armi. Vi mandano solo sudari. Il gioco finirà presto”. La soppressione dell’umano che qui è rivendicata come cultura comune, è il rovesciamento assoluto del cristianesimo, fondato sull’umanità di Dio, ma è anche la bestemmia che rovescia il Patto del Sinai, e ambedue ti chiamano in causa, dalla Casa Bianca a Tel Aviv: e tu dove sei Europa?

Sembra però irreale che oggi l’Europa possa attingere al tesoro cristiano, perché vi fa ostacolo il secolarismo, penetrato in tutte le sue fibre e perché la modernità stessa, e non senza ragione, si è fondata e si identifica con esso, intendendo il secolo come il luogo in cui Dio non c’è, non importa poi se esista o meno, o se viene creduto nel privato delle istituzioni e dei cuori.

Dalla laicità così intesa non si può tornare indietro, nata com’è dalle guerre di religione tra i principi cristiani nel XVII secolo. Ma è stato proprio un cristiano, luterano olandese, che ha fornito, sia pure come ipotesi paradossale, la formula della laicità su cui la modernità si è costruita: giustizia e diritto sono connaturati alla terra, e compito nostro, anche nella blasfema ipotesi che Dio non ci sia (etsi deus non daretur) e non si occupi dell’umanità. E così abbiamo fatto: senza bisogno di essere atei, abbiamo instaurato l’illuminismo e la modernità accogliendo l’ateismo che è il vero nome della secolarizzazione.

Questa ipotesi è stata abbondante di frutti, ma come ora si vede non basta a salvarci. Forse è il caso di provare l’ipotesi opposta: non c’è bisogno di essere credenti per combattere l’orrore con tutte le forze spirituali e umane mosse dalla indimostrata ipotesi che Dio ci sia e si occupi dell’umanità.

C’è però, c’era fino a ieri, un ostacolo insormontabile perché questo potesse avvenire: che il cristianesimo nel suo risvolto mondano si è intrecciato con l’Idea e con la storia d’Europa nelle forme del regime costantiniano o di “cristianità” che “da Costantino a Hitler”, secondo la formula di Erich Prziwara, ha cercato di organizzare l’Occidente come uno Stato totalitario, nel quale, per dirla con la Civiltà Cattolica, “si attua un legame organico tra cultura, politica, istituzioni e Chiesa”; ciò che supponeva la Chiesa come la realizzazione stessa del Regno di Dio sulla terra, e quindi faceva della Chiesa la vera sovrana terrena.

Ma questa forma è passata, non solo grazie alla gloriosa laicità, ma perché il cristianesimo ne è uscito e la Chiesa stessa ne ha operato il ripudio, prima reagendo con veemenza, sentendosi aggredita, poi con la grande proclamazione del Concilio Vaticano II e il suggello profetico di Papa Francesco che, proprio ricevendo il premio Carlo Magno, come al Consiglio d’Europa e alla Curia romana, ha attestato che l’impresa di Carlo Magno è finita, che “non siamo più nell’epoca di cristianità, non più”.

Non per questo egli è rimasto a mani vuote, perché in cambio ha offerto all’Europa e al mondo, un annuncio nuovo, che Dio è solo misericordia, e che se, forse, come lui crede, l’Inferno è vuoto, non possono gli uomini né minacciarlo né “aprirne le porte” sulla terra, a Gaza come ad Auschwitz.

Con la più viva partecipazione

Da Prima Loro, Raniero La Valle, Luis Alberto Orellana, Giovanni Spallanzani.

Quanti volessero aggiungersi ai mittenti di questa lettera lo possono fare comunicando la loro firma a notizieda@primaloro.com.
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Aderiamo come Aladinpensiero News online.
Franco Meloni, direttore.
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