Monthly Archives: luglio 2013

Il più folle spreco di denaro pubblico di sempre. Firma la petizione!

FIRMA LA PETIZIONE

A Renzi, Epifani e a tutti i parlamentari italiani:

In quanto cittadini italiani vi chiediamo di fermare subito l’acquisto dei caccia F-35. Questa enorme spesa è inaccettabile considerate le risorse necessarie ad affrontare la crisi sociale e di occupazione del nostro paese. Questi aerei hanno inoltre problemi tali da aver spinto paesi come Canada, Danimarca e Turchia a riconsiderare i riespettivi acquisti. Vi chiediamo di fare lo stesso e di usare quel denaro per contribuire a far uscire l’Italia dalla crisi.

San Fermín

San Fermín con Bomeluzo

La TAVOLOZZA di LICIA

Quadri ” curiosi”: William A.Bouguerau (1825-1905)
“Omero e la sua guida”.
Pittore di grande fortuna popolare, presidente dell’Accademia di pittura di Francia, polemico avversario degli Impressionisti . I suoi modelli sono : la pittura classica e il movimento Pre-raffaellita. Si colloca nell’ ambito delle correnti Simboliste e Decadenti di fine ’800.
Licia Lisei Il fanciullo che fa da guida ha raccolto un bel po’ di sassi per scacciare i cani… Domanda: ma perchè i cani dovrebbero aggredire il povero Omero? I tratti somatici di Omero, cieco secondo una consolidata tradizione, sono ripresi da una scultura di epoca ellenistica.

Gli OCCHIALI di PIERO

  1. MAMMA MIA SU MORU

    Il 7 luglio 1812, ultima incursione saracena sulle coste dell’isola.
    Avviene sulla costa dell’Ogliastra. Da qui la vicenda di Maria Pitzettu, di Tertenia, narrata nell’opera teatrale di tradizionale orale, recuperata e pubblicata in opuscolo 20 anni fa, da Lina Aresu, Su Moru in crobetura.

    A s’ora de is colovrus sa dì ‘e santu Pompeu
    aboginat Maria, canta su cucumeu.
    In s’oru de su mari, de Sàrrala a sa riba,
    calant in quattrugentus Turcus de Barberia.

    La commedia è tanto più divertente per il rovesciamento finale.
    Il terribile Moro in fondo è un brav’uomo e Maria, povera, con il suo ricco rapitore si è sistemata bene…

    Non mi parit a veru, sonai su trallalleru
    ca Maria sa zeracca, imoi bivit a iscrocca,
    non teniat abba in brocca, ni carboni ni cocca…

    Po Maria e po Alì, buffu totu sa dì.

La TAVOLOZZA di LICIA

Licia Lisei
John W.Waterhouse (1849-1917)
L’ allegra brigata del Decameron.

Gli OCCHIALI di PIERO

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ADOLF ANDERSSEN
Il 6 luglio 1818 a Breslavia nasce Adolf Anderssen, il più forte giocatore del secolo, secondo solo a Morphy e a Steinitz. Perse contro Morphy nel 1858 (vedi “Gli occhiali di Piero” 22 giugno, nel blog di Aladin pensiero), contro Steinitz nel 1866. Con Steinitz fu anche lo scontro tra due concezioni: quella romantica (Anderssen) e quella moderna scientifica (di cui Steinitz fu l’iniziatore). Anderssen giocò ancora all’altezza della sua fama: fu primo a Baden Baden nel 1870, secondo a Lipsia nel 1877, e non era un giocatore professionista, era insegnante di matematica. Morì a Breslavia il 13 mazo 1879, a soli 60 anni.

WLADYSLAW SZPILMAN
Il 6 luglio 2000 muore a Varsavia il pianista polacco Wladyslaw Szpilman.
La sua vicenda è stata raccontata nel 2002 dal film di Polanski Il Pianista, dal libro autobiografico che il figlio di Szpilman integrò con parti del diario di Wilm Hosenfeld, l’ufficiale tedesco che lo aiutò a sopravvivere.
Era nato a Sosnowiec il 5 dicembre 1911. Già famoso in Polonia prima della guerra, sopravvisse miracolosamente allo sterminio degli ebrei nel ghetto di Varsavia, divenne poi famoso dopo il 1945 in tutto il mondo, come pianista e come compositore.

Pink flamingo Bomeluzo

by flamingo bomeluzo

La SEDIA di VANNI

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La filiera del cardo prossima ventura
di Vanni Tola
Firmato a Porto Torres, sotto un pittoresco gazebo collocato davanti a un campo sperimentale di cardo, un protocollo d’intesa tra Matrìca e Coldiretti per lo sviluppo della filiera agricola al servizio della chimica verde. Questa è la notizia che, naturalmente, non sorprende più di tanto ed era certamente attesa. Ciò che colpisce immediatamente invece è l’introduzione alla nota che annuncia l’avvenuto accordo. Testualmente recita: “Dopo aver preso atto delle informazioni ricevute da Matrìca durante il primo anno di sperimentazione e aver visitato i campi relativi al secondo anno di sperimentazione, Coldiretti ritiene che l’investimento sulla chimica verde possa rappresentare un’importante opportunità d’integrazione al reddito delle imprese agricole del territorio”. Un noto detto popolare, per sottolineare l’ovvietà e la scarsa produttività di determinati comportamenti recita “è come chiedere all’oste se il vino è buono” lasciando intendere che la risposta sarà comunque affermativa. La Coldiretti stipula un protocollo d’intesa per l’avvio della filiera del cardo esclusivamente sulla base delle informazioni ricevute da Matrìca relative al primo anno di sperimentazione e sulla base di una pittoresca “scampagnata” per vedere i campi di cardo sperimentali esistenti. In pratica a scatola chiusa, senza attendere le sperimentazioni di altri soggetti, per esempio la Facoltà di Agraria di Sassari, sulle reali possibilità di avviare la filiera del cardo in modo produttivo e realmente conveniente per i produttori e il territorio. Delega in bianco quindi alla “sapienza” dell’Eni e alla bontà dei suoi centri studi e dei suoi sperimentatori. I termini dell’accordo in sé non sono una novità, se ne parlava da qualche tempo. Il protocollo d’intesa rispecchia lo schema classico degli accordi di filiera agricola (es. quello annuale per la produzione e conferimento del pomodoro all’industria alimentare). Emergono invece ulteriori particolari su come sarà articolata la filiera del cardo. Vediamone alcuni.

Gli OCCHIALI di PIERO

IL GIOCO. PRENDIAMOLO SUL SERIO

L’occupazione preferita e più intensa del bambino è il gioco.
Forse si può dire che ogni bambino impegnato nel gioco si comporta come un poeta: in quanto si costruisce un suo proprio mondo, o meglio dà a suo piacere un nuovo assetto alle cose del suo mondo.
Avremmo torto se pensassimo che il bambino non prenda sul serio un tale mondo; egli prende anzi molto sul serio il suo gioco e vi impegna notevoli ammontari affettivi. Il contrario del gioco non è ciò che è serio, bensì ciò che è reale. (Sigmund Freud)

La rappresentazione tramite giocattoli – anzi, la rappresentazione simbolica in genere, dato che in certa misura è distinta dalla persona del soggetto – è meno investita di angoscia che non l’espressione verbale. (Melanie Klein)

Più avanti Vescovi sardi e Lao Silesu

La TAVOLOZZA di LICIA

Licia Lisei
William A.Bouguerau (1825-1905)
“La piccola magliaia”

DA SARDI VOGLIAMO ESSERE EUROPEI. Organizziamo la mobilitazione dei sardi per la modifica della legge elettorale (italiana) per avere nostri rappresentanti nel prossimo Parlamento europeo!

di Piero Marcialis, Gianni Mascia, Franco Meloni
I GIORNI PASSANO E NON CI RISULTANO ALLO STATO INIZIATIVE DEI PARLAMENTARI SARDI PER LA MODIFICA DELLA LEGGE (ITALIANA) CHE ESCLUDE I SARDI DAL PARLAMENTO EUROPEO
Lo ribadiamo: si ripropone con urgenza la modifica della legge elettorale per consentire ai sardi di eleggere propri rappresentanti nel parlamento europeo.
Com’è noto l’attuale legge vede infatti la Sardegna costretta in un collegio unico “delle Isole” insieme con la Sicilia. La Sicilia conta quasi 5 milioni di abitanti, la Sardegna poco più di 1 milione e 600 mila. I numeri stessi dicono che da questo collegio unico andranno unicamente al Parlamento Europeo deputati eletti in Sicilia, come quasi sempre è avvenuto, tranne rarissime eccezioni.
Un rappresentante sardo potrà farne parte solo nel caso che un siciliano si debba dimettere, come avvenuto poco tempo fa per le dimissioni di Crocetta, chiamato a presiedere la Giunta Siciliana, che hanno consentito l’ingresso di Francesca Barracciu che, con oltre 110 mila voti, non aveva ottenuto l’elezione.
Alle prossime elezioni europee, previste per il maggio 2014, l’Italia dovrà eleggere 73 deputati. La legge parla di scelta proporzionale al numero dei cittadini, dunque, visto che gli italiani sono 60milioni, la Sardegna dovrebbe ottenere 2 parlamentari (certo, sì, matematicamente 1,5 circa, ma non è bello segare in due un parlamentare europeo).
Invece, se la legge non cambia, non ne avrà neppure uno.
Abbiamo ancora nelle orecchie le dichiarazioni di 5 anni fa, nella campagna elettorale regionale, e le promesse di modificare la legge che ci penalizza.
Non se fece nulla.
Di ciò sappiamo tutti chi ringraziare e in che modo ringraziare.
Recenti clamorose dichiarazioni, turche e milanesi, tendono a negare o a considerare fittizio lo stare nell’Unione Europea. Non siamo d’accordo, comunque se davvero altri non ci tengono, allora lascino liberi i posti cui hanno diritto.
Nell’ambito dell’Unione, paesi come Malta (400 mila abitanti), Cipro (900 mila abitanti), hanno diritto a 6 deputati europei. Certo, si dirà, ma quelli sono Stati indipendenti. Bene. La Sardegna deve dichiararsi indipendente per avere voce in ambito europeo? Si abbia il coraggio di dirlo, oppure si abbia il più modesto coraggio di cambiare la legge.
Su queste istanze abbiamo già raccolto numerose adesioni e l’ascolto di tanti sardi, ma persino i non sardi ci hanno espresso la loro sorpresa per una situazione come questa, che non ha gli onori della grande stampa né dei grandi mezzi di informazione.
Il consenso ci viene sia da singoli che da associazioni culturali e sociali e va crescendo. Riproponiamo dunque il problema pubblicamente e interroghiamo tutti su questa domanda. Una domanda, avanzata da molti anni, finora senza risposta, che non va lasciata cadere. Chi la raccoglierà farà il suo dovere, chi la lascerà cadere ne pagherà le conseguenze.
Da sardi vogliamo essere europei, dicano le forze politiche organizzate quale strada i sardi devono percorrere per arrivare a questo risultato.


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4 luglio: gli OCCHIALI di PIERO con BOMELUZO

 INDIPENDENZA
4 luglio 1776. 13 colonie dichiarano l’ Indipendenza dal Regno Unito e fondano gli Stati Uniti d’America. “Quando nel corso degli umani eventi si rende necessario ad un popolo sciogliere i vincoli politici che lo avevano legato ad un altro ed assumere tra le altre potenze della terra quel posto distinto e uguale per cui ha diritto per Legge naturale e divina…”

4 luglio 1946. Le Filippine ottengono la piena indipendenza dagli Stati Uniti,  che ne avevano preso possesso in seguito alla guerra ispano-americana.

Erano state occupate dagli spagnoli 400 anni prima.

La LAMPADA di ALADIN

- Cos’è il progetto politico europeo ”Una Garanzia per i giovani” (Youth Guarantee) ? Ce lo spiega l’Isfol

POLITICA ETICA E RESPONSABILITA’. COME USCIRE DALLA CRISI DELLA DEMOCRAZIA

SALA POLIFUNZIONALE MONTECLARO, venerdì 5 luglio, con inizio alle 17.30
Oggi si parla molto di crisi della democrazia rappresentativa come se un modello di democrazia formale che ha funzionato per un lungo periodo fosse entrato in crisi. Al riguardo le elezioni politiche del febbraio 2013 hanno portato diversi spunti di riflessione. Non era mai accaduto che l’azione elettorale esprimesse tre forze politiche che sostanzialmente si equivalgono e che impediscono di esprimere una maggioranza chiara. Dopo i tecnici abbiamo quindi il governo delle larghe intese e per la prima volta nella storia della Repubblica un Presidente viene riconfermato nonostante l’età avanzata e le sue stesse perplessità. Le domande che ci poniamo sono tante;  ad esempio:  è giusto che la modifica della nostra Costituzione sia sostanzialmente affidata a una commissione di esperti?  Ci stiamo davvero incamminando verso una dittatura della minoranza, considerato che alle recenti amministrative l’astensionismo in molti casi ha superato il 50%?  Ancora: che ruolo giocano enti sovranazionali come la BCE nelle decisioni interne? Possiamo parlare di crisi della democrazia capitalista intendendo con questa una presunta prevaricazione oggi esistente da parte dell’economia a discapito della politica?
Sentiamo il bisogno di comprendere perchè mai come oggi i dubbi e le perplessità sono cosi consistenti ed è per questo che abbiamo sentito la necessità di parlarne con:
  • Francesco Messina giudice presso il tribunale di Trani,
  • Andrea Deffenu docente diritto Costituzionale Università di Cagliari,
  • Michele Piras deputato di Sinistra Ecologia e Libertà.

Modera
Francesca Zoccheddu

La LAMPADA di ALADIN


di Aladin
Abbiamo letto su La Nuova di oggi (vedi  anche Aladinpensiero blog)  il resoconto della conferenza stampa di Piergiorgio Massidda, Autorità portuale di Cagliari, che da conto dei progressi nella futura realizzazione del “punto franco doganale”, consentito dalle norme da almeno dodici anni e tuttora in fase di studio. Almeno così appare, nonostante tutti i giri di parole. Cioè nulla ancora di concretamente verificabile in termini di progetti esecutivi e date precise di inizio e termine lavori. Anche Massidda è bravo nella” politica degli annunci”,  in questo periodo secondo solo a Cappellacci, ormai maestro nell’”occupazione della scena”, standoci il più possibile, senza mai passare al fare. Nella vicenda della zona franca chi invece manca totalmente dalla scena è il Comune di Cagliari, il quale avrebbe titolo a dire la sua, trattandosi di “economia della città”, di possibile sviluppo, di opportunità di lavoro, etc.. pertanto il Comune di Cagliari dovrebbe essere magna pars, assumendo un ruolo di indirizzo nella gestione, come peraltro avviene in altre situazioni per le quali regge il confronto con la nostra città. Parliamo soprattutto di Barcellona, che da molti anni ha realizzato il punto franco doganale, portando avanti un’esperienza complessivamente positiva, ampiamente conosciuta dagli amministratori di tutte le istituzioni interessate (al riguardo non si contano più i viaggi-studio effettuati) e recentemente presentata nel convegno sulla zona franca, organizzato dalla Camera di commercio di Cagliari (vedasi gli atti nel sito web camerale); bene, presidente dell’ente di gestione della zona franca di Barcellona è proprio il sindaco della città.  Sveglia Massimo!
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- L’Associazione TDM 2000 tiene la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2013 del meeting internazionale “International Summer Week” giovedì 4 luglio alle ore 10.30 presso il Palazzo Vice regio in piazza Palazzo a Cagliari.